ha senso questo non poco diffuso ritorno dal digitale (compact disc, mp3 o lossless, streaming) al 33 giri? o è l'ennesima moda? "preferisco il suono del vinile perchè è più caldo" [cit.] ma quella sensazione di suono "caldo" se non ho capito male è un artefatto del sistema analogico, è qualcosa che toglie fedeltà alla riproduzione, una imperfezione quindi, perchè preferire le imperfezioni?
C'è chi dice che l'imperfezione sta nel digitale che conforma i suoni. Io, disturbi dovuti a testine non proprio nuove a parte, non ho l'orecchio abbastanza fine ed allenato per notare differenze tra analogico e digitale.
Fidati , la testina che gratta, gratta ! Il vinile era un mondo di materia , colore e suoni. (il disco lo tocchi , è bello, la sua copertina da ammirare da leggere , da aprire, il mettere su il disco, mettere la testina ecc...) e poi il vinile ascoltavi un artista , il suo album. Il digitale ormai è un modo di solo suono e video , asettico , inpalpabile ,dove ascolti a spot qua e la... Se avessi spazio rimetterei in salotto lo stereo e la piastra con la biblioteca immensa di vinili di mio zio.
Bho, ci sono audiofili che affermano di saper cogliere la differenza tra le folcari coneffioni in vame e quelle in pvegiato ofo... nel mio piccolo posso dire che un buon impianto suona bene a prescindere dalla sorgente e che molto invece fa l'ambiente nel quale lo si ascolta.
Dato che il digitale è campionato, in realtà non HiFi, che vuol dire alta fedeltà... (riproduzione fedele dell'originale)
Corretto,pero' i fruscii e i gracchiamenti dei vinili non erano molto fedeli rispetto alla musica suonata e registrata"pura".
A mio parere il vinile ha fascino per chi lo ha avuto in passato. Chi di voi che lo ha 'vissuto' non lo preferirebbe a CD e MP3, perlomeno nel salotto (o nel vano che ne fa le veci) di casa? E si, @qwetry , il mitico fruscìo rendeva il suono caldo, meno asettico. E' anche vero che qualora tu avessi la grande idea di tornare al vinile ci dovrai rifar l'orecchio, adesso magari ti parrà fastidioso o fuoriluogo. A casa dei miei c'è ancora, con radio e portacassette; grosso quanto un (grosso) comodino, alto più o meno come la vostra testa da seduti sul divano. Con lo switch tra 33 e 45 giri. Come mi ci sono divertito a far suonare i vinili alla ridolini. E quante manate mi è costato.
Quindi il fascino sta nei gesti, nel rito direi, la scelta del brano, l'estrazione con tutta la cautela necessaria dalla velina, il posizionamento sul piatto, la leggerissima ma solo se proprio necessaria passata antipolvere -qui le scuole di pensiero divergono ancora- il lento calare della puntina sul solco.......scrrrrrscrr.....scrrrrrscrr.....scrrrrrscrr ♫ ♪ ♫♫ Ma a dirla tutta la differenza la fanno la casse
Io sono troppo giovane per il vinile. Mio babbo ha quasi l'intera discografia dei Rolling Stones e nel tempo libero mette su qualche disco quando magari deve sbrigare delle faccende al computer. Io invece uso i CD, metto su un album e quello va. Si nota la differenza tra un album di Guccini, o meglio di De André, e uno dei MCR; Il primo contiene massimo una decina di canzoni, gli altri 15 o più Leggevo di Guccini che diceva che aveva trovato una sua vecchia canzone, che era inedita perché non c'era più spazio nel suo primo album, e l'ha ripescata dopo anni. Comunque col telefono è ancora peggio, perché Trac! metti una canzone con un dito e con un dito puoi cambiarla.
...il lieve ondeggiare sincrono di disco e testina... Eccolo, uguale uguale (trovato su ebay, Pioneer anni 80). Uguale pure il mobiletto...ehi babbo, che fai, vendi il giradischi?
il difetto di stampa... per esempio il 45 dei Queen "somebody to love" ha all'inizio un "tump", che non esiste nella canzone, l'ho scoperto perché un mio amico che trasmetteva musica in una radio cercava un 45 che non l'avesse
Ora mi hai fatto ricordare una cosa, in wish you were here avete presente la "scatarro" iniziale ? Essite una versione senza?
io in parte ci sono cresciuto coi 33 giri pur essendo della generazione del cd, in casa ho sempre avuto un grosso stereo del 1980 circa, quindi dotato di giradischi con tanti 33 giri di genitori e zii, il mio primo amore musicale è stato per il Bennato sovversivo dei suoi primi dischi, io alternavo moderni cd a certe perle anni 70 e 80 che trovavo tra i vecchi 33 giri di famiglia poi si ruppe l'amplificatore, e sono ora quasi dieci anni che non posso più ascoltare dei 33 giri la magia del 33 giri, quel rito lo ricordo e devo dire che mi piacerebbe molto poterlo praticare di nuovo. ma per me la qualità è più importante del romanticismo (inoltre questo romanticismo non costa poco), l'analogico è da preferire al digitale solamente per il piacere del rito?
Quando è da 15 anni che ascolti il digitale, 5 che hai abbandonato i cd, ti sale la nostalgia del rito , ma imo poi basta poco a farti ricordare perchè ci siamo evoluti se ti ci rimetti ad ascoltare alla vecchia maniera.
La più grande nostalgia è quei pomeriggi passati a frugare tra gli scaffali, a stranirsi tra le cover, a chiedersi quali emozioni e tastare quella banconota da 50mila lire che ti gironzolava in tasca... Cosa vi siete persi, GGiovini...
Io invece entro in negozio "scusate ma ce l'avete (tira fuori un nome improbabile)...?" "Eeeeh... s... ci possiamo guardare." (Consulta il database della Siae in collaborazione con la Nasa) "Eeeh, guarda se vuoi te lo ordiniamo ma non da il tempo di consegna" Dopo un mese arriva la risposta dal megadatabase "ma che ca*** cerchi? Prendi qualcos'altro va là" Perché frugare tra gli scaffali dei dischi dell'usato e bello, ma quando poi trovi "Canzoni" a 40 € dici "vabbè questo si lascia qui eh"