la scienza in italia, partendo dalla matematica nelle scuole

Discussione in 'Off Topic' iniziata da qwetry, 19 Settembre 2013.

  1. qwetry

    qwetry

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    www.lastampa.it/2013/09/18/blogs/di...HVJ/pagina.html

    "
    Ieri abbiamo scritto dei primi risultati dei test di ammissione alle università a numero chiuso e delle grandi difficoltà incontrate dagli studenti in particolare in matematica. E’ una questione antica, il controverso rapporto degli italiani con la matematica, esistono fior di comparazioni rispetto alle conoscenze che hanno i coetanei degli studenti italiani all’estero a stimolare ogni anno questo dibattito. Anche dopo l’articolo sono arrivate molte email. Ne pubblichiamo una per provare a discutere anche qui di come i ragazzi studino la matematica nelle scuole italiane:



    Ho letto con molto interesse il suo articolo odierno sui risultati dei test e l’amara constatazione che i nostri studenti sono carenti in matematica. Io ho insegnato Matematica in un Liceo Linguistico e, a queste conclusioni, sono arrivata da anni. Certamente anche noi docenti abbiamo delle responsabilità : non saper imporre la nostra volontà negli scrutini perché osteggiati, non sempre in buona fede ,dai colleghi facenti parte dei consigli di classe. Spesso la nostra materia, negli ultimi tre anni di liceo, è l’unica insufficienza dell’allievo e quindi si dice : fermiamo uno studente perché non è portato per una sola materia? Io ho spesso ribattuto che in qualunque posto di lavoro il non svolgere in modo adeguato una mansione comporta il licenziamento, ma il messaggio non sempre è stato recepito. Allora attraverso il suo quotidiano vorrei lanciare questo grido di dolore : per studiare la matematica non bisogna essere Einstein come per disegnare non è necessario essere Leonardo da Vinci o per suonare il pianoforte Maurizio Pollini ! Bisogna solo studiare regolarmente per assimilare simboli, concetti, procedimenti e solo così se ne può apprezzare la “ magia “. Io sono in pensione da soli 18 giorni ma mi è rimasta l’amarezza, e lo dico senza retorica, di non avere centrato l’obiettivo ossia far capire ad allievi e a colleghi di altre discipline quanto sia fondamentale per lo sviluppo delle capacità logiche dei ragazzi studiare e interiorizzare i procedimenti matematici qualunque sia poi l’attività che si sceglie nella vita. Grazie dell’attenzione.

    Giulia Numa
    "



    differenza dall'europa che conta: minor studio della matematica
    differenza dall'europa che conta: numerosi voti dati a politici che usano espressioni come "la via giudiziaria al socialismo"

    che vi sia un nesso?
     
  2. Murphz

    Murphz

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    Concordo che la matematica è importante, più per lo sviluppo di capacità logiche e analitiche (sempre utili nella vita lavorativa e quotidiana) che per altro se la matematica non è la propria strada.

    Provengo da un ITIS e di matematica ne ho fatta, al primo anno di Ingegneria avevo abbastanza nozioni per averlo potuto affrontare senza "troppi" problemi...però non si può dare lo stesso peso in tutte le altre scuole e percorsi. Con questo non voglio screditare la matematica, anzi, però ogni cosa ha la sua importanza a seconda del cammino che intendi fare e in questo non sono d'accordo con Giulia, non puoi far retrocedere qualcuno per una materia che non è importante al suo percorso (certo se non sa fare una somma è un altro discorso :D). Ad esempio lei insegnava in un liceo linguistico, voglio dire, che ti aspettavi scusa?
     
  3. qwetry

    qwetry

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    mi sembra che ti contraddici da solo, affermi "Concordo che la matematica è importante, più per lo sviluppo di capacità logiche e analitiche (sempre utili nella vita lavorativa e quotidiana) che per altro se la matematica non è la propria strada", che è la stessa motivazione per cui essa è insegnata in qualsiasi scuola, anche nel linguistico (per la stessa motivazione del "non serve nell'ambito linguistico" si potrebbe anche dire che la "storia" non serve in quella scuola).
    queste sono materie di formazione del cittadino "maturo" sfornato da licei e istituti tecnici, quindi quest'ultimo non sforna semplicemente "tecnici", altrimenti si potrebbe togliere ogni materia non attinente all'ambito della scuola ed equiparare gli istituti tecnici a quelli professionali
    che sia la matematica o la storia, passare all'anno successivo senza aver raggiunto il 6(neanche a settembre con l'esame di riparazione) anche in una sola materia significa giungere un giorno al diploma con un buco di conoscenze in un campo, ergo si diventa un diplomato non conforme ai requisiti del ministero per diventare tale
    ma oltre al buco di conoscenze, conta forse anche di più la formazione mentale sbagliata data dalla scuola che permette agli studenti di ignorare una materia, una mentalità che è il contrario di quello che dice l'autrice della lettera: Io ho spesso ribattuto che in qualunque posto di lavoro il non svolgere in modo adeguato una mansione comporta il licenziamento
    io lo vedo come il "garantismo" che parte dalla scuola

