Questa discussione vuole essere un seguito di quest'altra: http://www.netwargamingitalia.net/f...nze-politiche-a-livello-internazionale.28298/ Insomma, come già anticipato da Hurricane, per il 2016 il cocktail sembra essere completo per un periodo non proprio roseo: rallentamento dell'economia cinese, basso prezzo del petrolio e crisi dei paesi produttori, valute dei paesi emergenti in caduta libera, sovrapproduzione dei prodotti agricoli e beni di consumo, sistema bancario salvato artificialmente, banche centrali che non sanno che pesci pigliare (in giappone i tassi sono negativi!) Soltanto sintomi passeggeri o vivremo una nuova recessione? In caso di crisi, di che portata sarà in confronto a quella del 2008 ? Regaleremo altre centinaia di miliardi ai to big to fail ? (stavolta davvero "to big") L'economia mi affascina, diciamo a livello dilettantistico, quindi spero che gli utenti più preparati mi perdoneranno domande magari banali, o conclusioni affrettate.
tra il 2000 e il 2007 il debito mondiale è aumentato di 38 trilioni di dollari: 2.20 dollari di debito per ogni dollaro di "crescita". tra il 2008 e il 2014 il debito è aumentato di 49 trilioni, cioè 2.90 dollari di debito ogni dollaro di "crescita" : una nuova recessione? non c'è mai stata ripresa è cresciuto solo il debito. hai presente lo schema di Charles Ponzi? quando finisce? quando finiscono i polli.
@Tasso vorrei metterti un agree più grande ma non c'è. Sostanzialmente è una crisi unica dal 2008 senza alcuna soluzione possibile a meno di lasciar fallire le banche e smetterla di pompare denaro nell'economia per sostenerla (stop a banche centrali che regolano il mercato). La fine della scuola monetaria insomma. Altrimenti sarà un continuo schema di Ponzi, un mantenere in vita un sistema a spese degli altri che magari verranno dopo di noi.
Ho visto qualche giorno fa "la grande scommessa", il film, mi è piaciuto molto, e mi è venuta l'idea di questa discussione.. Anche io infatti al pensiero di una nuova "crisi" mi sono messo a sorridere, essendo che non mi è sembrato di vedere una ripresa. Ma cosa succederà andando avanti in questo modo? Ps: ho letto che il valore dei derivati supera di diversi ordini di grandezza quello di tutto il pil mondiale, tipo oltre i 700.000 miliardi, mentre il pil mondiale è 77.000 miliardi come è possibile ?
Sinceramente credo che la crisi del 2008 non sia ancora terminata. Non ha molto senso parlare di una nuova recessione o di una nuova crisi, perché presuppone che dopo il 2008 ci sia stata una ripresa che in realtà non è mai avvenuta. Penso che, all'interno del quadro più generale della crisi, ci siano momenti meno duri (ma sempre duri restano) ed altri più gravi; è improprio anche parlare di alti e bassi, dal momento che la crisi è già di per sé una situazione negativa nell'economia. Si può parlare di ripresa solo quando si tornerà, a livello globale, ai livelli precedenti al 2008, anche se personalmente preferirei che si tornasse ad una situazione di benessere diffuso come quella degli anni '80 e '90.
in realtà no, quello che dite è successo in italia ma non nel mondo , guardate wall street, è evidente che hanno avuto la crisi 2008, si vede la piccola 2003 e c'è l'abbozzo della 2016. In ogni caso sono tutte cicliche per loro.
