Lo Stato dimentica i suoi eroi...

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Ghienar, 12 Novembre 2006.

  1. Ghienar

    Ghienar Banned

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    Oggi, come certamente tutti noi sappiamo, ricorre il terzo anniversario della strage di Nassiriya. Ebbene oggi il governo ha preferito evitare di commemorare in maniera ufficiale i nostri caduti. "Caduti", ricordiamocelo, durante un missione di pace al fine di aiutare una popolazione stremata dalla fame e dalle privazioni, oppressa da anni di dittatura tremenda e difficile da dimenticare. Le commemorazioni a livello locale auspicate dal primo ministro non posso eguagliare la partecipazione, il senso d'appartenenza alla nazione, l'orgoglio di essere Italiani che solo un "ricordo nazionale" può suscitare...
    Sono davvero inorridito da questa decisione e desidererei conoscere la vostra opinione...
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    Sono morti sul lavoro, non sono morti in guerra, non c'è una guerra in Iraq, e se bisogna ricordare loro come mai non gli altri militari morti durante il loro lavoro... e poi perchè bisogna ricordare i militari morti durante il loro lavoro, e non l'autista padre di famiglia che è morto alla guida del suo camion, o i giornalisti uccisi dalla Mafia mentre cercavano di fare al meglio il loro lavoro, forse che c'è qualche differenza ? Io sono dell'opinione che sarebbero da ricordare i "disarmati" morti in quei posti piuttosto che gli "armati"... Poi, io vedo la nostra presenza militare a Nassirja come forza d'occupazione a tutela degli interessi occidentali e non di aiuto umanitario. Poi se qualche ministro dice che una nazione che non ricorda i suoi caduti non merita di avere un futuro è meglio che cominci a sfogliare un qualche libro di storia e a prendere appunti su quante migliaia di morti italiani non sono mai state ricordate, guarda un po' gli Italiani di Salò, quanti ne sono morti e quanti ne sono stati ricordati ? Comunque ottimo spunto per una bella discussione ;)
     
  3. Maglor

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    certo che c'è differenza... i giornalisti o gli autisti non giurano fedeltà allo Stato... ne consegue che è giusto e legittimo aspettarsi che quello stesso Stato onori in particolare la memoria di chi ha messo a repentaglio la propria vita al suo servizio... al di là della giustificabilità o meno dell'intervento in Iraq, che qui c'entra poco o nulla... :(
     
  4. Driant

    Driant

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    Sono d'accordo con GyJex, e premettendo che il rispetto dei morti e' doveroso, non mi sento di chiamare i morti di Nassirya "eroi".
    Certo sono caduti servendo lo stato, e questo va' riconosciuto ma fatto e' che su quei morti c'e una grande strumentalizzazione politica che e' abbastanza di cattivo gusto.
     
  5. Raufestin

    Raufestin

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    Secondo la mia opinione è normalissimo che il governo abbia deciso di non fare una commemorazione ufficiale visto che si sono sempre opposti alla missione in Iraq.

    Comunque sia napolitano che bertinotti hanno fatto dei discorsi in loro ricordo.
     
  6. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Premesso che mi baso su un servizio visto al TG, mi sembra che il Paese li abbia ricordati. A ricordare i caduti c'era Napolitano, Presidente della Repubblica italiana, non Topo Gigio.
    Talvolta mi dà un po' il voltastomaco la tendenza - tipica di questo Paese - a strumentalizzare a fini politici qualunque cosa accada.
    Come già sottolineato da altri, mi sembra inoltre un po' eccessiva la retorica utilizzata per la strage di Nassirya. Erano soldati in missione di pace vittima di un attacco kamikaze. Da parte mia c'è massimo rispetto per i caduti, perché erano soldati del mio Paese in missione di pace. Però rispetto tanto il concetto di eroismo da utilizzarlo con parsimonia, perché sennò si svaluta in fretta.
    Per me è eroe l'italiano che è morto gridando in faccia al suo carnefice "Ti faccio vedere io come muore un italiano!" (e non me ne frega un accidenti di che partito politico fosse, era uno con i coglioni e basta), non i soldati di Nassirya, che di eroico non hanno fatto molto. Sono morti da soldati, svolgendo il loro compito.
    Insomma, la storia di Nassirya mi puzza di strumentalizzazione e io le strumentalizzazioni le odio, di qualunque colore politico esse siano...

