La scorsa settimana sono stato in Polonia e precisamente a Cracovia. Oltre naturalmente alla bellezza della nazione in se e all'economicità del viaggio, appena arrivato mi sono ricordato che a poca distanza da Cracovia è presente un paesino sperduto nella campagna polacca [SIZE=-1]Oswiecim Molti non assoceranno questo nome ad alcunchè di famoso, tuttavia questo è il nome del paese più vicino al campo di concentarmento di Auschwitz-Birkenau. Oggi questo campo è diventato museo internazionale, nei suoi 20 block (case di pietra) si trovano le prove della più grande aberrazione dell'umanità. Il viaggio tra queste baracche è di quelli che non si dimenticano, si possono vedere montagne di scarpe, occhiali, capelli, valige, oggetti personali tolti ai deportati, si possono visitare le stanze della tortura e l'infermeria di Mengele, una discesa in un orrore senza fine! Onestamente è stato sconvolgente ma penso ne valesse la pena e non posso che consigliarlo a tutti quelli che si trovino da quelle parti...per non dimenticare. [/SIZE]
Ci sono stato anche io. Ho anche sentito dalle spiegazioni che, fino a molti anni dopo la liberazione del campo, i cittadini dei paesi limitrofi sostenevano di non essere al corrente di quello che accadeva all'interno.
IMHO dovrebbe essere quasi obbligatorio portare i ragazzi delle superiori in gita da quelle parti (e/o in luoghi analoghi)...di certo sarebbe un'esperienza molto più produttiva di mille parole. ciao cd
Concordo sulla necessità di portare i ragazzi delle scuole superiori a visitare uno dei campi di sterminio nazisti, soprattutto di questi tempi in cui a qualcuno fa comodo "rivedere" la storia per cancellare alcune cose scomode (vedi quello scalmanato del presidente iraniano). Personalmente sono stato a Mathausen, in Austria, vicino a Linz quando avevo 16 anni ed è stata un'esperienza forte che però sono sicuro sarebbe ancora più sconvolgente oggi che ne ho 37, dopo tutto quello che ho letto su II GM e Olocausto.
Concordo pienamente con quanto detto fin ora, io sono stato molte volte in Polonia ma non ho mai avuto occasione di recarmi a Oswiecim anche perchè l'unica volta che andai a Cracovia la mia permanenza in quella città durò meno di 48 ore. Non bisogna mai dimenticare ciò che è accaduto, e in particolare si dovrebbe fare in modo che le nuove generazioni possano vedere con i loro occhi ciò che generò la follia umana nel cuore dell'europa solamente 60 anni fa! Come già detto non ho avuto occasione di recarmici personalmente ma tutte le persone che vi sono state ne sono uscite sconvolte... Ma non dimentichiamoci anche di altri campi di concentramento, più recenti e proprio accanto al nostro paese, uno fra tutti: L'Isola Calva (Goli Otok), sulla costa Dalmata che, se possibile, era ancor peggio dei Lager nazisti e rimase attivo fino al 1956.
Vi ricordo che il mondo ha conosciuto Genocidi ben più terrificanti di quelli contro i "poveri" ebrei, e se c'è una cosa che mi fa incazzare è questo definirli "poveri", ormai non li si può criticare per il loro operato e il loro modo di fare senza venire tacciato di essere un fascista ( e quando scoprono che sono un comunista allora vengo definito un fascista rosso eheheheheh).... Ma intanto in Palestina sorgono "muri", vengono abbattuti ulivi secolari, vengono bombardate case, scuole e capi profughi, la gente sparisce... Mah... E intanto a Gennaio c'è la "festa della Shoà" in barba a tutti gli altri morti di troppo gas in quei luoghi... Bah... disgusto... Adesso tacciatemi tutti di razzismo, io vi risponderò che non sono io il razzista, sono loro ad essere ebrei
Per dirla "soft", anch'io sono piuttosto critico nei confronti della politica israeliana verso i palestinesi e credo non sia per niente corretto confondere questo con l'antisemitismo.
