Premetto che vorrei evitare ogni discussione di tipo "politico" nel senso stretto del termine (del tipo Mastella Merdaccia, oppure Lunga Vita a Mastella), vorrei però sapere la vostra opinione su questo argomento da un punto di vista prettamente storico Per quanto mi riguarda, mi riconosco nella posizione di Toaff e degli storici firmatari della lettera, ovvero che non sono questi i mezzi per impedire la diffusione dell'antisemitismo. Io ritengo che la correttezza storica vada affermata sulla base di documenti e prove (e per la Shoah ce ne sono a valanghe), non incarcerando e zittendo chi sostiene tesi differenti. Questo perchè in tal modo si fa quasi capire che queste persone siano "scomode" per chissà quale motivo nascosto ... e quindi si finisce per dare indirettamente credito ai sostenitori del negazionismo. Che ne pensate?
Sono pienamente d'accordo con te,ne avevo già sentito parlare a porta porta dopo il film la Caduta. Non capisco perchè occorre fare una legge dal momento che ormai la storia ha ampiamente documentato con prove tangibili tale esistenza,e visto che non credo che possa servire a qualcosa se non ad alimentare ulteriormente astio in chi nutre tendenze antisemite,e sinceramente quando ne ho sentito parlare anche a me che non sono sicuramente antisemita mi sono girati i marroni nella modalità in cui è stata presentata. Ora sicuramente il problema è poi molto ampio perchè non fa riferimento solo alla Shoah come viene specificato :"L'ordine del giorno del Consiglio di domani contempla tra i vari provvedimenti anche un disegno di legge intitolato "Disposizioni penali per contrastare l'istigazione e l'apologia di crimini contro l'umanità", e dunque non fa apparentemente riferimento alla sola Shoah.
Sono d'accordo con l'idea di archiviare questa iniziativa e le mia opinione va di pari passo con quelle espresse dai numerosi storici su citati. La coscienza di una simile ecatombe (l'olocausto) e di altri massacri anche sconosciuti alla maggior parte dell'opinione pubblica mondiale può (e deve!) restare viva solo grazie ad una continua e corretta campagna di informazione e di conservazione del "ricordo".
In teoria sarei d'accordo con Taglia, Feste e Ghienar, poi però mi ricordo della memoria nulla con cui l'italiano medio gira (abbiamo già dimenticato le dichiarazioni dopo l'indulto o il milione di posti di lavoro promessi). Per cui secondo me non è del tutto sbagliata una legge del genere. Probabilmente per informare tutti correttamente (onde evitare che si parli di Hitler come un attore (vedi certe trasmissioni tv)), bisognerebbe obbligare la gente a venire informata (un pò come li si obbliga ad andare a scuola).
Per lo stesso principio da te citato, una volta promulgata la legge, lascia passare 10 (5? 2? ) anni e ci sarà qualcuno che dirà "ecco! questa legge l'hanno fatta passare per censurare la verità storica!" Se l'italiano medio non ha voglia di interessarsi a questi avvenimenti epocali, non c'è legge che tenga ... ovvero concordo con l'ultima parte del tuo messaggio
Mi dispiace Skuby ma non puoi essere tu né Mastella a decidere ciò che qualcuno deve ricordare imponendolo per legge. Le idee e la verità storica non possono essere stabilite per legge poiché sono qualcosa di dinamico. Come staremmo oggi se 60 anni fa avessimo imposto per legge che la strage della foresta di Katyn fosse stata opera della ferocia nazista? Eppure tutti erano sicuri che fosse così ma poi si è scoperto che erano stati i Sovietici solamente al termine della guerra fredda dopo quasi 50 anni. Se vado in giro dicendo che Napoleone era giapponese e che si è reincarnato in Berlusconi, chiunque mi riderà in faccia ma non c'è mica bisogno di stabilire per legge che non si possano dire assurdità. Allo stesso modo, non capisco perché se c'è qualcuno che vuole negare (o ridimensionare) l'Olocausto, pur essendo quest'ultimo ampiamente confermato dalle testimonianze e dalle prove, non possa farlo liberamente. Se la verità è così evidente (vedi Napoleone reincarnato in Berlusconi), perché qualcuno sente il bisogno di doverla inculcare in tutti? Perché l'Olocausto deve essere l'unico tabù di cui non si può liberamente parlare in maniera scientifica senza incorrere nel rischio di essere definiti antisemiti? Romulus
Bah a parte il fatto che la strage nella foresta di Katyn fosse stata commessa dai sovietici si è saputo ben prima della fine della guerra fredda, già ai tempi della sua scoperta ci fu un grande imbarazzo tra gli alleati e soprattutto con il governo polacco in esilio a londra. Il mio intervento era una provocazione sul fatto che il popolo in genere non ha memoria (infatti avevo espresso pieno accordo con gli altri tre utenti)
Premesso che sono d'accordo con Ghienar quando dice che la coscienza di questi avvenimenti va mantenuta viva solo con l'informazione e il ricordo, posso rispondere alla domanda di Romulus solo in questo modo: le varie teorie negazioniste (che fanno molta presa anche in Italia nonostante spesso siano del tipo "Gesù è morto di freddo") di solito vengono espresse con l'idea di chiedere un sorta di risarcimento contro Israele o gli ebrei in generale. Mi spiego meglio con una frase sentita pronunciare da un ragazzo:- visto che in realtà l'Olocausto non è stato così grave (secondo le sue fonti meno di un milione di morti), adesso Israele dovrebbe restituire i soldi che gli stati hanno versato a titolo di risarcimento (tranne gli svizzeri che non mi pare abbiano mai restituito i soldi sui conti congelati e reclamati dai parenti).
