Befera ha annunciato che dal 1 marzo (giusto dopo le elezioni, ovviamente !) diventerà operativo il nuovo redditometro, collegato all'Anagrafe dei Rapporti Finanziari e al sistema Serpico (il nome è tutto un programma; potevano chiamarlo Rex ). Ed a valere dai redditi 2009, alla faccia dello Statuto del Contribuente !!! Il sistema ha l'obiettivo di 'scovare' statisticamente i presunti evasori, sui quali poi fare scattare richieste di informazioni, contraddittorio ed accertamenti. Ma il meccanismo è 'diabolico', perchè presume in via puramente statistica (dati medi ISTAT sui consumi delle famiglie, per 'gruppi omogenei' ... aahh viva Trilussa; dati statistici ai quali vengono aggiunti quelli singolarmente noti all'Agenzia delle Entrate : beni censiti come auto, barche, cavalli; utenze, polizze assicurative, rate dei mutui e dei finanziamenti - direttamente dalle banche dati dei gestori / compagnie / banche / finanziarie; e forse anche qualche altro elemento pescato da altre banche dati) le spese dei nuclei familiari e le confronta con i redditi dichiarati (al netto degli investimenti). Se i redditi sono insufficienti (con una tolleranza del 20%, non chiara nell'applicazione), scatta la soglia di attenzione automatica e tutte le conseguenze procedurali. Ma dato che NESSUNO può dimostrare, di fatto, di aver speso MENO del valore medio statistico conteggiato da Serpico (soprattutto per anni passati e senza che l'Agenzia abbia specificato COSA si dovrebbe / potrebbe produrre a supporto : se anche avessi conservato tutti gli scontrini, non sarebbe una prova sufficiente, perchè ovviamente per l'Agenzia potrei averne eliminati altrettanti e comunque è specificato che tra i due rilievi - statistico e puntuale, varrà sempre quello maggiore !), la cosa si fa (molto) dura. Il CorSera ha già imbastito una bella polemica e Befera ha risposto in modo molto piccato, con una dichiarazione del tutto 'stupida' Parte 1 : Ostellino : http://archiviostorico.corriere.it/...06_b2426daa-57cb-11e2-914e-c98b39d21e79.shtml Parte 2 : La risposta di Befera http://www.corriere.it/economia/13_...ia_67af3544-595a-11e2-bf1c-a7535a9f5f63.shtml «Il nuovo redditometro è solo una procedura informatica» e la gogna è quindi solo un pezzo di legno ... (frase, la prima, che solo un burocrate pagato 700.000 euro all'anno, e che ha dimenticato usi e costumi della gente normale, e/o che vuole dichiaratamente prendere per i fondelli e/o vuole abusare dell'ignoranza della gente - scegliete voi - può avere il coraggio di pronunciare) Parte 3 : De Bortoli a Befera, in calce alla lettera pubblicata «Caro Befera, il Corriere e Ostellino rispettano il suo lavoro. Lei è stato difeso da questo giornale in più di una occasione. Le critiche, anche dure, in democrazia sono legittime. Se il tasso di suscettibilità che traspare dalla sua lunga lettera è misura della serenità e dell'equilibrio con cui l'Agenzia che autorevolmente presiede opera sul territorio e dialoga con i contribuenti, c'è di che preoccuparsi» Parte 4 : La tabella http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2013/01/07/pop_fisco.shtml Ora (faccio un unico esempio, ma il principio è quello - vedi tabella) una famiglia di tre persone a Milano dovrebbe avere consumi 'statistici' per circa 2.000 euro/mese, oltre a quelli effettivamente sostenuti e rilevati direttamente dall'Agenzia. Cioè, minimo, circa 24.000 euro all'anno. Ai quali devono corrispondere almeno pari ricavi dichiarati. Caso 1 : professionista che dichiara 40.000 euro all'anno (ma ne fa 100.000, incluso il 'nero'); e che non fa la stupidata di versare l'eccedenza evasa in banca, ma la usa per acquisti non tracciabili (incluso