Morsi, mi pare sostenuto dai Fratelli Musulmani, ha decretato la fine della neonata (?) democrazia egiziana. La primavera araba, egiziana quantomeno, si è risolta in un passaggio da una dittatura militare laica ad una dittatura militare fondamentalista. Io credo non fosse proprio impossibile arrivarci che una democrazia araba sarà sempre a base religiosa, dato che così vuole la maggioranza popolare. Anche in Europa i grandi partiti delle prime fasi democratiche del continente sono stati o socialisti (assenti in questa fase della storia araba) o cristiani (il Zentrum tedesco, la DC e il PPI in Italia, immagino uguale in Francia e Spagna). Il liberalismo è roba da borghesia colta e benestante, la massa popolare o vota religioso o vota socialista. Quindi la domanda è: ma gli USA, sostenitori delle primavere e ostili alle teocrazie islamiche, hanno una visione geostrategica e geopolitica che vada oltre qualche settimana? Non sono riusciti a prevedere tutto ciò? Sembra quasi abbiano fatto proprio il bispensiero orwelliano di 1984, dove l'amico/nemico presente si estende uguale nel passato e nel futuro.
Questa sarebbe una bella tesi! Partendo dalla primavera araba e finendo nel discutere delle scelte geopolitiche americane dal dopoguerra in poi.
"l'oceania era in guerra con l'estasia. l'Eurasia era nostra alleata. L'Oceania era sempre stata in guerra con l'Estasia. Gran parte degli scritti politici degli ultimi cinque anni era adesso divenuta obsoleta. Tutto doveva essere corretto a velocità supersonica Orwell un genio immortale