Caro GyJeX, il tuo intervento secondo me è criticabile da molti punti di vista, ma mi limito a sottolinearli alcuni. Il concetto che esistano genocidi + o - terrificanti è semplicemente agghiacciante. Non è ammissibile fare una classifica. Criticare gli ebrei, così come criticare gli italiani, gli slovacchi etc., è ovviamente possibile in un paese democratico, ancorché forse poco utile e sensato. Ha molto più senso (ed è molto più utile) criticare la classe dirigente di un popolo o di un paese, così come un governo etc., ovviamente argomentando. Per esempio, qualcuno potrebbe pensare che gli italiani sono (tutti) dei cretini perchè hanno permesso a berlusconi di diventare premier, cosa imho poco sensata: ha molto più senso criticare sia i dirigenti dei partiti di sinistra che non hanno saputo arginare il populismo berlusconiano proponendo un'alternativa seria etc..., sia la destra che ha preferito la scorciatoia del cavaliere per arrivare al potere etc... Il tuo discorso diventa razzista non quando esprimi il tuo disaccordo sul muro,sui bombardamenti del scuole etc..., ma quando associ a questo il disgusto per la festa della Shoà. Che relazione c'è?. I Nazisti hanno cercato di sterminare gli ebrei (così come gli zingari etc.) ed è del tutto evidente che si senta il bisogno di non dimenticare affinché (speriamo) si creino degli anticorpi per cui la cosa non si ripeta. Per ultimo, essere comunista per me ha sempre significato, tra le altre cose, essere contro tutte le discriminazioni (di sesso, religione, razza etc.) "senza se e senza ma". Non me ne volere per queste mia parole, ma credo che forse dovresti riflettere meglio su questo argomento. IMHO, again. con affetto cd
Cyberdisk, anche il tuo intervento è criticabile sotto diversi punti di vista, ma mi limito a sottolinearne uno solo. E' proprio la lobby ebraica a sostenere l'unicità e la preminenza del suo Olocausto rispetto a qualsiasi altro genocidio della storia, quindi GyJex non ha fatto nulla di diverso da quanto fanno gli ebrei stessi. Ciò è dimostrato dal fatto che esiste un giorno per ricordare la cosiddetta Shoa e non un giorno per ricordare tutte le altre razze e stirpi sterminate nel corso della storia. Ti posso enumerare una serie di genocidi anche più atroci della cosiddetta Shoa ma scommetto che tu non ne hai neanche sentito parlare poiché i mass-media sono interessati, chissà perché, a sottolineare soltanto le sofferenze degli ebrei.
Ammesso e non concesso che "la lobby ebraica" sostenga l'unicità e la preminenza del suo Olocausto, come mi sembra chiaro da quello che ho scritto, la cosa non mi troverebbe in accordo (..."Non è ammissibile fare una classifica..."). E' chiaro che bisogna ricordarli il più possibile tutti, ma da questo a dire che poiché se ne commemora principalmente uno (la shoà) allora non bisogna ricordare (quando qualche volta non sia arrivi a negarne perfino l'effitiva avvenuta) nemmeno quello. Assurdo. Personamente la forza con cui si tiene vivo il ricordo di quegli avvenimenti lo ritengo un forte deterrente affinché la voglia dell'uomo di sterminare il suo vicino sia sempre minore. Ribadisco ancora che è del tutto ovvio che se si aggiungesse enfasi anche ad altri evvenimenti similari se ne trarrebbe ancora più vantaggio. Quindi mi sembrerebbe di capire che su questo punto sei daccordo con me e non con GyJeX...ma poi anche tu dici "... Ti posso enumerare una serie di genocidi anche più atroci della cosiddetta Shoa...".Mha! Mi piacerebbe sapere con che criterio li metteresti in classifica, uno dietro l'altro (prima lo sterminio degli armeni o quello dei tutsi? Prima pol pot o stalin? Ed hai ragione, sfortunatamete l'elenco è lungo...). ciao cd
Io non sono razzista, dico solo che, alla fine, viene normale pensare che ci siano interessi enormi dietro questa parvenza di perbenismo che gli ebrei si sono cuciti addosso assieme alla stella di David che gli han fatto cucire... Non mi sembra di dire fesserie quando affermo che loro stessi marcino sopra le morti della Shoa quando si tratta di trarne beneficio, l'ultimo esempio che mi viene in mente è in seguito alla devastazione di alcune tombe ebree in alta Italia, non ricordo dove, veniva intervistato quel furbone capo di non ricordo quale organizzazione ebrea locale che si scagliava contro l'antisemitismo strisciante e chiamava a raccolta tutti per cercare di debellarlo, quando poi si scopre che gli artefici dei danni erano un gruppo di rom fulminati dall'alchool... Meschina figura, ma il fatto è che il furbone cercava di trarre vantaggio da questo fatto muovendo a compassione istituzioni e gente comune con le stesse trite e ritrite motivazioni, l'avessi avuto tra le mani l'avrei portato a farsi un giro tra le foibe e dopo a Cefalonia per chiedergli come mai i morti ebrei si possono USARE meglio dei morti italiani... Che poi si considerino le mie parole come quelle di uno spudorato razzista fascista che ce l'ha a morte con gli ebrei io non posso farci nulla... Ma continuo a ribadirlo, non mi sento minimamente razzista, non proclamo una razza superiore ad un'altra...
