fucili mitragliatori italiani

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Andrea9, 13 Dicembre 2006.

  1. Andrea9

    Andrea9

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    Salve a tutti!

    Come gli americani e inglesi avevano il thompson e (inglesi)il Bren, come i Tedeschi avevano l'MP40, come i Russi il PPsh, gli italiani che fucile mitragliatore avevano? Era all'altezza di quelli alleati?
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    C'era il Mab, e non aveva nulla da invidiare alle controparti, a parte forse un filino di peso e una precisione alla lunga distanza un po' scadente, ma per il resto solido e massiccio, e un calibro 9 parabellum che faceva tanto male. Lo si vede in qualche film di guerra italiano anche in mano a tedeschi ed inglesi
     
  3. Andrea9

    Andrea9

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    hai una foto da postrami o un link con la foto di tutti e due?

    E riguardo a fucili e moschetti automatici come eravamo messi?
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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  5. Maglor

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    a dire il vero un problema il MAB ce l'aveva... tra i soldati era abbastanza diffusa l'abitudine di impugnarlo per il caricatore, un po' come si vede per i moderni fucili d'assalto... solo che facendolo capitava spesso che si inceppasse... :facepalm:
     
  6. Andrea9

    Andrea9

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  7. Maglor

    Maglor

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    beh era un po' vecchiotto però restava pur sempre un ottimo fucile... "dal piave ad el-alamein"... sarebbe un'ottima pubblicità no? :p
     
  8. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    un errore colossale definire il bellissimo Carcano Fucile mod.91 un fucile appartentealla 1a guerra mondiale,sarebbe da pazzi usare un fucile per più di 50 anni nel 20o Fascista sono stati fatti altri fucili mod.91 come il mod.91/22 o mod.91/24 ed altre serie meno note.....durante la seconda guerra mondiale le nostre truppe disponevano del Fucile mod.91/38 ovvero la versione rimammodernata,il fucile non aveva nulla da inviadiare ai fucili inglesi e francesci....i francesi in certi corpi usavano ancora il Lebel.....pessima scelta....cmq per il MAB ovvero il Moschetto Automatico Beretta,ci sarebbe molto da dire,enrato in pieno servizio in pochi reparti in tunisia,dove dette prova della sua totale affidabilità,purtroppo era molto costoso,e quindi veniva distribuito con molta parsimonia,sprattutto nelle truppe speciali(MAS Paracadutisti ecc...)nella RSI divenne invece di uso comune un soldato aveva in rari casi solo il fucile mod.91/38 in genere dispoeva anche del MAB,purtroppo con i grandi bombardamenti del 23 luglio 1944 molte catene di montaggio italiane della Beretta e della Breda(che aveva la licenza per costruirne e venderli,ovviamente con il marchio beretta)furono danneggiate all'82%,e non si riusci a ripararle solo nel 1945 l'efficenza fu riportata al 37% di quella originaria.cmq le differenza tra il fucile mod.91 calssico e quello mod.91/38 era la riduzione dellla lunghezza dell'arma,che era stata concepita nella prima guerra mondiale per equipaggiare gli arditi e la cavalleria diponeva di un proiettile troppo grande(7,35mm) con dei proiettili perforanti che trapassavano solamente la carne senza esplodere,e questo causava meno danni,il mod.91/38 invece era più maneggievole aveva una baionetta ripieghevole,un calibro di 6,5mm con proiettili APE oppure HTP(questi ultimi però erano in gran parte di produzione cecoslovacca che li produceva per i loro fucili)vi porterò un semplice esempio.1917:un colpo di fucile mod.91 parte e colpisce la spalla di un austriaco,la trapassa spacca l'osso e fa un foro,la cosa è abbastanza grave,ma il soldato con le adeguate cure in 3-4 mesi dovrebbe tornare quasi normale.1941:un colpo di fucile mod.91/38 colpisce un inglese alla spalla,questa volta il proiettile non trapassa la spalla,trafora la spalla ma si ferma,una votla entrato il proiettile "esplode" e si frantuma in più di 200 pezzettini,che si conficcano nell'aria circostante alla spalla(massimo 34cm da foro originale)il soldato oltre ad avere un grave trauma per l'esplosione e per la traforazione dell'osso,ora ha 200 pezzi di ferro infetti e affilati che infestano la sua spalla,il medico deve fare una operazione molto difficile per toglierli tutti,il pazziente rimane gravemente traumatizzato e nel 50% dei casi non potra più combattere,in questo modo si è anche alzato il rischi di morte durante l'operazione.
    oltre alla versione mod.91/38 ci fu una versione del mod.91/24 di un fucile normale però con un piccolo lanciagranate situato vicino alla canna,questo sparava Granate a Frammentazione fino a 34mm(ottimo prima di un assalto alle trincee nemiche)le granate in genere erano O.T.O.il fucile però venne prodotto in soli 56 esemplari,e partecipo soltanto in grecia nella seconda guerra mondiale
    questo si chiama Genio Italiano.
     
