nel 1984 ci fu un immane catena di esplosioni e disastri vari causati dallo scoppio di munizioni in un deposito nell'area sovietica di Severomorsk tanto da mettere praticamente fuori uso la flotta del Mare del Nord per almeno 6 mesi e la stampa russa ovviamente cercò all'epoca di coprire l'incidente ( cosa non nuova ) ed è probabile con numerose vittime e perdite di materiali ingenti ( ci sono anche immagini impressionanti di esplosioni ) si parla di incidente ( come è successo anche in altre situazioni nella storia ) , ma c'è anche chi ha avanzato l'ipotesi di un operazione di sabotaggio occidentale, quanto ci può essere di vero in questa ipotesi? al di là di ovvie considerazioni di segreto militare in questo caso? :humm:
secondo un certo Socci è tutta colpa del papa :contratto: fonte: http://paparatzinger2-blograffaella.blogspot.com/2009/06/i-segreti-di-karol-wojtyla-il-nuovo.html
mi vedo il buon vecchio Karol in mimetica a piazzare del semtex in russia!!! Altro che Sam Fisher... :ador:
Quanto ci può essere di vero nell'ipotesi che ad affondare la Новороссийск siano stati gli assaltatori della Regia Marina; se è fattibile una cosa, lo è anche l'altra, secondo me, anche se sono passati davvero tanti anni.
Io propendo per l'incidente. Non dispniamo di alcuna informazione che possa giustificare altre ipotesi. Ovviamente il problema è che non abbiamo tutte le informazioni su quel che successe. Diciamo fino a prova contraria...
AHAHAHAHAAAAHAHAHAHHAHAHA Scherzi a parte, non è impossibile un sabotaggio, ma la penso come Puzzola. Senza prove o almeno indizi, è stato un incidente.
Quoto. E tenendo anche conto che Severomorsk NON è sul Mare del Nord come dice l'articolo, è una misura di quanto sia affidabile (anche il nome dell'autore dovrebbe dire molto, comunque)... Quoto anche Puzzola, senza prove potrebbe essere stato lui...
Ciao, si parla di provvidenziale incidente: ma siamo andati vicino allo scoppio di una WW3 nell'84 o è frutto della fantasia dell'autore?
guarda io sono del '90 quindi la mia conoscenza su quel periodo e abbastanza limitata, però da quello che so la WW3 si è rischiata solo durante la crisi dei missili cubani, mi pare che l'84 fosse un periodo relativamente tranquillo della guerra fredda... poi ripeto non ho vissuto quel periodo e la storia che si insegna nelle scuole italiane tende a ignorare la guerra fredda, quindi le mie conoscenze sono molto limitate...
M i è capitato più volte di leggere articoli di stampa che indicavano per la metà degli anni '80 l'ultima chance per l'apparato sovietico di porre un ricatto all'occidente mettendo sul piatto della bilancia la forza dei suoi armamenti. Da qui a dire che abbiamo corso realmente il rischio di una vera guerra però il passo è grande. Penso che realmente il bluff della minaccia di una terza guerra mondiale sia finito quando gli europei hanno deciso di installare i Pershing e i Cruise sul loro teritorio in risposta agli SS20. Di lì a poco la corsa agli armamenti lanciata da Reagan ha messo i generali sovietici con le spalle al muro. La dirigenza sovietica ha scoperto non solo che dal punto economico e politico che tutto il sistema del Patto di Varsavia stava andando in frantumi, ma che anche la premessa alla base di ogni dottrina militare sovietica di una schiacciante superiorità quantitativa e di un gap qualitativo che nel tempo si andava riducendo erano in realtà solo pure illusioni.
di certo sarebbe stata una pazzia pura per i russi tentare di non crollare conquistando europa e medio oriente manu militari perchè al di là di un quasi esito vittorioso sul piano convenzionale non avrebbero potuto impedire l'annientamento nucleare che magari non avrebbe demolito il suo apparato militare ma il suo sistema sociale ed economico ne sarebbe uscito sconvolto in misura ben peggiore di quella subita nella IIWW...
Infatti non credo che nessun russo, dotato di cervello pensante, avrebbe mai appoggiato una tale follia...
