ho appena visto il tg5 da cui ho appreso che 60 prof di fisica si oppongono alla visita del papa accusato di oscurantismo e di aver fatto qualcosa contro galileo la notizia è stata data come se quei prof sono orchi comunisti che vogliono censurare quell'agnellino di benedetto che ingiustamente è stato attaccato per colpe non vere... il giornalista del tg5 ha detto che queste cose contro galileo non sono vere o qualcosa del genere,cmq ha dato torto ai professori non mi fido del tg5 e il mio anticlericalismo mi spinge a trovare nuovi motivi per odiare il vaticano ,cosa sapete voi? opinioni?
a quanto ho capito ha giudicato giusto il processo a galileo se ha detto veramente così(non riesco a crederci)...meglio che non parlo...
bè è il papa è come ogni politico deve far valere il prorpio partito anche a costo di mentire come costui http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Immagine:Superberlusca.jpg
In pratica tipo 10 anni fa razingher ha detto che il processo contro galileo fu giusto secondo il punto di vista della chiesa. Ora vuole andare a fare un discorso alla Sapienza ma i docenti non ci stanno perchè non considerano coerente che in un luogo di scienza possa andare a fare un discorso pubblico chi dica cose del genere. Ovviamente non si attaccano solamente ad una cosa di così tanti anni fa ma anche alle varie uscite dei tempi più recenti come "quando la scienza incontra la fede, la scienza deve fermarmi" (o qualcosa del genere ora non ricordo preciso.
non riesce a essermi simpatico, come carisma è scarso, dice messa all'antica, ma non stabilisce una norma definitiva. Boh!
Non è che ci sia niente di particolare: non è la prima persona invitata in un'università e contestata, solo che negli altri casi non c'erano i vari Bondi a intervenire usando tralaltro paragoni campati in aria (ha detto che la Sapienza vuole diventare come l'università iranaiana scordandosi che sono prorpio gliunivrsitari ad essere i più feroci contestaori dl regime teocratico).
il discorso di Ratzinger, peraltro cauto (vedi secondo paragrafo in grassetto, grassetto mio) con il passaggio incriminato è questo: Nell’ultimo decennio, la resistenza della creazione a farsi manipolare dall’uomo si è manifestata come elemento di novità nella situazione culturale complessiva. La domanda circa i limiti della scienza e i criteri cui essa deve attenersi si è fatta inevitabile. Particolarmente significativo di tale cambiamento del clima intellettuale mi sembra il diverso modo con cui si giudica il caso Galileo. Questo fatto, ancora poco considerato nel XVII secolo, venne – già nel secolo successivo – elevato a mito dell’illuminismo. Galileo appare come vittima di quell’oscurantismo medievale che permane nella Chiesa. Bene e male sono separati con un taglio netto. Da una parte troviamo l’Inquisizione: il potere che incarna la superstizione, l’avversario della libertà e della conoscenza. Dall’altra la scienza della natura, rappresentata da Galileo; ecco la forza del progresso e della liberazione dell’uomo dalle catene dell'ignoranza che lo mantengono impotente di fronte alla natura. La stella della Modernità brilla nella notte buia dell’oscuro Medioevo. Secondo Bloch, il sistema eliocentrico – così come quello geocentrico – si fonda su presupposti indimostrabili. Tra questi, rivestirebbe un ruolo di primo piano l’affermazione dell’esistenza di uno spazio assoluto; opzione che tuttavia è stata poi cancellata dalla teoria della relatività. Curiosamente fu proprio Ernst Bloch, con il suo marxismo romantico, uno dei primi ad opporsi apertamente a tale mito, offrendo una nuova interpretazione dell’accaduto. Bloch espone solo una concezione moderna della scienza naturale. Sorprendente è invece la valutazione che egli ne trae: «Una volta data per certa la relatività del movimento, un antico sistema di riferimento umano e cristiano non ha alcun diritto di interferire nei calcoli astronomici e nella loro semplificazione eliocentrica; tuttavia, esso ha il diritto di restar fedele al proprio metodo di preservare la terra in relazione alla dignità umana e di ordinare il mondo intorno a quanto accadrà e a quanto è accaduto nel mondo». Se qui entrambe le sfere di conoscenza vengono ancora chiaramente differenziate fra loro sotto il profilo metodologico, riconoscendone sia i limiti che i rispettivi diritti, molto più drastico appare invece un giudizio sintetico del filosofo agnostico-scettico P. Feyerabend. Egli scrive: «La Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione». Dal punto di vista delle conseguenze concrete della svolta galileiana, infine, C. F. Von Weizsacker fa ancora un passo avanti, quando vede una «via direttissima» che conduce da Galileo alla bomba atomica. \ Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande. Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica. * Tratto da "Svolta per l’Europa? Chiesa e modernità nell’Europa dei rivolgimenti", Edizioni Paoline, Roma 1992, pp. 76-79. Per me, se il papa è invitato all'Università, è semplicemente uno dei tanti VIP, che occasionalmente varcano le porte degli atenei. Credo che lo stesso Ruini abbia tenuto diversi discorsi in Uni italiane. Per quanto anche io sia, se non un anticlericalista, piuttosto dubbioso sull'esistenza di Dio (la mia posizione è quella espressa dal monologo dell'Ingegnere che porta Bad Boy Bubby a visitare la centrale, nel film Bad Boy Bubby, scaricatevelo ), questo mi sembra un esempio della "pulsione alla firma" degli intellò italiani, molto anni '70, sommato alla polarizzazione sulla dicotomia scienza/fede innescata da quel buontempone voltagabbana di Ferrara con la sua sparata sull'aborto, peraltro oggi rincarata. Temo inoltre che gli stessi studenti interpellati, con le loro espressioni sornione e tronfiette, e il loro italiano incerto, non avessero ad ogni modo i mezzi intellettuali per capire qualcosa dell'eventuale discorso di Ratzinger.
Ti quoto in strapieno....e questo è molto grave...nel senso che indica il livello di istruzione che i giovani universitari fanno percepire alla gente comune (me). Per ciò che riguarda il Papaccio, per mio conto può dire che fava vuole e dove vuole. Non ho bisogno che nessuno si erga a difensore della mia laicità..questa storia non fa altro che fomentare il vittimismo di questi baciapile (Bondi, Binetti etc...) ipocriti. Semplicemente...a vederla come la vedo io...di cappelle la chiesa ne ha fatte a bizzeffe...meglio sarebbe (forse), cominciasse a farsi i cavoli prettamente suoi. Ma io sono un "mangia-preti" ed il mio discorso è sicuramente, grossolanamente IMHO!
D'altronde ragazzi son fisici, gente stralunata di suo... Tornando seri anche io sono daccordo con Alombardi e Pak.. nell'intervista che ho visto io (potrebbe essere stato anche il montaggio che mi ha dato quest'impressione) il ragazzo interpellato sembrava un mezzo dislessico in 10 parole 50 cioè ... ha anche sbagliato a dire il nome del papa Benedetto XV tralsciando questi particolari, dal discorso qua pervenuto... mi sembra che sia chiaro che il papa parlasse al passato.. e non affermando che il processo a Galileo era giusto.. sarebbe stato una specie di zappata sui piedi.. ma non leggo nessun "fu una sacro santa giustizia" quindi perchè incavolarsi tanto?? :humm:
Leggete bene "per la CHIESA fu un processo GIUSTO" è come dire che "l'ASSOLUZIONE è una cosa GIUSTA per Berlusconi", si dice tutto e non si dice niente, è una deliberata forzatura di parole al fine di dare aria alla santissima bocca ceramicata....
sostanzialmente dice che le scoperte di Galileo erano pericolose per la visione del mondo che la chiesa propagandava, quindi era per loro legittimo tentare di eliminare la minaccia con la forza; ancora ritengono che sia così,ma in cambio di cessioni su altre cose sono disposti a rivedere la loro posizione. Non è una fras eoscura o facilmente equivocabile. qua mi risparmio,ma la trovo un'ipotesi quantomeno azzardata per usare un eufemismo. ennesima ripetizione del mantra religione>scienza e del corollario sulla subordinazione della seconda alla prima. appunto non capisco come mai le contestazioni debbano essere vietate, visto che per altri VIP (politici o accademici) ci sono state. Bisogna vedere tra le tante interviste quali hanno preso: non è così azzardato supporre che abbiano tagliato eventuali commenti intelligenti e proposto quell da "ggiovani di lucignolo" per screditare chi protesta.