    il problema con la matematica è particolarmente grave, essendo la materia meno apprezzata perchè considerata più difficile(a mio parere per il semplice fatto che non è divisa in compartimenti stagni come altre materie, quindi se uno perde il treno poi ha maggiori difficoltà a recuperare), si vedono numerosi studenti arrivare al diploma senza le sufficienti(definite dal programma ministeriale, non è un mio soggettivo parere generico) conoscenze matematiche per il principio buonista diseducativo "ma non si può bocciare per una sola materia!", e il valore formativo della matematica(non le conoscenze in sè, ma la mentalità che fornisce il suo studio) non è secondo a quello delle altre materie.
    e ne conosco tanti di casi come questi (la mia ragazza in primis, diplomata al magistrale con buoni voti, ma portandosi anno dopo anno debiti in matematica che aveva deliberatamente deciso di non studiare), alla matematica nelle scuole non si dà la sufficiente importanza

    tutto questo deriva dal tradizionalismo italiano, dai tempi in cui galileo veniva costretto ad abiurare a oggi non è cambiato molto, viviamo in un paese dove si scherza allegramente, quasi ci si vanta, del fatto di non saper risolvere un sistema di equazioni, mentre si deride accusando di ignoranza chi non sa distinguere tra leopardi e manzoni.
    dalla considerazione che hanno le materie scientifiche in italia rispetto all'europa che conta si vede l'arretratezza del nostro paese


    PS tu sei stato fortunato, io ho fatto l'ITNS, come matematica doveva essere uguale al tuo ITIS, ma ho perso il primo all'università per le mie tremendi lacune matematiche, per dirne una, da me non facevano esponenziali,logaritmi, e sistemi di equazioni fratte, e quello che si faceva era fatto all'acqua di rose, studi di funzione di cose come f(x)= x^2 + 1, e in tutto questo chi decideva di studiare ancora meno matematica di quella poca che già si faceva riusciva ad andare avanti grazie al "ma so' ragazzi..."
     
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    Ultima modifica: 20 Settembre 2013
  4. rob.bragg

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    A Milano (ma penso anche nelle altre grandi città), nel 2013, è ancora in voga - soprattutto nelle 'famiglie-bene-snob' il concetto che tra Liceo Classico e Scientifico non ci sia paragone e solo il primo consenta una formazione veramente completa e ... solo il primo sia il viatico per la futura 'classe dirigente'. Si, purtroppo questa frase l'ho sentita decine di volte ...

    Mia moglie ed io abbiamo indirizzato ns figlia - che avrebbe potuto farli entrambi senza problemi - allo scientifico, dove è stata massacrata (soprattutto nel triennio) con overdosi di matematica (fino agli integrali, al calcolo numerico, ecc.), fisica e chimica ...

    Ora è all'Università e non sta frequentando una facoltà scientifica (libero arbitrio :) ); non conosce il greco antico, ma IMHO ha una base culturale molto più adeguata al XXI secolo ... ed ha un approccio 'problem-solving' sicuramente differente dai suoi amici/amiche uscite dal Classico.

