Plaza de Mayo, Buenos Aires. Nel centro della capitale, politici, ruffiani, uomini d'affari, terroristi, criminali, spie, intellettuali ed idealisti si incrociano di continuo, trafficando, complottando e facendo progetti. Sovrasta la piazza, il palazzo presidenziale. La finestra della grande terrazza, dalla quale appare ormai sempre più di rado il Presidente, è chiusa, come se all'interno dell'edificio non ci fosse nessuno. Eppure le luci sono sempre accese, anche nelle ora più tarde della notte. La sede del Governo è poco più lontana, nemmeno a un isolato di distanza. Nella direzione opposta sorge il neo-nato Parlamento della Repubblica. In basso, in mezzo al brusio, tra la folla, lungo i vicoli, si tramano i destini di tutta la Nazione.
Plaza ore 2:27 Nino de Bolivar era tornato a Buenos Aires per alcuni suoi affari personali, nottetempo aveva preparato con i falangisti locali dei nuovi comunicati....era da qualche mese che la falange non si faceva più sentire ma la riorganizzazione ne aveva fatto ora un movimento più esteso e compatto e con un margine di azione maggiore, per le strade presso la piazza e nella piazza stessa fu rilasciato il seguente comunicato su un foglio con il simbolo della falange: PREPARATEVI! Siam tornati e siam più forti di prima, siamo pronti a destabilizzare definitivamente questo governo che osa chiamarsi democratico dopo che ha passato per le armi migliaia di argentini o sbattuti in prigione solo per essere sospettati di esser falangisti,comunisti o semplici oppositori al regime. Colpiremo con estrema durezza contro il governo e la sua rappresentanza. Per la gloria della Falange!
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La Croce del Sud Quotidiano del Partito Democratico dell'Argentina Azione legale del PDA e del PRN annulla la scarcerazione di Qwerty La corte d'appello di Buenos Aires annulla il provvedimento speciale adottato dalla Junta BUENOS AIRES - La corte d'appello della capitale ha ieri sera accolto il ricorso presentato dalle dirigenze riunite dei due partiti liberali alleati. I rappresentanti legali dell'offesa hanno puntato sul dimostrare che i venti di guerra han reso nuovamente instabile la situazione e messo in pericolo la Costituzione, e che quindi la scarcerazione del leader del Partito Socialista, macchiatosi dei reati di spionaggio e associazione sovversiva e considerabile un terrorista, avrebbe rischiato di far riprecipatare il Paese nel disordine. La sentenza del giudice Darsky dimostra quanto siano cambiate le cose con l'avvento della democrazia, la magistratura ha bloccato un atto arbitrario della Junta. "E' la prima grande vittoria della Costituzione - ha dichiarato Simon Patton - Non ci saranno più abusi di potere, è un grande giorno per l'Argentina".
L'ammiraglio stava passeggiando in Plaza de Mayo... acquistò il giornale da un ragazzino e cominciò a leggere l'articolo in prima pagina. Prima ancora di aver terminato, aveva già cestinato il quotidiano e si stava dirigendo ad ampie falcate verso gli uffici del governo centrale. "Qualcuno dovrà dare delle ragioni, per questo" pronunciò a mezza voce e con un ghigno aggressivo.
La Croce del Sud Quotidiano del Partito Democratico dell'Argentina Caso Qwerty: Una doverosa rettifica Questa testata deve operare una piccola rettifica, al titolo di apertura dell'edizione di ieri, infatti parte delle notizie non godono di ufficialità. La direzione ha cosìvoluto esprimere il riconoscimento delle proprie responsailità, tuttavia non vuol rappresentare una totale smentita della notizia
Un gruppo di falangisti aveva informato Nino de Bolivar di quanto era accaduto al rosso qwerty, tuttavia poco si fidavano di questa mossa e così Nino si recava verso la Honorable Casa sia per andare a discutere di questa situazione sia per esporre il proprio parere sulla guerra in Brasile...era il caso di approfittare di questa piccola chance per fermare la Junta...e chissà..
