Mi chiedevo: Visto che la Guerra non è altro che la naturale prosecuzione della politica con altri mezzi (almeno così disse qualcuno...), che ne pensa il popolo di NWI di ciò che è successo in questi ultimi giorni, e quali ripercussioni si avranno in futuro ?
spero ardentemente che almeno la Guerra con la G maiuscola riusciremo ad evitarla... altrimenti chiedo asilo in papua nuova guinea per continuare la mia campagna in sud pacifico
Non è facile fare un'analisi, secondo me questa situazione non è il massimo per l'Italia, in questo momento c'è bisogno di stabilità e governabilità e sicuramente i potenziali governi che questo Parlamento potrà tirar fuori saranno abbastanza limitati sotto questi punti di vista. Al di là dei proclami, 3-4 senatori di maggioranza non è proprio il massimo della vita... Personalmente credo che a sinistra debbano fare parecchia autocritica, era difficile perdere queste elezioni con un governo uscente in evidente crisi di risultati, popolarità e consensi (al di là delle dichiarazioni di "tenuta", FI ha perso oltre 6 punti rispetto al 2001), eppure ci sono quasi riusciti Appare chiaro che l'attuale schieramento di centro sinistra NON riesce a catturare i piu' di tanto i voti dei "moderati" (per intenderci, quelli che votano il Centro), e in Italia senza i moderati non governi. Forse sarebbe il caso che nell'Unione pongano un po' più di attenzione a candidati, alleati e contenuti invece di trincerarsi dietro lo slogan "Silvio è un cattivone quindi votate noi", perché non funziona... Per me si va a nuove elezioni abbastanza a breve. Dall'altra parte spero si sia un po' ridimensionato il Berlusco-centrismo che domina la CDL: il modo di spettacolarizzare la politica (all'americana) di Silvio non lo posso proprio soffrire... Per me il problema in queste elezioni non era scegliere la CDL o l'Unione, ma porre un freno a Silvio. Da questo punto di vista sono abbastanza soddisfatto del risultato. My 2 eurocents. Saluti
Mah, in ogni paese (democratico o pseudo) la classe politica è espressione del popolo, da quello che ho visto negli ultimi giorni posso solo dire che il popolo italiano si merita le macchiette politiche che ha. Nessun statista di spessore, quasi nessun uomo di cultura o dotato di senso civico verso il bene del paese e dei suoi cittadini, a buon merito siamo ormai ultimi in europa in quasi tutti i campi e siamo derisi da tutti. ce lo meritiamo! Requiescant.
Io credo anche che la proposta di una coalizione come in Germania sia l'ennesima pippa per mostrarsi moderati quando in realtà si vuole solo impedire all'altra parte di fare risultati. Come fai a proporre un'alleanza dopo che per 5 anni hai governato a colpi di maggioranza, hai irriso i tuoi avversari forte di un distacco maggiore di quello reale grazie al maggioritario, te ne sei fregato altamente dell'altra metà del paese che adesso corteggi, hai insultato i tuoi avversari sistematicamente e , soprattutto, hai un programma abbastanza diverso dall'avversario (risanamento dei conti basato sulla vendita degli immobili piuttosto che sulla lotta all'evasione e agli sprechi)? L'unico modo che ha la sinistra di governare, visto il minimo scarto, è essere sempre presente in gran numero (TUTTI) alle votazioni, fare patti con le forze moderate di dx (come Casini, anche se personalmente mi urta assai, e la parte di An vicina a Fini) e usare a tambur battente le VOTAZIONI DI MAGGIORANZA.
Credo che da queste elezioni si possano trarre poche, ma definite, conclusioni. Sicuramente ci aspetta un lungo periodo di instabilità ed incertezza, chi aveva incominciato a festeggiare la vittoria ha rimesso a posto lo champagne in anticipo.... Poi sicuramente, siccome la citazione di Clausewitz calza perfettamente, bisogna dare atto che Berlusconi nel bene e nel male è un grande stratega, e ha dimostrato di avere le palle quadrate. Credo che nessuno dopo le sue dichiarazioni di fine campagna elettorale avrebbe scommesso su un recupero della Cdl di così vasta portata. Certo forza italia è calata ma il recupero della cdl è impressionante in solo 10 giorni. L'ultima riflessione riguarda i sondaggi: dire cazzate agli intervistatori è lo sport nazionale!
