Continuiamo qui Ho letto questi libri quando frequentavo il liceo (e reperire libri era un casino assurdo in un paesello...) ma non avevo mai avvicinato internet a al sistema descritto nei libri di Asimov... Certo, l'idea c'è, ma lo sviluppo di internet nella realtà non viene descritto... Voglio dire, il neuromante di Gibson, credo che l'internet letterario sia nato lì Dan Simmons ehhhh qui se vuoi ne parliamo davanti ad una pinta di birra in qualche "zilleri" Ho letto tutti i suoi libri editi in Italia tranne gli ultimi 4 (due in realtà, ma mondadori ha deciso che era meglio pubblicarli divisi in due...) che ho intenzione di comprare a prezzo scontato in edizione economica o magari di seconda mano o direttamente in inglese...
Effettivamente Gibson ha "ufficializzato" il net nel senso di come lo conosciamo noi...ah...il telefonino...ti ricordi il Try-corder di Star Trek oppure il trasmettitore con monitor di "spazio 1999"? Atch...Dan Simmons lo conosco poco..a parte "il canto di Kalì" che non è propriamente un racconto di fantascienza.... Puoi darmi delle dritte? Grazie...ah...ieri ti avevo chiesto se avevi letto il libro di Lutwak..io l'ho già letto...e te lo consiglio...ci sono tante similitudini con la realtà odierna. Ps: minchiazza...se solo abitassi un pò più vicino me la farei volentieri una birra in qualche "zilleri"...puten de Dieu...ma non potevi abitare a Cuneo!
ci sarebbe anche "answer" racconto pubblicato nel '54 dal quel genio dell fantascienza che rispondeva al nome di fredric brown... è appena una paginetta ma nel suo piccolo è un vero gioiello, senza contare che tratta proprio l'idea di una rete di computer in gradi di collegare non solo il mondo ma pianeti di tutta la galassia... :contratto:
Effettivamente... Ma ho già ammesso la cantonata sui cellulini Un bel libro per cominciare può essere "Lungo una strada pericolosa" è la storia di un ex cecchino che si è ridotto a fare l'agente investigativo per una compagnia d'assicurazione e ne vede di "pazzesche"
Cavoli, Maglor ma come ho fatto a dimenticarmene....bellissimo...in italiano era tradotto: La domanda. La famosa domanda: esiste Dio E la famosa risposta: adesso si! Meriti una birra solo per avermelo ricordato.
Ricordo anch'io, ma ora mi viene un dubbio :humm: : ha scritto prima Asimov "L'ultima domanda" o Brown "La risposta"? Sono uno il gemello (eterozigota) dell'altro.
Che in Hyperion c'è l'internet più meravigliosa della storia, una internet spinta all'ennesima potenza Un sistema si portali transmondo in cui è possibile avere una casa con stanze su altri pianeti Hyperion è la summa delle meraviglie fantascientifiche è uno dei libri più belli mai scritti, a cavallo tra il classico Boccaccio, la poesia di yeats, la fantascienza dell'età dell'oro e quella cruda e nuda pessimistica di Gibson... E' pieno di idee geniali ed stordente nelle vicende legate allo Shrike (che forse è il personaggio più devastante mai inventato)... da leggere!
E questa da dove l'hai presa? da Marzullo o dai baci perugina? Comunque ho capito cosa intendevi dire: più o meno...(molto più meno che più )
Brown... Comunque mi sono con-FUSO anch'io...sono molto simili! Ma sono due cose diverse...nel racconto di Asimov (del 56), molto più lungo, si parlava di un super computer (Multivac) che si evolve nei milleni fino a divenire Dio, ma solo quando l'entropia non ha dissolto l'universo.
Leggermente prima Brown (1954) di Asimov (1956). [acc.... preceduto] L'ultima domanda a me pare però francamente superiore. Brown è alla fine sostanzialmente l'ennesima rimasticatura del computer / robot che si ribella.
In pratica non ti è piaciuto per nulla!! Appuntato anche questo...o questi. Con internet c'entra poco...o nulla ma se mi permettete vorrei anch'io consigliare 2 libri di fantascienza che vorrei che tutti leggessero: "Lo spaziale errante" di Kilgore Trout "Guida galattica per autostoppisti" di Adam D.
Ma in un contesto diversissimo...nel primo è un Dio da Vecchio testamento...implacabile e quindi il finale è piuttosto inquietante. Nel secondo è un Dio nato quasi per caso che che ricomincia a creare dal nulla l'universo..con un finale sereno. @Gresbeck: devi anche considerare che era il 54 quand Brown scrisse quel libro...si era in piena esplosione per la SF e Brown fu uno dei primi a seguire il filone dell'antagonismo uomo-macchina.
Per chi cercasse "Lo spaziale errante" l'ulitma edizione è nei classici di Urania con il titolo originale "Venere sulla conchiglia" di P.J.Farmer (che ne è l'autore, l'altro è uno pseudonimo)
Grazie...per il nome dell'autore mi ero rifatto a Wiki...et voilà...ho zappato. "Perchè ha creato tutto questo? Perchè?" " Burp...e perchè no?" (cit.)
quotissimo!!! parlare di rimasticatura nel '54 mi sembra un po' eccessivo... al max hanno rimasticato gli autori successivi... e poi non toccatemi brown che mi incacchio come una bestia!!! scherzi a parte ha scritto dei racconti brevi veramente meravigliosi... uno dei miei preferiti è "vengeance fleet" del '61... fantascienza + paradosso = gran figata...