Qualche spunto di riflessione per le imminenti elezioni...

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Invernomuto, 1 Giugno 2009.

  1. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Spunti di riflessione in vista delle elezioni:

    http://www.aduc.it/dyn/avvertenze/index.php?ed=265

    Che ne pensate? Io sono abbastanza d'accordo, soprattutto sul fatto che le europee ormai sono diventate una sorta di sondaggio sul gradimento politico interno e che per le amministrative, specie dei piccoli comuni, bisognerebbe guardar poco al "colore" di chi si candida ma ad elementi più concreti...

    Un saluto.
     
  2. Topo

    Topo

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    Consigli molto sensati in effetti.

    Saluti.
     
  3. Caronte

    Caronte

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    consigli validi.
    Nei piccoli comuni comunque si è sempre guardato più alla persona che non al colore, fosse solo perchè si tratta di gente che conosci e su cui puoi reperire informazioni facilmente.
    Per le europee il discorso del sito mi sembra molto semplificato: da noi ci si dà poca importanza, perchè la UE viene chiamata in causa solo quando le leggi promulgate ci danneggiano,ma invece di mandarci gente competente a difendere gli interessi la usiamo come ricovero per i trombati.
     
  4. Armilio

    Armilio

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    L'altro giorno guardavo "buongiorno europa" e vedevo che anche in altri paesi fanno lo stesso, cioè parlano di problemi interni, anche se poi ci mandano gente più seria. Il problema penso sia sopratutto culturale: nessuno tg parla di che cosa viene deciso in Europa(tranne se và contro i nostri interessi), e anche se venissero dette credo sembrerebbero staccate dalla vita di tutti i giorni ai più. Pochi si sentono europei e Italiani/spagnoli/francesi.
     
  5. lucared95

    lucared95

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    delle europee si sa poco o niente, proprio perchè cè pochissima informazione su quanto avviene al parlamento europeo... a momenti eleggere il parlamento europeo, oltre che sondaggio per i governi nazionali, diventa un gioco di potere tra i maggiori stati europei per chi ha più parlamentari...
     
  6. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    il fatto e' che quel che viene deciso va quasi sempre "contro" i nostri interessi o piu' precisamente ignorandoli del tutto: il nostro voto eleggera' 71 deputati italiani su un totale di 736. Anche se fossero i migliori politici del mondo e soprattutto anche se operassero compatti per obiettivi comuni non potrebbero far molto. Bisogna tener conto che le norme votate e che ci ritroviamo sul collo sono votate da francesi, tedeschi, lituani, rumeni, polacchi, danesi ecc.ecc., insomma ci troviamo a dover subire leggi europee decise al 90% da stranieri su cui non abbiamo nessun controllo (non li eleggiamo noi!).

    ed in effetti in gran parte lo sembrano, nel senso che non hanno ricadute immediate, visto che poi le direttive europee devono essere recepite dai parlamenti statali e passano a volte anche anni. Poi tieni conto che il parlamento europeo da quel che ricordo non si riunisce proprio tutti i giorni per votare qualcosa. Senza considerare le questioni puramente ideologiche (per non dire a volte imbecilli) di cui spesso si occupano i solerti funzionari europei:

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200903articoli/41949girata.asp

    ci sarebbe da ridere se non fossero iniziative censorie di funzionari superpagati che alla fine hanno un effetto anche su di noi. Possibile che debbano regolamentare pure come si debba dire "signore/a" o "cameriere/a" in modo "non-sessista"? Non sanno che esistono i generi grammaticali? o dovremo cambaire la grammatica per farli contenti? Sara', ma io odio la censura, di qualunque tipo sia.

    io ne sono un esempio: in fondo al massimo mi sento italiano, nulla a che spartire coi barbari del nord e dell'est (nulla contro di loro, ma piu' li conosco e piu' li sento irrimediabilmente diversi). Ma d'altronde come affezionarsi ad un'entita' burocratica che e' pronta e solo a bacchettarti in ogni momento? senza una bandiera, una storia comune e senza alcuna vera identita' da sentire come propria, tanto da essere pronta ad accogliere nel sodalizio pure la Turchia? (cioe' qualcosa di veramente alieno da tutto cio' che negli ultimi secoli ha formato l'Europa).

    Ma a parte questioni sentimentali, difficile affezionarsi ad un'unione monetaria-finanziaria, tanto piu' che va tenuto conto che tutto quello si riceve si riceve dallo stato (sanita', istruzione pubblica, sicurezza, fondi per investimenti ecc.ecc.) e mai direttamente dall'Europa (che peraltro anche quando da prende i soldi dagli stati e li distribuisce attraverso gli stati). L'Europa appare una lontana sfinge dalle decisioni imperscrutabili che non da nulla e ormai parla pure solo lingue straniere (inglese e francese sono le lingue di lavoro, solo alla fine quando sono definitivi i documenti sono tradotti nelle varie lingue). Sentirsi europei e' un bello sforzo!
     
