E' inevitabile che se ne parli, facciamolo senza cazzeggio. Alla fine ho votato seguendo l'appartenenza e mi ritrovo senza rappresentanza politica, mi sembra di essere tornato ai tempi di Democrazia Proletaria. Sono un idealista, un illuso o un "bamba" come dice Feltri? Sono un perfetto esempio di proletario: operaio, non possiedo immobili e in quanto a prole.... ,eppure non riesco a capire come uno come me possa votare la Lega, o il PD di Colaninno e Calearo per non parlare di PDL. Tutto questo parlare di "superamento delle vecchie divisioni" non mi convince, alla fine per le persone per cui lavoro ,io sono solo uno strumento più o meno utile a seconda delle mie capacità, e come tale buono finchè servo. E' con le persone come me che dovrei essere solidale e fare unità, invece oggi ci si fotte per chi fa più straordinari. C'è qualche altro naufrago o sono solo come la particella di sodio? La domanda comunque è questa : Sono un idealista, un'illuso o un "bamba"?
Niente di questi,anche se penso che tutti quelli che votano a sinistra sono un pò idealisti...diciamo che,in fondo,la classe operaia e proletaria non è più così numerosa,e anche chi è nei ceti più bassi,si ama definirsi bassa borghesia...questo per dire che non c'è più nessuna appartenenza di classe,e per questo c'è stato il superamento delle vecchie divisioni...e poi la sinistra ora non è più il partito dei poveri,e chi è operaio ma ha una morale più conservatrice,vota comunque a destra,magari la lega per protesta...la sinistra infatti,visto che i lavoratori sostanzialmente hanno acquisito i loro diritti e sostanzialmente non si sentono più proletari,ha spostato la propria attenzione ad altre minoranze e ad altre conquiste:i gay ecc ecc... Insomma,non vedo perchè ti aspetti che un tuo collega ti sia solidale perchè tuo collega:sei un compagno di lavoro,se non un concorrente...
Credo anch'io, come scritto da Armilio, che ormai non si segua più una certa ideologia, almeno per quanto riguarda la politica dei lavoratori...:humm:
Mi aspetto che sia solidale perchè è l'unico modo per ottenere migliori condizioni di vita e di lavoro. I diritti che tu citi sono stati ottenuti non per gentile concessione, ma con lotte spesso durissime che solo l'unità tra lavoratori ha reso possibili. Sul fatto che siano acquisiti non ci spererei troppo, quando comincerai a lavorare ti accorgerai che per i giovani oggi non c'è nulla di acquisito se non la precarietà. (ovviamente ti auguro di essere così sopra la media da evitare l'eventualità). Sul fatto che la sinistra non sia più il partito dei poveri ti do ragione, il problema è che non vedo nessun'altro che possa esserlo.
i proletari non ci sono più,quelli che oggi sarebbero i proletari di ieri ora hanno oltre alla prole:la televisione,un mezzo di trasporto proprio,un tetto che anche se non è di proprietà si considera proprio,l'abito della domenica,il dopobarba,un videoregistratore,l'abbonamento allo stadio,il telefonino ecc ecc non si sentono più proletari,quindi non votano come proletari ma lo sono ancora,la società nell'ultimo secolo è cambiata nei numeri,ma i protagonisti anche se in abiti diversi non sono cambiati quindi oggi ci ritroviamo il capitalista italiano per eccellenza che lavora anche per il bene dei "proletari",che lo votano in massa... EDIT per evitare fraintendimenti,in altre parole,considero i proletari di oggi illusi dal consumismo di non essere proletari
Perchè nessun altro deve esserlo, nessuno si sente più proletario,insomma,in questo caso il consumismo ha fatto la sua parte,siamo tutti borghesi...i lavoratori hanno ormai acquisito i loro diritti,e se c'è un periodo di difficoltà non è certo colpa del fatto che i lavoratori non hanno un mezzo per far valere le proprie ragioni...e poi c'è stata anche una evoluzione del pensiero,perchè in effetti i ceti bassi hanno spostato la propria attenzione su altre richieste:insomma,non chiedono più un specie di rivoluzione o di cambiamento radicale come la sinistra propone,anche perchè la sinistra ci mette dentro anche cose come i dico ecc ecc che ad alcuni non potrebbero andare bene,ma gli basta la proposta un pò populista che per esempio ha fatto il Pdl in queste elezioni per prendere più voti:l'abolizione del bollo dell'auto e l'ICI ne sono un esempio,non sono le cose che pesano di più sul bilancio familiare,ma sono tra le cose che rompono di più...ho sentito persone che votavano berlusca solo per quello...gli basta...
