[EiA] Quanto è realistico Empires in Arms

Discussione in 'Strategici - Generale' iniziata da Gresbeck, 20 Dicembre 2007.

  1. Gresbeck

    Gresbeck

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    Questa è una buona domanda ......:humm: proprio una buona domanda. Io ho qualche idea, ma prima voglio finire di leggere il manuale e provare almeno qualche turno contro l'IA di EiA. Non c'è nessuno che li ha provati a fondo entrambi?
    Comunque CoG non può dirsi propriamente gioco realistico. EiA speravo lo fosse di più, ma lo è veramente?
     
  2. Adraeth

    Adraeth

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    A mio modo di vedere EiA è molto realistico nella misura in cui si avvicina tremendamente al boardgame.

    Se da un lato CoG mi ha entusiasmato per una AI strategica molto ben fatta, dall'altro mi ha un poco deluso per la risoluzione tattica degli scontri e per le Paci strambe con territori presi in base alla loro ricchezza.

    EiA, a mio avviso, ha un sistema geniale per risolvere gli scontri strategici, volendo fare un parallelo con NCP in EiA si possono scegliere le tattiche della battaglia e i fattori da calcolare sono molteplici ma si ha sempre la sensazione che è una nostra scelta (ponderata o no) a causare una vittoria o una disfatta (usare un Cordon contro un Assault? e se invece il nemico sceglie Ouflank?... e così via).

    Infine il sistema di Paci obbliga a prendere territori contigui o controllati e quindi crea una mappa in divenire del gioco estremamente realistica.

    Secondo me EiA ha ottimi punti a favore ma deve ancora maturare sotto l'aspetto di AI.

    Se invece ti piace la Guerra Civile Americana allora vai sul sicuro e prendi il titolo Ageod sul periodo, è profondo e promette ore e ore di gioco.
     
  3. Gresbeck

    Gresbeck

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    Ma, ma, ma ..... :humm: .
    Quanto ha impiegato Cristoforo Colombo a raggiungere l'America? Circa tre mesi? Più o meno lo stesso tempo che in EiA (più di tre secoli dopo) impiega una flotta di trasporti a raggiungere l'Egitto dall'Inghilterra, e non molto di più del tempo che impiega una flotta da guerra nel medesimo percorso. In compenso tu mi dici che le navi possono stare in mare un tempo indefinito senza subire logoramento. Insomma, questo non mi sembra proprio per niente realistico; non che in CoG le cose funzionino molto diversamente, ma che CoG non sia esattamente realistico già lo sapevamo.
    Sul punto pace e annessioni. E' veramente realistico pensare che la Spagna possa annettersi province inglesi solo perchè le ha conquistate? Non credo. Insomma, ho appena iniziato ad assaggiare EiA, ma a livello di prime impressioni in termini di realismo mi pare abbastanza deludente. Poi magari è divertentissimo in termini di gameplay.
     
