Dibattito scienza-fede tra Margherita Hack e il vescovo Zenti

Discussione in 'Off Topic' iniziata da qwetry, 29 Gennaio 2010.

  1. qwetry

    qwetry

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    "Verona.
    «Ne riparleremo in paradiso». «No, io in paradiso non ci andrò perché le mie molecole continueranno a svolazzare nell'universo». La «sfida» tra il vescovo Giuseppe Zenti e l'astrofisica Margherita Hack ha riempito ieri sera l'auditorium della Gran Guardia. Alle 20, un'ora prima del dialogo su scienza e fede organizzato dalla Fondazione Toniolo e dall'assessorato alle politiche giovanili del Comune, i 900 posti a sedere erano già esauriti. Oltre 400 persone non hanno potuto entrare. L'appassionato dibattito è terminato poco prima delle 23 ed è stato trasmesso in diretta da Tele Arena (che lo replica oggi alle 10) e da Telepace. «Un'affluenza del genere non ce l'aspettevamo, significa che c'è tanta gente che non è interessata solo al Grande Fratello», commenta lo scrittore e giornalista Michele Brambilla che ha moderato il dibattito. Alla fine com'era prevedibile, ciascuno è rinasto sulle proprie opinioni. «Credere in Dio è razionale e risponde a un bisogno di giustizia per gli sconfitti dalla vita», esclama il vescovo nelle battute finali. «Mi piacerebbe, ma è una bella favola», replica sorridendo l'astrofisica.
    Dal dialogo sono banditi gli applausi. «Fatelo alla fine, questa non è una partita e gli applausometri non ci interessano», chiede il moderatore. Ma il pubblico non sempre ce la fa. E quando la scienziata attacca «l'ipocrisia di chi difende il crocifisso e poi fa leggi razziste contro gli immigrati e i disgraziati», dalla galleria parte un'ovazione. E altrettanto succede, a parti inverse, quando Zenti rivendica la razionalità del suo ragionamento: «Sono credente, ma non un credulone».
    Comincia per prima l'astrofisica triestina. «La scienza si basa sull'osservazione e sull'esperimento da cui ricava le leggi generali che governano l'universo. Uno scienziato credente concilia la fede con il suo sapere pensando che Dio abbia creato l'universo e dato all'uomo un cervello in grado di ricostruire ciò che è accaduto, ma è una risposta troppo facile e l'umanità ha semprer cercato di dare una spiegazione ai fenomeni che non riesce a comprendere». E aggiunge: «La scienza non può dimostrare né che Dio esiste né che non esiste, ci sono scienziati credenti, agnostici e atei ed è inutile cercare motivazioni razionali in questioni che razionali non sono. Oggi sappiamo che 13 miliardi e 700milioni di anni fa per una fonte di energia si sono create le condizioni per trasformare le particelle elementari negli elementi che hanno dato vita alla formazione di stelle, pianeti, esseri viventi ed organismi complessi. Questo per una capacità interna alla materia. Tutto ciò desta grande meraviglia e qualcuno pensa a un Dio creatore, ma è una spiegazione troppo semplice che non mi soddisfa. Da piccola credevo che Gesù bambino mi portasse i regali ma quando ho scoperto che i miei genitori armeggiavano sotto il tavolo ci sono rimasta male, ma ero cresciuta e non credevo più alle favole». Quindi parla di etica comune: «Anche gli atei ce l'hanno ed è sempre quella: non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te, ce lo ha insegnato Gesù, primo socialista della storia perché si è messo dalla parte dei deboli e dei diseredati, ma un ateo lo fa con disinteresse perché non crede ad un premio o ad una punizione dopo la morte».
    Il vescovo Zenti osserva che «l'incontro è la dimostrazione che si può dialogare civilmente, mi sono piaciute le sue spiegazioni», dice rivolto alla Hack, «ed entrambi crediamo nella potenza della ragione umana e quando mi diventa impossibile mi appello alla fede». Ed esemplifica il suo ragionamento indicando l'esplorazione del microcosmo e del macrocosmo: «Ad occhio nudo vediamo delle cose, per vedere oltre, in profondità, lo scienziato utilizza il microscopio o il telescopio, questa per me è la fede». Quindi parla della sua ricerca, di come ha maturato le proprie convinzioni. «Leggendo e studiando i vangeli ho capito che quelle parole erano rivolte a me, le ho fatte entrare nella mia vita e sentirsi amati dall'Assoluto per me è stata un'esperienza concreta, quindi», continua, «dire se Dio esiste o no è una questione che mi interessa poco. La questione vera è se esiste per me. Solo quando entra nella tua vita Dio esiste e a me l'ha rivelato Cristo che se non fosse il Figlio di Dio sarebbe il più grande impostore della storia poiché ci dice "io sono la via, la verità e la vita", e devo dire che stiamo bene insieme».
    Zenti fa una lunga elencazione dei «fondamenti» della propria fede. «Il vero ateo è l'egoista e può essere anche un cristiano perché si contrappone a Dio che è amore assoluto. Ma ci sabbero ancora molte cose da dire», conclude. E rivolgendosi alla scienziata esclama: «Quando ci ritroveremo in Paradiso continueremo il discorso». Ma l'astrofisica lo gela: «La sua è fede e la rispetto, ma in nome della religione sono state commesse anche molte barbarie e in paradiso non ci andrò, resteranno le mie molecole e il mio ricordo». «Ma anche questa è fede», ribatte il vescovo."
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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  3. Topo

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    La Hack è un mito, grandiosa!

    EDIT:
    GyJeX, il link non funziona...
     
  4. GyJeX

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  5. Blueberry

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    niente di nuovo sotto il sole...
     
  6. Topo

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    Grazie GyJeX, link molto istruttivo...
     

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