    Saluti
     
  7. feste

    feste

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    Quando un uomo sceglie di fare il soldato sa benissimo i rischi che corre e tra questi c'è appunto quello di fare la guerra ed anche quello di morire. Questo non vuol dire che non mi dispiaccia per i ragazzi di 20 che ci lasciano la pelle,ma sinceramente mi dispiace molto di più per quei padri di famiglia che non hanno scelto di fare i soldati,ma che magari crepano perchè hanno la sfiga che cade un muro e ci rimangono sotto.
    Si potrebbe definire in modo banale infortunio sul lavoro.
    Per quanto riguarda le strumentalizzazioni politiche sono la normalità del nostro sistema che è una comica continua......sono arrivati a strumentalizzare anche i cessi del parlamento:p :p :p e allora cosa possiamo aspettarci di più.
     
  8. Caronte

    Caronte

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    Concordo in pieno.
    Non sono convinto delle parole di Invernomuto su Quattrocchi: non fu un eroe,andò in Iraq per i soldi e l'unica differenza tra lui e i soldati morti nell'attentato fu che loro non ebbero il tempo di dire niente,ma testimoniarono le loro idee servendo il Paese con una DIVISA (maiuscole non casuali).
     
  9. Gatto rognoso

    Gatto rognoso

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    Boh.. Fregandomene altamente dello stato me ne frego anche dei suoi cosiddetti "eroi".
    Sia chiaro: Con questo non intendo dare addosso a chi è crepato facendo il suo lavoro, stile 1,100,1000 Nassyria & bestialità varie..
    Semplicemente prendo atto del fatto che una nazione che reputo inesistente, coerentemente con la sua storia recente, strumentalizza o meno gli avvenimenti per fini meramente (e qui si, bestialmente) patriottici (o peggio, politici).
    Ha cominciato con ammazzando 600.000 persone nella Grande Guerra salvo poi piangere lacrime di coccodrillo in faccia al milite ignoto (me lo immagino dall'aldilà mentre li manda tutti a cagare); ha finito con gli ultimi morti in Afganistan. Gli servivano dei simboli attorno ai quali catalizzare la cosiddetta unità e non si è fatta scrupolo ad utilizzare dei cadaveri.
    Così come dopo l'invasione del Lombardo-Veneto non ci si fece scrupolo ad offrire la Sardegna alla Francia in cambio di roma (alla faccia dell'unità nazionale).
    E' solo politica e gestione del potere ai più infimi livelli.. Patriottismi e tricolori c'entrano solo perchè gli fa comodo farceli stare.
    Guarda caso, quando il primo ministro in difficoltà da finanziaria nicchia a "beneficio" dell'elettorato più estremo ecco che il patriottismo va a farsi benedire. Se poi si fa un attimo mente locale e si va a vedere quanto erano patriottici proprio questi personaggi qui in momenti in cui gli conveniva esserlo (vedi le recenti menate devoluzionistiche, ad esempio) si arriva a capire che il tutto non è altro che un immenso cumulo di fuffa.

    Su quattrocchi. Concordo con i "dubbiosi".. Solita strumentalizzazione statale (e che si perdevano proprio questa?) Avrà detto quello che ha detto ma ho sempre avuto il dubbio che a fargli fare la fine che ha fatto sia stato qualcos'altro, magari qualcosa che è successo in prigionia, qualche rospo mal ingoiato, non so.. E' strana la "deriva giustizialista" che presero gli avvenimenti e che poi terminò subito, lasciando gli altri ostaggi praticamente incolumi..
     