Parlando con qualche compagno di università sull'ipotesi di una grande coalizione come in Germania ci siamo ricordati el tentativo di Bicamerale di Dalema, fallito miseramente perchè questo tentaivo d'accordo veniva usato da Berlusconi per bloccare più a lungo possibile i lavori.
Per quanto mi riguarda ho perso quel poco di fiducia che mi restava nel popolo italiano, sicuramente entro breve si ritornerà alle urne perchè con un solo ramo del parlamento non si governa un Paese. La pseudomaggioranza di cui si vanta l'armata brancaleone della sinistra è solo una chimera, alla camera hanno vinto (ma non è ancora detto) per meno di 25.000 voti e al senato 3-4 senatori di maggioranza non sono certo una garanzia in particolare se si pensa che l'ala più estremista, quella comunista, è cresciuta molto e farà sentire il suo peso. Intanto non ci resta che prepararci alla stangata fiscale in arrivo, la fuga all'estero dei capitali è già iniziata e il ritorno della tassa patrimoniale su donazioni e successioni non si farà attendere basta pensare a come il mortadellone si è sbrigato a effettuare una bella donazione: "Fisco/Prodi: donazione figli "Nella tradizione di trasparenza della nostra famiglia e nella consapevolezza della rilevanza dei ruoli pubblici ricoperti, ci sentiamo in dovere di fornire ai cittadini ogni informazione che essi richiedano sul nostro stato patrimoniale": si conclude così la lettera che Flavia e Romano Prodi hanno inviato al direttore della testata 'Informazione', giornale di Reggio Emilia e Parma, un cui giornalista aveva richiesto all'ufficio stampa di Romano Prodi notizie sulle modalità di acquisto delle case dei figli, Giorgio e Antonio. "Avendo avuto la gioia di vederli 'metter su famiglia', li abbiamo aiutati a 'metter su casa' - hanno scritto i genitori nella lettera pubblicata anche sul sito di Prodi -. Secondo quanto prevede la legge, abbiamo quindi proceduto a stipulare il 16 maggio 2003 un atto notarile presso il notaio Dottor Carlo Vico (repertorio n. 94916 fascicolo n. 21915) per la donazione di una somma in denaro di complessivi euro 870.000, suddivisi in relazione al valore degli immobili da loro acquistati e alla composizione dei mutui sottoscritti." Anche Dalema si è sbrigato a passare un bel patrimonio ai figli per sfuggire alla stangata che stanno preparando per noi. Spero che la mazzata in arrivo svegli chi ha votato per il circo della sinistra, intanto prepariamoci ad assistere alla lotta per le poltrone già iniziata tra i vari leader della sinistra; primo scontro in programma Bertinotti-Dalema entrambi vogliono la presidenza della camera... vedremo come andrà a finire ma intanto mi preparo al peggio e a resistere ricordandoci di quanto Bertinotti ha detto in marzo al congresso di Rifondazione comunista a Venezia. “Un comunista vero”, ha tetto testualmente il leader dell’estrema sinistra, “non può non porsi come obiettivo nel tempo l’abolizione della proprietà privata (che è sempre stata ed è causa di tutti i mali del mondo), insieme alla nazionalizzazione delle industrie, grandi e piccole, imprese artigianali e commerciali, servizi, trasporti”... Povera Italia con i trans e i terroristi amici della sinistra in parlamento non c'è da meravigliarsi se ora saremo paragonati alla repubblica delle banane...
Beh invece col miliardario ridens l'europa e i resto del mondo ci guardavano con autentico rispetto dopo alcune sparate geniali. Poi naturalmente l'Ecomunist che ci dava continuamente contro.... La realtà dei fatti è che la classe politica italiana fa schifo pur di governare farebbero qualsiasi cosa entrambi gli schieramenti!
Per la verità amica dei terroristi è la legge sull'inappellabilità grazie alla quale 5 sospettati ( di terrorismo appunto) non possono essere più perseguiti dai giudici perchè assolti in prima battuta. Una cosa che mi ha stupito di questa campagna elettorale è la mancanza di argomenti quali lotta alla mafia(che non vuol dire proteggere Cuffaro o Previti), aumento del debito pubblico (si rischia da + di 2 mesi un declassamento da parte delle agenzie di rating) e soprattutto I MEZZI UTILIZZATI PER RIDURRE IL DEBITO, che non possono limitarsi , a differenza di quanto dicono Tremonti e Fini, a vendere gli immobili dello Stato (i soldi non arrivano nè in misura sufficente , nè alla svelta) o a rinunciare alla lotta all'evasione come proposto da Casini.
