Come nei libri di storia, alla scoperta delle Americhe inizia il declino della nostra penisola e delle sue repubbliche marinare, a causa della drastica riduzione del ruolo centrale del Mediterraneo in favore delle rotte atlantiche. Gioco con la Serenissima e ho colonizzato una notevole porzione dei Caraibi, ma sono impossibilitato a trasferire le merci fino a Venezia: il nodo commerciale di Siviglia, unico ingresso al Mare Nostrum, punta solo verso il Nord Europa (in particolare verso i Paesi Bassi). Visto che raccogliere i profitti in un luogo diverso dalla capitale mi assegna un malus dell'80%, cosa fare per non rimanere tagliato fuori dai giochi?
Io sono giunto alla conclusione che l'unica è cercare di convivere con quel Malus, che da me a volte è del -60% e con dei bonus diventa del -35%, più sopportabile insomma.
Io vedo due possibili soluzioni: - Conquistare Siviglia, un metodo drastico per avere perlomeno il bonus derivato dal possesso della provincia. Ovviamente è meglio farlo all'inizio del gioco, quando la Spagna non si è ancora formata e per avere il tempo di smaltire i malus per la sovraestensione (particolarmente gravi in una provincia così ricca). - Aspettare che le rotte commerciali vengano sistemate con future patch; ci sono dei mod che intervengono già in questo senso, ma preferisco che sia la Paradox a farlo, sempre che ovviamente il declino italiano non sia una cosa voluta ai fini della storicità.
Io capisco la storicità, ma in un What If in cui Colombo viene sponsorizzato da uno stato italiano e gli italiani si danno al colonialismo non credo che poi avrebbero portato le merci del nuovo mondo in Spagna o Portogallo... secondo me dovrebbero togliere nodi e rotte commerciali predefinite per il nuovo mondo (tranne quelle già esistenti per i nativi) e introdurre un sistema dinamico (automatico) di creazione di nodi e rotte... Quando un europeo crea la prima colonia in automatico sorge la vicino un nodo e la rotta parte in automatico verso il nodo più vicino alla capitale dello stato...
Non è questione di storicità, è la geografia che ha condannato il Mediterraneo a diventare, da mare più importante del mondo, a zona periferica dei commerci. Non c'è what if che possa alterare questa considerazione (perlomeno fino all'apertura di Suez).
L'unica è magari cercare di trarre il meglio da quel che rimane del Mare Nostrum. Non sarai più leader dei commerci, ma se attiri tutto il commercio del mediterraneo a Venezia (per esempio) comunque qualcosa di buono fai.
Partendo da Napoli e italia unita, sono tra i più grandi del commercio...senza uscire molto dal mare nostrum. Il potere Ottomano (mio alleato fino ad inizio '700) su Alessandria è troppo grande, comunque il 100% va verso Costantinopoli, ergo ho puntato sul trasferire da Costantinopoli a Ragusa ex poi Venezia, con ottimi risultati. Poi ho raggiunto la supremazia nei nodi di Tunisi e Genova. E il resto del mondo? Fino a '600 inoltrato non ho messo il muso fuori. Poi, appena ho avuto slot giusti per idee coloniali, ho trovato un bello spazio vuoto in costa d'avorio... Lì ho messo in piedi il megatrappolone, tutte le province della zona, che producono avorio e schiavi, pompate al massimo con gli edifici commerciali e un po' i produttivi, e lì raccogliere...perdi l'80%, ma acquisti molto con i bonus andando sopra. Così il commercio che sfugge ad Aden/Costantinopoli lo riprendo in africa, aggiungendo anche il sud america...perdo i caraibi/nord america, che tanto va a Londra, ma più di 108 di trade income mensile netto...mica male
Ecco, da ignorante del nuovo sistema commerciale, questo non mi è chiaro. A che pro? Quei nodi non puntano verso la Spagna? Hai messo il mercante a raccogliere profitti? In sostanza mi sembrate tutti propendere per questa opzione. Effettivamente non si potrà avere lo stesso potere commerciale delle nazioni coloniali, ma qualcosa si riesce a guadagnare o a non far guadagnare a loro, mentre il grosso dei nostri affari continuiamo a farlo nel Mediterraneo.
Il mercato può essere impostato anche da "rompimaroni": puoi fregartene dei profitti, ma sicuramente ne toglierai alle altre nazioni. E meno soldi vuol dire meno eserciti e meno consiglieri, ergo, meno power e meno potere militare.
Roma, mia capitale, dipende da Genova, ergo raccolgo senza mercanti. Con gli edifici, flotta e poi conquistando anche la Provenza, è facile avere molto tradepower lì, impedendo, in buona parte, l'uscita verso Siviglia. Stesso per Tunisi, che comprende anche Sicilia, Calabria e Basilicata. Perché lasciare che miei prodotti prendano la via di Siviglia...prendo più tradepower con la supremazia tecnologica/edifici/marina e collect...altrimenti avrei mandato su Genova se avessi potuto. Per la costa d'Avorio, meglio collezionare lì, ho molto tradepower, prenderesti gli stessi malus spingendo verso timbuktu e Tunisi e perderei dell'income nel tragitto...pushar verso occidente/Siviglia è follia. Colleziono! Visto che ho le regioni e le strutture in loco. "Qualcosa"...la costa d'avorio per me è seconda solo a Venezia come resa (anche se devo potenziare ancora a pieno le strutture produttive del nodo genovese) Inoltre avere un nodo "più a monte", ti permette di essere molto più incisivo negli embarghi! P.S. Ho notato per buona parte del '500 e quasi tutto il '600, un bombardamento di eventi rappresentanti il declino del mediterraneo, togliendomi di volta in volta punti di vario tipo o imponendomi di scegliere quale linea tecnologica svantaggiare temporaneamente...tutto ciò, non so se per coincidenza, si è interrotto quando ho formato colonie fuori dalle Colonne d'Ercole...
Giocando con la Frisia, una volta formati i Paesi Bassi, ho spostato la capitale pagando solo 200 di admin power. Non so se esistano dei costi aggiuntivi per spostarla (es se la provincia non è del tuo gruppo culturale o dipende da un altro nodo commerciale) o delle limitazioni, però se è così facile spostarla si potrebbe conquistare una provincia di un nodo più conveniente, farla capitale e collezionare lì...