Io Alessio Comneno, primo di questo nome, Autokrátor Kaisár Augustos, Basíleus ton romaíon, Imperator Caesar Augustus, Imperator Romanus, comunico l’entrata in vigore delle seguenti leggi. -Legge I Anno del Signore 1099. L’Impero Romano d’Oriente attraversa tempi bui. Dopo la passata era di corruzione e tradimento, tutti coloro che verranno accusati di tradimento, corruzione e complotto, verranno sottoposti a processo, e in caso di colpevolezza, verranno puniti con la pena capitale: l’impiccagione in luogo pubblico. -Legge II Anno del Signore 1099. Tutti i Governatori e gli stati vassalli dell’Impero Romano d’Oriente, se rifiuteranno di eseguire, in parte o totalmente, gli ordini provenienti da Costantinopoli, verranno bollati come ribelli, e trattati di conseguenza. -Legge III Anno del Signore 1099. Tutti coloro che verranno bollati come ribelli, riceveranno un Ultimatum. Se quest’ultimo verrà onorato, il ribelle beneficerà della pietà dell’Imperatore, ricevendo l’amnistia. Verrà riammesso, in tutto e per tutto, nella società bizantina, con tutti i vantaggi che essa comporta. -Legge IV Anno del Signore 1099. Tutti coloro che verranno ritenuti colpevoli in un processo, dopo essere stati bollati come ribelli, incorreranno nell’ira dell’Imperatore. Verranno banditi da tutti i territori dell’Impero Romano d’Oriente. Nel caso oseranno mettere piede in questi territori a loro proibiti riceveranno la pena capitale, l’impiccagione in luogo pubblico. Tutti i suoi familiari e collaboratori verranno arrestati e processati. Coloro che verranno ritenuti colpevoli, saranno sottoposti alla pena di morte capitale. I beni della famiglia verranno confiscati e diverranno di proprietà dell’Impero Romano d’Oriente. -Legge V Anno del Signore 1099. Nel caso il Governatore ribelle decida di fuggire ed autoesiliarsi, l’Imperatore non tenterà in alcun modo di fermarlo, a patto che non metta più piede nell’Impero Romano d’Oriente. -Legge V Anno del Signore 1099. I territori posseduti da Governatori accusati, processati e giustiziati come ribelli, rimarranno sotto diretta amministrazione dell’Impero Romano d’Oriente, fino a che l’Imperatore deciderà di scegliere un nuovo Governatore. Tutte le truppe ai comandi del Governatore ribelle, verranno sciolte e disperse. -Legge VI Anno del Signore 1099. Un Governatore che si è ribellato, e ha deciso di pentirsi, sottoponendosi all’amnistia una volta, non potrà più incorrere nella pietà dell’Imperatore. Se oserà ribellarsi di nuovo, diverrà automaticamente colpevole di ribellione, senza processo. Tutte le leggi oggi divulgate rimarranno in vigore fino a che una nuova legge le abolirà, o l’Imperatore stesso scelga di eliminarle e modificarle.
(ok forse sono un po' puntiglioso ma teoricamente tu non hai ancora vassalli all'interno dell'impero ma soli governatori. Sarà con il figlio di Alessio che i themi cominceranno a diventare ereditari se non ricordo male)
(se è per questo Gerusalemme e il Sultanato di Damasco dovrebbero stare ancora a darsi botte da orbi ...correggo comunque i termini)