Be è l'unica personalità italiana conosciuta all'estero e da quando la fiat è collassata in Italia non ci sono più figure economiche di rilievo, ne avessimo 100 di Berlusca allora si che la nostra economia avrebbe un peso e all'estero saremmo rispettati. Non riesco a capire cosa ci sia di male nell'avere nel nostro paese imprenditori che hanno fatto fortuna è grazie a loro se l'economia va avanti e si creano posti di lavoro. In Italia il mercato dei capitali ( necessari per gli investimenti) è già molto asfittico per colpa dell'elevata tassazione, la pressione fiscale al momento è al 40,6% (anche se minore se confrontata al 2000) uno sproposito... e ora che la banda di Prodi-Bertinotti e co. andrà al governo (Dio ce ne scampi) i pochi investimenti esteri nel nostro Paese andranno altrove (repubblica ceca, romania, polonia ecc...) con ripercussioni per le aziende e per l'occupazione. Io credo che non bisogna giudicare una persona per una antipatia personale dovuta ad invidia o altro ma dall'operato, io non dimentico la tassa per entrare in Europa messa da prodi (doveva rimborsarla... io sto ancora attendendo... che bugiardo), l'ici introdotta nel 1992 dal governo Amato, l' imposta sulle attivita' produttive introdotta nel 1998, poi i prelievi una tantum come quello sui depositi del 1992, o l’imposta sul capitale sociale, introdotta con la Finanziaria 1993 (la madre di tutte le manovre risanatrici) che doveva durare tre anni e durò cinque, assorbita dall’Irap! La sinistra ha prodotto solo tasse e non lo dico per antipatia verso i loro leader basta analizzare i fatti e i dati. L'ultima legislatura non ha fatto miracoli ma la pressione fiscale è stata ridotta, di poco ma è diminuita, è certamente è un segnale incoraggiante. Per chi è di Roma come me avrà visto l'ampliamento del GRA che è finanziato da una delle tante leggi obbiettivo che hanno fatto ripartire i cantieri fermi in Italia da decenni, l'introduzione della previdenza complementare unita alla riforma delle pensioni ha riportato dopo un decennio l'INPS in attivo garantendo la mia pensione per il futuro, oggi la durata media della vità è aumentata e quindi è giusto che si debba pagare i contributi previdenziali per più anni. Anche la flessibilità del lavoro è stata un bene, oggi è più facile essere assunti e accumulare esperienze da inserire nei propri curricula. Di questo bisogna dare atto al governdo Berlusconi, è stato fatto molto (riforma delle società di capitali che finalemente ci ha portato allo stesso livello degli altri paesi UE per quanto riguarda le normative, eliminazione delle tasse sulle successioni e donazioni, detassamenteo degli utili reinvestiti in ricerca, riforma della scuola, snellimento della burocrazia per le attività imprenditoriali ecc..) in un contesto certmente non florido (attentati, recessione mondiale, guerre ecc..) anche se molto resta da fare, personalmente avrei voluto una maggiore lotta all'immigrazione e uno snellimento del sistema giudiziario. A questa votazione ho preferito premiare chi ha fatto qualcosa in 5 anni rispetto a chi in passato ha solo tassato casa e risparmi e ancor prima dell'esito delle urne non ha fatto che parlare di nuove stangate per noi contribuenti...
