Kit di primo soccorso

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da DistruttoreLegio, 10 Marzo 2016.

  1. DistruttoreLegio

    DistruttoreLegio

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    Passiamo ora al contenuto visibile in foto:



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    Il kit contiene:



    - una busta di plastica tipo verdure-supermercato (deve essere la prima cosa accessibile per riversarvi il contenuto del kit senza spargerlo in terra).

    - guanti in lattice di misura "comoda" ed altri guanti di backup del tipo verdure-supermercato (sono il secondo item in ordine di accesso).

    Sempre in ordine di accesso, un trauma kit:

    composto da:

    - un laccio emostatico a nastro di tela (sostituibilissimo con le cinghie per legare i pacchi in auto)

    - un FFD (First Field Dressing - Pacchetto medico individuale militare).

    Oltre a questo, il kit comprende:

    - iodio (betadine chirurgico) inserito in una siringa customizzata (sterile)

    - cerottone di "carta" (tipo "mepore") per fissaggio medicazioni

    - cerottone a nastro (1m x 4,5cm) o medicazione chirurgica adesiva

    - 4 rotoli di garza non sterile

    - 6 compresse di garza sterile (da accoppiare ai rotoli di cui sopra)

    - un bendaggio per ustioni

    - steri strip (3M), sostituiscono i punti

    - cerottini assortiti

    - cerotti tipo compeed per vesciche ai piedi

    - pocket mask per respirazione artificiale

    - 2 profilattici

    - tappi per le orecchie (contro i compagni di viaggio rumorosi e nottate in treno/mezzi pubblici)

    - medicinali vari (antispasmo, antidolorifici generici, imodium per la dissenteria ecc)

    - lacrime artificiali in confezione monodose

    - ugurol (coagulante locale od ad uso interno), una alternativa è il peperoncino in polvere (che ci crediate o no!)

    - stimolante per la respirazione (i famosi “sali”)

    - cannula orofaringea (questa cannula di Guedel serve per liberare le vie aree, utile specie in primavera per soggetti a rischio di shock anafilattico od allergie)

    - aghi sterili (quando viaggio in paesi poveri pretendo di usare i MIEI aghi!)

    - vaselina (protezione per labbra e mani, ammorbidiscono le ferite troppo secche)

    - sapone (per il primo lavaggio delle ferite e delle mani)

    - pasticche potabilizzatrici (creano acqua "pulita" per irrigazioni e medicazioni successive).



    Segue poi la parte pronta al rapido "distacco" per il viaggio in aereo (non si può portare nel bagaglio a mano ma va imbarcata):



    - bisturi con manico e due lame di ricambio

    - spille da balia

    - graffetta per bendaggi

    - forbicine pieghevoli

    - pinzette metalliche (molto larghe e molto corte! Introvabili in Italia, solo negli USA)

    - matita appuntita da ambo i lati (per scrivere dietro il foglio istruzioni). C’è il rischio che ai raggi X sembri un oggetto contundente ed allora è meglio toglierlo che scartare tutto il kit medico in aeroporto.

    Di seguito, ecco le foto del mio kit aperto e dello stesso kit provvisto del maniglione di estrazione che uso durante le gare UNUCI per l'estrazione dal gibernaggio.

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    A titolo di esempio di necessità del kit, ecco qui una foto dell'ultimo utilizzo del mio kit (che in realtà era un kit inglese ma dal contenuto molto simile) . Stavo appena medicando una signora che era stata accoltellata nello Swaziland (Sudafrica, 5 gennaio 2006); in quel luogo, NESSUNO dei vacanzieri aveva un kit medico degno del nome e nemmeno l'albergo vicino il quale era avvenuto il fattaccio. Grazie al mio kit, ho potuto eseguire delle medicazioni in maniera "sicura".



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    fonte: http://www.rivistamilitare.it/index.php?option=com_content&task=view&id=35&Itemid=0
     
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