Italia 1936 Compendium

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da Raffaele96, 2 Novembre 2009.

  1. Raffaele96

    Raffaele96

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    [FONT=Times New Roman, serif]Hearts Of Iron 2 Compendium[/FONT]


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    Parte 1: La nascita di una potenza
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    Nell'anno 1936 nel Regno d'Italia si andava profilando una sempre più grande crisi economica, fu così che venne deciso di attuare un programma di industrializzazione suddiviso in più fasi:[/FONT]

    [FONT=Times New Roman, serif]Fase 1: Industrializzazione del Sud Italia 1936 - 1940[/FONT]
    [FONT=Times New Roman, serif]Fase 2: Industrializzazione completa dell'Italia 1940 - 1945[/FONT]
    [FONT=Times New Roman, serif]Fase 3: Aumento di infrastrutture e industrializzazione in Libia, Rodi e Dodecanneso 1945 - 1950[/FONT]
    [FONT=Times New Roman, serif]Fase 4: Aumento di infrastrutture e industrializzazione in Eritrea, Etiopia, Somalia 1945 - 1950[/FONT]
    [FONT=Times New Roman, serif]L'accrescimento della potenza industriale e il massimo sfruttamento delle colonie non avrebbero fatto altro che giovare alla povera economia italiana. Il ministero degli esteri presentò subito nuovi piani diplomatici: “la Germania sta pian piano diventando una delle più grandi potenze europee, dopo il fallimento di contrastare la sua egemonia sempre in crescita e dopo che le relazioni con gli Alleati sono sprofondate dopo la campagna coloniale in Etiopia, è stato deciso di farsi amico lo stato tedesco, con il cui aiuto potremo diventare il cuore pulsante del Mediterraneo e di tutta l'Europa”. Nel frattempo il conflitto etiope si volgeva a favore degli italiani, superiori in numero e in equipaggiamento. Nei primi mesi dell'anno l'intera nazione fu annessa. [/FONT]


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    [FONT=Times New Roman, serif]Il programma industriale iniziò nella metà del 1936. Il ministero degli esteri presentò un nuovo piano: “In vista della recente occupazione dell'Etiopia è stato deciso di ridisegnare completamente l'Impero Italiano: le colonie libiche ed etiopi dovranno essere collegate per via terrestre dal Sudan Inglese e dall'Egitto, Suez andrà in mani italiane, reclameremo agli inglesi e ai francesi anche le loro colonie somaliche e il Kenya Orientale (principalmente la provincia con l'aeroporto di Mombasa). Le isole di Malta, Creta, Cipro andranno sotto il nostro controllo. Gli inglesi hanno abilmente intuito la nostra prossima mossa e hanno incluso l'Egitto tra gli alleati, la conclusione del piano dovrà dunque aspettare. In Spagna c'è una grande crisi, è scoppiata la guerra civile, abbiamo mandato rinforzi ai Nazionalisti, ma non sappiamo se sarà abbastanza, ci vuole probabilmente un intervento diretto, un conflitto italiano contro i repubblicani...".
    Poche settimane dopo lo scoppio della guerra civile l'Italia dichiara guerra ai repubblicani. Dalla Sardegna 5 divisioni di fanteria italiane sbarcano a Menorca, da qui sbarcano a Barcellona, Valencia e Murcia.
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    Le cinque divisioni appena sbarcate si ricongiungono e si dirigono verso l'entroterra iberico.
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    Gli uomini italiani giungono a Madrid, ma qui, durante una parata per festeggiare la vittoria, un gruppo di spagnoli franchisti spara sui nostri soldati. Questa viene presa da Mussolini come un'offesa, e il 2 gennaio 1937 arrivano le dichiarazioni di guerra a Franco. Altre 9 divisioni vengono mandate in Catalogna e Andalusia.
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    In pochi mesi tutta la Spagna viene spazzata via e annessa dalle forze italiane che occupano anche le colonie. Il ministero degli esteri presenta subito i nuovi piani diplomatici: "Le Baleari sono sotto il nostro possesso, e ora che abbiamo la Spagna avremo maggiore influenza su Gibilterra, in vista della presenza delle nuove colonie in Africa è stato deciso di estendere i territori reclamati, che ora comprenderanno l'Africa del Nord, L'Africa Occidentale, l'Africa Orientale e l'africa Centrale fino al Congo Belga"
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  2. Raffaele96