  9. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    Non vorrei dire cavolate, ma il 91/38 in calibro 7,35 (doveva sostituire tutti i 91 esistenti) fu ritirato appena scoppiata la guerra per evitare di avere 2 tipi di munizioni da produrre. Forse rimase in dotazione a qualche reparto, sopratutto in Jugoslavia e Grecia.

    Il discorso che facevi sul proiettile era l'inverso, il 6,5 aveva una velocità assurda e uno scarso potere d'arresto, per quello lo volevano sostituire con il 7,35.

    Oltre al MAB, vennero prodotti molti altri mitra, di fucili d'assalto durante la WW2 ce ne fù uno solo lo Stg44 tedesco derivato dall'FG42. In Italia producemmo, l'OG-44, il TZ-45 e qualche altro tipo prodotto in pochi esemplari.

    Di MAB ne furono prodotti circa 100.000 in varie versioni. Ed erano stati distrubuiti ben prima del 43, in Tunisia, la PAI ad esempio li aveva in dotazione già allo scoppio della guerra, oltre ai carabinieri, e per ai reparti di sorveglianza dei campi di prigionieri.
     
  10. S.P.Q.R.

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    Non vorrei dire cavolate, ma il 91/38 in calibro 7,35 (doveva sostituire tutti i 91 esistenti) fu ritirato appena scoppiata la guerra per evitare di avere 2 tipi di munizioni da produrre. Forse rimase in dotazione a qualche reparto, sopratutto in Jugoslavia e Grecia.

    Il discorso che facevi sul proiettile era l'inverso, il 6,5 aveva una velocità assurda e uno scarso potere d'arresto, per quello lo volevano sostituire con il 7,35.

    Oltre al MAB, vennero prodotti molti altri mitra, di fucili d'assalto durante la WW2 ce ne fù uno solo lo Stg44 tedesco derivato dall'FG42. In Italia producemmo, l'OG-44, il TZ-45 e qualche altro tipo prodotto in pochi esemplari.

    Di MAB ne furono prodotti circa 100.000 in varie versioni. Ed erano stati distrubuiti ben prima del 43, in Tunisia, la PAI ad esempio li aveva in dotazione già allo scoppio della guerra, oltre ai carabinieri, e per ai reparti di sorveglianza dei campi di prigionieri.
     
  11. S.P.Q.R.

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    Non vorrei dire cavolate, ma il 91/38 in calibro 7,35 (doveva sostituire tutti i 91 esistenti) fu ritirato appena scoppiata la guerra per evitare di avere 2 tipi di munizioni da produrre. Forse rimase in dotazione a qualche reparto, sopratutto in Jugoslavia e Grecia.

    Il discorso che facevi sul proiettile era l'inverso, il 6,5 aveva una velocità assurda e uno scarso potere d'arresto, per quello lo volevano sostituire con il 7,35.

    Oltre al MAB, vennero prodotti molti altri mitra, di fucili d'assalto durante la WW2 ce ne fù uno solo lo Stg44 tedesco derivato dall'FG42. In Italia producemmo, l'OG-44, il TZ-45 e qualche altro tipo prodotto in pochi esemplari.

    Di MAB ne furono prodotti circa 100.000 in varie versioni. Ed erano stati distrubuiti ben prima del 43, in Tunisia, la PAI ad esempio li aveva in dotazione già allo scoppio della guerra, oltre ai carabinieri, e per ai reparti di sorveglianza dei campi di prigionieri.
     