Mastella è un centralista. E come tutti i centralisti pensa e propone provvedimenti di m***a. Appoggiato da gente come e peggio di lui che pensa solo a tirare a campare uscendosene con provvedimenti puramente burocratici che cambiano tutto e non cambiano niente, vedi l'ultima menata sui cognomi. Se poi l'esca è ghiotta, tipo la commemorazione odierna, li inviti a nozze.. Da bravi centralisti mettono le manine su tutto.. dispongono, dirigono, e soprattutto GIUDICANO, perchè è qui dove si va a parare in fin della fiera.. In un modo o nell'altro accentrano potere e prendono pure l'applauso. Se io ho a che fare con un cretino non ho certo bisogno della censura (quale ne sia il grado) per far valere le mie ragioni; giuste o sbagliate che siano. E il cretino in questione può e deve dire tutto quello che vuole. 1) Perchè è un suo sacrosanto diritto in quanto individuo. 2) Perchè se le mie ragioni sono fondate mi fa anche un favore sputtanandosi da solo. E il bello è che oggi ce la menavano col "Grande Fratello", come se non fossero loro i primi a controllare il presente, il passato e (speriamo di no) il futuro. Però, quando gli fai notare certe robine, ai "negazionisti" del palazzo, tutte queste fregole antidiffamatorie mica gli vengono... anzi.. hanno ragione sempre e solo loro, ma guai a spiegare il perchè. Da notare infine che in un'apoteosi di tolleranza si sono inventati anche il "reato di anti-sionismo" anche questo bello generalizzato,alla facciazza della libertà di pensiero. Occhio a non dare del "nasone" a Pippo Franco che di questi tempi si rischia grosso.. Mastella ti vede....
Per quanto siano gravi le posizioni dei negazionisti sono contrario a proibirle per legge. La cosa più grave è che questo sia avvenuto in Italia, dove l'opinione pubblica è ancora legata al mito "Italiani brava gente" e non abbia mai elaborato e compreso l'enormità delle sofferenze inflitte nel XX secolo dall'Italia ai paesi invasi o colonizzati, a partire dalla rivolta dei boxer in poi.
Prova a parlare liberamente per dire la tua opinione sulla statura morale di un politico (dandogli del buffone o del criminale), anche in presenza di prove e verrai denunciato e incarcerato (già successo anche in italia). Se la regola esiste per i politici , perchè non deve valere anche per la storia? I negazionisti di palazzo hanno già detto che non voteranno il ddl per incompatibilià ideologica e questo direi che concorda con l'idea di Taglia "se l'italiano medio non ha voglia di documentarsi non c'è legge che tenga".
Ma anche se ci si volesse documentare si incappa comunque in libri scolastici, approvati dal ministero, dove Benito è descritto come un grande statista primancora che un dittatore o il "capo" del fascismo o il promotore delle leggi razziali in Italia... Io sarei molto più daccordo nel varare una legge in cui si obbliga il cittadino a guardare il grande fratello, visto che da quando nel mio paesello hanno tolto i cartelli "non calpestare le aiuole" c'è molta meno gente che le calpesta e molte più persone sudute sulle panche a leggere il giornale o un libro o a giocare a scacchi... Adesso vorrei solo levassero quei cartelli che dicono di raccogliere le cacche dei cani...
