Stamattina mi capita in mano Repubblica cartaceo, che dedica le prime due pagine al raid USA in Somalia. Scopro così che l'AC-130 è armato con cannoncini da 7,6mm e un incredibile lanciamissili howitzer da 105mm
eppure essere giornalisti precisi -non bravi, precisi- nell'epoca di internet non dovrebbe essere così difficile
ma se ai tempi dell'invasione yankee dell'Irak ci presentavano i T-72 come l'arma decisiva delle forze corazzate di Saddam! nel 2003.. sappiamo tutti (giornalisti compresi, spero) come è finito il contrattacco dei corazzati Guardia Repubblicana nel febbraio '91..
Vi lamentate del brodo grasso. Io mi ricordo ancora i vari strafalcioni sulla procreazione assistita che si leggevano in tempo di referendum. Queste sono solo "leggere" imprecisioni: comunque lo spectre E' un cargo con dei cannoni: le prime cannoniere erano degli aerei cargo mitragliere montate ai portelli o dei bombardieri con gruppi di mitragliatrici nel vano bombe.
che derivino da quelli non si discute però mi sembra un pò minimalista definirli cargo con un cannone... certo al 99% dei lettori va benissimo però non ti costa nulla fare con precisione il tuo lavoro
Considera che il giornalista deve pensare anche a chi non si intende di mezzi militari: se a una persona digiuna dell'argomento gli parli di cannoniera volante non lo identifica immediatamente coi vari Spectre o Spook,ma se gli dici che è un aereo cargo con delle armi sulla fiancata per sparare su obbiettivi a terra ,la stessa persona almeno riesce a intuire come è fatta e come funziona. Per i fini dell'articolo non è necessario spiegare delle varie contromisure elettroniche o dei mezzi di ricerca, degli artifizi Ir/radar o dei serbatoi maggiorati. non va contro l'etica professionale? faresti sfigurare TUTTI gli altri tuoi colleghi?
guarda quando scrivo qualche articolo per qualche giornale locale so bene che non scrivo ad un pubblico di esperti di urbanistica e scienze sociali (il mio settore) rispetto a quando scrivo qualche pezzo per riviste di settore dove so che chi legge è alfabetizzato. Ciò non toglie che quando scrivo anche per il giornaletto locale debba essere preciso, scrivere: "è un cargo con un cannone" è una stupidata, la notizia è che gli usa hanno bombardato la somalia, vuoi fare il brillante? aggiungi che sono state utilizzate cannoniere volanti, essere precisi non vuol dire per forza i lettori devono essere superesperti in un determinato settore
Ma infatti, per gli scopi dell'articolo non è necessario citare la dotazione in armamenti del AC-130. Se lo fai però, lo fai giusto. Ti invito a leggere questo
Sempre in materia di precisione dei giornalisti, oggi sul sito del Corriere della Sera si può leggere un altro strafalcione, forse anche più grave. Nell'articolo Rockstar affittasi la giornalista parla del fenomeno delle rockstar ingaggiate per delle feste private e in particolare menziona che: Magnati sovietici??? :humm:
Credo che sia il plurale di magnate, liberamente traducibile come riccone,ma riccone sfondato. o forse a uno dei tanti bambini magnati dai comunisti?
penso che Romulus si riferisse al fatto che innanzitutto l'Unione Sovietica non esiste più da 15 anni, perciò andrebbero chiamati russi, non sovietici.. eppoi di magnati/ricconi in URSS non avrebbero dovuto essercene essendo l'URSS un regime comunista.. comunque è un errore che ho già sentito.. in un documentario di Macchina del Tempo/Discovery Channel, sulle guerre nucleari sfiorate si parlava ripetutamente di Boris Eltsin come il presidente sovietico e i russi del 1995 erano ancora sovietici.. mah!
i sovietici sono stati chiamati 'russi' dal 1917 al 1989, adesso che sonodi nuovo russi c'è chi li chiama sovietici
Erano esattamente le mie perplessità: oltre a essere temporalmente errata (siamo nel 2007 e l'Unione Sovietica non esiste più), l'espressione "magnati sovietici" la definirei un ossimoro molto ardito ovvero, per dirla in maniera meno elegante, una boiata stellare!
In reaòtà spesso anche chi traduce i libri commette degli errori veramente marchiani. Ve ne cito solo un paio presi dal libro "crisi quattro" di Andy MnNabb (l'ho preso anni fa in inglese e riletto recentemente in italiano): "presi in mano il fucile, un HK calibro 53",invece di modello 53; "mi girai a sinistra e esplosi a caso tutti i colpi rimastimi: si trattava di un arma silenziata , quindi i proiettili non avrebbero avuto lo stesso effetto di quelli con il detonatore inserito", qua voleva dire non silenziati,ma tradotti in questo modo sembra che il protagoista spari con un cannone invece che con una 9mm. Di questi errori se ne trovano un infinità e la cosa più grave è che solitamente un traduttore di libri ha più tempo per controllare quello che scrive.