  12. S.P.Q.R.

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    Non vorrei dire cavolate, ma il 91/38 in calibro 7,35 (doveva sostituire tutti i 91 esistenti) fu ritirato appena scoppiata la guerra per evitare di avere 2 tipi di munizioni da produrre. Forse rimase in dotazione a qualche reparto, sopratutto in Jugoslavia e Grecia.

    Il discorso che facevi sul proiettile era l'inverso, il 6,5 aveva una velocità assurda e uno scarso potere d'arresto, per quello lo volevano sostituire con il 7,35.

    Oltre al MAB, vennero prodotti molti altri mitra, di fucili d'assalto durante la WW2 ce ne fù uno solo lo Stg44 tedesco derivato dall'FG42. In Italia producemmo, l'OG-44, il TZ-45 e qualche altro tipo prodotto in pochi esemplari.

    Di MAB ne furono prodotti circa 100.000 in varie versioni. Ed erano stati distrubuiti ben prima del 43, in Tunisia, la PAI ad esempio li aveva in dotazione già allo scoppio della guerra, oltre ai carabinieri, e per ai reparti di sorveglianza dei campi di prigionieri.
     
  13. AntonioLopezDeSanta Ana

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    gurda durante la guerra ne sono sicuro usarono il modello 91/38 quello della prima guerra mondiale era troppo ingrombrante e con una perforazione troppo forte,causava pochi danni,i fucili mod.91 furono riammodernati per 3/4 e un il restasnte 1/4 fu prodotto ho anche i dati ufficiali di produzione,in alcuni casi il piccolo calibro 6,5 fu lasciato per come dici tu evitare il cambio delle munizioni.ma essenzialmente il fucile rimase quello,mi sono sbagliato io ho scambiato le parti,il vero Fucile mod.91/38 aveva il calibro da 7,35mm ma molti lo avevano da 6,5mm poi invece cera anhce il Carcano/Ansaldo fucile mod.91/41 che però non fu prodotto in grandi quantità....cmq le pallottole come ho gia detto del vecchio mod.91 erano troppo perforanti,e causavano pochi danni....
     
  14. GyJeX

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    Forse c'è un po' di confusione...
    Per Carcano Modello 38 s'intendono i fucili con un calibro da 7.35mm (intesi come ex novo, per i 91 e i 91/24 rialesati e ricamerati a 7.35mm la nomenclatura perde d'importanza, visto che si trovano in circolazione modelli 91/38 anche da 7.35mm, questo per via della mancata sostituzione delle matricole...)
    Per Carcano Modello 91/38 s'intendono i fucili con un calibro da 6.5mm ( tacca di mira fissa (che andava dai 200m per i modello 38 da 7.35 ai 300 per i 91/38 da 6.5), nuova rigatura della canna a passo fisso etc) che in realtà sono del 91 riammodernati sostituendo alcune parti dell'arma e lavorando lcanne e camere.

    Per non incasinare la logistica, ma sopratutto per evitare ulteriori spese (di cartucce 7.35 c'era penuria e bisognava comprarne scorte ingenti mentre invece di cartucce 6.5 ce n'erano più che abbastanza spendendo molto di meno) , il Modello 38 venne messo in naftalina e destinato ad armare gruppi paramilitari fascisti oppure venne esportato nelle aree di crisi del periodo (qualche esemplare in Spagna, qualche migliaio in Finlandia)...
    Il problema della penetrazione troppo elevata è stato risolto col Modello 91/38 che aveva una canna più corta e una rigatura a passo fisso imprimendo così meno "forza" alla palla, tant'è che la tacca di mira è fissa a 300m e non è regolabile (cosa che i finlandesi, nei loro modello 38 avevano modificato)...

    Mi piacerebbe vedere questi dati ufficiali di produzione...
     