  7. ange2222

    ange2222

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  8. Solctis

    Solctis

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    Mah, non penso...secondo me più che altro si riferisce al fatto che il nostro non controllo è dovuto ad una non ottimale sistemazione dell'apparato elettivo e soprattutto dalla confusione legislativa vigente in UE.
    E immagino ci sia comunque il riferimento al fatto che quest'Europa è stata costruita in maniera troppo frettolosa, senza le necessarie basi e senza le necessarie 'protezioni di gommapiuma' e quindi con interessi troppo disparati e molto spesso inter-conflittuali.
    Non è possibile, se Europa deve essere, che paesi membri sfidino o ignorino impunemente le leggi che tu, organo centrale europeo, emani.
    Le multe? Mi ricordano tanto le misure da operetta della Società della Nazioni; insomma, l'Europa è un neonato con tanto figli che non riesce a farsi rispettare e quelle poche, decisioni assurde o meno, che prende, molto spesso vanno a sfavore dei suoi figli più anziani e più 'ricchi' per quell'insano desiderio di paternità estesa che il neonato europeo si porta dentro.
    Dico assurdo perchè fatto senza criterio e senza coscienza delle conseguenze, sia ben chiaro.
    Senza contare comunque che quest'Europa è una diretta emanazione della volontà Atlantica che risiede dellà...insomma...cosa possiamo aspettarci?
    Che i padroni si preoccupino dei servi? Se sono in giornata positiva può darsi...però mi pare che queste giornate positive si vedano raramente.
    Esempio? Caso Turchia. Vitale come l'ossigeno per gli interessi NATO e potenzialmente letale per quelli europei (ulteriore forza lavoro a basso costo, ulteriori crisi sociale e tensioni etnico-culturali per i nuovi 'comunitari' migranti, discussione di tutti i turcofoni potenzialmente cittadini turchi in grado di saltare il gradino e passare comunitari, eccetera). Basileus dice molto bene...difficili sentirsi europeo se questa Europa di europeo ha soo il nome ed il simbolo sulla cartamoneta e si limita ad essere un'unione finanziaria travestita da interesse politico-culturale di caratura mondiale (come dovrebbe essere la sacrosanta unione dei popoli europei).
    Poi se ho detto cavolate Basileus mandami pure a quel paese! :D
     
  9. Caronte

    Caronte

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    Il parlamento ratifica delle leggi decise da apposite commissioni: è in queste che il paese deve avere un bravo rappresentante a difesa dei propri interessi.
    Più che di politici è meglio avere dei buoni tecnici: il problema è che non solo mandiamo gente con poche competenze,ma persone che invece di prendersi dei professionisti competenti, arruolano amici e figli del capo di partito, gente che colleziona assenze e pensa a inizitive culturali da organizzare col nome in bella vista invece di cercare di portare a casa dei fondi europei (salvo poi lamentarsi "La UE ci odia", "astio ideologico"...).
    Se vi capita date un'occhiata a quello che dovrebbe essere l'organico della mitica Authority alimentare con sede a Parma: pochissimi tecnici e un sacco di personale di supporto, è ovvio che sono i primi a presentare le proposte,ma ci sono molte più possibilità di collocare gli amici tra i secondi (compreso un certo ragazzo, che pur non avendo passato l'esame di maturità, entra in politica "per mettere a frutto dei cittadini le proprie competenze").
     
  10. Invernomuto

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    Non trasformiamo la discussione in un dibattito europa sì-europa no, ci sono anche le amministrative ben più significative delle elezioni europee (e cmq una legge europea deve cmq essere approvata dal parlamento di uno stato membro per avere efficacia in nell'ordinamento giuridico nazionale, quindi dire che "decidono per noi" mi sembra un po' eccessivo). Purtroppo io vedo eccessiva politicizzazione su tutti i tipi di elezioni, europee e amministrative (meno), che diventano una mera appendice delle elezioni politiche.
    Concordo in toto con caronte sul fatto che finché decidi di rimanere in europa (e se non ci credi nella UE nessuno ti impedisce di uscire) dovresti mandarci delle persone competenti, non i trombati dalla politica nazionale e/o persone che nel parlamento europeo non ci mette piede, a prescindere dallo schieramento.