  4. generalkleber

    generalkleber

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    Il mio è un parere estremamente parziale e fazioso: prendetelo per quel che vale. Sto giocando a EiA con la FRancia, settando l'IA a difficile. Alcune delle banalità di comportamenti dell'IA sono sparite e seppure ne restano altre (tipo i prussiani che attaccano una marea di francesi con due soli corpi) il gioco è assai più intrigante. Mentre aspettavo la prima primavera per muovere contro gli statarelli di confine con l'Austria e assalire poi questa potenza, la prussia mi ha preso alle spalle. Sposto tutto sulla prussia e la sconfiggo arrivando a berlino. La mia situazione di Pv è eccellente ma, come immagino sarebbe acaduto nella realtà, appena la èrussia è all'angolo e le mie armate tutte verso il nord della germania, si forma una mega coalizione per farmi a pezzi. Scelta: lascio la prussia o la finisco? Ormai siamo a novembre e una campagna invernale a nord con gli austriaci e gli inglesi che sbarcano... Continuo con i prussiani e sono poi costretto a correre velocemetne con tutte le truppe, in una lunga marcia invernale che mi logora assai, per difendere parigi accerchiata. Anche se continuo ad avere una situazione eccellente di PV il mio logoramento è mostruoso. Gli unici miei alleati, russia e turchia, si picchiano tra loro e non ho possibilità di aiuto. Ad agosto ho sbaragliato austraci e inglesi
    _in Francia_ liberando il mio territorio ma non ho la forza per avanzare oltre: così debbo cercare delle paci onorevoli nonostante la mia forza militare sia superiore a quella avversaria.
    Tutto qusto per dire che la situazione diplomatica, a livello difficile, non è poi così scontata. E' vero che la spagna, in guerra con me e con l'inghilterra insieme (ma erano in guerra praticamente dall'inizio e la dichiarazione di guerra della spagna a me mi pare una scelta saggia dell'AI e non una debolezza: nelle partite con il boardgame ho visto di peggio) non ha collaborato all'invasione ma anche la guerra reciproca tra russia e turchia ha liberato tutti gli austriaci verso di me. Così la francia si è trovata di fatto isolata diplomaticamente. La stessa apparentemente folle scelta dell'AI di attaccare anche con poche truppe è meno sciocca di quanto possa apparire. Primo perché in alcuni casi mi ha obbligato a deviare dagli obiettivi principali il grosso delle truppe; secondo perché con scelte di attacchi che puntano al massacro mi ha comunque logorato (perdere 5 fanterie francesi contro 20 milizie prussiane mi pare tutto sommato un vantaggio per i prussiani); terzo perché con il gioco delle combinazioni delle battaglie accade che anche le forze minori, se moralmente superiori, possano vincere (e mi è capitato! Avedo diviso in germania la grande armata per assediare berlino e mirare a varsavia: i prussiani hanno attaccato la punta verso varsavia, nonostante fossero in minoranza, e l'hanno battuta facendole crollare il morale con un attacco della guardia. Tra l'altro la guarnigione di Parigi, 20 milizie, è stata dissolta dall'attacco di 2 punti di cavalleria inglese e 4 di fanteria. Solo la scelta fortunata di muovere per ultimo ha evitato il disastro consentendomi di piombare sui britannici con il grosso).
    Insomma, nonostante limiti ancora evidenti il gioco resta divertente persino in solitaria. Certo, l'AI non è al livello di altri giochi (Toaw? :love:) nondimeno funziona. Ora non so se EIA (il cui senso è comuqnue il gioco tra umani) sia meglio o peggio di altri... però è divertente. Cosa chiedere di più?
     
  5. Gresbeck

    Gresbeck

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    Perdonami se insisto, ma le dinamiche navali?
     
  6. generalkleber

    generalkleber

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    due questioni e duqnue due considerazioni. Cominciamo dal navale. Occorre considerare che EiA è un gioco diplomatico, nel quale la guerra è la continuazione della politica. Tutti i combattimenti hanno un senso per imporre una volontà politicò-diplomatica. Cosicché è inevitabile un certo livello di astrazione. Poiché l'ambientazione è "continentale" questo livello di astrazione è ancora maggiore per le flotte. Il senso delle flotte è garantire il controllo dei mari e impedire le vie marittime per sbarchi e rifornimenti a truppe. E' chiaro che da un punto di vista navale-militare le cose messe in questo modo sono riduttive. Però il senso, nella meccanica del gioco, non è assurdo. Le flotte agiscono come elemento di pressione, al pari delle forze terrestri. Sotto questo aspetto, e nei limmiti specificati oltre che in rapporto al periodo, trovo che sia assai realistico l'utilizzo delle navi. Una flotta, nonostante sia espressa solo da un segnalino e da punti nave, non è solo una flotta ma è un insieme di strutture anche terrestri. Il livello di astrazione cui alludevo costringe a consideralrle solo in termini di punti nave ma dietro c'è altro. E non essendo questione di depositi-pedine (lo so: non sono pedine sul monitor ma io sono affezionato ai boardgame...) per le navi non resta che limitare il movimento. In questo limite va considerata anche l'usura: cosicché questa viene considerata ma entra nei limiti di movimento. Questo per le navi da guerra e la loro ridotta capacità di carico. Veniamo ai trasporti: qui la questione non è la capacità di movimento dei trasporti bensì la necessità temporale di allestire intere armate (un solo corpo può esser trasferito dalle flotte da guerra senza problemi) e garantirne la continuità logistica e di comando. E' detto quasi esplicitamente: i trasporti non sono "navi" e infatti non rientrano nei combattimenti navali. I trasporti sono non tanto navi quanto "lo spostamento di ingenti masse terrestri". IL che ovviamente ha dei limiti assai grossi. Spostare truppe dall'inghilterra all'egitto (diciamo nel raggio dei 7 spazi-mare) costa un mese. Spostare un esercito intero costa quasi un anno e, soprattutto, necessita del controllo di un certo numero di porti e stazioni marittime. Mi pare assai realistico.

