La Battaglia di Algeciras, 1801

Discussione in 'Età Moderna' iniziata da panzerJager, 20 Settembre 2007.

  1. panzerJager

    panzerJager

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    Essendo un amante delle guerre navali della cosiddetta 'Age of Sail' ho il piacere di condividere con voi un breve sunto da me scritto della Battaglia di Algeciras, raro caso in cui le forze di Sua Maestà dovettero chinare il capo davanti ai vascelli di linea francesi.

    Trattasi di quello che oggi definiremmo come chiaro esempio del detto "l'eccezione che conferma la regola!".. come quale regola? Britannia, rule the waves!

    Nel 1801 la Spagna trasferì alla Francia alleata le sei navi di linea che giacevano a Cadice: agli ordini del Contrammiraglio Dumanoir Le Pelley inizialmente avrebbero dovuto esser impiegate in un attacco contro Lisbona, ma la sottomissione del Portogallo rese superflua una simile impresa.

    I francesi cominciarono allora una serie di riposizionamenti per creare una forza capace di portare preziosi rifornimenti all’armata francese intrappolata in Egitto: le sei navi di Cadice si sarebbero unite ad altre sei provenienti da Tolone, nonché ad un’ulteriore divisione spagnola (sempre di sei navi) comandata dal Vice Ammiraglio Moreno per tentare la traversata del Mediterraneo.

    Linois fece vela da Tolone il 13 giugno 1801 con le navi da 80 cannoni Formidable (l’ammiraglia) ed Indomptable, il Desaix da 74, e la fregata Muiron, avvistando Gibilterra il primo luglio ove l’unico vascello inglese presente in rada era lo sloop Calpe che, senza indugi, mandò una barca ad avvisare il Contrammiraglio Saumarez, allora impegnato nel blocco di Cadice, del sopraggiungere di forze nemiche.

    Nel frattempo Linois apprese tanto della presenza di Saumarez al largo di Cadice che della superiorità delle forze inglesi (un 80 cannoni e cinque da 74), optando indi per dare ancora nella baia di Algeciras, in piena vista di Gibilterra, piuttosto che tentare la sorte contro la squadra del blocco di Cadice.

    I venti deboli ed incerti costrinsero gli inglesi ad arrancare lentamente verso l’ancoraggio di Linois e solo alle 7.00 del 6 luglio la Venerable giunse in vista dei legni francesi, da parte loro operosamente impegnati ad accostarsi quanto più possibile alla riva: Saumarez non perse tempo ad issare il segnale di ingaggiare il nemico non appena possibile. Linois aveva piazzato le sue navi con intervalli di circa 500 yard l’una dall’altra, con l’estremità meridionale della sua linea coperta dalla batteria dell’isola Verde e quella settentrionale dai pezzi di Santiago. Ulteriori cannoni del forte che sorgeva sulla spiaggia e di altre due torri contribuivano a rafforzarne la posizione; quattordici barche cannoniere spagnole appostate sulle secche completavano le difese.

    Le stesse deboli brezze che li avevano tanto penosamente portati a destinazione impedirono agli inglesi di entrare in azione nell’ordine stabilito da Saumarez. Il Pompee, l’ammiraglia inglese, dopo aver ricevuto il fuoco delle batterie spagnole si espose alle bordate del Muiron, dell’Indomptable, del Desaix e del Formidable, rispondendo solo alle ultime due navi e dando ancora verso le 8:45 vicino al lato di dritta della prua del Formidable. Circa cinque minuti dopo l’Audacious si ancorava fianco a fianco dell’Indomptable e, alle 8:55, il Venerable faceva lo stesso posizionandosi sul giardinetto di dritta del Formidable. Non appena posizionatesi cominciò un’azione furiosa, nel corso della quale le navi francesi continuavano a tonneggiare lentamente verso terra. Ciò fu un bene per il Pompee poiché la corrente gli aveva fatto rivolgere la prua verso il fianco dell’ammiraglia francese rendendolo quindi incapace di rispondere al distruttivo fuoco nemico. Frattanto il Caesar, ancoratosi davanti all’Audacious, scaricava la propria bordata di sinistra sul Desaix, imitato da presso dall’Hannibal che si era posizionato sul lato di dritta della prua del Caesar. Infine lo Spencer, ultimo arrivato, finì per scadere troppo sottovento non riuscendo più a riprendere una posizione utile nello svolgimento della battaglia, pur essendo invece sufficientemente vicino alle batterie spagnole da riceverne il fuoco.