cosa sarà successo nel 95 per far cambiare drasticamente le cose ? Io ho la paura che avverrà un bel patatrack
sorpresa ! (per alcuni) External debt stocks comprise public and publicly guaranteed long-term external debt, private non guaranteed long-term external debt, use of IMF credit, and short-term external debt, including interest arrears on long-term debt. In sintesi la somma del debito pubblico e privato (netto) in valore assoluto (i numeri, in miliardi di $, e in % sul GDP/PIL, il grafico). Qual'è l'economia a rischio di fallimento, con un livello di indebitamento TRIPLO rispetto alla media del G7 ? La Gran Bretagna, che non è mai entrata nell'euro e vuole uscire dall'Europa, il male assoluto ! L'Italia sta molto meglio della Francia e praticamente come la Germania ( i dati sono al 31-12-2013; nei due anni passati la Germania ha goduto di un miglioramento, l'Italia no). Ma non raccontatelo in giro ! Non vi crederebbe nessuno. (Fonte World Bank)
Conta però su due fattori : Alla caduta del governo berlusconi i nostri dati erano buonissimi a livello aggregato , debito statale e privato, ma sono poi saliti in maniera mostruosa dal 2008 abbiamo accumulato 500 miliardi di debito pubblico e tanto altro debito "pubblico" è stato girato alle imprese che oggi sono in condizioni finanziarie pessime. Non parlo in termini di stock estero , ma complessivo. Equitalia ad esempio ha abbandonato più di mille miliardi di debiti non più esigibili "vecchi", e non oso immaginare vedendo le aziende in prima persona cosa stia passando ora tra le mani dell'agente di riscossione! Su 200 imprese come media forse solo 20 sono in regola. Come mai l'italia ha avuto questa tangente non lo so. Mi mordo la bocca... . Ma sicuramente è il debito pubblico diretto che è facilmente colpibile a livello finanziario , l'impressione è che ci sia stato l'interesse di qualcuno a "trasferire debito" . Secondo la UK ha un debito pubblico al 90% del pil e un mega debito privato ma dobbiamo tenere conto anche del fatto che essa possa fare parte di un sistema anglosassone con stretti interscambi finanziari con USA e il resto del commonwealth ... Sarebbe interessante avere un raffronto tra quanto debito estero Usa ha l'uk e viceversa.... PS: Mi è piaciuto questo passaggio su un vecchio articolo mentre cercavo il raffronto sopra : "Una cosa è chiara dai dati: l’ammontare dell’esposizione debitoria complessiva ha raggiunto, in rapporto al Pil, un livello pari a quello toccato prima dell’ultima guerra. Storicamente, le crisi debitorie si risolvono in tre modi: con la bancarotta, con l’iperinflazione, o con la crescita, che mette i debitori in condizione di saldare i debiti. I creditori, però, preferiscono la disoccupazione e la deflazione, che mantengono intatto il valore dei loro crediti. Così, nell’Eurozona a guida tedesca, i governi percorrono la strada dell’austerità, prendendo a pretesto la necessità di sanare quel debito pubblico che però, come l’Economist ci mostra, è il pezzo più piccolo del problema. L’austerità amplifica il vero problema: oppresse dai tagli e dalle imposte, famiglie e imprese vanno in sofferenza. Non è quindi strano che dopo tanta austerità siamo indebitati più di prima. È già successo. Brüning, dopo aver posto con la sua austerità le premesse per l’ascesa di Hitler, se ne andò a insegnare a Harvard, e poi, per trent’anni, fu possibile vivere in un mondo in cui il lavoro veniva remunerato correttamente e il debito diminuiva. Ah, sì, dimenticavo: fra l’austerità e la cattedra a Harvard ci fu una guerra mondiale. Ottanta milioni di morti che suggerirono ai governanti un minimo di ragionevolezza. Ce ne sarà bisogno anche questa volta?"
Perdona l'ignoranza ma com'è possibile che il Giappone, che ha un rapporto debito/PIL al 250% sia quello messo meglio in questa classifica? Significa che ha un fortissimo settore privato?
Ok quindi, in perfetto stile nipponico, ha contratto debiti solo con banche e investitori giapponesi. Non capisco se sia un bene o un male [emoji848]
Diciamo che loro sono padroni a casa loro, mentre a qualcun'altro vengono imposti contratti di credito con il FMI
http://www.generazionevincente.it/?p=9348 Sulla situazione Italiana e l'occupazione. IN sostanza se non avete già un lavoro a tempo indeterminato smettete di cercarlo...