L'ultimo Re di Bernard Cornwell

Discussione in 'Off Topic' iniziata da cyberdisc, 22 Marzo 2008.

  1. cyberdisc

    cyberdisc Moderator

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    Spero di fare cosa gradita con questa piccola recensione de "L'ultimo Re" di Bernard Cornwell, primo libro del ciclo delle Storie dei Re Sassoni. Il ciclo comprende quattro libri, di cui due già tradotti in italiano. See Wikipedia per dettagli.
    Ho comprato questo libro sull'onda delle discussione maturata nel therad Micro-Recensioni.

    La vicenda parte dall'anno 866, quando i danesi passano da fastidiosi razziatori (e mercanti), a veri e propri conquistatori per sfuggire dalla desolazione delle loro terre d'origine.
    Come si apprende anche dal libro, i danesi sono una delle tribù normanne (o vichinghe), insiema ai norvegesi, agli svedesi(chiamati nel testo anche svioni) e ad altre meno importanti.
    Questo romanzo si sta rivelando (sono a poco più di metà delle 400 pagine totali) una lettura piacevole, almeno dal mio punto di vista, anche perché oltre ad essere scritto abbastanza bene, trovo che lo spirito che guida l'autore sembra quello di voler raccontare la Storia (notare la maiuscola) con il piglio e la verve del romanzo d'avventura e non il contrario.
    L'autore non lesina una certa dovizia di particolari riguardo le battaglie, la cultura e la religione del popolo "pagano" venuto dal nord, così come quello dei cattolici Angli. Sono abbastanza digiuno di quel periodo storico, ma l'insieme mi sembra abbastanza rigoroso.

    Soffermandoci un attimo sull'aspetto più pugnace, visto che scrivo su NWI, c'è anche un accenno alla metellurgia delle armi, interessante perché è argomento già affrontato sul forum e Cornwell, tramite un fabbro nothunbro, in pratica si avalla alcune delle info che si trovano in quella discussione. Alcune pagine ci erudiscono su come ottenere il carbone di legna adatto, sulla differenza tra ferro dolce e acciaio e su come si ottiene quest'ultimo per la forgia delle spade.

    Come dicevo, si respira molto l'aria dell'alto medioevo con le sue lande spopolate e la cosa si riflette anche dal punto di vista militare, visto che l'esito di una guerra rifletteva sovente quello di una singola battaglia. Infatti le forze in campo spesso assommano in totale a poche migliaia ed era molto difficile ricostituirle rapidamente dopo una sconfitta (vedi anche Hastings per esempio).

    Cornwell si sofferma anche sulla differenza tra l'esercito normanno, sostanzialmente costituito tutto da guerrieri "di professione" e le loro famiglie (chi non lo era, non attraversava il mare, ma rimaneva in Danimarca a cavar patate), mentre gli Angli, seppur più numerosi, dovevano ricorrere alla coscrizione dei contadini per formare il grosso delle armata.
    L'autore analizza anche come questa differenza ha influito sugli esiti delle singole battaglie descritte nel libro (per esempio come anche poche perdite fossero problematiche per i vichinghi, mentre per gli angli il problema era quello di non far scappare troppo rapidamente i propri soldati davanti all'orda danese).

    Non manca anche una secca descrizione della crudezza e della violenza della società e della guerra del tempo, incomprensibile (apperentemente) per l'uomo del XXI secolo, ma a ben guardare l'efferatezza nella conduzione delle guerre è rimasta sostanzialmente la stessa, mentre certamente nelle pacifiche (o pacificate) e ricche società occidentali (o occidentalizzate), fortunatamente le cose sembrano andare meglio che nell'870.

    Ho accennato anche alla presenza di un notevole peso dato all'influenza della religione nei due schierameneti: da una parte il "leggero" paganesimo vichingo e dall'altra il più "involuto" culto cattolico. Quest'ultimo così poco comprensibile ai pragmatici razziatori scandinavi, ma di cui l'autore sembra voler sottolineare, oltre a molte sottili e/o esplicite critiche, anche la forza, individuata nella fondamentale capacità di leggere e scrivere, abilità queste del tutto ignorate (e derise) dai danesi.