    Raffaele96

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    Parte 2: Il potere aumenta

    La campagna di Spagna si è conclusa splendidamente per le forze italiane, che ancora una volta hanno stupito il mondo intero. I primi risultati dell'industrializzazione del Sud Italia si iniziano a vedere, la Sardegna e la Sicilia hanno quasi terminato il programma. In basilizata la situazione è più difficile per via della mancanza di infrastrutture adeguate, e il programma terminerà con 3 anni di ritardo se non di più. Nei principali cantieri navali vengono messe in costruzione numerose unità navali: portaerei, corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere. Inizia il progetto di costruzione di una enorme flotta di 4 corazzate, 4 portaerei, 15 unità di naviglio leggero (squadriglie di cacciatorpediniere e incrociatori leggeri) e 7 unità di naviglio più pesante (incrociatori pesanti e da guerra). Finisce il dislocamento di 20 divisioni ai confini dell'Etiopia. La Spagna rimane completamente sguarnita di truppe. Nel frattempo la Francia e la Germania non riescono a fermare il potere tedesco sempre in crescita. In Asia è scoppiata una guerra che alcuni già si aspettavano: il Giappone sta invadendo la Cina e i suoi alleati minori (Shanxi, Xibei San Ma, Guanxi Clique, Yunnan...). Corre l'anno 1938, ed ecco un altro evento di particolare importanza: la Germania effettua l'Anschluss annettendo l'Austria, un male o un bene per noi italiani? Ecco il piano del ministero degli esteri riguardo ai recenti disordini tedeschi e alla situazione Jugoslava: "I tedeschi non rappresentano un pericolo per la nostra nazione, anzi, riteniamo che avvicinarci a loro diplomaticamente sia una cosa ottimale, soprattutto per il fatto che abbiamo un nemico comune (l'Inghilterra), e insieme avremo più potenza per eliminarlo. Nel frattempo dobbiamo far fronte a un nuovo problema, le migliaia di italiani che vivono sulla costa dalmata, politicamente iquel territorio deve essere nostro, stiamo avanzando a richieste con i jugoslavi, ma non sembrano inclini a rifiutare, più di venti divisioni sono stanziate al confine con la nazione, si teme il peggio...". Successivamente l'Italia dichiara guerra alla Jugoslavia e Romania, Grecia e Turchia si schierano a fianco dell'alleato la cui indipendenza è fortemente minacciata dagli italiani. Riusciranno nell'impresa?

     
  3. Raffaele96

    Raffaele96

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    Parte 3: Campagna nei Balcani


    Con la sorpresa del mondo intero l'Italia dichiara guerra al blocco balcanico, ma nulla fermerà i grandi soldati italiani. In poco tempo la sacca della Slovenia è conclusa. Più di 20 divisioni dilagano in Jugoslavia mentre la modernissima flotta italiana distrugge quelle greche e turche.
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    In poco tempo la Jugoslavia cade, ma i romeni danno un gran filo da torcere, inizia l'operazione per la presa della Romania. Viene dichiarata guerra agli albanisi, l'Italia è una furia, nel frattempo è scoppiata la Seconda Guerra mondiale.
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    Circa 10 divisioni romene vengono insaccate nel nord della Jugoslavia mentre l'albania avanza da sud.
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    La Romania viene annessa insieme all'Albania, inizia la campagna di Grecia. L'Italia non si ferma davanti a niente e nessuno.
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    Anche la Grecia cade! L'Italia ha vinto! Una pace con la Turchia è stata siglata, ma noi ci siamo tenuti Istanbul, il Bosforo è italiano. Nel frattempo l'industrializzazione continua, vengono messe in produzione altre 20 divisioni di fanteria e squadriglie aeree di bombardieri tattici e CAS.
    Situazione mondiale
    : In Asia il Giappone non riesce a sfondare in Cina, la Germania ha annesso la Polonia che ha spartito co l'Unione Sovietica


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  4. psycosymon

    psycosymon

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    Bell'AAR. Spero che tu riesca ad esaudire il sogno di un mediterraneo tutto italiano.
     

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