  15. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    se avessi uno scanner teli farei vedere.....cmq i fucili mod.91/38 potevano essere di 2 tipi o di calibro 6,5mm o di 7,35mm questo x risparmiare sulle munizioni,come ho gia detto io e come hai ripetuto tu,la potenza della pallottola era lanciata meno potentemente per fare più danni nei corpi dei nemici.alla fine possiamo dire che nella seconda guerra mondiale l'armamento di un soldato italiano era di Un Fucile mod.91/38 in 2 versioni la versione più numerosa era quella con la canna da 7,35mm per risparmiare sulle pallottole,la seconda era con la canna del fucile da 6,5mm cmq i fucili non venivano mai dati alla polizia militare che tu hai definito "paramilitari Fascisti"ma ben si alla MVSN.hai ragione molti fucili furono venduti alla spagna e alla finlandia(molti di più alla spagna)la spagna dopo al guerra civile spagnola aveva firmato un contratto con lo stato italiano dove si impegnava a riamrmarsi con armamenti italo/tedeschi,ragion per cui gli furono venduti molti vecchi fucili carri L3(oppure anche dei CV-29 addirittura costruiti appositamente per loro!!!!!!!!!!)qualche Verdeja I(versione Italiana)e molti vecchi cannoni di inzio 900 che la spagna stupidamente sposto sul confiene con il portogallo.la finlandia gia aveva comperato molti Mosin Nagant Zaaristi,i fucili mod.91 che comperò erano quasi tutti rotti,li compero ad un prezzo stracciato,e li assegno alla Guardia Nazionale ed a pochissimi reparti dell'esercito.
     
  16. Andrea9

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    Ragazzi vi faccio i miei complimenti, siete delle enciclopedie viventi!

    L'Italia sempre nel periodo in discussione(WW2) aveva fucili e moschetti diciamo automatici, come (non mi viene il nome) il fucile americano che non serviva che ricaricavi ad ogni colpo ma il caricamento era automatico(con caricamento intendo la messa in canna del proiettile)?

    Da quello che ne so io non ne aveva di simili...
     
  17. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    Si tanta confuzsione:

    allora il 91/38 è in calibro 7,35 fino al 1940.
    Dallo scoppio della guerra tutti gli esemplari prodotti vengono ritirati e:
    1) Riconvertiti al 6,5.
    2) Dati in dotazione ai reparti della G.I.L.
    3) Inviati sul fronte russo e distribuiti all'esercito Finlandese, che se non ricordo male modificarono solo la tacca di mira a 150m.

    In Italia il 91/38, dal 1940 fu prodotto solo in calibro 6,5 mm fino al 1943.
    Dal 1943, con le fabbriche in mano ai tedeschi i fucili rimodificarolo la produzione con calibro da 8mm rialesando anche parecchi altri fucili catturati.

    Quindi abbiamo

    91/38 pre 1940 in calibro 7,35mm
    91/38 dal 1940 a 1943 in calibro 6,5
    dal 1943 in calibro 8mm

    Questo per il fucile, oltre al fucile vennero prodotti altre 2 versione TS e Moschetto. Che vennero dati in dotazione a cavalleria etc....

    Oltre a questo ci fù un altro 91/38 in calibro 5mm distrubuito ai Balilla per le sfilate etc....

    questo è quello che ricordo io, ma vado a memoria e non ho le fonti sottomano.

    ciao
     
  18. GyJeX

    GyJeX

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    Se questi dati sono su carta, puoi almeno indicarmi la fonte ?

    Non ho mai detto che il modello 38 venne consegnato alla polizia militare, ma che sarebbe stato destinato ad armare unità paramilitari fasciste come, in questo caso, la Gioventù Italiana del Littorio...

    Questa notizia dei modello 38 che vennero consegnati ai Finlandesi "quasi tutti rotti" ed "ad un prezzo stracciato" è interessante, mi dici dove l'hai trovata ?
     
  19. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    be il MAB come dice la sigla era il Moschetto AUTOMATICO Beretta,ovvero mettevi il caricatore e il moschetto sparava a raffica.non so spiegarlo bene,ma con il fucile mod.91 mettevi i proiettili ovvero il caricatore,e diciamo che era semi automatico come quasi tutti i fucili dell'epoca.
     
  20. S.P.Q.R.

    S.P.Q.R.

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    No l'unico fucile automatico era il garand americano.

    Altri tentarono di introdurre un fucile semi-automatico ma era troppo pesante e di difficile produzione tipo il Gewerh 43 tedesco. L'italia non ebbe niente di simile anche se alcuni progetti promettenti c'erano. Tant'è vero che dopo la guerra adottammo prima il Garand e poi il FAL che non era altro che un Garand modificato.

    ciao
     

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