La Grecia ha un debito pari a circa 370 mld € (175/180% del PIL). Dal 2001 in avanti ha "truccato" i bilanci, con la complicità di GS e altre grandi banche d'affari, per far sembrare la situazione molto meno grave di quella che fosse. Ha già ricevuto aiuti da UE-FMI, in tre tranches, per 45 + 110 + 109(diventati 130) = circa 285 mld, non interamente erogati perchè soggetti a vincoli pazzeschi. I creditori privati (soprattutto banche tedesche, francesi e olandesi) sembra abbiano accettato un "write-off" (perdita) del 50% sui titoli posseduti, pari a circa 100 mld in dieci anni. Visto che non può più accedere ai mercati dei finanziamenti (oggi pagherebbe tassi del 100% / 150%), non è assolutamente in grado di ripagare nulla, neanche a medio / lungo termine, senza aiuti. La recessione drammatica (-5,5% nel 2011, probabilmente molto peggio nel 2012), le misure "draconiane" imposte da FMI-BCE-UE e adottate da Papandreu e dal governo tecnico di Papademos / Venizelos nel 2010/2011/2012 (che stanno portando gran parte della pololazione oltre la soglia di povertà), la disoccuppazione in crescita esponenziale, rendono altamente improbabile un recupero in tempi ragionevoli. Solo l'ultimo pacchetto di misure (quello delle ultime settimane) prevede riduzioni degli stipendi e delle pensioni di circa il 20% (da cumularsi con i tagli precedenti, alla faccia degli intoccabili "diritti acquisiti", tanto cari a noi italiani), 150.000 licenziamenti nel settore pubblico, privatizzazione (a prezzi che saranno stracciati, ovviamente) delle poche aziende pubbliche "marketable", ecc. Anche il rimborso dei finanziamenti sovra-nazionali è seriamente in dubbio, per lo meno nei tempi / scadenze oggi concordati (e vedi quindi le clausole ultimamente imposte sull'utilizzo dei fondi, sulle norme contrattuali dei nuovi bond, ecc.) e il paese dovrà dipendere per moltissimi anni da FMI-BCE-UE. Se la Grecia dichiarasse default, ristrutturando il debito (diciamo con perdite del 50-70%, come fece l'Argentina), "swappando" le scadenze, uscendo dall'euro e tornando alla Dracma (svalutazione e inflazione a 2 cifre per qualche anno), il popolo greco soffrirebbe molto di più e più a lungo di quanto farà con le misure imposte ? avrebbe un danno in sovranità e democrazia superiore a quello in corso ? L'Europa avrebbe dei danni più seri di quelli conseguenti alla situazione in atto ? Le banche europee perderebbero molto di più di ciò che hanno già messo in conto ? Il ministro delle finanze tedesco (che vorrebbe la Grecia fallita) e molti analisti in tutto il mondo hanno più volte dichiarato che la Grecia < è già fallita > E allora, perchè questo accanimento terapeutico ? Quali sarebbero i drammatici effetti per l'Euro e l'Europa in caso di fallimento "ufficiale" e ritorno alla Dracma ? E l'effetto domino, è realmente un rischio reale ? Non sarà che le centinaia di miliardi di "CDS" emessi da GS e dalle altre banche d'affari, in caso di default conclamato, dovrebbero essere onorati, e che le banche in questione non hanno quella montagna di euro sui quali hanno lungamente speculato ? FMI e BCE stanno salvando il popolo greco o le grandi banche d'affari ? PS : con tutto ciò, non voglio assolutamente negare le enormi colpe, l'irresponsabilità, la corruzione dei governi greci nel periodo 2000-2010.
Questo articolo lo trovo interessante http://www.fondionline.it/indicecms.php?idpagina=art&idart=36032 Se la Grecia va giù a noi "aumentano lo tasse", come minimo.
