Una richiesta a chi ha fatto studi tecnici: nei videogame / wargame ho visto adottati diversi modelli di danni a veicoli corazzati. Quello più usato, di solito, è a grandi linee questo: il veicolo ha un valore di corazza specifico per ogni locazione (es: torretta, fronte, retro ecc), quando viene colpito si confronta il valore di penetrazione dell'arma (che varierà a seconda della distanza, tipo di proiettile impiegato ecc) con il valore della corazza nella locazione colpita e si aggiunge un fattore "random" (es, il lancio di un dado). Se il "colpo" penetra la corazza, il veicolo è danneggiato in maniera più o meno grave, sennò niente, di solito con questo modello ai colpi successivi la corazza è come nuova. In alternativa, in altri giochi (mi viene in mente solo Battletech), il sistema è a punti: la corazza "riduce" il danno al veicolo ma "degrada" ogni volta che viene colpita fino a diventare inutile. Il tutto avviene mediante l'adozione di punti danno, per la corazza e per la struttura interna del veicolo. Nella realtà, quale modello è più realistico? Capisco che un modello è in qualche modo una semplificazione e quindi ha per forza pro e contro, ma se io sparo ad un carrarmato moderno con un cannone anticarro che non ha forza sufficiente per penetrarlo, la corazza rimane comunque efficiente nel punto colpito come se fosse nuova oppure in qualche modo "degrada" (mi interessa sapere se c'é un degrado significativo, non effetti trascurabili)? Saluti e grazie per le risposte.
Il modello più realistico è il primo, una corazza moderna difficilmente si spacca lungo il segmento di unione tra due o più colpi non penetranti come quelle in acciaio omogeneo, quindi se un leopard subisce un heat sullo scudo frontale, solo la sezione circolare prodotta dall'HEAT risulta debole, ciò che sta intorno mantiene comunque la sua coesione e la sua efficacia, in linea di massima, qualcosa la perderà comunque ma niente di consistente, un esempio: nei test sul T90 nel 1999 vennero lanciati 5 APFSDS 3BM42 da 1500m con un T80U sullo scudo frontale, nemmeno una penetrazione, lo stesso mezzo venne successivamente centrato, sempre sullo scudo frontale da 5 At14-9M133-Kornet, solo l'ultimo riuscì a penetrare lo scudo frontale impattando su una sezione non più coperta da kontakt V dopo i primi colpi APFSDS. Successivamente venne centrato con 5 RPG29 con sole 2 penetrazioni di cui una oltrepassando il kontakt V ancora efficente. Quindi la degradazione della corazza intorno al punto d'impatto è assai limitata, probabilmente ne risentono in modo leggermente maggiore corazze con protezioni aggiuntibe a base ceramica che servono per assorbire e distribuire lateralmente la maggior parte della forza cinetica, come quelle del Leclerc. E' naturale poi che la protezione ERA non è più efficace una volta "consumata", quindi un'altro colpo nella stessa area ha molte più possibilità di penetrazione.
ERA explosive reactive armour, sono le scatolette che ultimamente si sono viste sui T72 in georgia , sono una ottima protezione contro gli HEAT
Anche gli ARENA, però parlavo proprio degli ERA. Si consumano anche quelle, no? In SPMBT non si consumano?