W L'Italia, unico paese democratico al mondo dove la politica si giostra sui portafogli di pochi "eletti"
Per quanto riguarda la riduzione delle tasse bisogna però aggiungere che si sono ridotti di molto i finanziamenti ai comuni. Secondo me ha poco senso togliere tasse a livello centrale se poi devi inasprirle a livello locale per recuperare i soldi, così come è poco sensato aumentare il debito per far fronte alle spese quando erano state previste manovre x ridurlo.:cazziata: Vorrei anche far presente che le stesse fonti che attestano la crescita del debto pubblico dipingono anche un Europa in lenta crescita e non in stagnazione come l'Italia: considerando che hanno avuto anche loro gli stessi nostri problemi vuol dire che qualcosa da noi è stato gestito male. Io intanto sto ancora aspettando la spiegazione promessa da Tremonti in una sua intervista di un mese fa su come avrebbe ottenuto l'euro a 1500 lire.:humm:
Il problema dei comuni è che dovrebbero essere più responsabili nelle spese, qui a roma si bruciano milioni di euro in concerti, notti bianche e altre cose simili, per non parlare poi delle consulenze milionarie che ogni anno avvnegono in regione provincia e comune. Se tagliassero il clientelarismo il prbolema dei fondi a livello locale sarebbe risolto. Per quanto riguarda il debito statale ci si è trovati di fronte a due alternative: 1) ripianare il debito bloccando ogni investimento 2) investire nelle opere pubbliche poichè nelle infrastrutture eravamo in dietro di 20 anni. E' stata scelta intelligentemente la seconda ipotesi sfruttando anche i fondi comunitari inutilizzati per oltre il 60% dai precedenti governi. E' ovvio che quando si avviano cantieri per 170 miliardi di euro e si vara in tempi difficili una riduzione della pressione fiscale un minimo aumento del disavanzo è naturale ma una volta tanto si è fatta coraggiosamente una politica di lungo periodo che va ben oltre i meri calcoli politi di breve periodo si è pensato al benessere futuro, scelta cpraggiosa e che andrebbe premiata. In economia è d'obbligo citare le fonti e non credo che vaghi accenni a crescita del debito pubblico e stagnazione siano sufficenti per una accurata analisi quindi iniziamo con i dati sull'occupazione dei principali paesei dell'area euro: Marzo 2001 Settembre 2005 Germania 3.080.000 4.533.000 Francia 2.228.300 2.445.000 Austria 158.700 205.000 Portogallo 218.600 429.000 Italia 2.276.000 1.726.000 I dati parlano da se, e le fonti sono ISTAT 1993-2003 e EUROSTAT ottobre 2005. Debito pubblico in itale e area euro Paese Debito Pubblico in % su PIL 01 02 03 04 Grecia 114,8 112,2 109,3 110,5 Italia 110,9 108,3 106,8 106,6 EU 12 69,6 69,5 70,8 71,3 Germania 59,4 60,9 64,2 66,0 Francia 57,0 59,0 62,9 65,6 EU 15 63,3 62,7 64,3 64,7 EU 25 62,2 61,7 63,3 63,8 Portogallo 55,9 58,5 60,1 61,9 Ungheria 52,2 55,5 56,9 57,6 Olanda 52,9 52,6 54,3 55,7 Svezia 54,3 52,4 52,0 51,2 Finlandia 43,8 42,5 45,3 45,1 Polonia 36,7 41,2 45,4 43,6 Fonte: ISTAT Conti ed aggregati economici delle Amministrazioni pubbliche Serie SEC95 - anni 2001-2004. Da quanto si evince dai dati si nota la costante discesa del debito pubblico sino al 2004, la stessa cosa non si può dire per gli altri paesi dell'area Euro. La crescita del debito nell'ultimo anno è fisiologica del tutto normale se si pensa il numero imponenti di investimenti attuato, niente di allarmante poichè ciò permetterà di avere già da questo anno una ripresa sostenuta e un continuo della riduzione delle disoccupazione. Per la crescita economica, anche paesi come la Germania hanno chiuso l'ultimo quadrimestre del 2005 a crescita zero come noi però loro avevano 5 milioni di disoccupati, certamente la crescita del PIL è importante come indicatore ma andrebbe scomposto e analizzato per dare fare una analisi serie e obbiettiva, l'italia ha risentito molto dell'impressionante numero di scioperi puramente politici avvenuti, questi hanno un effetto non secondario sul computo delle ore effettive lavorate. Da calcolare anche gli effetti del caro petrolio ( grazie al nucleare negato dalla sinistra) che ha fatto lievitare i prezzi di tutta la filiera produttiva rende rendendo le nostre merci meno competitive e quindi riducendo la quota che viene prodotta per il mercato estero. Sono solo alcuni dei parametri da tener conto se si vuole fare un analisi seria ed obbiettiva. Per quanto concerne l'Euro a 1.500 è una esagerazione ma certamente il cambio che fu fissato si è rilevato completamente inadeguato, e ora noi tutti ne paghiamo le conseguenze. Prodi doveva tentare di ottenrne uno più vantaggioso, ma come al solito si è preferito lasciare che altri decidessero per noi. A mio giudizio ci sarebbe voluta la stessa determinazione che ci ha permesso di ottenere 40 miliardi dell'attuale bilancio Europeo, un successo non da poco, il migliore che un governo italiano abbia ottenuto in ambito comunitario.