Intanto non dobbiamo porre limiti alla follia umana, in secondo luogo non dobbiamo pensare ad una precisa volontà di invadere l'Europa centroccidentale, ma all'idea di usare le forze armate sovietiche come un'arma di ricatto e di pressione, fino al 1985 per diversi analisti l'Urss poteva ancora esercitare una credibile minaccia in questo senso, questa possibilità viene meno successivamente e i primi a rendersene conto sono prorio i leader militari russi e ringraziamo Dio che a qualcuno di loro non sia venuto in mente che perso per perso valesse almeno la pena di tentare il tutto per tutto con le armi.... della serie muoia Sansone con tutti i Filistei. Non mi sembra che nella discussione si sia dato il giusto rilievo alla questione degli Euromissili, questa vicenda è di primaria importanza per capire come ragionava l'Urss e quali erano i suoi obbiettivi. Molti anni fa mi capitò di leggere una storia interessante: Gorbaciov appena preso il potere convocò i vertici militari e chiese quali fossero le reali possibilità russe in un eventuale conflitto con la Nato, i generali con inusitata onestà confessarono che non vi erano assolutamente speranze, che non solo il livello qualitativo occidentale era sempre più ampio, ma che addirittura le capacità produttive occidentali erano oramai superiori a quelle che l'ansimante industria bellica poteva offire.Superato lo sgomento Gorbaciov se ancora aveva qualche dubbio in proposito intraprese quella strada che di lì a pochi anni doveva portare alla dissoluzione del'Urss.A questo punto quando la percezione che l'Urss è oramai solo un gigantesco bluff in stato preagonico prende piede anche nelle cancellerie europee allora è veramente finita.
La NATO ha pensato a lungo l'esatto contrario, ovvero che l'Armata Rossa era inarrestabile con metodi convenzionali. La sdtrategia sarebbe stata la nuclearizzazione della Germania per mutilare la logistica e le punte sovietiche.
Infatti la stategia di una reale invasione dell'Europa sarebbe stata di modello tradizionale, in questo contesto secondo alcuni entro pochi giorni i carri russi si sarebbero affacciati al Reno, attacchi sarebbero stati portati a sud (Austria e Italia) e nord (Danimarca e Norvegia). La Nato se non fosse stata in grado di fermare le armate sovietiche avrebbe dovuto utilizzare le armi nucleari tattiche in attesa di ricevere i rinforzi dagli USA e poi.... non sappiamo come sarebbe andata a finire. La faccenda degli euromissili viceversa non era militare, ma esclusivamente politica. Si è trattato di un atto di forza sovietico per incrinare i rapporti in primis fra Germania e USA e fra gli altri stati europei e gli USA e la Gran Bretagna. Per fortuna il braccio di ferro è stato vinto dalla Nato, con buona pace di tutti i marciatori della pace in buona o in mala fede e questo è stato uno dei motivi che ha tolto le ultime illusioni alla leadership sovietica di poter rovesciare l'iarrestabile declino dell'Urss.
di certo i "pacifisti" in europa orientale fecero buon gioco dei russi quando protestavano contro gli euromissili fingendo di ignorare che i russi avevano già installato testate di teatro in europa dell'est...sono convinto che i movimenti "no war" in occidente erano influenzati se non pure finanziati dal blocco orientale, ho i miei sospetti sopratutto sulla rabbiosa protesta contro la Bomba a Neutroni comunque sono anche convinto che l'URSS, se avesse sospettato di non poter durare, avrebbe avuto molte più change di vittoria senza rimetterci troppo dal '45 agli anni '50 quando le armi atomiche USA non avevano ancora la capacità sicura di devastare in modo totale l'area metropolitana ed industriale del territorio sovietico :humm:
Scusa...non capisco... In che modo l'unione sovietica avrebbe avuto a che fare con i movimenti occidentali degli anni 70-80? Finanziati? ma dai...ma rileggiti la storia dei movimenti pacifisti occidentali... Fra l'altro erano quasi tutti movimenti fortemente contrari al comunismo sovietico. L'unione sovietica finanziò soprattutto negli anni 50-60 i partiti comunisti...negli anni 70 e 80 i partiti comunisti europei non ebbero gran voce in capitolo nella rivolta operaia e studentesca. Unica eccezione il PC italiano...ma in italia i movimenti più fortemente pacifisti e contrari all'escalation nucleare erano fuori e in grossa polemica col PCI, che al massimo di quella protesta raccolse i voti alle elezioni... E poi il PCI di Berlinguer era già molto lontano dall'unione sovietica e di certo non agiva per conto loro...anzi... Se non ci credi chiedilo a chi le ha vissute quelle proteste...chiedi a loro quanta Unione sovietica ci fosse dietro... Infine...sul discorso del 45-50...l'unione sovietica era distrutta, il popolo alla fame...dovevano ricostruire tutto da zero...altro che fare guerre...