valori) o la porta all'estero o la mette sotto il materasso. E' un contribuente perfetto : dichiarato 40.000 a fronte di consumi presunti di 24.000 + eventuali spese direttamente rilevate. COERENTE. Evaso = 60.000. Caso 2 : famiglia monoreddito, con esattamente 24.000 euro dichiarati, che fa i salti mortali e cerca di mettere qualcosa da parte (per es. non usando la macchina in città ma un economico abbonamento annuale ai mezzi pubblici - Ma l'Istat prevede il contrario). Non spende 2.000 euro / mese ma solo 1.500, risparmiando su vestiti, trasporti, spese voluttuarie, ecc. Spese = 18.000. I 6.000 euro non spesi sono stati investiti in BTP. Redditometro : 24.000 - 6.000 (investimenti) = 18.000 (reddito dichiarato disponibile) vs. spesa statistica minima presunta di 24.000. NON COERENTE. Questa famiglia è costituita da evasori, che non hanno evidentemente dichiarato proventi in nero (dato che hanno investito 6.000 euro che statisticamente NON POSSONO aver risparmiato). Scattono le richieste di informazioni, ecc., fino all'accertamento. Come quella famiglia possa dimostrare di aver speso effetivamente 18.000 euro è un mistero. Ma l'onere (impossibile) della prova è a suo carico. Ovviamente lo stesso esempio vale per chi acquista un'auto senza finanziamento, una casa senza mutuo (se la differenza tra quanto ha disinvestito dai precedenti risparmi e il valore della casa lo porta ad avere ricavi dichiarati < del minimo dei consumi 'statistici'), ecc.ecc. Vale per tutti i nuclei familiari con reddito basso e che tendono a risparmiare, perchè il reddito residuo 'disponibile' non sarà CONGRUO. Ma non vale per i nuclei familiari a reddito medio alto (anche evasori), e che 'si godono la vita', dato che il loro reddito disponibile (pur avendo magari evaso il 50% dei ricavi) sarà sicuramente sopra soglia. Conclusione : risparmiare troppo ed in modo onesto, tirando la cinghia, diventa un grosso azzardo e rischia di mettere il cittadino sullo stesso piano dell'evasore vero, che se è un pò scaltro, non verrà comunque beccato. Bel colpo Befera; bel colpo Italia; chi ha approvato questa genialata ? RISPOSTA DRAMMATICA : PRATICAMENTE NESSUNO ! E' una estensione del DPR600/1973 (!!!), con una modifica del 2010 tanto scarna e vuota nel testo, quanto drammatica nelle possibili conseguenze, che sarà passata inosservata !!! Tanto i politici, ammesso che ci capiscano, non hanno certo il problema della tolleranza rispetto ai consumi medi ISTAT ... http://redditest.agenziaentrate.it/art_38_redditest.pdf A questo punto, preferisco di gran lunga l'obbligo alla moneta elettronica e la sicurezza di essere trattato per quello che effettivamente ho compiuto, senza elucubrazioni statistiche sul 'quanto dovrei consumare' per essere un cittadino onesto.
Parole Sante! E' stato esteto a tutti i contribuenti quello che già avviene con i liberi professionisti e con le imprese da qualche anno con gli Studi di Settore. Nel nome della lotta all'evasione vengono calpestati i diritti dei cittadini a partire proprio dall'inversione dell'onere della prova, le cui conseguenza in sede di contenzioso tributario sono semplicemente devastanti!! E pensare che non posso sapere come vengono spesi (nel dettaglio) i soldi pubblici nel mio comune...
Dimenticavo. In caso di contraddittorio il dibattito è a un tale livello tecnico che la stragrande maggioranza dei cittadini saranno costretti ad avvalersi della consulenza di un professionista, il cui onere, a torto o a ragione, sarà a carico del contribuente. Ma l'Agenzia delle Entrate non ti chiede scusa per il disagio arrecato ed il tempo perso e tanto meno ti risarcirce i soldi della parcella del Commercialista.