La Croce del Sud Quotidiano del Partito Democratico dell'Argentina Cosa ne è stato del decreto Patton? In un periodo di dibattito sui "poteri speciali di guerra" è lecito chiedersi perchè la legge che per prima aveva cercato di limitare l'attività fascista, sono loro i nostri nemici, combattiamo contro Hitler e Mussolini, non venga applicata alla regola. Dall'alto del loro realismo politico i leader del Partito han sempre aperto al dialogo, ma ora si chiedono se realmente non sia un tentativo di restringere la libertà costituzionale, infatti i prima a dover venir colpiti da questi poteri dovrebbero essere i simpatizzanti di Hitler... Mano tesa dai Democratici Brasiliani Il clima di guerra è vissuto da due parti come sempre, non nascondiamo le antipatie per il governo radicale di sinistra brasiliano, da eliminare al più presto dal sud America, anche se abbiamo a cuore evitare per quanto possibile gli spargimenti di sangue. Fra i movimenti di opposizione opera in semi clandestinità "Democrazia Brasiliana" movimento molto simile al Pda, anche essi vorrebero evitare la guerra, soprattutto dopo i recenti fatti del nostro paese, tuttavia sognano che, magari col nostro appoggio, essi riescano a mettere fine al governo sinistrato. Come per noi anche per il loro movimento internazionalismo e disponibilità a combattere per affermare i principi democratici, come ultima spiaggia, costituiscono un credo politico. Così come contro Hitler la democrazia deve esser difesa se no si perde, siamo pacifisti ma non isolazionisti...
La Croce del Sud Quotidiano del Partito Democratico dell'Argentina Il pericoloso terrorista rosso Qwerty torna in libertà CONCORDIA - Alle ore 13 è uscito dal carcere il leader terrorista, sovversivo comunista e spia sovietica Qwerty. Ad attenderlo fuori dal carcere i suoi sostenitori, che come sempre hanno distrutto tutto quel che gli passava sotto mano, tra l'altro facendo per terra i loro bisogno senza nemmeno pulirci. Qwerty esce gridando "Viva Satana, abbasso l'Argentina", ed i suoi soistenitori si esibiscono in uno scimmiesco "HUHUHUHU", e via verso il ristorante-mattatoio "Il Bolscevico sazio", a mangiare pasta e bambini... una foto del terrorista
Il Corriere della Sierra AFFONDATA LA "CORDOBA". E' GUERRA? Ripetute provocazioni da parte di infiltrati e agitatori brasiliani BUENOS AIRES - Una nuova guerra potrebbe essere alle porte. E' stato reso pubblico dalle autorità della Marina Militare che la nave mercantile "Cordoba", che trasportava grano destinato agli alleati in Europa, è stata affondata da un sommergibile al largo delle Malvinas. Gli esperti della Marina negano che l'attacco possa essere provenuto da un U-Boat tedesco, che con molta difficoltà avrebbe potuto eludere il controllo inglese di quella parte del Pacifico. Fonti britanniche, invece, assicurano l'avvistamento da parte dei marinai di Sua Maestà di un sottomarino brasiliano, lasciato passare perchè non coinvolto nel conflitto. La voce che i brasiliani stiano segretamente appoggiando i nazisti nella guerra scoppiata ormai 3 anni fa si fa sempre più calzante. Alcuni agenti del Servizio Segreto Argentino, ci hanno confidato che dietro i recenti attentati alla vita del Presidente e delle altre cariche dello Stato ci siano agenti brasiliani, istruiti dal loro Governo, amico della Germania, per destabilizzare la nazione argentina. I brasiliani, spaventati dalla ritirata tattica operata dai loro "compagni" sovietici attaccati da Hitler, intenderebbero salire sul "carro del vincitore" ed elemosinare così alcune briciole del potere nazista. "Per attuare il loro diabolico piano però - spiega il prof. Alonso Trombones, ordinario di geopolitica all'Università di Buenos Aires - i brasiliani devono togliere di mezzo l'unica potenza che può ancora ribaltare le sorti del conflitto. Una nazione giovane e battagliera che ha appena sconfitto i nemici vicini ed è pronta a prendere a calci nel sedere quelli lontani. Questa nazione è l'Argentina". Il Presidente e tutta la Junta sono da giorni riuniti nella Sala del Gabinetto per prendere la decisione fatale. L'ora della resa dei conti è giunta.
