Dopo la cocente sconfitta operata dai mussulmani di Iconio il Basileus, assieme ad un drappello di variaghi ed al proprio figlio Giovanni, ritorna nella capitale. Ad attenderlo, nonostante la sconfitta, vi è una folla festante. Entrando dalla Porta d'Oro fino alla grande piazza che collega Santa Sofia al Gran Palazzo ai lati delle strade i cittadini lanciano fiori al loro imperatore. Stranamente però non è solo il nome di Alessio quello che urlano eccitati e gioiosi "Ioannes! Ioannes! Kalojanni! Kalojanni!". Le nobili e fiere gesta del porfirogenito hanno raggiunto Costantinopoli ben prima di lui. Per le strade, nelle chiese e all'ippodromo l'unico argomento di conversazione per nobili e plebei è il coraggio di "Giovanni il bello" il quale ha evitato la disfatta totale le truppe, salvando addirittura il nobile padre da morte certa uccidendo i selvaggi turchi che lo minacciavano. il piccolo corteo improvvisato viene presto raggiunto da uno più imponente dal palazzo. Irene Dukaena e la figlia Anna Comnena lo guidano, assieme al generale Brennio, giunto da poco alla capitale portando lo Strategos ribelle di Cherson di fronte al giudizio dell'Imperatore. al momento dell'incontro, vicino all'Acquedotto di Valente, il viso di Anna è percorso da un moto di fastidio alla vista della popolarità del "piccolo rospo" come in privato chiama Giovanni il quale saluta la folla. I due cortei si uniscono e raggiungono finalmente il Gran Palazzo. Durante la settimana di permanenza del Basileus nella capitale la popolarità del figlio sembra aumentare sempre di più, la Domenica, alla messa a Santa Sofia il popolo esplode chinando il capo cinque volte all'imperatore e tre al giovane. L'erede dichiarata Anna Comnena abbandona furiosa la chiesa rifugiandosi nel Gran Palazzo. Al momento della partenza per tornare con l'esercito iniziano a circolare voci sulla possibilità che Giovanni venga presto nominato Despota, erede legittimo dell'Impero, titolo al quale la sorella ancora aspira. Durante tutto il viaggio la popolazione delle provincie e gli strategioi che incontrano Kalojanni sembrano essere rapiti dal giovane allo stesso modo in cui erano stati affascinati i cittadini di Costantinopoli. @TFT
In un colloquio privato con il padre e con i suoi più stretti collaboratori Anna fa sapere che non accetterà una modifica dell'ordine divino sulla sua successione. Il fatto che il piccolo Giovanni ben organizzato una ritirata non gli vale assolutamente tutta la propaganda occulta che qualcuno gli sta facendo. Se Dio avesse voluto che Giovanni diventasse il nuovo Basileus, non avrebbe certo permesso al nomina di Anna.
il Patriarca Grammatico, solitamente favorevole ad Anna, forse stimolato dalla morte della Dalassena [non la trovo in scheda, presumo sia morta] ricorda come il titolo di Despoina non sia mai stato conferito e come non vi sia stata alcuna cerimonia di conferma del titolo. Alessio sembra non prendere posizioni anche se durante la settimana passata a Costantinopoli non fa nulla per mettere a tacere la popolarità del figlio