Anche per me una bella legge dove si obbliga (tutti i fedelissimi) a vedere il Grande Fratello,l'isola dei famosi,tutte le trasmissioni di Maria de Filippi ,di Simona Ventura,comprare obbligatoriamente l'album dei VIP e finirlo, vedere tutti i telegiornali che parlano di tutto ciò che concerne apparenze ed escludere l' informazione corretta dei cittadini,il tutto fino alla completa lobotomia. Due giorni a casa di influenza scarrellando la TV e mi è venuto il vomito, allora mi guardo i miei documentari ,ma quanto sono contento di essere così diverso meglio così che rincoglionito. Una delle poche cose vedibili è Geo Geo poi si propone la legge sulla negazione della shoah. ridere è il meno proprio per non se non si ha una capacità critica vieni rincoglionito da stronzate e diventa reato se uno dice quel fatto non è accaduto(vorrei poi vedere in che modo verrebbe applicata ,un'altra pagliacciata),che propongano una legge(per il controllo delle TV) dove si inizia ad educare le nuove generazioni a dei valori diversi,da quello di diventare veline e far veder il culo sui calendari,o di diventare famosi solo attraverso l'immagine del cazzo +immagine+ debole,ma sembra che in pochi lo hanno capito,solo quando vanno a piangere in tv, allora " si facevo uso di coca",ma ora sono guarito(15 giorni) ma va a cagher,ma chi vuoi prender per il cul neanche se bevevi coca cola ne eri fuori..... piccolofftopic: per far capire come vengono applicate le leggi nel nostro paese(altri invece che alla TV sarebbero in carcere).
Mi pare che ci sia modo e modo per interagire con certi livelli di potere.. dare del buffone (o del.. cavalletto) non lo ritengo il più idoneo nè tantomeno il più efficace. Serve solo a far cagnara. Personalmente penso che in questi casi la libertà di pensierò trovi maggior espressione e credibilità in prese di posizione più serie, alla Travaglio, per intenderci, dove il bersaglio di turno si può incazzare finchè vuole ma se ciò che gli viene contestato è, appunto, incontestabile, può denunciare e intimidire fino allo sfinimento ma, alla fine, si attacca.. Poi chi vuole si informa e chi non vuole gli dà del fascio-comunista a seconda di chi "tifa"... Quanto all'accomunare una banda di parassiti al fenomeno "Storia" per allinearli entrambi lungo una linea di coerenza e parità di diritti di fronte alla pubblica opinione, scusa ma onestamente non ci arrivo... Sarebbe come giustificare il diritto in base alla forza. Se uno è ladro ma ha il culo coperto allora è giusto che anche io possa approfittare del prossimo? E se una legge ingiusta favorisce un categoria di persone è giusto allargare questo "non-diritto" a tutti in virtù di una malcompresa idea di democratica parità??? E, passando dagli individui ad una materia socioeconomica come la storia cosa salterebbe fuori? La storia con il lucchetto? Questo si può dire, questo no.. Oddio, già succede.. Se di cognome faccio Angela posso documentare le meraviglie della fortezza di Fenestrelle ma "dimenticarmi" di dire che fu campo di concetramento savoiardo e "capolinea" di diversi soldati borbonici che piuttosto di tradire preferirono crepare... Oppure commuovermi di fronte ad una letale mitragliatrice austriaca che "..chissa quanti italiani sono morti a causa di questa.." e poi passare allegramente a descrivere un'altrettanto letale FIAT senza pormi problemi "esistenziali"... Già c'è, il lucchetto.. eviterei di metterne altri.
Quello che secondo me passa in secondo (forse terzo) piano in questa faccenda, è una cosa mooooolto pericolosa ossia l'introduzione nel ns ordinamento di un reato di opinione perseguibile per legge!!!! E' questa la reale e gigantesca bomba che quel di mastella ha combinato. Io personalmente non concordo affatto con i negazionisti della Shoa, le prove come già detto sono inconfutabili, tuttavia in un mondo civile il rispetto dell'opinione altrui è una regola fondamentale del vivere comune; io posso condividere o meno ma condannare qualcuno, chiunque questi sia per un'opinione è una cosa gravissima e assolutamente antidemocratica, direi da regime. Questo è un precedente molto, molto triste.
Beh, se non sbaglio già esistono villipendio della bandiera, bestemmia (che è stata recentemente depenalizzata) e legge Scelba. Che poi queste leggi siano praticamente ignorate è un altro dato di fatto.
depenalizzato pure quello. Chissa perchè?:humm: Ma una legge simile a quella di Mastella non esiste già anche in Austria e Germania con pene e modalità simili?