Interessantissima discussione...il rischio per la BCE emerso dall'articolo di supertramp mi sorprende, non la pensavo COSI' tanto esposta... Posso provare a buttare lì una provocazione, un po' (tanto) Machiavellica? Ma al resto dell'Europa conviene di più sacrificare il popolo greco o la BCE (e di conseguenza l'Unione stessa)? Sono l'unico a pensare che, a livello globale, l'EU sia da salvaguardare ad ogni costo perchè è preferibile la miseria nel breve periodo all'inevitabile guerra nel medio/lungo? Oppure sbaglio a non credere che se saltasse l'Europa si continuerebbe ad andare tutti d'amore e d'accordo come se non avessimo alle spalle 2000 anni di guerre? Non dico che l'UE dia la certezza che non si torni alle vecchie abitudini, ma quanto meno rende un po' più improbabile il tutti contro tutti... E se invece saltassero le banche d'affari quali sarebbero le conseguenze, a parte l'innegabile soddisfazione di vedere certi signori andare a fondo? Ci sarebbero ripercussioni per il resto dell'economia o sono una specie di mondo a parte?
A un dirigente della banca d'Italia ho detto questo: Per i miei figli è meglio che l'Italia fallisca ora o fra 20 anni? Lui mi ha risposto MAI, assolutamente, mai! Penso che possa esprimere molto sulla mentalità di chi vive in "quel mondo", il loro pensiero è che un eventuale default distruggerebbe automaticamente tutta l'economia, l'artigianato l'industria e il terziario. A mio parere, e gliel'ho detto, è una vera stronzata, perchè il primario e l'artigianato rimarrebbero e siccome le macchine non si muovono da sole, anche l'industria potrebbe riprendere. La mia idea è che questi debiti siano solo un modo per vassallizzare un popolo. Ma vi pare normale? Quando mai si è visto che un potere economico "borsistico" faccia dimettere due presidenti del consiglio?
Sono di fretta e confesso di non aver approfondito ma mi pareva di capire che il recentissimo accordo pubblicizzato come salvataggio della Grecia in realtà fosse un default pilotato, ovvero forti tagli ai valori nominali dei titoli e agli interessi degli stessi.
Io ipotizzo che si tratti anche, o sopratutto, di una questione strategica. Partendo dal dato di fatto che se è così debole chissà perché l'euro vale 1,3 $, io ritengo che, approfittando certo di enormi lacune manifestatesi nella fase istitutiva della moneta unica, i signori della lira sterlina e del dollaro stiano cercando di dimostare al mondo che l'euro è una moneta fasulla, che mai potrà aspirare a competere con le due succitate. Quindi anche se forse a tutti da un punto di vista economico forse potrebbe convenire far fallire la Grecia ciò non è conveniente da un punto di vista politico. Quindi inutile fare valtuazioni economiche, tanto qualsiasi risposta diano politicamente prevale (e io dico fortuna che ancora prevale la politica sull'economia) la necessità di "stringere le fila".
Per quello che ho capito io, ma potrei essermi sbagliato, l'accordo (bailout) serve per "pilotare" una ristrutturazione che eviti la dichiarazione formale di default, che avverrebbe automaticamente con il mancato rimborso di titoli in scadenza. Con questo escamotage, penso (ma non sono sicuro - non avendo i testi dei contratti ) non scatterebbero le clausole per l'applicazione dei CDS : ergo, gli emittenti dei CDS non dovrebbero rimborsare nulla (salvo transazioni extra-giudiziarie tra le banche d'affari emittenti e le banche europee che accettano il bailout ed il conseguente write-off sui titoli posseduti
Sono d'accordo. Gli attacchi contro i PIIGS (downgrading massicci a partire dal 2010, banche d'affari e fondi d'investimento che vendono Titoli PIIGS e vanno short su tutte queste posizioni, ecc.) e l'indebolimento dell'euro quale moneta "alternativa" di riferimento fanno il gioco del dollaro, della FED e della capacità USA di finanziare il proprio sviluppo "a debito", stampando e inondando il mondo di green bucks. Quante centinaia di mld di $ di Treasury detiene il Tesoro Cinese e quanti di titoli europei ? Eppure il deficit / PIL USA è mostruoso e il debito / PIL si sta avvicinando al 100% ... Ma "salvare" (?) a tutti i costi la Grecia (con tutti gli oneri annessi) vale la candela ?
io ho sempre saputo che è così forte, perchè altrimenti gli americani non venderebbero più niente, diventando gli europei più competitivi...
en passant, (ANSA) - NEW YORK, 23 FEB - 'La crisi dell'area euro mostra come il modello sociale europeo e' morto'. Lo afferma il presidente della Banca Centrale Europea (Bce), Mario Draghi, in un'intervista al Wall Street Journal. fine off topic.