Argomento che non mi sembra sia stato finora trattato. Mi ha sempre incuriosito questo aspetto minore di quel conflitto. Soprattutto su quali basi funzionava, da quel che so c'era una lotteria ma in qualche modo penalizzava quasi sempre i nati da agosto in poi. Sarei curioso di approfondire se qualcuno è ferrato sul tema. In particolare mi chiedo come fece l'esercito Usa a gestire il trapasso all'esercito totalmente professionale quando questa leva obbligatoria fu abolita nel 1973. Non ci fu un buco spaventoso di effettivi contando gli impegni americani nel mondo?
Beh direi in Warfare Moderno, il forum subito sotto a... questo. La guerra del Vietnam è posteriore alla Corea.
il problema del personale nelle forze armate fu sempre uno dei problemi più pesanti..come unità attive ma con personale ridotto gli USA come forza terrestre ( escludiamo i marines che sono Marina ) disponeva, a seconda dei periodi fra gli anni '70 e '80 dai 14 ai 16 divisioni più qualche brigata,delle quali la maggior parte restavano in territorio metropolitano americano mentre la riserva girava all'incirca 800000 uomini però fra le tre armi comne personale e solo una parte combattente. Il passaggio dall'obbligatoria alla volontaria ha creato alcune conseguenze..prima di tutto aumento del costo di personale ( salari alti,premi,benefici,assicurazioni e quant'altro per attirare un aspirante recluta ) e secondo una diminuizione della domanda di inserimento nelle forze armate per il minore "appeal" per le giovani generazioni che dagli anni '70 anche in america stavano conoscendo quella rivoluzione dei costumi che tutti conosciamo ( gli anni '70 furono anche anni di crisi economica negli USA ma ancora le etnie non "bianche" non avevano iniziato a colmare i vuoi lasciati dai "bianchi" nell'esercito, l'inserimento dei neri nell'esercito fu una conquista graduale e compiuta solo alla fine degli anni '60 ). Di certo l'abolizione della leva fu resa necessaria dal fatto che, cambiata la generazione che si sacrificò nel pacifico e in Corea, le perdite umane nel corpo cittadino americano erano considerate intollerabili e laceranti per il tessuto sociale sopratutto del ceto medio e benestante meno disposta a perdere la vita in conflitti ritenuti non una minaccia diretta alla nazione ( percezione di certo del tutto estranea dalla realpolitik di una superpotenza ). Dunque abolire la leva significò per la società americana sostanzialmente un ipocrita affidamento dei rischi della guerra a tutta quella parte della società tenuta fuori dal circuito di benessere anche dal punto di vista quasi razziale. Comunque si nota anche che si è costituita anche un vero e proprio ceto "militare" nel senso che parte del nucleo duro delle unità di lunga durata di ferma è costituito da persone che fanno il "mestiere" militare per origine famigliare come una continuazione di una tradizione. Questo aspetto garantisce particolare stabilità per i cambi di quadri sopratutto ai livelli intermedi e superiori. Ora ( ma siamo fuori thread ) le forze armate sono in america di nuovo un attrazione per giovani del ceto medio-produttivo per il fatto, come avviene in europa, che possono fare titolo nei CV per mestieri civili le esperienze nelle forze armate