    Un saluto
     
  11. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Dicevo solo che e' normale che le leggi europee, essendo votate al 90% da non italiani, portatori di propri interessi, spesso in conflitto coi nostri, ignorino quasi sempre gli interessi italiani. E su quel 90% di deputati non si ha l'arma - spuntata ma pur sempre l'unica arma di pressione a disposizione - del voto (come in teoria si potrebbe coi propri: non mi piace come operi? non ti voto piu'!): sono del tutto al di fuori del nostro controllo.
    Per questo piu' poteri ha il parlamento europeo e piu' mi preoccupa (indipendentemente dal livello dei vari trombati, veline e figli di papa' che vi manderemo), e su certe cose vorrei che non potesse pronunciarsi del tutto.
    Forse basterebbe un ben piu' piccolo collegio di persone nominate dai vari governi (o ancor meglio dai parlamenti).

    @Invernomuto: stavo solo cercando di spiegare perche' le elezioni europee non riscuotono un enorme interesse nonostante tutti gli appelli e di conseguenza perche' tutti i partiti di praticamente tutti i paesi insitano nella campagna elettorale su temi di politica interna. (Comunque le leggi europee alla fine credo che debbano essere ratificate dai parlamenti nazionali, non penso possano respingerle del tutto). Comunque mi fermo qui.

    @Solctis. Siamo per lo piu' sulle stesse posizioni.

    PS: in fondo se riflettiamo il piu' noto "trombato" mandato in Europa fu Prodi: fu "deposto" da presidente del consiglio dai suoi alleati che poi colsero l'occasione di mandarlo nella commissione europea (togliendolo cosi' di torno per 5 anni).
     
  12. Armilio

    Armilio

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    Non è che tutto quello che non può essere deciso da italiani va contro i nostri interessi: forse gli interessi dell'europa in generale, visto il livello di integrazione, sono spesso anche i nostri interessi, o no?
     
  13. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Non sempre "integrazione"=stessi interessi quando si tratta di interessi economici e se consideri che si occupano quasi sempre di regolamentazioni dal forte impatto economico.... Ti faccio un esempio: l'Europa consente lo zuccheraggio dei vino (cioe' l'aggiunta di zucchero al mosto per aumentarne la gradazione alcolica), cosa vietatissima in Italia, senza che sia neppure necessario indicarlo in etichetta. Non e' un danno per i produttori italiani? non favorisce i produttori dei paesi del nord (Francia-Germania-Belgio)? o ancora, nel 2007 hanno ammesso che il vino possa essere invecchiato con segatura (!) senza che sia indicato in etichetta. Non e' un danno per i produttori tradizionali (e seri)? e dove si trovano questi produttori? non certo in Filandia o in Polonia. Quale puo' essere l'interesse dei rappresentanti di questi paesi nel bocciare queste norme? (zero, anzi esiste quello che si chiamerebbe "voto di scambio": tu voti questo provvedimento che fa comodo a me ma non danneggia te, poi io voto...)
    Ma si potrebbero fare innumerevoli esempi di come decisioni apparentemente secondarie abbiano effetti economici importanti (non necessariamente sempre a nostro danno, naturalmente!).
     
  14. Armilio

    Armilio

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    Te ne faccio anchio uno di esempio allora, anche se andrò meno nel particolare perchè non mi viene in mente niente: immagina che, per aiutare l'impresa dell'intera Italia, si vada contro gli interessi di una regione, diciamo della tua regione. Ora tu, parlando a mente fredda, saresti d'accordo? vorresti la secessione? credo che, ragionando a mente fredda, saresti d'accordo. E perchè? perchè l'interesse dell'Italia in generale è anche un tuo interesse, perchè se per una volta ti hanno danneggiato questo è un prezzo da pagare per le volte che ti favoriranno e per stare dentro ad un tal organismo. Bisogna semplicemente applicare questo ragionamento all'europa. Con questo non voglio dire che l'UE non possa essere criticata, anzi, la sua politica economica monetarista e liberista è facilmente criticabile, ma criticare le decisioni di una certa istituzione non vuol dire criticare l'esistenza stessa e l'importanza dell'istituzione. Come non fa ne i nostri interessi non va contro i nostri interessi: semplicemente fa gli interessi europei, che una volta andranno contro uno un'altra volta contro l'altro, ma alla fine siccome siamo in un mercato unico farà gli interessi di tutti. Se no seguendo il tuo ragionamento, siccome tutti i paesi sono una minoranza nel parlamento, tutti i paesi vengono danneggiati dall'UE, e quindi l'UE per forza di cose, qualunque politiche adotti, danneggierà tutta l'economia europea...:humm:

    Questo a livello di massima, ovviamente. Sò di aver fatto il ritratto di una UE perfetta, di aver detto cosa dovrebbe fare e non cosa fa sempre, senza parlare, non sò, delle lotte intestine fra gli stati...
     

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