http://www.meltybuzz.it/americani-l...-e-nel-mar-baltico-galerie-15104-2545712.html http://www.boredpanda.com/americans-place-european-countries-on-map/ Pazzesco! Però credo che, qui da noi, i risultati non cambierebbero poi tanto...
GB, Francia, Germania, Spagna e Italia li conoscono tutti. Il resto... Vabbe' che se devo fare una mappa degli Stati Nordamericani sarei in completa e totale difficolta'... Quindi 1-1
Messico, Canada e Stati Uniti sono semplici da ricordare. (Non dirmi che ti riferivi alle divisioni amministrative! )
Intendo che se dovessi indicare su una mappa dov'è lo Stato del Kansas o dello Utah, per esempio, avrei molta difficoltà a collocarle
Tratto dalla Civilopedia di Civilization V (è una specie di enciclopedia interna al gioco dove si trovano sia informazioni riguardanti il gameplay sia informazioni storiche): "L'impero ottomano è nato in Anatolia (la moderna Turchia) alla fine del XIII secolo. Si è espanso attraverso tre continenti e ha prosperato per sei secoli. Molte persone sanno veramente poco degli Ottomani (gli americani, per esempio, ignorano gran parte di tutto ciò che è compreso fra la Grecia e la Cina). Questo è un peccato perché l'impero ottomano fu grande, potente ed estremamente interessante." Anche Sid Meier è a conoscenza del problema
Però, dai, l'Italia l'hanno indovinata tutti (insieme a Francia, Spagna e UK). Forse per via della sua forma a stivale o forse perché negli USA la fisionomia dell'Italia viene proposta in molteplici occasioni (insegne di negozi, prodotti tipici) e quindi risulta più familiare rispetto alle più anonime forme (per loro) delle nazioni balcaniche ed est europee.
Italia, Spagna, Francia e Regno Unito le hanno riconosciute tutti perché sono nazioni storicamente importanti, la prima per l'Impero Romano le altre per gli imperi coloniali. Senza contare che per molti americani un viaggio in Europa è un sogno, e nel loro immaginario un viaggio in Europa consiste in un viaggio in una o più di queste 4 nazioni, quindi sanno dove si trovano.
non è vero, è pieno di film horror dove giovani e aitanti americani s'inoltrano nell'est, chernobyl compreso
A giudicare da quante Polonie hanno messo, devo dedurre che questa città deve trovarsi in Polonia per forza...
Tempo fa trasmisero un servizio alle Iene in cui gli intervistatori chiedevano alla popolazione di New York (voglio sperare non fosse gente presa a caso), mentre l'intervento americano in quei paesi era in pieno svolgimento, dove si trovassero l'Iraq e l'Afghanistan su una cartina muta. Da quel che mi ricordo, solo il 25% (a spanne) li azzeccò entrambi (il primo, indimenticabile, un tassista russo che, messo al corrente della cosa, avvertì di prepararsi psicologicamente ad una grossa delusione...), ma la cosa "folle" fu un altro 25% che li piazzava entrambi in Sud America. Senza offesa, ma dubito che uno possa essere in grado di distinguere il bene dal male se ha una percezione della complessità del mondo pari a quella di un contadino vandeano del XVII secolo. O di un pescatore ligure del XX, naturalmente.
Ricordo quel servizio. I pochi che avevano indovinato erano appunto un tassista russo, un italo-americano in canotta e un tizio random con barba e cappello come nell'800. Non ricordo se era lo stesso servizio ma a volte chiedevano ai tizi alcune cose di politica estera e arrivavano risposte totalmente random. Tipo ad uno fu chiesto quale Paese fosse una minaccia per gli USA e questo rispose "l'Italia, perchè sono terroristi". Ad uno chiesero dove fosse accaduto l'evento della Baia dei porci ed indicò il Venezuela, infine ad un altro fu chiesto di disegnare sulla mappetta la rotta del commercio triangolare di schiavi e tipo per lui si partiva dagli USA, si andava in sudafrica e poi in francia.
Vero, il che non toglie però la controprova. Anche chi conosce la geografia, come alcuni governanti, compresi i loro, non sa distinguere il bene dal male. Il peggio e' poi talvolta il fatto che, ritenendo di fare il bene, impone il male, presupponendo di saperlo distinguere. Non sempre l'ignoranza e' alla base della mancata percezione del bene e del male, talvolta anche la presunta conoscenza e la mancanza di tolleranza, o la presunzione di essere sempre dalla parte della ragione, e quindi di non sbagliare mai.