    Seconda questione. Filippo II trovava, come noto, la possibilità di invasione dell'inghilterra assai realistica. Ora, il problema non è tenersi le provincie ma conquistarle. Ciò che trovo irrealistico è che la spagna arrivi in inghilterra, non che, una volta arrivata, si tenga le province. Se le flotte congiunte di francia, portogallo, spagna e chi più ne più ne metta, battono gli inglesi con nelson e sbarcano, in effetti a me che la spagna si prenda e conservi un pezzo di cornovaglia mi pare assai realistico. Tanto quanto mi pare realistico che, in una campagna di tutti contro i francesi, una volta realizzata, la spagna si tenga la francia meridionale. Il problema realistico è _prendersela_ la francia meridionale! Nella campagna che sto svolgendo spagna, inghilterra, austria e prussia insieme non sono bastate a vicnere la francia (che si è presa lei un pezzo di spagna).
    Ciò non equivale a dire che tutto va bene, naturalmente. Le navi olandesi, sfuggendo a nelson che le guardava da lontano, sono sbarcate in irlanda e l'hanno conquistata. Ora, gli inglesi avrebbero potuto semplicemnte prendere le navi olandesi che avevano sbarcato e farle a pezzi, e poi riprendersi tranquillamente l'isola pian piano. L'IA non lo ha fatto. E questo mi pare un limite. Un limite dell'IA (e ne sono già stati dichiarati vari, anche da me) ma non della meccanica del gioco. Occorre distinguere il realismo dell'IA, limitato, da quello della meccanica del gioco: un giocatore umano inglese avrebbe felicemente visto nella mossa scriteriata il mezzo per fare a pezzi senza fatica forze olandesi.
     
  7. Gresbeck

    Gresbeck

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    Bel post, ma non è che mi hai proprio convinto :) .

    Però se voglio bloccare un porto non subisco usura indipendentemente dalla distanza fra il porto bloccato e le mie navi, non mi pare che il costo pagato in punti movimento possa riflettere e le diverse difficoltà che in termini reali l'Inghilterra può avere a bloccare il porto di Brest o quello di Cadice. Nel secondo caso occorrerebbe continuamente ruotare le navi che operano il blocco, ed avere quindi molte più navi per mantenere una rotazione continua, proporzionalemnte alla distanza. Tutto ciò non mi sembra modellato in EiA.

    Non sono sicuro. Il sistema astrae la logistica imponendo la costruzione di depositi nei porti di partenza e di arrivo (o sulle navi che riforniscono eserciti in posizione costiera), senza dunque richiedere il movimento di navi da trasporto. Si può discutere se questo sia realistico (World at War, gioco che pure non amo, astrae il sistema dei rifornimenti imponendo di collocare un trasporto per ogni zona di mare, e così aumentando i costi dela logistica in proporzione alle distanze di mare, tutto questo non avviene in EiA, ma possiamo anche accettarlo in via di semplificazione). Certo comunque lo spostamento di uomini non viene astratto in questo sistema, ma è modellato separatamente attraverso la manipolazione reale di trasporti e relativo caricamento di truppe. Forse potremmo anche reinterpretare il design del gioco ed accettare l'idea che i problemi logistici vengano ulteriormente astratti dai limiti ai fattori di movimento (anche qui con notevole grado di semplificazione, perchè i problemi logistici esistono sempre, non sipongono solo nel periodo necessario allo spostamento delle truppe), ma per dire che sono realistici dovremmo avere argomentazioni solide e basate su dati storici. Ed al riguardo mi chiedo e ti chiedo: quanto tempo ha impiegato Napoleone a trasferire in Egitto la sua armata? Che percorso ha fatto? Quanti uomini ha trasferito? Io non lo so. Se tu od altri portate dati precisi al riguardo, e dimostrate che in EiA è possibile compiere la medesima operazione nei medesimi tempi, accetto l'argomentazione, diversamente rimaniamo su tesi indimostrate.

    Qui invece faccio fatica a condividere, ragionando proprio sui dati storici. Ma insomma, Napoleone ha subìto due grandi sconfitte in Russia e a Waterloo; credo che in entrambi i casi a seguito di queste sconfitte si sia ritrovato i nemici a Parigi. Non mi pare che in nessun caso Russi, Austriaci, Prussiani o Inglesi si siano annessi la Francia e nemmeno la provincia di Parigi. Figurarsi se mai sarebbe stata concepibile l'annessione da parte della Spagna di province inglesi. Nè mi puoi replicare che a gioco corretto la conquista di province inglesi non sarebbe possibile. Basta cambiare l'esempio e guardare ad altre zone territoriali per vedere conquiste ben possibili (ad sempio la provincia di Parigi), per le quali non è ragionevole immaginare ipotesi di annessione.
     

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