    Come dicevo all'inizio, mi manca ancora poco meno di metà libro, e sono fermo al racconto della prima battuta d'arresto dell'avanzata danese ad opera del cattolicissimo Alfredo (il Grande) del Wessex. Parte anche un accenno a come sia complicato tenere le tante conquiste effettuate con pochi uomini e con poche e lente informazioni (no internet, sorry!).
    Per il momento passo e chiudo fino a quando non avrò finito il romanzo.

    ciao
    cd
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    molto molto interesante :)
     
  3. Panzer

    Panzer

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    Davvero interessantissimo....:approved:
    Cornwell è uno scrittore davvero in gamba (fino ad ora ho letto soltanto la sua serie incentrata sul periodo napoleonico), in grado di farti apprezzare appieno il periodo storico delle proprie ambientazioni...
     
  4. cyberdisc

    cyberdisc Moderator

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    Se devo giudicare solo da questo romanzo, sono assolutamente d'accordo.
    Ho preso anche "la sfida della tigre", che dovrebbe essere il primo della serie di Sharpe: quando sarà cercherò di rendicontare anche su questo libro (anche se su NWI, da quello che ho capito, sono già in molti ad averlo letto).
     
  5. Panzer

    Panzer

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    Aspettiamo allora la tua recensione...:approved:
    Sì, la Sfida della Tigre è il primo in ordine di narrazione (ma non di uscita editoriale), ed è molto bello...
    Ora attendo l'uscita del prossimo capitolo della serie, che come già detto, qui in Italia escono col contagocce...:facepalm:
     
  6. cyberdisc

    cyberdisc Moderator

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    A libro finito permangono tutte le sensazioni positive espresse nella prima parte della recensione, ma nella seconda parte del libro il tema centrale è diverso. Mentre nella prima parte dominano la vita e "le opere" dei Danesi, nella seconda parte l'azione si sposta totalmente nel Wessex e di conseguenza il baricentro del romanzo si sposta verso gli Angli e Re Alfredo.
    Come dicevo nella prima parte della recensione, il primo scontro (Ashdown) è sostanzialmente vittorioso per gli Angli, e si accenna a come questo è avvenuto grazie al prevalere delle truppe di elite, mentre i coscritti entrarono in contatto solo per finire il lavoro.

    Non manca in questa seconda parte la descrizione di una battaglia navale, anche se questo termine è forse esagerato. Si descrive infatti lo scontro tra gli equipaggi di sole due imbarcazioni, ma c'è anche una parte prettamente di manovra, quindi il termine battaglia navale è forse appropriato.
    Questa scontro, si è reso possibile perché Re Alfredo ha voluto il formarsi della prima forza navale militare degli Angli. Va detto che questa ricopre compiti di quasi esclusivi di pattuglia e l'ingaggio avviene solo per scaramucce isolate.
    Il motivo di ciò è presto detto: il totale delle navi di Alfredo è di dodici contro le centinaia danesi! Senza contare l'esperienza normanna...semplicemente non ci sarebbe stata storia.

    I danesi comunque non ci stanno e subito dopo Ashdown, iniziano a riorganizzarsi per tentare ancora la spallata al Wessex. Nel mentre fanno quello che gli riesce meglio: saccheggiano (chiese ed altri istituti religiosi, in prevalenza).
    Il tempo necessario alla riorganizzazione dell'esercito danese, da anche lo spunto all'autore di soffermarsi su alcuni dettagli della società del tempo.

    Siamo alla fine del libro (877 d.c.), ed avviene finalmente di nuovo lo scontro tra i Danesi riorganizzati e gli Angli di Alfredo. Con alterne vicende vediamo ancora i secondi prevalere, forse anche grazie ad un po' di fortuna. Nell'ultima battaglia descritta (Cannington), Corwell si concede alcune licenze rispetto alla realtà dei fatti avvenuti, ma è lui stesso ad ammetterlo.

    Il libro si chiude proprio con queste note dell'autore, che parla delle fonti usate e di quello che è inventato e di quello che invece è storicamente accurato.
    All'inizio del testo, oltre ad una semplice cartina geografica, ci sono anche un paio di pagine che riportano i nomi dei luoghi che troviamo nel corso del romanzo con di fianco la loro "traduzione" in termini odierni.

    In definitiva una lettura consigliata.

    ciao
    cd
     

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