Esatto ! Con la sottile differenza che lavoratori autonomi e imprese sono da sempre obbligati alla tenuta di libri contabili e documentazione di riscontro, mentre alle famiglie, ovviamente, un simile obbligo non è mai stato imposto (ma nemmeno mai prospettato) e quindi l'impossibilità di sostenere l'onere della prova è manifesta, oltre che veramente assurda.
Io non commento, ma spero che si trovino qualche altro buontempone che da fallito per tasse impari l'arte del trinitrossipropano.
ragazzi, scherzi a a parte. Se la cosa non viene immediatamente affrontata (non saprei da chi - Maie, parlane con Giannino e che ci monti un gran casino !) ci saranno milioni di famiglie sommerse da avvisi di incoerenza, di contraddittorio e di accertamento, solo perchè hanno risparmiato troppo (e quindi consumato troppo poco) o perchè i genitori hanno pagato la rata del mutuo o del finanziamento ai figli ... E pensate a tutti i disoccupati / sottooccupati / cassaintegrati / esodati : ovviamente non hanno redditi statisticamente sufficienti per i loro statistici consumi ... Se l'Agenzia delle Entrate dimostrasse con dati reali che i miei consumi sono incoerenti (superiori) con i ricavi dichiarati sarebbe perfettamente logico e lecito. Ma la presunzione statistica (che i miei consumi siano superiori al mio reddito disponibile, al netto dei miei risparmi) e con una INSOSTENIBILE inversione dell'onere della prova è FOLLIA PURA, ben al di là dei peggiori scenari da 'Grande Fratello' ! Peraltro senza alcuna possibilità di scovare i reali grandi evasori (chi è quell'idiota che dichiara 20.000 euro e si compra un Cayenne o una villa in Costa Smeralda intestandola a se stesso ?) Siamo alla fine dello Stato di Diritto ... : ripeto : per me sarebbe molto preferibile, a questo punto, la moneta elettronica e la tracciabilità di tutti i movimenti ... almeno non ci sarebbero dati inventati e palesi ingiustizie, e gli evasori ed i delinquenti non avrebbero più materia prima.
@rob Non ti preoccupare più di tanto, gli ispettori e i funzionari pubblici in questo periodo sono spariti, le aziende sono mesi che non ricevono ispezioni. Non andranno a famiglie di certo. In questo momento hanno un problema molto più grosso, e che si dice poco in giro, cioè che non ricevono le tasse, che vengono già dichiarate, perchè le aziende non hanno i soldi per pagarle. Soprattutto i sostituti, e senza quelli chiudiamo. La grande impresa è a galla perchè ha accesso al credito, ma la piccola ha finito le batterie a dicembre. Qualcosa di Export c'è ancora, stiamo usando i fondi UE con truffe pazzesche , ma non so se basterà. Secondo me , nemmeno la metà delle PMI è in regola con i pagamenti Irpef .
Beh, persone che il nero lo reinvestono in prodotti di investimento collegati a conti personali (magari intestati alla moglie) non sono una rarità, te lo posso assicurare (almeno, era così nel 2006-2007, non penso che la situazione sia oggi drasticamente cambiata). E ti parlo di evasori totali, gente che non dichiarava un centesimo. Sposteranno tutto all'estero... Non ho esperienza sulle auto ma ho dei conoscenti che fanno i commercianti che girano in SUV da 50k+ euro e che non dichiarano tanto più di me (e io una macchina del genere ovviamente non me la posso permettere). Non tutti hanno la possibilità di avere dei prestanome. Sull'inversione dell'onere della prova sono perfettamente d'accordo con te: è un meccanismo perverso... Ciao.
Caro Bacca, vorrei avere il tuo ottimismo. «Il nuovo redditometro è solo una procedura informatica» (Befera dixit) E' la vittoria della peggiore burocrazia spersonalizzata, con Serpico che confronta dati inventati statisticamente e prepara migliaia (o milioni) di avvisi in automatico ! E a quel punto, come ha detto Silvan, ti devi anche pagare un commercialista per cercare di difenderti, per il ricorso, ...
