Più volte fu chiesto ad Hitler di cambiare la propria economia, modificarla completamente, portandola in modo estremo verso la guerra. Sfruttare maggiormente la produzione industriale tedesca per la guerra. Ma Hitler non voleva ripetere quanto successo nella WWI, il che gravò sulla popolazione, rifiutò dando l'ok solo nel 44 a speer, ma era troppo tardi. Quanto cambiato nel corso della guerra? Poteva aiutare realmente fino ad arrivare alla vittoria? Vostri pareri, è da un pò che ho questo dubbio...
la mobilitazione totale avrebbe messo in crisi il sistema ideologco su cui si basava il nazismo ( mobilitazione delle donne, crisi del mito delle invincibilità della whermacht, fine della promessa di una "guerra limitata e rapida" ):humm:
Ma forse avrebbe fatto vincere la guerra. Facile parlare con il senno di poi, lo so. Ma non capisco con quale concezione, anche se ci stavano riuscendo, Hitler potesse pensare di piegare l'Urss senza una mobilitazione generale dell'economia. Il Nazismo c'entra poco in questo caso, concordo con le donne. Anche la concezione di guerra, intesa come Blitzkrieg non richiedeva una totale mobilitazione dell'economia improntata verso la guerra, ma non capisco come potevano pensare di vincere la guerra così. Altri fattori che convinsero Hitler a non mobilitare l'economia totalmente è che la popolazione non era a favore (la maggior parte) della guerra e l'apertura di un nuovo fronte (L'Urss) fu un altro motivo di sconforto.
non credo, sulla popolazione tedesca è facile ora affermare "eravamo antinazisti" per i tedeschi che hanno perso la guerra :contratto: l'ivasione dell'URSS poi rispondeva perfettamente con uno dei cardini principali della dottrina hitleriana, il cosidetto "spazio vitale" all'est
Le richieste di Speer non vennero mai attuate fino in fondo. Nemmeno nella parte finale del conflitto. I vari gau erano molto gelosi della loro autonoma e tendevano a immischiarsi sulle questioni relative alla produzione finendo a creare un doppio a triplo coordinamento in contrasto. Un esempio, oltre quello già citato sul non impiego delle donne nelle fabbriche, è stata l'impossibilità di trasferire i lavoratori tra i vari gau per motivi politici. In netto contrasto con quanto avveniva in inghilterra dove vi erano dei veri e propri "battaglioni del lavoro" che venivano utilizzati in base alle necessità. C'è da dire che in non pochi campi alcune produzioni (munizionamento) a parere dello stesso Speer erano superiori durante la WWI. C'è da dire anche lo spreco di risorse in iniziative inutili come la costruzione dei grandi bunker mai completati, la ricostruzione di edifici rappresentativi durante il conflitto, costruzione di treni speciali per le maggiori personalità del regime, ecc... E' uscito un libro molto interessante che dopo gli esami comprerò senza altro che tratta proprio questo tema.
Questo non è vero. Che la popolazione non fosse completamente favorevole alla guerra su due fronti ricordando il passato conflitto è una cosa che non volesse la mobilitazione totale è un altra. Anzi il popolo tedesco vedeva sempre con meno comprensione il tenere aperti locali come teatri, ristoranti di lusso, ecc... volevano che i loro capi e il popolo facessero la loro parte come avveniva in inghilterra. Durante la WWI vi fu una mobilitazione molto maggiore e a tutti i livelli. A mio parere i fattori che non consentirono una totale mobilitazione furono: - concezione ideologica contro il lavoro delle donne - mancata conversione da economia di pace a economia di guerra per motivi politici immotivati - mancanza di una gestione unitaria dalle materie prime ai prodotti finali (arrivò troppo tardi e non in maniera adeguata). La stessa zentrale planung doveva essere introdotta dal 39. - beghe politiche e sdoppiamenti delle decisioni vedi goring al piano quadriennale, conisglieri economici dei gau, ss con le loro industrie, ecc... - gestione non unitaria degli armamenti delle tre armi
Il punto secondo me sta nella concezione di guerra di Hitler. Tu dici che Hitler doveva passare ad un'economia di guerra per poter vincere una guerra di logoramento contro i russi. In realtà Hitler in russia pensava di chiudere la partita in pochi mesi. Ai soldati tedeschi non furono dati equipaggiamenti invernali. Il potenziale umano e bellico sovietico fu sottostimato e, ancora nel 42, i dati sulla produzione di carri russa, per esempio, erano guardati con scetticismo da Hitler e i suoi generali. Insomma, ancora dopo il fallimento della guerra lampo del 41 si credeva di aver di fronte un nemico allo stremo le cui riserve umane e di mezzi si stessero assottigliando. Ovviamente la realtà era ben diversa...
Bè mancava anche il consenso che Speer avrebbe dovuto avere presso il cerchio nazista, visto che i vari gauleiter erano gelosi, tipo dei signorotti locali, ed era difficile sfruttare realmente le potenzialità tedesche anche se Speer fce miracoli(la produzione tedesca del 1944 fu la più alta di tutta la guerra nonostante i rovesci militari). Nella WWI al ministero dell'economia vi fu , già dall'8 Agosto 1914, Walter Rathenau, l'equivalente di Speer nella WWI, che fece anch'egli miracoli riuscendo a far continuare lo sfrozo bellico tedesco nonostante il blocco navale alleato.
In termini assoluti, la Germania era già spacciata con o senza conversione totale ad un economia di guerra, cosa che rese più accettato il conflitto almeno fino a Barbarossa.