Il pluridecorato asd Taglia rientra in NWI col suo secondo recente articolo, questa volta si parla della Battaglia di Stalingrado. Link all'articolo: http://www.netwargamingitalia.net/s.../le-cronache/la-battaglia-di-stalingrado.html Per ulteriori sviluppi e discussioni sull'oggetto dell'articolo ma anche sull'articolo stesso, postate pure in questa discussione.
Forse è una svista, ma Paulus si consegnò ai russi (tenente Fedor Ilcenko) alle 7:45 del 31 gennaio, quando il capitano Behr (stato maggiore Milch) ricevette il segnale "ci arrendiamo" trasmesso dal telegrafista del generale Schmidt dai sotterranei dei magazzini Univermag. Fu Strecker, dopo continui ripensamenti, ad arrendersi il 2 febbraio con le 6 divisioni e mezzo che ancora resistevano nella parte nord della sacca di Stalingrado.
bella l'idea di scrivere film e libri consigliati solo che penavo si dicesse IMPONENTE ARTIGLIERIA e non IMPOTENTE oddio sempre di sparare si tratta .....................................
Spero che Freud non si aggiri da queste parti, chissà che conclusioni nefaste potrebbe trarne (corretto) Riguardo alla precisazione di GyJex, hai ragione. Correggo anche quello
Domanda: Ma se la 11 armata di manstein non fosse stata smembrata e avesse preso parte all' operazione Blu, sarebbe cambiato qualcosa ?? Domanda: Ma non era meglio mandarci gli alpini italiani sul Caucaso, invece che impiegarli come semplice fanteria ??
In centomila gavette di ghiaccio mi pare che bedeschi scrive che inizialmente la missione era quella...
l'obiettivo iniziale era quello, poi gli alpini furono messi a tappabuchi sul Don, ritengo che il problema principale fosse il trasporto del cda alpino, che aveva bisogno di treni per spostarsi sul caucaso. EDIT del resto l'Armir era composta da un corpo di fanteria tradizionale, da un corpo semi motorizzato e da un corpo da montagna, quindi era un'armata composita che, teoricamente, si prestava per operazioni in teatri di guerra diversi.
Secondo me a elencare gli errori svolti su quel fronte sono cosi tanti e assurdi che ci si stupisce che qualcuno e' tornato per raccontarlo. usare truppe di montagna per difendere la steppa, praticamente nessuna riserva, l'unica unita' motorizzata (la Celere) messa in posizione statica,armi inadeguate se non pessime,una difesa rigida e quasi passiva, comando tedesco che faceva gli affari suoi,buttare divisioni su divisioni a stalingrado...e si potrebbe ancora andare avanti. C'era ben poco che gli italiani potevano fare qualcosa per cambiare le cose ed e' gia stupefacente che siano riusciti a sopravvivere e che alcuni ne siano usciti con le loro gambe. La grande lezione del Don non e' tanto militare ma piutosto umana. Nonostante avversita' che molti di noi considerebbero assolutamente insormontabili, in un momento cosi cupo e terribile, di una delle guerre piu' dure e devastanti della nostra storia, la volonta' di vivere e la naturale solidarieta' che esiste tra gli uomini sono riuscite ad avere la meglio sulla follia della guerra. Scusate il linguaggio un po' pomposo ma sono sempre rimasto stupito da questa pagina di storia.
La mia tesi di laurea si intitolava: "La campagna di Russia nella memorialistica italiana del dopoguerra". Avrò letto quasi tutte le pubblicazioni italiane (diari, memorie, resoconti, etc.) sull'argomento, più di un centinaio di testi che se paragonati alla proporzione del nostro coinvolgimento sono certamente tanti, a testimonianza dell'impatto umano che quelle vicende ebbero sui nostri uomini (in questo caso più che altri termine più appropriato di "soldati"). Ne è venuta fuori un'analisi di 300 pagine che più che storico-militare in senso stretto, direi che è socio-antropologica, sebbene inserita profondamente in vicende militari. E' stato un lavorone ma mi ha dato grande soddisfazione sia nella parte di ricerca che di stesura. Tra l'altro mi è valsa 10 punti, che a Scienze Politiche della Sapienza sono tanti, evidentemente non sono stato l'unico ad apprezzarla (scusate l'immodestia ). Se gli dessi una corretta, snellissi i contenuti, insomma la rendessi meno "tesi" e più racconto, quasi quasi potrei chiedere ai nostri amministratori di pubblicarla qui .
La mia stampante freme, stamane ha stampato 70 pagine di memorie di Armando Migliorini (graduato del X raggruppamento trasmissioni e uno degli artefici della prima radio libera d'Europa (Radio Sardegna)), ma ha ancora voglia di stampare
'stardi ...uno butta lì una cosa e subito la prendete in parola! Scherzi a parte il problema è questo: - o vi sorbite la tesi così com'è ed allora non ci vuole nulla. - oppure dovendola "rivedere" ed "alleggerire" potrebbe volerci una vita . Intanto magari provo a cercare i file e vedere quanto "oscenamente" era scritta . Anche se era un lavoro che lasciava molto la parola alle fonti primarie (memorialistica) e quindi dovrebbe risultare tutto sommato "scorrevole" lo stesso. Vi aggiorno....con calma eh!
Allora? Quanto ci fai aspettare..... sai non vogliamo metterti ansia fai pure con calma ma se ti dai una mossa siamo tutti più contenti ovviamente si scherza
Lo sò che si scherza...maledetti ba***di . Ieri sera mi son dato da fare ed ho ripescato i file della mia tesi, ho trovato tutto e questa, conoscendomi, è già una notiziona :contratto:. Ora datemi giusto il tempo di rimaneggiare (velocemente) il tutto...poi di farlo supervisionare ai nostri (cari) boss.
Compagno Generale, direi che la cosa ideale da fare sarebbe caricare direttamente in questo thread il pdf, poi inserirne un link per il download in un box a fianco dell'articolo di taglia, come "bonus content", ed infine inquadrarlo fra gli articoli di storia militare ma come rimando ad una pagina in cui scaricare il pdf. Non credo ci sia da supervisonare, trattandosi di lavoro di tesi, sarà stato certamente già ultra supervisionato e da persone molto più competenti di noi (forse ) Caricarlo come articolo standard sul sito....urrghh..si potrebbe fare ma è una impresa non da poco. Poi suppongo che l'utenza voglia usufruire del documento in formato pdf piuttosto che sfogliarsi decine e decine di pagine web. In ogni caso dicci cosa desideri sia fatto con la tua tesi. Ovviamente non mi sembra giusto applicare le regole della nostra CopyRight Policy. ciao
Si dai mettiamolo nel mio articolo così la gente penserà che l'ho scritta io e sarò il primo ingegnere informatico laureato con una tesi sull'Ostfront