Quella che, se qualcuno non esattamente caucasico l'avesse vista, avrebbe voluto, con ogni probabilità, rettificati il c**o in modo tale che la canna di un 88 ci andasse piuttosto larga. Scherzo... ciao cd
So usare google... Pensavo che ti eri reso conto dell'inopportunità della frase e l'avessi cambiata, ma evidentemente mi sbagliavo...Peccato! ciao cd
se si critica la frase di fillo allora bisognerebbe criticare anche la mia frase PS quella frase la metto solo per il gioco cooperativo del foro,non sono assolutamente di quello schieramento in real life....
Francamente non vedo il nesso tra "proletari di tutto il mondo unitevi" e la frase razzista che era precedentemente in firma di Fillo...ma non intendo andare oltre. Avevo aperto la discussione come ringraziamento sincero, perché avevo pensato che Fillo l'avesse cambiata perché la reputasse anche lui pesante, ma da quanto ho capito, mi ero sbagliato. Tutto qua.
se quella frase è razzista allora la mia induce le classi più povere a rivoltarsi e uccidere i borghesi capitalisti
Un matto (dietro a ogni scemo c'è un villaggio) Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole, e la luce del giorno si divide la piazza tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa, e neppure la notte ti lascia da solo: gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro. E sì, anche tu andresti a cercare le parole sicure per farti ascoltare: per stupire mezz’ora basta un libro di storia, io cercai d’imparare la Treccani a memoria, e dopo maiale, Majakowsky e malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto. E senza sapere a chi dovessi la vita in un manicomio io l’ho restituita: qui sulla collina dormo malvolentieri eppure c’è luce ormai nei miei pensieri, qui nella penombra ora invento parole ma rimpiango una luce, la luce del sole. Le mie ossa regalano ancora alla vita: le regalano ancora erba fiorita. Ma la vita è rimasta nelle voci in sordina di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina; di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia "una morte pietosa lo strappò alla pazzia"
è una canzone di De André, tratta da una poesia di Lee Masters. Mi è sempre piaciuto quel pezzo e l'ho messo in firma.
un matto è la persona più buona o la più cattiva del mondo perchè non sa distinguere tra la bontà e la cattiveria, com'è vero che può esistere un matto buono per se ma cattivo per gli altri e viceversa... E' come cercare di spiegare i colori di un'arcobaleno ad un cieco dalla nascita...
E' una delle tante frasi ad effetto che mi servono per distrarre l'attenzione nella direzione che voglio io, usualmente al lavoro, ma in questo caso mi sembrava appropriata, però dal vivo rende molto ma molto di più, sarà l'intonazione della voce o l'insieme dei gesti e delle espressioni boh, ma così, nero su bianco rende molto ma molto meno