Ma i leasing sono intestati alle società, quasi mai ai titolari ... (a meno che non siano idioti) Il redditometro analizza i nuclei familiari, non le aziende o i redditi da lavoro autonomo Se poi c'è gente che ha reinvestito il nero sui conti personali, peggio per loro. Ma come distinguerli da coloro che hanno risparmiato più di quanto previsto da una stupida statistica ISTAT : il risultato è il medesimo (purtroppo)
@rob io sono tranquillo perchè da un commercialista ci lavoro, e i clienti, come me, non hanno ne soldi , ne nulla da nascondere. Sul fatto di essere ottimista avrei qualcosa da ridire...
Ci sono milioni di famiglie in difficoltà (disoccupati, sottocupati, esodati, cassaintegrati) che per definizione hanno dichiarato redditi inferiori ai consumi medi statistici ... avranno problemi, perchè tecnicamente risulteranno 'non coerenti'. Se qualche familiare li avrà aiutati, avrà problemi ... E ci sono milioni di famiglie che spendono meno delle medie ISTAT, per definizione (dato che sono medie) e che avranno risparmiato la differenza e che tecnicamente risulteranno 'non coerenti' ... Nemmeno io ho nulla da nascondere. Ma non mi va che il mio 'comportamento economico' sia confrontabile con una stupidissima media ISTAT e che nel caso, sia io a dover dimostrare (come ?) il motivo dello scostamento dalla suddetta media. ASSURDO E INCIVILE, al di fuori delle regole fondamentali del diritto
Non parlavo di leasing. Io ti parlo di categorie di lavoratori che - di solito e almeno 6-7 anni fa - presentavano mod. UNICO da fame (tipo 10.000 o 12.000 euro lordi all'anno) e patrimoni *personali* spaventosi in banca che crescevano anno dopo anno. Non hanno 20.000 società intestate né hanno tecniche di evasione molto sofisticate... Semplicemente, hanno un po' di conti in giro per la piazza e distribuiscono il nero qui e là. L'agenzia delle entrate non ha (aveva?) accesso diretto alla tua movimentazione bancaria a meno che non faccia una specifica indagine su di te. Per carità, si faranno furbi anche loro, però come prima era veramente ridicolo... Chiaro. Ti assicuro che ci sono, anche perché prima dell'introduzione di SERPICO il rischio di essere beccati era molto basso... Mi versavo 10.000 euro in contanti a botta sul conto dei miei genitori / mia moglie (evitando di superare le soglie giornaliere e settimanali di GIANOS - in questo capirai che trovavano tutta l'assistenza del direttore di banca di turno). Siamo d'accordo, su questo punto è assurdo, io volevo solo precisare che nella mia (piccola) esperienza lavorativa di gente che il nero lo faceva girare abbastanza alla luce del sole senza incorrere in particolari sanzioni ne ho vista qualcuna. Poi magari si tratta di un caso limitato alla mia zona (Piemonte) e negli ultimi anni è successo di tutto, francamente non lo so ma ne dubito. Ti cito solo questo aneddoto: un direttore di banca parlando di elezioni (mi sembra fosse il 2005 o 2006 non ricordo) mi disse che avrebbe votato per chiunque avesse proposto un inasprimento dei controlli fiscali perché si era stufato confrontare quanto pagava lui di tasse con quello che pagavano i clienti più ricchi della sua filiale. Fai tu... Ciao.
Ma fatemi capire, con questo sistema una persona non può nemmeno risparmiare (per quanto sia possibile farlo in questo periodo), perché lo stato si aspetta persino che i consumi siano proporzionati al reddito? Cioè, per risultare un cittadino onesto, devi necessariamente sborsare dei soldi in beni e servizi? Concordo sulla questione dei disoccupati e degli esodati e non mi piace per niente il fatto che per affrontare questa procedura sarà indispensabile la consulenza di un commercialista (altri $$$ da sborsare, ovviamente).