    Il problema della matematica - ed in genere delle materie scientifiche come fisica o chimica - è che non puoì studiare a memoria o 'inventare' ... ed è anche più difficile da 'copiare' ... devi per forza comprendere e ragionare ... cosa antipatica a molti ... :)
     
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  5. Murphz

    Murphz

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    Condivido l'importanza della matematica come sviluppo delle capacità logiche utili a chiunque, non del "insegniamo le derivate ai bambini dell'asilo perchè sembra una bella cosa". Sbagli a pensare che sia insegnata come sviluppo delle capacità logiche, non è scontato in molte scuole. Parlo di materie non fondamentali nel proprio percorso scolastico, ho amici che hanno fatto l'artistico con insufficienze in matematica, poi si sono laureati in restauro dei beni comuni e non vedono calcoli da tanto tempo. Con ciò non giustifico la lacuna in matematica ma non ritengo che qualcuno, il cui percorso è FARE IL RESTAURATORE (per esempio), debba essere fermato perchè non sa fare le derivate o che altro...le scuole superiori non sono le scuole medie. Primo, molti insegnamenti andrebbero leggermente modificati e ulteriormente personalizzati perchè spesso si richiede "troppo" per niente...solo allora puoi mettere un limite della sufficienza. E secondo, personalmente ritengo che non ci siano pre-lezioni adatte (nei primi anni di studio alle medie e alle superiori) alla scoperta delle materie ma spesso siano semplici e crudi insegnamenti senza arte ne parte...questo porta solo ad odiare quel tipo di materia.

    Come è possibile che in un ITNS non vengano fatti gli esponenziali scusa? Di che anni parliamo? E' qui quello che voglio sottolineare, gli insegnamenti sono totalmente ad cazzum. Linguistici che fanno i numeri complessi e Tecnici che studiano vita morte e miracoli di Arrigo Boito (senza nulla togliere al povero Arrigo), senza distinzione alcuna.
     
  6. Murphz

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    Stessa cosa mia, ho cambiato strada e ho seguito un percorso umanista. Ho molte lacune rispetto ad altri ma il scientifico mi ha dato gli approcci giusti, e molto lo devo agli insegnamenti corretti della matematica. Ma non posso lamentarmi con l'ITIS perchè non mi ha insegnato il greco antico che potrebbe essermi poi servito, sono un po' affari tuoi se cambi percorso. All'inizio delle superiori inizi un percorso e la scuola deve darti gli strumenti per QUEL percorso, oltre a degli strumenti utili in tutta la vita (come la logica, il diritto, l'educazione civica ecc ecc), ma non può darti tutto e non può penalizzarti in base a qualcosa che realmente non ti serve, nè nel futuro nè nella vita di tutti i giorni.
     
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  7. ronnybonny

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    Il liceo non è un percorso, un professionale ti fa un percorso, proprio perché sono scuole fatte per formare dei "tecnici". Lo scopo del liceo è formare la mente, in modo che l'individuo sappia ragionare, risolvere problemi e abbia le capacità per poter fare quello che vuole. Se bisogna formare un paese di tecnici allora perché non iniziare già da prima? Il problema è che un tecnico non ha le capacità di risolvere i problemi che ha una persona con un conoscenza più ampia, appena esce dal seminato non sa più che fare
     
  8. Darksky

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    Se c'è una cosa che mi ha deluso e meravigliato dello scientifico è che mi sembrava di fare troppa poca matematica, chimica e fisica a favore di valangate (e non esagero ) di ore di italiano e latino in tutte le salse. Mancava solo il greco.
    Nel triennio la prof di italiano era anche quella di latino. Era una presenza, inquietante, ogni giorno almeno 2 ore al giorno :wall:

    Una specie di medicina.
     
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  9. Enok

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    A Roma deve essere il contrario, perchè al Liceo Classico l'80% degli studenti sono ragazze.
     
  10. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    Io che ho fatto lo scientifico PNI con sperimentazione di Fisica facevamo più ore di materie umanistiche che ore di materie scientifiche...
     
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  11. Mac Brian

    Mac Brian

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    Adesso è stato diviso tra tradizionale e tecnologico, quindi chi decide di fare il tecnologico si leva via il latino e alcune ore di italiano.
     
  12. rob.bragg

    rob.bragg

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    E' quello che ha fatto anche mia figlia. Non ricordo in termini di ore, ma come carichi di impegno e studio, il rapporto tra tempo dedicato a matematica / fisica / chimica rispetto a tutto il resto era 3:1 almeno ...

    Certo che se fai il 'tradizionale' (che tra l'altro oggi mi sembra una gran idiozia), che corrisponde al vecchio Liceo Scientifico (che feci io ai tempi), greco a parte, ti sembra di essere al Classico ... ed è un altro non-senso ... Ma penso che dipenda sempre dall'impostazione 'umanistico-centrica' del ns.sistema scolastico ...

    Ci sono almeno 5-6 indirizzi, non solo tradizionale e tecnologico.
     
