Petr Ufimtsev, il russo padre degli Stealth

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da hurricane, 14 Dicembre 2015.

  1. hurricane

    hurricane Banned

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    1962. Un giovane matematico e fisico russo pubblica, in URSS, un libro illustrando la teoria della deflessione delle onde radar. Gli scienziati russi sono entusiasti, ma i militari rigettano l'idea : un aereo simile non può volare.

    1972. Negli USA la ricerca su possibili aerei invisibili è in corso da anni, ma senza risultati.
    Un giorno, un matematico entra negli uffici del General Construction Dept. dell'USAF, con una copia di un libro pubblicato 10 anni prima in Unione Sovietica.

    Panico. L'URSS, in un settore chiave, è più avanti di almeno un decennio.

    Immediatamente vengono finanziati segretissimi crash-programm, da USAF e NASA, dai quali nascerà l'F-117, testato a Groom Lake, nell'Area 51. Con esattamente la configurazione prevista da Petr Ufimtsev ...

    la storia continua :)


     
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  2. GyJeX

    GyJeX

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    Però dai... Ma non avevano a disposizione gli studi dei fratelli horten ? con buone capacità stealth ? Tutto quello che son riusciti a cavarci erano le boiate volanti della Northrop ?
     
  3. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Avevano ragione i militari russi però, con la tecnologia dei primi anni sessanta uno stealth non poteva volare.
    Da quello che so (poco), un F-117 riesce a volare solo grazie alle continue micro correzioni che il computer di bordo fa per evitare che precipiti: manualmente sarebbe impossibile da pilotare...
    La particolare conformazione del corpo dell'aereo lo rende stealth ma lo rende pure "instabile" per il volo.
    Ciao
     
  4. hurricane

    hurricane Banned

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    Lo spiega bene anche il documentario. Un aereo costruito sulla base di forme poligonali era naturalmente instabile. Gli americani riuscirono, dopo molti fallimenti, ad ottenere un aereo in grado di volare (anche se con prestazioni non eccelse) limitando l'inviluppo di volo e usando computer per il controllo ed il mantenimento artificiale dell'assetto. Cosa che la tecnologia sovietica degli anni '60 non poteva garantire. Ma il documentario sottolinea però come le teorie di Ufimtsev in URSS fossero state abbandonate, invece di cercare delle soluzioni. E all'epoca non risparmiavano fondi nella ricerca scientifica militare.

    Comunque è anche vero che la soluzione "alla F-117" è rimasta unica; la Northrop continuò le ricerche sulle flyng-wings che condussero al B-2 e la stessa Lockheed con l'F-22 adottò poi soluzioni totalmente differenti.

    Ma immaginare un simil F-117 russo all'inizio degli anni '80 rimane un what-if interessante.
     
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    Ultima modifica: 14 Dicembre 2015
  5. Willy il Peyote

    Willy il Peyote

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    Se ricordo bene le ali volanti diventano particolarmente instabili a velocità prossime a Mach 1, per diventare incontrollabili (senza computer) una volta passata la barriera del suono.
     
  6. hurricane

    hurricane Banned

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    ma infatti, ad oggi, nessun flying-wing è supersonico (B-2 => mach 0.95)
     
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  7. GyJeX

    GyJeX

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    Quello che voglio dire è: visto che comunque tedeschi e giapponesi lavoravano a soluzioni stealth per evitare i radar americani e inglesi e qualche risultato l'avevano ottenuto (gomma, vernici, etc), com'è che gli americani, pur avendo avuto riscontri e materiali, hanno lasciato perdere fino a... boh, 1956, 1958 ? Con la necessità di ridurre la traccia radar dell'U2, tant'è che si basarono su una delle soluzioni giapponesi a base di ossido di ferro. Dico, non gli è mai venuto in mente di analizzare la tracciatura del go-229 mentre lavoravano alle ali volanti ? Mah...

    Che gli americani fossero a conoscenza e avessero testato questi materiali è un dato di fatto.
     

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