Ciao a tutti, ho concluso il percorso universitario ormai quattro anni fa. Periodicamente sento il bisogno di aggiornarmi e aggiornare i contenuti della mia formazione e rinfrescarne altri. In passato, nel corso degli studi all'estero, sono venuto a conoscenza di un mondo che prima ignoravo: quello delle piattaforme di educazione continua online. Mi riferisco a Coursera, edX, Stanford Continuing Studies, MIT OperCourseWare. Ad esempio, durante il percorso accademico presso la HEC Lausanne, ho frequentato il corso di MScE Game Theory & Market Design. Corso che prevedeva una parte importante di didattica tramite Coursera e nello specifico di questo corso creato dalla Stanford University e dalla University of British Columbia https://www.coursera.org/learn/game-theory-1 Ovviamente la auto-didattica su Coursera veniva poi discussa e ampliata in classe. Ho apprezzato molto questo sistema. Qualcuno di voi sente la mia stessa esigenza di aggiornarsi e tenersi al passo con gli sviluppi recenti, e se sì, lo fa con queste piattaforme? Ne avete altre da suggerire/consigliare/sconsigliare? Ciao
Dipende cosa fai. In linea di massima il 90% delle robe interessanti da un punto di vista manageriale le impari su riviste specializzate. Al di là ovviamente della pratica e del confrontarsi con altri addetti ai lavori. Non so la HEC Lausanne, ma ti posso dire che la HEC di Parigi mette a disposizione una quantità di materiale abbastanza simpatico a tutti. Se poi sei ex studente hai accesso a tutto for evah and evah e la cosa prende bene. Stesso dicasi per altri istituti del circolo delle Grandes Écoles. Io ho accesso a quello della HEC per gentile concessione della mia ex e a quello di Dauphine dove ho fatto il secondo master: il 'grosso' del materiale è quello, poi ognuna ha le sue particolarità. In termini di riviste specializzate la sfanghi così. La LUISS invece ti mette a disposizione un diciamo 80% del materiale, ma altro lo devi chiedere (il che non significa nulla dato che comunque se sei studente/ex studente te lo danno a priori, ma impedisce un minimo che uno faccia tutto a sbafo come faccio io). Bocconi te lo mette nel culo invece. Diciamo comunque che in termini di professionalità io ho trovato e trovo giovamento sopratutto dalle associazioni. Sono iscritto e attivo in 2 associazioni di Project Management e 1 di Change Management e oggettivamente aiutano anche se il fine loro è fondamentalmente commerciale. Riguardo a quelli che hai citato, conosco solo quello di Stanford sempre per via della mia ex che aveva accesso a un fracco di corsi e robe cool. Però era limitato agli studenti se ben ricordo perché quando tornò indietro glielo staccarono di violenza. Quindi credo che tu ti riferisca a qualcosa di diverso o forse c'è una versione per il popolo e io non l'avevo vista / non ricordo. Ripeto, in definitiva dipende quello che fai. Se sei nel marketing per dire, ci fai poco punto con ogni roba che non sia andare al bar o dove cazzo stanno quelli che poi usano il tuo prodotto. Se sei nella finanza (HEC Lausanne mi fa pensar quello), altra vicenda e dipende se sei corporate (riviste specializzate e network regnano sovrani) o no (e allora ci può stare). Se sei accademico, boh, è tutta una mafia Spero di averti dato due dritte Io comunque l'università l'ho formalmente finita da pochissimo e nel mentre ho lavorato sempre quindi ho una prospettiva diversa e l'avevo anche quando studiavo.
Fermo restando poi che il 99% di tutto è il network di amicizie, conoscenze, etcetcetc Ed è il 99% per trovare lavoro, per capire cosa fanno gli altri e come e per sapere a chi rivolgersi per sapere una cosa o impararla. Anche se ammetto che consulenza e PM sono campi bizzarri e c'è veramente una quantità irragionevole di gente che plausibilmente fa colazione con l'LSD
Innanzitutto grazie per la risposta. Questo punto mi sembra interessante, associazioni di che tipo? Come le hai trovate? Sì forse è questo, io avendo terminato quasi quattro anni fa sento ora una mancanza e un desiderio di aggiornare, completare e ampliare. Se da un lato lo faccio con l'esperienza pratica del mio lavoro, dall'altro sento il bisogno di qualcosa di più "accademico". Ah ecco cos'è quel bruciore che sento
Capitolo associazioni. Una mi ci ha spinto il mio ex (ahimè ex!) boss. Un'altra giocoforza per una certificazione professionale e da lì ho conosciuto gente che mi ha introdotto a quella di cui poi faccio parte (anche se forse sono ancora iscritto a quella della certificazione ma non me ne curo devo dire). La terza la ho a 30 metri dall'ufficio e ho banalmente parlato con un tizio al bar e da lì mi ha interessato Capitolo tempo Io sono classe '92 e formalmente l'università l ho finita nel giugno 2017. Mi son solo preso tempo per le lauree (double degree e quindi doppia tesi di cui una diocristo in francese che me la sogno ancora la notte) Ho sempre lavorato (salvo il primo anno di master) e fai conto che l'ultimo anno avevo un full time e 2 consulenze grosse in contemporanea. Più l'università coi suoi gioiosi progetti da fare che magari ti facevano finire un weekend a Lione così a caso. Roba da impazzirci. Ma a livello professionale ho accumulato conoscenze sia in termini di know how che proprio di professionisti molto in fretta e questo aiuta più di tutti. Semmai appunto mi son sempre lanciato su cose più accademiche perché magari ti trovi a fare la mega consulenza della morte in campo RH ma fondamentalmente tu del team di stronzi sei di gran lunga il più incompetente e quindi hai bisogno di colmare il gap e la roba accademica non ha pari. Se da un lato immagino studentesse di lettere filosofia scienze delle puttanate etcetc della Sorbona che erigono un monumento al mio uccello in centro città, dall'altro io devo avere il buongusto prima o poi di fare un monumento ad ogni università americana che pubblica paper di accademici e practioners. Mi hanno salvato la vita spesso e volentieri. Capitolo Bocconi: col senno del poi non mi pento di averla bidonata. Ma c'è da dire che ero entrato a M-ENG e non a IM che poi ho fatto. Ma anche con IM in definitiva mi è andata da Dio come mi è andata anche se mi sono dovuto creare da solo un double degree con forse l'università più prestigiosa di Francia. È stato tipo lo sbarco in Normandia. Tant'è che al secondo anno che l'hanno fatto, dei 3 partiti son tornati tutti indietro per il delirio generale. Mi pento di non aver cagato il CEMS che è il regno della fattanza ma confesso di non averci pensato (si lo so che paio un cialtrone disutile a dir così, ma lo sono dopotutto) In definitiva dipende dal tuo campo e niente più. Io comunque diffido della didattica online quanto diffido delle promesse economiche di Di Maio quindi forse non faccio testo Anche in emergenza preferisco un buon articolo o paper classico. Prende molto più tempo ma una roba la impari e la capisci. Punto e stop. Dopo la padroneggi abbastanza da poterti interfacciare con gente coi controcoglioni senza rischio di fare la figura dell'infante