  13. ronnybonny

    ronnybonny Moderator Membro dello Staff

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    A me fa ridere perché poi i detrattori dell matematica argomentano dicendo che bella vita di tutti i giorni non serve assolutamente sapere fare equazioni o studi di funzione, ma credo che sia ancora meno utile sapere vita morte e miracoli del poema didascalico latino alla maniere ellenistica o il pensiero filosofico di Paracelso... Per carità credo che comunque la cultura faccia bene, e che l'istruzione italiana è considerata (più o meno) un'eccellenza lo si deve anche a questo voler fare una base di conoscenza a prescindere dal percorso che uno vuole intraprendere
     
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  14. rob.bragg

    rob.bragg

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    Ho visto (purtroppo ...) fior di 'grandi manager' affrontare banali problemi numerici facendo innumerevoli passaggi con proporzioni e aiutandosi con la 'spannometria' per il semplice motivo che non erano in grado di vedere / impostare la soluzione con una banalissima equazione/sistema di equazioni di primo grado :D

    e cadere dal pero / perdersi di fronte alla 'soluzione alternativa' :ROFLMAO:
     
  15. Murphz

    Murphz

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    Sono solo percorsi più ampi, per come la vedo io. Anche nei licei in ogni caso dai degli strumenti, come dici te per formare la mente e permettere di fare "quello che si vuole" e non puoi dare tutti gli strumenti.

    Non è un fatto di utilità o meno, per quanto non condivido il tuo pensiero che gli argomenti umanistici servano a meno degli argomenti scientifici. E' un discorso su, come dicevo prima, qual'è la base di conoscenza da cui partire e poi svilupparsi? E' utile che in un ipotetico linguistico studino e vengano promossi o meno sul "calcolo differenziale"? E' utile, è base di conoscenza, che in un tecnico si studi e si venga promossi o meno su l'illuminismo per dire?

    Concordo che più cultura c'è meglio è, ma bisogna anche saper distinguere tra cosa è necessario insegnare, cosa è necessario che lo studente capisca e cosa è necessario che lo studente sappia in maniera generale.
     
  16. qwetry

    qwetry

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    questo è un errore di quelle scuole
    gran parte della matematica che si fa, e tutta quella che si fa in scuole come il linguistico, è fatta unicamente per formare il pensiero razionale, la derivata al classico la insegna per formare il pensiero razionale, non per permettere ai grecisti di speculare sulle possibilità che poteva avere zenone di arrivare al calcolo differenziale e quindi di superare il suo paradosso di achille pie' veloce e la tartaruga
    allo stesso modo il restauratore deve conoscere derivate e simili solamente perchè gli forma un pensiero razionale, considerato requisito del cittadino che ha conseguito la "maturità"
    per dirla alla moderna, citando rob, lo studio della matematica darà al restauratore una maggiore capacità di "problem solving", per questo è universalmente insegnata nelle scuole di tutto il mondo.
    analogamente la "storia" è insegnata negli ITIS non perchè per gestire macchinari industriali serve conoscere gli ittiti, ma perchè "historia magistra vitae"
    è tutta questione di formazione del cittadino, gli istituti tecnici non sono istituti professionali, il tecnico non è un operaio, il tecnico è un pilastro della società moderna e in quanto tale deve possedere una formazione da "quadro" della società civile, che gli permetta di rendere al meglio nella società come nel suo specifico ambito, non per nulla licei e tecnici sono equiparati come valore del titolo di studio

    tutti e cinque anni, non si sono fatti esponenziali e logaritmi
    non ricordo come è venuto fuori l'argomento, ma un giorno la mia professoressa di matematica disse in aula al quinto anno con grande amarezza in mezzo all'indifferenza della classe: "in questa scuola non si fanno esponenziali e logaritmi, anche se si dovrebbero fare, perchè vi considerano troppo scarsi"...

    qualcuno inorridirà leggendo quello che scrivo, ma trovo ridicolo che in un liceo scientifico venga insegnato il latino, cosa principalmente italiana rimasuglio della concezione umanistica dei secoli scorsi della conoscienza

    gli oppositori di questa considerazione del latino da loro definita con disprezzo "tecnocratica" oppongono due argomentazioni:

    1) aiuta a esprimersi meglio
    2) migliora le capacità di ragionamento

    mia risposta:

    1) pur non avendo mai studiato latino, e avendo ricevuto una formazione scientifica sia a scuola che all'università, ritengo di essere in grado di esprimermi correttamente in italiano. per l'affinamento linguistico esistono i vari strumenti di analisi (grammaticale, logica, periodo, e non so quali altre), e almeno queste cose a scuola le ho fatte bene

    2) questo scopo è analogo alla matematica, quindi lo studio del latino sarebbe ridondante richiedendo esso meno profondità di ragionamento della matematica(e chi ritenesse il contrario, lo sfido a provare a confrontare lo sforzo mentale richiesto dal fare una versione rispetto al dimostrare un teorema di analisi matematica)


    si questa è la maggiore difficoltà della matematica, la ho omessa forse perchè mentre scrivevo il mio cervello considerava lo studente italiota medio con maggiore considerazione di quella che si merita
     
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    Ultima modifica: 20 Settembre 2013
  17. ronnybonny

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    Non ho detto che le conoscenze umanistiche siano meno utili di quelle matematico-scientifiche... Per come la vedo io è ovvio che uno consideri una materia più o meno utile in base alla simpatia per questa materia... Non ho neanche detto che secondo me allo scientifico bisognerebbe aumentare le ore di matematica a scapito del latino e cose varie. Da un punto di vista soggettivo magari toglierei un po' di ore di latino, ma semplicemente perché facevo fatica in latino e quindi la trovo inutile.
    Sul discorso "faccio il linguistico e quindi non mi serve la matematica avanzata" ti ricordo che è un liceo, è solo l'inizio di un percorso, non devi partire che uno che fa il linguistico finirà a fare il traduttore o l'interprete. Con il diploma linguistico posso andare a fare ingegneria piuttosto che medicina o giurisprudenza. IMHO sbagli a vedere il ruolo del liceo, tu lo vedi come una scuola professionale che deve formare tecnici capaci a fare solo le cose di propria pertinenza ma totalmente ignoranti sul resto
     
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  18. rob.bragg

    rob.bragg

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    la tristemente famosa, universalmente conosciuta, frase 'il latino ti aiuta ad imparare a ragionare' la ripetono a dosi massicce, come un mantra, gli umanisti (che odiano e non hanno mai capito la matematica ... ). Era il leitmotiv della mia prof di latino ... Alla stessa stregua bisognerebbe studiare anche il tedesco ... :)

    Io ho fatto 8 anni di latino tra medie e liceo, e mi è servito ad imparare ed amare la cultura romana.
    Ma il mio cervello ha dovuto (ai tempi) imparare a vincere le prime sfide di logica con la geometria, la matematica, la fisica ... e gli scacchi ... :)

    sapete che nelle scuole russe gli scacchi sono una materia di studio ? In Italia ci sarebbe la rivoluzione studentesca :D
     
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  19. Murphz

    Murphz

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    Si, esattamente, se io faccio il linguistico la scuola deve darmi gli strumenti di base più gli strumenti per fare il traduttore o l'interprete o che altro si può fare con quel dato diploma. Anche con il mio diploma perito posso andare a fare giurisprudenza no? E infatti io da perito informatico ho poi cambiato in un area umanistica. Ora dovrei lamentarmi perchè nella mia scuola non hanno insegnato il greco, il latino o magari diritto? Uno che fa il liceo linguistico e poi sceglie ingegneria informatica deve lamentarsi per aver fatto meno matematica di altri? Sarò io che non concepisco i licei forse :) ma per quanto mi riguarda, ogni scuola deve dare al massimo delle qualità le conoscenze di base uguali per tutti (di qualsiasi materia) oltre alle conoscenze specifiche del suo settore di appartenenza. Chiaramente, dare anche conoscenze extra ma non "o le studi o non passi".

    Ritornando ad esempio al discorso di Giulia, se io nel mio lavoro (informatico) mi chiedono di fare qualcosa che non appartiene al mio lavoro in sè, che so riparare un pezzo hardware danneggiato (no, non è cosa da informatici), dovrebbero licenziarmi? Io vengo assunto per fare siti web e su quello devo essere controllato e premiato/bocciato e solo su quello io dovrei studiare tutto il giorno.
     
  20. MrBrightside

    MrBrightside

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    Non credo tu possa dire una cosa del genere, appunto perché tu stesso dici che non hai mai studiato latino. Però se vuoi lo dico io... ;)

    Infatti, io metterei il tedesco come materia obbligatoria al posto del latino.
     

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