Il motivo per il quale al Nord la Lega ha preso in certe zone percentuali bulgare è da attribuirsi ad un'impostazione pluriannuale errata da parte della sinistra post-comunista. Troppo poca attenzione alla classe lavoratrice, troppa lontananza dal popolo parlando dai salotti e dai panfili; troppa attenzione per problemi che la gente sentiva come estranei (sinti e rom, PACS ed unioni civili, diritti dei transgendere, die bisessuali e di gay e lesbiche). Spesso è volentieri confusione fra sicurezza e 'razzismo' (parola che ritengo abusata). Se è per questo più che della Lega io mi stupirei di come un operaio possa votare PdL... Per quanto mi riguarda mi sento fuori dal mondo dopo aver visto il PSI scomparire dopo più di 100 anni di esistenza. P.S. A questo aggiungerei comunque un mutamento sociale ed economico che ha portato ad una confusione di ruoli e soprattutto ad una dispersione del tradizionale 'blocco operaio e contadino'. Oramai le tecnologie moderne sono sempre più avviate ad una diminuzione della manodopera umana e l'agricoltura è sempre più selezionata ed automatizzata.
In questo momento storico una buona parte dei "proletari" non vota. Ovviamente parlo degli immigrati. Questo non significa certo che se avessero il voto lo darebbero a questo centrosinistra (o alla sinistra arcobaleno).
PURA ED EMERITA IGNORANZA... si va dal... "Voto Silvio perchè è presidente del Milan, così compra Ronaldhino" al "Voto Silvio perchè abbassa le tasse mentre Veltroni no" Cosa dire la classe operaia ormai non esiste più o almeno non ha la coscienza di una volta, a mio parere divorata dai mass media e dal capitalismo...
quotone poi la maggior parte dei proletari non è che sia molto istruita e si fa infulenzare molto facilmente e questo è il guaio
quoto, e aggiungo che per tutti coloro che guardano solo al proprio tornaconto personale Silvio è perfetto. Lui regala a tutti, chi ci rimette è il paese e le categorie che non possono o non osano ribellarsi. L'italiano medio vuole solo conservare privilegi, impunità e piccoli tesoretti, quindi lo vota. Berlusconi incarna il vero stereotipo italiano: furbo, disonesto, contaballe, finto donnaiolo, urlatore, ecc...
Che forum di bolsevichi... ma vi siete accorti che se un Berlusconiano vede sto thread se nè scappa a gambe levate?
Non posso che appoggiare il pensiero di Solctis, la sinistra che oggi è scomparsa non era considerabile come una vera sinistra ormai da molti anni, aveva preso derive opposte, o centriste o di iperprotezione di una vasta serie di minoranze escludendo sempre più dal suo pensiero quella maggioranza che un tempo costituiva la sua vera essenza: la classe operaia? Qualcuno si chiede addirittura se esiste ancora. Se così fosse non saprei come classificare quell'orda di italiani oggi afflitti dal precariato e dalle condizioni di lavoro poco sicure, in tutti i termini. La realtà è che mentre ci si chiede dove siano questi operai, essi sono più numerosi che mai, possono aver subito un cambiamento rispetto al passato ma questo cambiamento è riscontrabile anche nelle classi sociali più alte. Dieci anni or sono sparì la Destra in Italia, oggi scompare anche la Sinistra. Entrambe si erano snaturate da tempo ma conservavano dentro di esse un enorme bagaglio fatto di storia più o meno gloriosa e di fervide speranze. Ma ormai tutto è finito, il grigiore democratico, le mezzetinte parlamentari hanno avuto il sopravvento. E io mi ritrovo a piangere oggi la sinistra italiana come quei fascisti che piansero alla morte di Stalin perchè chi sa guardare lontano vede nella sconfitta del nemico di sempre l'inizio di una nuova era piena di incognite. Tutto è finito, i burocrati del latrocinio si sono tesi le mani nel parlamento che ormai non rappresenta più niente, rappresenta solo tutti gli aspetti negativi del nostro paese. Ora che il parlamento non è più il campo di battaglia spero che da una parte e dall'altra dei vecchi idealisti non si cada nel tragico errore compiuto trent'anni fa, l'errore di spargere il sangue per le strade. Questa non è un eventualità remota, è purtroppo un pericolo di cui bisogna tener conto, un pericolo prima di tutto per coloro che lo compiono perchè oggi come allora si rivelerebbe un'arma a doppio taglio. Nella lotta armata si dissanguarono i due estremi e ne giovò solo il centro. Oggi i due estremi dovrebbero marciare uniti e compatti verso per dare la spallata al centro, ma dovranno prima rigenerarsi con un profondo esame di coscenza.