Ciao a tutti! Faccio presente che il numero di novembre del mensile "L'Europeo" è dedicato a Stalin e all'impero sovietico. Un secondo numero sullo stesso tema sarà pubblicato verso l'estate. http://www.leuropeo.com/ Io l'ho preso questa mattina e ho subito iniziato a leggerlo: molto interessante Chi lo ha già preso? Cosa ne pensate? Ciao!
in parte trovo discutibile il nesso con Putin più che altro per il differente uso di strumenti della politica estera, il Baffone impostava la sua strategia in ottica si pragmatica ma sempre impostata su chiari binari ideologici quali la convinzione di autodisintegrazione del sistema capitalistico per le sue contraddizioni e dunque l'attesa armata una volta acquisito un anello "difensivo" di stati satelliti tale da impedire definitivamente un altra invasione mentre Putin, pur riportando esteriormente in auge i fasti sovietici e imperiali, utilizza a proprio profitto ( e del suo personale "clan" ) i meccanismi del mercato globale per dominarlo senza distruggerlo o minacciarlo. Insomma l'URSS di Stalin era basato sull'esportazione dell'ideologia sotto stretto controllo dirigistico e sulle armi quando lo richiedevano le circostanze secondo il più antico principio del proseguimento della politica sotto altre forme ( il contrario rispetto all'imperialismo tedesco basato nettamente sulla guerra per acquisire lo scopo politico finale ) mentre la Russia di Putin è basato sull'esportazione di risorse incanalandole in vari mercati secondo precisi calcoli geopolitici per influenzare i paesi esteri mentre gli armamenti sono usati più come uno strumento di prestigio e di profitto ( i russi sono indubbiamente molto bravi in "marketing" delle armi nei mercati esteri ) che come mezzo di rettifica di equilibri internazionali ( finora la Russia dall'Afghanistan del '79 in poi solo per procura ed indirettamente ha esercitato strumenti militari e ogni atto all'interno del C.S.I viene inteso dai russi come politica interna e in chiave anti-secessionista). Il che può essere un punto in favore rispetto al modo di fare dell'occidente che a differenza della Russia ha esercitato troppo direttamente e pesantemente le opzioni militari per acquisire obiettivi politici ma questo è spiegabile anche dal fatto che gli eserciti nei paesi occidentali sono da tempo un elemento "estraneo" al corpo civile e sociale e dunque, anche per il loro costo, devono esercitare il mestiere all'esterno per rendere al meglio visto che a differenza di paesi come la Russia e la Cina non hanno normalmente funzioni di polizia e controllo del territorio ( tra l'altro è anche la stessa natura e dimensione del territorio a mutare il carattere delle funzioni dell'esercito, vale a dire che le nazioni di grande estensione e disomogenea per cultura ed etnia tendono ad accorpare le funzioni della polizia e dell'esercito ) .