Gli esempi che fai tu, giustissimi, potevano essere tranquillamente intercettati con un semplice incrocio tra versamenti sui conti e ricavi dichiarati (a), senza mettere di mezzo i 'consumi statistici'. Se sui miei conti (mio e di mia moglie) confluiscono (come nell'esempio iniziale) 24.000 euro ed nel 730 congiunto ne abbiamo dichiarati esattamente 24.000, non siamo automaticamente 'a posto'. Se ne abbiamo risparmiati 6.000, investendoli in BTP, e quindi abbiamo mantenuto la mia famiglia con i 'soli' 18.000 residui (per differenza), i nostri consumi effettivi (18.000) sono incompatibili con i 24.000 dei 'consumi statistici' ed la mia famiglia diventa un possibile evasore ... (b) (a) sarebbe stato logico ed efficace; (b) è il frutto di una mente perversa ... e soprattutto è illogico ed inefficace. PS : se però, per assurdo, i 6.000 non utilizzati, li abbiamo prelevati e nascosti nel materasso, per il redditometro i ricavi (24.000) ed i consumi (24.000) sono coerenti !!! Sempre per assurdo, quindi, se creo del nero o prelevo del contante per portarlo all'estero, risulto più onesto e 'tecnicamente coerente' che se investo in BTP, perchè non disallineo i miei ricavi dai 'consumi statistici' !!!
Scusa ma se la tua dichiarazione dei redditi è di 24000 Euro il fatto che tu abbia speso 18000 Euro anzichè 24000 Euro non è un'anomalia. Sarebbe un'anomalia se tua dichiarazione dei reddti fosse di 18000 Euro e tu avessi speso 24000 Euro. Chiaro che se confronti solo la spesa effettiva con quella ipotizzata risparmiare produce anomalie, ma se confronti il dichairato con la spesa effettiva e con la spesa ipotizzata un risparmio non da adito ad anomalie, perchè comunque fa fede il dichiarato che è superiore all'effettivo speso.
il problema è che lo stato pretende di sapere quanti soldi ti servono per vivere e se non li dichiari vuol dire che gli hai evasi.
Il Medioevo ed il terzo mondo si é raggiunto con l'inversione dell'onere della prova a carico dei cittadini e la retroattività. Si non basta più ormai protestare quando i princimpi di civiltà, prima ancora che di giustizia vengono lesi in maniera così arbitraria
Probabilmente non mi sono spiegato in modo chiaro. Se io ho dichiarato redditi per 24.000 (che concidono con tutte le entrate sui miei c/c !), ma ho anche investito 6.000 in BTP, per il redditometro i miei ricavi disponibili sono 24-6=18.000. Dato che lo stesso redditometro prevede un consumo medio statistico, per una famiglia di 3 persone, a Milano, di 2.000 euro al mese, oltre alle spese effettivamente intercettate (rate di mutuo / finanziamento, polizze assicurative, utenze ecc.ecc.) e quindi un consumo MINIMO di 24.000 euro / anno, i miei ricavi disponibili sono 'non coerenti' con i consumi presunti ... quindi sono un evasore. Ma se non avessi investito in BTP (prelevando 6.000 euro in contanti e mettendoli del materasso o in Svizzera) sarei in regola, perchè i ricavi dichiarati e disponibili coinciderebbero (24.000) e sarebbero uguali ai consumi presunti A questo punto IO ho l'oner della prova, cioè dimostrare che ho effettivamente speso solo 18.000 euro per il sostentamento (come ?); ma comunque il redditometro prevede che tra dati, relativi ai consumi, effettivi e statistici VALGA SEMPRE QUELLO SUPERIORE ! Quindi se anche potessi dimostrare di aver speso solo 18.000 euro, risparmiansone 6.000, non sarebbe comunque sufficiente !