    A causa della posizione che aveva preso, il Pompee era in grado di usare soltanto una manciata dei suoi pezzi: poco dopo le 10:00, nel tentativo di salvarla, Saumarez ordinò all’Hannibal di impegnare pennone contro pennone l’ammiraglia francese. Questo tagliò le proprie gomene e fece vela con la tenue brezza, abbattendo per posizionarsi fra il Formidable e la terra; ma alle undici si incagliò. Alcuni cannoni della sua batteria principale di sinistra riuscivano a colpire l’ammiraglia di Linois, altri di dritta la Torre Almirante e la batteria di Santiago; faceva furiosamente fuoco contro ogni nemico a tiro mentre i suoi marinai cercavano febbrilmente di disincagliarla.

    Alle 11:15, preoccupato che altri vascelli inglesi potessero posizionarsi con successo fra la sua linea e la terra, Linois ordinò alla squadra di tagliare le ancore e riposizionarsi ancor più vicini alla riva: il Formidable si ancorò nuovamente, mentre il Desaix e l’Indomptable si incagliarono.
    In ogni caso le navi inglesi erano rimaste troppo lontane per far fuoco a pieno effetto. Saumarez, quindi, ordinò anch’egli di tagliare le gomene per poi ricredersi a causa della brezza sempre più tenue, nonché dei sinistri scogli sottovento. Il Pompee frattanto aveva superato la fase più critica e, con le poche scialuppe che non erano ancora state distrutte, tentò di mettersi al riparo, rimorchiato fuori dalla baia. A Saumarez restavano troppe poche scialuppe per tentare un assalto con la fanteria di marina verso le batterie terrestri che, in ogni caso, erano già state rinforzate dai marinai francesi; alle 13:35 diede l’ordine di disimpegnarsi, ritirando le sue cinque navi superstiti verso il mare aperto. L’Hannibal, parzialmente disalberato,lo scafo a pezzi, silenzioso ma con ancora i colori ben in vista, restava nella baia.

    Il Capitano Ferris, visto il ritiro della squadra e constatato che qualsiasi ulteriore resistenza si sarebbe dimostrato un orrendo sacrificio, ordinò il cessate il fuoco concedendo ai suoi uomini ed ai suoi ufficiali il meritato riposo: poi, quando si rese conto che non ci sarebbe stato alcun tentativo di salvataggio, si arrese.
    Le perdite per entrambi gli schieramenti furono pesanti. Gli inglesi ebbero un totale di 121 morti (75 soltanto sull’Hannibal), 252 fra feriti, dispersi e prigionieri; l’Hannibal perse l’albero di prua e di maestra, con molti pezzi fuori uso. I francesi ebbero 306 morti e 280 feriti, e tutte le loro navi soffrirono moltissimi danni nello scafo e nell’alberatura.

    I francesi, ben addestrati e ben guidati, avevano combattuto duramente: una combinazione felice di condizioni climatiche, fortuna e supporto terrestre gli aveva dato la vittoria contro un nemico superiore in forze, riuscendo anche a catturarne una nave di linea.
    Ma è anche importante riflettere sul fatto che una delle rarissime vittorie navali della Francia durante le guerre Napoleoniche (od uno dei rari smacchi britannici, a seconda delle preferenze) era arrivata con le navi impegnate ben sottocosta, piuttosto che in mare aperto, in uno scenario in cui le casualità avevano un peso, non dico decisivo, ma quasi.
     
  2. Driant

    Driant

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    Interessante!! Complimenti davvero.:approved:
    Riuscirono poi francesi e spagnoli nella traversata del meditteraneo?
     
  3. panzerJager

    panzerJager

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    Ovviamente no.. :)
    Saumarez ebbe la sua rivincita pochi giorni dopo, quando la divisione del Vice Ammiraglio Moreno tentò di scortare i francesi fuori dalla baia, oltretutto con un rapporto di forze chiaramente a favore dei franco-spagnoli: se gli inglesi potevano schierare un 80 cannoni e quattro da 74, il nemico aveva dalla sua ben due mostri da 112 pezzi, uno da 94, tre da 80 e tre da 74.

    Lo scontro che seguì avvenne nottetempo, questa volta in mare aperto e, nonostante i proclami del francese Capitano Troude al Contrammiraglio Linois, gli alleati subirono una sonora sconfitta, perdendo per esplosione entrambi i 112 (Real Carlos e San Hermenegildo) ed un 94 che fu catturato (St. Antoine).

    Gli inglesi non persero alcun vascello ed il massimo che gli alleati riscirono ad ottenere fu di rientrare ancora una volta entro Cadice con le ossa rotte.

    ciao
     

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