Versione : 1.4 Difficoltà : normale L'impero italiano http://3.bp.blogspot.com/_F0U3Zn2PPk4/SgJ4fihk7nI/AAAAAAAAADE/AFKcqWl8x70/s400/fascio+littorio.jpg Antefatto: In Italia dopo la Marcia su Roma, Benito Mussolini era divenuto Presidente del Consiglio con l'appellativo di "Duce". Il suo governo comprendeva oltre ai fascisti, anche nazionalisti, liberali e popolari scelti tra i le migliori menti del paese. Il paese visse fino al '35 un lungo periodo di riforme che migliorarono notevolmente la vita degli italiani, in particolare dei proletari. La dichiarazione di guerra In seguito alle continue incursioni etiopiche in Eritrea italiana, il 2 Ottobre 1935 Benito Mussolini proclama la rottura delle relazioni diplomatiche...è guerra. INIZIO AAR (I Gennaio '36 - 8 Maggio '36) Politica interna: -Diplomazia: vengono firmati numerosissimi accordi commerciali e la bilancia delle risorse è in verde. -Produzione: sfruttando la buona capacità industriale dovuta alla guerra vengono messe a costruire ben 6 industrie, mezzi corazzati e navi pesanti. -Tecnologia: inizia la ricerca soprattutto in campo industriale. -Spionaggio: riduzione neutralità e spie nei paesi storicamente nemici. Politica estera: -L'offensiva italiana è composta da due mosse principali : Badoglio da nord e Graziani da sud cercheranno di congiungersi e accerchiare Addis Abeba e di impedire l'arrivo di armi da parte della Gran Bretagna e della Francia che poco digeriscono la emergente potenza italiana. Mentre a nord l'avanzata è molto rapida , a sud Graziani è costretto a fermarsi più volte anche a causa della mancanza cronica di rifornimenti. Gli Etiopi si difendono con le unghie anche grazie alle nuove armi vendute loro dalle due potenze dette precedentemente ma anche dalla Germania; nonostante ciò il 3-4 Marzo Badoglio e Graziani si incontrano ad est della capitale e una settimana dopo la capitale è accerchiata. La vittoria sembra vicina ma le milizie africane si difendono con onore e solo l' 8 Maggio '36 Haile Salassie è catturato e condotto prigioniero di fronte al re. http://img641.imageshack.us/i/kmfxkxfry.png/ Il popolo italiano in delirio si riunisce sotto Palazzo Venezia dove si attende la proclamazione della vittoria che non si fa attendere molto: infatti il 9 dello stesso mese il Duce disse davanti ad una folla oceanica: "Ufficiali! Sottufficiali! Gregari di tutte le Forze Armate dello Stato, in Africa e in Italia ! Camicie nere della rivoluzione ! Italiani e italiane in patria e nel mondo ! Ascoltate ! Con le decisioni che fra pochi istanti conoscerete e che furono acclamate dal Gran Consiglio del fascismo, un grande evento si compie: viene suggellato il destino dell'Etiopia, oggi, 9 maggio, quattordicesimo anno dell'era fascista. Tutti i nodi furono tagliati dalla nostra spada lucente e la vittoria africana resta nella storia della patria, integra e pura, come i legionari caduti e superstiti la sognavano e la volevano. L'Italia ha finalmente il suo impero. Impero fascista, perché porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano, perché questa è la meta verso la quale durante quattordici anni furono sollecitate le energie prorompenti e disciplinate delle giovani, gagliarde generazioni italiane. Impero di pace, perché l'Italia vuole la pace per sé e per tutti e si decide alla guerra soltanto quando vi è forzata da imperiose, incoercibili necessità di vita. Impero di civiltà e di umanità per tutte le popolazioni dell'Etiopia. Questo è nella tradizione di Roma, che, dopo aver vinto, associava i popoli al suo destino. Ecco la legge, o italiani, che chiude un periodo della nostra storia e ne apre un altro come un immenso varco aperto su tutte le possibilità del futuro: I territori e le genti che appartenevano all'impero di Etiopia sono posti sotto la sovranità piena e intera del Regno d'Italia. Il titolo di imperatore d'Etiopia viene assunto per sé e per i suoi successori dal re d'Italia. Ufficiali! Sottufficiali! Gregari di tutte le forze Armate dello Stato, in Africa e in Italia! Camicie nere! Italiani e italiane! Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'impero. Lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi. In questa certezza suprema, levate in alto, o legionari, le insegne, il ferro e i cuori, a salutare, dopo quindici secoli, la riapparizione dell'impero sui colli fatali di Roma. Ne sarete voi degni? Questo grido è come un giuramento sacro, che vi impegna dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini, per la vita e per la morte! Camicie nere! Legionari! Saluto al re!" http://i9.ebayimg.com/03/i/001/28/28/00e1_35.JPG
Capitolo 2 Maggio '36-Giugno '37 Diplomazia: accordi commerciali e avvicinamento politico alla Germania. Produzione: 6 nuovi IC. Tecnologie: terrestri e e industriali. Esteri: Franco vince senza grossi problemi contro i filo-sovietici nella guerra civile grazie anche al nostro supporto.