sul resto della discussione non metto becco visto che l'epistemologia mi è aliena come la botanica, ma su questo punto ti do ragione; ho visto un'intervista ad una ragazza che esprimeva solo cavolate, non credo che alla Sapienza siano tutti messi così male;
Se guardi il tg2 sicuro...ma ormai lo sapevo già che rai2 è cosi,dopo aver visto italia sul 2 che metteva 3 cattolici contro 1 giornalista del manifesto in una discussione su don Germini e il tg2 che definiva CheGuevara un guerrafondaio che non merita nessuna fama... Riguardo a quello che ha detto il papa,trovo diverse incongruenze: 1)Gallileo non fu l'unico ad essere imprigionato,e ce ne furono con più prove di lui. 2)Non possono parlare di difensori della ragione perchè loro stessi non avevano uno straccio di prova delle cavolate che dicevano. 3)Gallileo è stato imprigionato poi,più che per le sue idee,per un suo manoscritto(di cui non ricrdo il nome)dove spiegava la sua teoria attraverso un dialogo a tre:lui,il papa e uno sciocco...e siccome il papa faceva la parte di chi non sapeva,non la prese bene...quindi anche qui salta per aria "la ragione" che muoveva la chiesa... Senza poi parlare dei collegamenti fatti tra Gallileo e la "malascienza" che lo collegano alla bomba atomica e senza parlare della solita storia che la scienza è subordinata a qualcosa di più grande,cioe al volere di Dio(e quindi della religione)...
Insomma...vorrei poterlo credere...sono un Kmer rosso...quando sento parlare sti pseudo-intelletualini mi girano le palle....forse sono anche un pò Calderoli??Oddio! A parte gli scherzi...sebbene vi siano giovani che meritano il max rispetto, e dei quali bisognerebbe far tesoro, vi sono anche moltissime "pecore", ignoranti e supponenti, che si accodano al pensiero trendy del momento...che poi i vari TG distorgano la verità...ormai non ci faccio + nemmeno caso!!
Lo vorrei credere anche io, ma l'intervista era del Tg3... poi se guardate la photo gallery sul sito del Corsera non bisogna essere dei Lombrosiani perchè ci tremino i polsi a pensare alle generazioni future "rozzi cibernetici orgoglio dei manicomi"... Oppure pensiamo ai "la legge ke" o "cmq l'ordinamento" scritti -testuali!- dagli esaminandi del famigerato recente concorso per entrare in Magistratura...
Non ho capito questa parte... Comunque sia il discorso, sebbene più moderato di quello che era stato riferito dai media (che non gli è paso vero di ingrandire le cose), è comunque una difesa del modo di pensare della Chiesa, che in quel caso (come in molti altri) ha cercato in ogni modo di difendere la sua supremazia culturale e la sua visione delle cose. Tra l'altro il discorso di bloch: "Curiosamente fu proprio Ernst Bloch, con il suo marxismo romantico, uno dei primi ad opporsi apertamente a tale mito, offrendo una nuova interpretazione dell’accaduto. Bloch espone solo una concezione moderna della scienza naturale. Sorprendente è invece la valutazione che egli ne trae: «Una volta data per certa la relatività del movimento, un antico sistema di riferimento umano e cristiano non ha alcun diritto di interferire nei calcoli astronomici e nella loro semplificazione eliocentrica; tuttavia, esso ha il diritto di restar fedele al proprio metodo di preservare la terra in relazione alla dignità umana e di ordinare il mondo intorno a quanto accadrà e a quanto è accaduto nel mondo». " Non fa che dire (IMHO): i cristiani sono liberi di credere al geocentrismo come idea religiosa dell'uomo al centro del Creato. Ma non giustifica di certo la repressione della ricerca scientifica! Detto questo l'Università ha il diritto di invitare chi vuole, a Oxford hanno invitato personaggi ben più controversi! Fossi contrario non cercherei di imedirgli di venire, ma chiederei che ci fosse un confronte e non l'ennesimo comizio. Se verrà data la possiblità di controbattere alle affermazioni di Ratzinger non ci vedo nessun problema.
Ma come si fà ad invitare a parlare all'inaugurazione di un anno accademico uno che dice di sapere esattamente qual'è lo scopo ultimo dell'universo in base a quello che CREDElol: ) non quello che dimostra... allora invitate anche il mago Otelma e l'astrologo Branko (nick forse riferito al branco di p... che lo segue?). Ieri mi sogno che lo scopo finale dell'universo è l'invenzione della macchinetta del caffè e vado a rompere i coglioni a tutti con stà storia ? Ma dai....