  10. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Non volevo mitizzare Quattrocchi, non era mia intenzione, né voglio farne una questione ideologica. Mi rendo conto che il mio esempio era fuori luogo.
    Cerco di chiarire meglio il mio pensiero: per me l'eroismo si deve accompagnare a qualche cosa di eccezionale. Se tu, ferito, puoi metterti in salvo ma rinunci per salvare i tuoi compagni e ci lasci le penne sei un eroe e meriti pieno riconoscimento con tanto di medaglie e ricordo solenne. Il fatto di morire portando la divisa da solo non basta (IMHO), altrimenti sono eroi tutti i soldati caduti in battaglia.
    Un altro esempio IMHO è il caso Cocciolone. Venne abbattuto in territorio nemico con il suo Tornado. Subì delle torture da parte dei suoi aguzzini. Parte il can can della retorica e la strumentalizzazione tanto che gli fu data una medaglia ed una promozione. Perché? Cosa ha fatto di straordinario? Si è fatto abbattere?
    Io la vedo così, sembrò cinico ma credo che le medaglie e gli alti riconoscimenti vadano dati con molta, molta parsimonia, pena il loro inflazionamento e perdita di valore simbolico.
    I ragazzi di Nassirya hanno il mio pieno rispetto: sono morti per il loro Paese e come tali vanno ricordati. Ma l'eroismo è un altra cosa (sempre IMHO).

    Saluti
     
  11. GyJeX

    GyJeX

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    E' una giustissima osservazione, e ammetto di non averci mai pensato prima, però seguendo questo ragionamento si dovrebbero dividere i cittadini in base a chi ha servito nelle diverse Armi e chi no, ma non sarebbe giusto, i cittadini sono tutti uguali secondo la costituzione (nella realtà invece...), e la costituzione è un traguardo raggiunto grazie anche a coloro che non hanno giurato fedeltà allo stato... Sarebbe molto più giusto che le cerimonie per ricordare i caduti dell'esercito fossero esclusivamente un dovere dell'esercito e non dell'intera nazione, poi è vero che prima di essere soldati, i caduti, sono persone e come tali sono sullo stesso piano di tutti gli altri cittadini, quindi nel momento in cui si ricorda il soldato caduto in pace (e non in guerra, e non è una differenza da poco) allora bisogna anche ricordare il camionista e il giornalista (che poi non è detto non abbiano giurato fedeltà allo stato, durante il servizio di leva il Giuramento è una delle cose più importanti).
     
  12. feste

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    Credo che al giorno d' oggi la parola giuramento abbia un importanza relativa,giurare il falso sembra quasi essere una normalità.
    Vorrei ricordare che la maggior parte dei militari che fanno tale scelta la fanno o perchè non trovano lavoro o perchè è una loro decisione farlo,allora forse per gli ultimi avrà senso fare il giuramento boooooo o forse fare carriera?.
    Tanti in missione vanno per i soldi e non per scopi umanitari chi vuole operare in ambito umanitario non ci va con le armi ma in altro modo.
    Vorrei vedere lasciando lo stipendio base quanti volontari aderirebbero a tali missioni umanitarie.
     
  13. Taglia

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    Rispetto per i caduti (che c'è stato, da parte del Governo)

    Ma l'eroismo è un'altra cosa.

    P.S. Quattrocchi ha dimostrato carattere, non è stato un eroe.
     
  14. Mcgerm

    Mcgerm

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    Penso che siano sempre argomenti spinosi, certamente come scritto da molti i caduti di nassyria sono stati strumentalizzati e sono morti facendo il loro dovere. però bisogna anche riconoscere che alle volte c'è la tendenza di dimenticarsi di chi fa il proprio dovere (sia un carabiniere del tuscania o il vigile urbano), forse sarebbe più giusto dedicare una ricorrenza alla memoria dei servitori caduti per lo stato, in questa maniera si potrebbero racchiudere in un momento alto il sacrificio di molti magari sconosciuti che sono scomparsi. perchè la cosa bizzarra è volersi ricordare di nassyria ma scordarsi di vanzan, dei caduti in afganistan, di quelli al check point pasta, di quelli morti a kindu, oppure del giudice Livatino (non esistono solo falcone e borsellino) e di mille altri. tutti sono morti e tutti meritano di essere ricordati, certo esiste la festa della repubblica o il 25 aprile ma penso che duranti quei festeggiamenti nessuno voglia dedicare più di cinque minuti ai caduti silenziosi, meriterebbero un momento di ricordo e riflessione collettiva dedicato solo a loro
     