Veramente il cambio euro è stato fissato sui valori relativi delle valute,non fissato politicamente. L'unico modo per modificarlo era rafforzare la nostra moneta (colpendo però esportazioni): se controlli infatti i vari cambi all'epoca euro ti accorgerai che se sono stati rispettati i valori relativi: per l'euro a 1500 lire avremmo dovuto poter cambiare un marco a 766 lire, mentre invece lo cambiavamo a 989,99 lire. (www.uic.it):contratto:
PzKpfW, se vuoi vedere le cose solo per un verso sei liberissimo di farlo. Ridurre però la discussione a Unione: "partito delle tasse" contrapposto a CDL "polo dello sviluppo economico" e di tutte le cose che vanno bene mi sembra un tantinello di parte. Per carità, sei liberissimo di essere di parte, ma in queste sede mi sembrerebbe opportuno una maggiore moderazione e obiettività nelle vedute. I dati sull'occupazione sono corretti, ci mancherebbe, ma vanno interpretati. L'occupazione è salita, ma il Pil no. Significa che la qualità dei lavori creati non è un gran che. Beninteso, preferisco un occupato precario ad un disoccupato a carico dello stato, ma di qui a parlare di ripresa stabile dell'occupazione e dell'economia ce ne passa. Abbiamo avuto una legislatura intera di crescita allo zero virgola, dove si stappavano bottiglie di spumante per uno 0,1 su base trimestrale. La produttività non è cresciuta. I dati Istat pubblicati sul sole 24 ore la scorsa settimana parlano di avanzo primario azzerato e di spesa pare difficilmente sotto controllo (ultimi dati disavanzo al 4,4% del PIL e nel 2006 dobbiamo ritornare al 3% per rispettare gli impegni europei). S&P e altre società di rating, durante le elezioni, hanno lanciato l'allarme sui conti italiani, minacciando abbassamenti del rating, con tutte le conseguenze negative che questo comporta. Tutte cazzate sparate dalla sinistra per screditare il governo? Qui si parla di riduzioni della pressione fiscale dall'uno o dall'altra parte in uno scenario dove le risorse non ci sono. Nessuno che parli dei veri problemi del paese, tipo far pagare le tasse a chi sistematicamente non le paga (io ho preso la solenne decisione di votare, fosse anche un marziano, chi mi dice che farà controlli fiscali seri a piccoli imprenditori e agricoltori - mi sono rotto i coglioni di vedere 730 da Biafra e c/c da Sceicchi) e intervenire in maniera strutturale dove le cose non funzionano. Francamente sono stufo di essere preso per i fondelli da questo o da quell'altro politicante di turno. In america se l'economia non funziona il presidente lo mandano a casa, puo' essere simpatico, carino e fotogenico, ma lo cacciano a pedate se l'economia non va. Qui le facce alla guida dei vari partiti e partitelli sono le stesse del 1994, ed entrambi gli schieramenti non vantano grandi palmares da un punto di vista di politica economica. A sinistra sono gli stessi che, dopo inciuci e casini vari, nel 2001 hanno perso alla grande e che in queste elezioni hanno fatto _di tutto_ per perdere nuovamente (e sarebbe stato davvero difficile viste le reazioni della gente al nome di Silvio). Dall'altra parte, la mia opinione su Silvio l'ho già espressa. E' cmq triste dover andare a votare ogni volta "turandosi il naso" e dare la preferenza per quello che ti fa meno schifo. Purtroppo la situazione in Italia ad oggi è questa. Spero che questo pareggio faccia riflettere qualcuno e permetta l'ingresso di soggetti nuovi o almeno un "ricambio generazionale" in alcuni partiti. Forse cambierebbe qualcosa... Saluti
Quoto Invernomuto...non avrei usato una parola di più (oddio magari qualcosa anche su di un conflitto di interessi irrisolto che una democrazia matura non dovrebbe consentire...anomalia di cui all'estero parlano assai più di quanto si faccia qui in italia... )...o una di meno....