Continuo a non capire... Dici di non essere razzista...io ti voglio credere, ma quando poi si dice tutto il male possibile degli "ebrei", che essendo un popolo composto da milioni di persone viene difficile pensare che siano tutti dei cattivoni. Questa forse è proprio una definizione di razzismo: dai la colpa degli errori (secondo te) commessi da alcuni a tutti (gli ebrei in questo caso). Francamente non vedo quali vantaggi "il furbone capo" avrebbe potuto trarre dall'episodio da te contato. Per una volta che tale episodio non è legato (come affermi tu) a motivi razziali, ci sono molte altre occasioni in cui è proprio il razzismo a muovere la mano dei profanatori di tombe. Mi sembra che per qualche strano motivo se ritieni un determinato comportamento errato, invece di denuncialo (il tizio tal dei tali ha fatto la seguente cosa sbagliata), come reazione hai quello da una parte a moltiplicale la sua colpa su tutti i suoi vicini (di sangue in questo caso) per una qualche forma malsana di ragionameto induttivo, e dall'altra a dire se sbagliano loro (nel caso specifico gli ebrei ad "usare" i morti), perché non possiamo farlo anche noi (con quelli delle foibe e di cefalonia)? Usarli poi a quale scopo mi sfugge. Non è che ci goda particolarmente a dare del razzista al mio prossimo, ma al momento non vedo come tu possa sfuggire a tale trista definizione. ciao cd
Cerco di spiegarmi meglio che posso... Quanti popoli conosci che utilizzano ai propri fini il fatto di essere stati perseguitati e sterminati ? Che si nascondono dietro questa storia di tristezza e di abominio ogni che qualcuno li accusa di qualsiasi cosa ? Di certo non gli Armeni, o Kurdi, o i Cambogiani, o i Tutsi o i nomadi del sahara occidentale... Io non sono un razzista e non mi stancherò mai di ripeterlo, ma trovo veramente oltraggioso e vergognoso che simili persone traggano benefici così grandi ed evidenti studiando i modo più turbi e abbietti per sfruttare la memoria dei loro morti, come cercare di far sentire in colpa l'intera popolazione mondiale perchè è stato permesso un simile abominio come lo sterminio... E ora chiedo una cosa, a chi dare ragione ? ad un Ebreo che si lamenta del kamikaze che gli ha fatto saltare per aria il locale e gli avventori ? o al kamikaze che si lamenta del fatto che nei lager di Ebrei non sono stati ammazzati abbastanza ?
Concordo con Gy sull'aspetto della particolarità della questione. E' indubbio che una forma anche palese di strumentalizzazione ci sia. Gli esempi sono molteplici, basti pensare allo sterminio attuato negli Stati Uniti dei pellerossa e la successiva loro ghettizzazione in "riserve" (che vi ricorda???) eppure nessuno se ne cura o fa delle manifestazioni. Rimanendo in tema vi è anche da sottolineare che il popolo ebraico ci tiene particolarmente alla preservazione delle propria unicità (e fa bene) sino a negare i diritti elementari anche agli arabo-israeliani oaddirittura quelli umani ai palestinesi (e fa male). Ciò comporta l'applicazione di un duplice metro di giudizio, poichè ciò che è contrario alla politica e/o società israeliana è sempre negativo e di matrice antisemita, anche se si tratta di critica politica e/o sociale, mentre ciò che riguarda i palestinesi e/o gli arabi-israeliani è sempre poco rilevante o di nessun conto.
Io penso abbiano ragione GyJex e Romolus quando affermano che si parla spesso della Shoa,ma ci si dimentica che nei campi morirono anche altre persone per la loro razza (zingari), per il loro orientamento politico/religioso (testimoni di Geova) o sessuale, senza contare detenuti comuni, prigionieri politici e di guerra; senza contare anche altri stermini di massa avvenuti anni dopo (o prima) e passati sotto silenzio. Quello in cui mi trovo in disaccordo è però la loro volontà di far passare in secondo piano la Shoa rispetto ad altri genocidi per il numero effettivo di morti e per la politica interna attuale di Israele. Il giorno della Shoa è stato istituito perchè il ricordo di quanto avvenuto servisse da deterrrente in futuro, più che per commemorare i morti effettivamente causati ed è per questo che secondo me non si può trascurare questa occasione: sapete bene che esistono ancora molte persone che sostengono che l'Olocausto sia una totale invenzione (nonostante tutto il decantato potere della "lobby ebraica mondiale" come da voi definita). Quello su cui invece mi trovo in disaccordo con ciberdisc è quando sostiene una forte separazione tra la classe dirigente e il popolo israeliano: quella gente che adesso nega diritti umani e bombarda con mano molto libera è stata eletta grazie anche a queste misure che avevano preventivato e che gli israeliani appoggiano in maniera abbastanza compatta.