  15. Driant

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    Sono d'accordo ma cosi entri in un campo di discussione molto pericoloso: il senso dello stato in italia e' quantomeno poco.
    Che non e' solo tifare Italia allo stadio, ma anche pagare le tasse e avere rispetto delle istituzioni (si parla di stato non di governo).
    Questo e' sicuramente un grande problema per una nazione giovane come l'italia con le sue mille piccole divisioni.
     
  16. feste

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    http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_2027051806.html

    Sono solo contento di aver imparato a ragionare con la mia testa e non farmi condizionare da nessun colore politico.... odio sentir dire sei di destra sei di sinistra o centro....no penso con la mia cazzo di testa ed è l' unico modo di sentirmi libero.
    Queste persone rappresentano lo stato e per queste la gente dovrebbe andare a morire?
    Preferisco non andare oltre ma ancora una cosa la vorre dire ....per i morti non si può fare nulla e non è la commemorazione che li riporta in vita ....e strumentalizzare il tutto è da meschini.
    Perchè non pensano ad una giornata commemorativa per tutti i ragazzi morti grazie all'uranio impoverito?
    O a dare sostegno a coloro che lottano quotidianamente con leucemie tumori etc etc conseguenze tragiche del tutto.
    Purtroppo forse loro si sono accorti tardi che non ne valeva proprio la pena di mettere a rischio la loro vita per qualche soldino in più e per qualcuno che sa solo fare discorsi in TV ma che poi se ne batte la pizza intanto è toccato a te.
    Ancora oggi l'esercito italiano non addotta alcun tipo di protezione e se prima poteva esserci la giustificazione che non si sapeva oggi non c'è più....comunque sembra che nulla sia accaduto.
    E allora forse è meglio che parlino dei cessi per maschi e femmine e se fare una legge per allestirne uno per trans.problemi sicuramente più seri di quelli sopra citati senza correre il rischio di portare per bocca in modo poco elegante persone che non ci sono più.
     
  17. Maglor

    Maglor

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    forse mi sono espresso male... i cittadini sono senza dubbio tutti uguali, o meglio dvrebbero esserlo, non voglio certo fare una classifica dei più meritevoli... quello che intendo dire è che è lecito attendersi dallo Stato una particolare attenzione per quelle persone che hanno perso la vita al suo servizio, siano esse soldati, magistrati, poliziotti o semplici impiegati, il giuramento è un aspetto se vogliamo un po' retorico ma non è quella la discriminante, quanto piuttosto il "servizio"... poi sono d'accordo anch'io sulla strumentalizzazione dell'attentato di Nassirya però non mi sembra una giustificazione per passarlo sotto silenzio... ci sono state molte manifestazioni locali ma a mio avviso è mancata la cosa più importante, ovvero una cerimonia nazionale...
    la particolare attenzione per i morti di Nassirya è sia strumentale che sincera, l'alto numero di persone coinvolte e le modalità stesse dell'attentato hanno suggestionato molto l'opinione pubblica... morire per un'autobomba non è come morire con una scheggia di granata in corpo mentre si combatte... paradossalmente è peggio, perchè si aggiunge la frustrazione dell'impossibilità di difendersi...
     
  18. razorback

    razorback

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    ma se invece di dedicare una giornata alla memoria dei caduti di ogni genere cominciassero a dedicare la loro carriera da parlamentari alla vita dei cittadini (vivi) che chiedono un pò di attenzione e di rispetto da parte dei politici?è molto squalificante essere considerato un semplice possibile elettore e non un soggetto detenente una serie di diritti, teoricamente, inviolabili. prima che mi distruggete con le risposte vi dico che non dimentico anche i miei doveri, ma non perchè esiste uno Stato, ma perchè ho rispetto per gli altri cittadini nelle mie stesse condizioni e che chiedono le stesse cose.
     

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