Ricevo e inoltro...onestamente dico che non ho avuto modo di verificare i dati, ma a mio modo di vedere il solo fatto che io lo ritenga "verosimile" è già decisamente una cosa triste... "Per chi ha ricevuto il libello di Silvio ma anche per quelli di voi che non loabbiano ricevuto...Vai a pagina 154: c'è una serie di informazioni interessanti, tra cui, quella che più mi ha colpito è la prima. E' scritto che nel 2006 il reddito medio degli Italiani è pari a 27.119 dollari, mentre nel 2001 era di 24.670 dollari. Facendo due conti, perciò, risulta che il reddito medio degli Italiani è cresciuto di circa 2.500 (2.449) dollari. Mi sono chiesto: ma perché mi danno le cifre in dollari? Io già ho difficoltà a capire le cifre in Euro, figuriamoci con la moneta di uno stato estero. E come me, anche moltissime famiglie, massaie e pensionati che hanno ricevuto il libro! Comunque, per capire meglio queste cifre, mi sono fatto un po' di conti; sono andato sul sito internet www.uic.it, che è il sito dell'Ufficio Italiano dei Cambi, per tradurre le cifre in euro. Dunque, il 22 maggio 2001 (il giorno dopo le ultime elezioni politiche), per fare un dollaro ci voleva un euro e 15 centesimi, quindi 24.670 dollari reddito2001) moltiplicato per 1,15 fa: 28.370,5 euro. Poi, il 31 marzo 2006 (l'altro ieri), per fare un dollaro bastavano solo 83 centesimi di euro, quindi 27.119 dollari (reddito 2006), moltiplicato per 0,83 fa: 22.508,77 euro. In altre parole, mi si spacciano le cifre in dollari per farmi credere che ilreddito medio sia aumentato, mentre, invece, di fatto è diminuito di 5.861,73euro!!!"
x Rokossovskij In America sono messi peggio di noi: il vicepresidente ha ottenuto gli appalti per ricostruire le attrezzature portuali di New Orleans quando Bush doveva ancora decidere se mandare la protezione civile. Senza contare che la maggior parte dei ministri è proprietaria di aziende che hanno ottenuto appalti senza gara pubblica,ma con trattaiva privata (come la società del figlio di Pisanu per il voto elettronico).
Ognuno è libero di pensarla come vuole, se per Voi i dati che si analizzano nei corsi universitari di Economia sono di parte per me non ci sono problemi. Ho esposto solamente dati ed analisi che si prendono in considerazione nelle due migliori universitè italiane di Economia, la LUISS Guido Carli (che è anche la mia Università) e la Bocconi di Milano. Se si fosse letto ciò che ho scritto con occhio critico senza preconcetti si sarebbe perfettamente capito che il mio non è un elogio al precedente governo, anzi ho espresso non poche critiche alla mancanza di una seria lotta contro l'immigrazione e ad un troppo blanda riduzione della pressione fiscale. Mi spiace che questa non è ne la sede adatta per affrontare una seria e accurata analisi utilizzando i modelli propri della macroeconomia e della politica economica in modo da dimostrare con precisione matematica tutta una serie di ragionamenti che stanno a monte della mia analisi. Per rispondere all'ultima e completamente errata critica sulle cifre riportate pagina 154 del libretto spedito da Silvio faccio questa fondamentale osservazione: Il reddito pro capite e' un indicatore Ocse espresso in dollari a parita' di potere di acquisto($ppa). Per calcolare dal Pil pro-capite il reddito reale si stabilisce -al posto dei prezzi di mercato nei diversi paesi- un sistema di prezzi internazionali che vengono calcolati per un ampio paniere di beni e di servizi (da 400 a 770 voci). La trasformazione in dollari del PIL procapite non viene dunque effettuata in base al semplice tasso di cambio ma in base al potere di acquisto della moneta''. ''Nella determinazione del reddito pro capite non interviene il calcolo delle variazioni del cambio dollaro-euro perche' si applicano, come si e' detto, parametri diversi legati al reale potere di acquisto della moneta e al sistema dei prezzi. In base a questi parametri il reddito medio degli italiani ovvero il loro potere di acquisto e' appunto aumentato da 24.670dollari del 2001 al 27.119. Quindi ciò dovrebbe dimostrare ancora una volta come prima di criticare una analisi economica si debba tener conto di innumerevoli parametri, poichè un critica come quella di Rokossovskij sulle cifre riportate che potrebbe sembrare superficialemte esatta sia in realta del tutto fuorviante a causa della mancata conoscenza approfondita dei metodi della statistica e dell'analisi economica. Sono disponibile privatamente a fornire ogni spiegazione su aspetti poco chiari della mia breve esposizione in modo da non lasciarVi alcun dubbio sulla bontà e sulla correttezza dei dati e delle conclusioni da me fin qui forniti.