Reddito minimo garantito

Discussione in 'Off Topic' iniziata da huirttps, 19 Marzo 2010.

  1. huirttps

    huirttps

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    http://www.filosofia.it/pagine/pdf/argomenti/Redditominimogarantito_MicroM05.pdf

    Durante la mia permanenza all'estero mi è capitato spesso di parlare con amici stranieri di politica [Berlusconi è il più conosciuto dei nostri "vip":cautious: grazie alle sue gaffes] e diverse volte sono rimasto sorpreso dal sapere che lo stato paga totalmente o in buona parte l'affitto ai ragazzi, che così sono liberi di andare via dalla casa dei genitori.
    Invece noi veniamo definiti "mammoni" [come luogo comune] e "bamboccioni" [dal "simpaticissimo" Padoa Schioppa] perchè fino a 30 anni si resta con mamma e papà.

    Incuriosito ho provato ad informarmi.
    Girovagando un pò su internet ho trovato questo articolo un pò vecchiotto (del 2008), ma mi sembra comunque molto interessante nei contenuti.

    Secondo voi sarebbe opportuno introdurlo?
    Sarebbe possibile sostenerlo, dato il livello di debito pubblico, a livello economico?

    A voi
     
  2. ange2222

    ange2222

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    Non possiamo permettercelo.

    Dobbiamo fare il Ponte sullo stretto.
     
  3. generalkleber

    generalkleber

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    Effettivamente è una vecchia questione. Un tempo cavallo di battaglia, retorico più che altro, della sinistra, è un tema poi caduto nel dimenticatoio. Si potrebbe fare? Visto che altri lo fanno, senza dubbio sì, si potrebbe fare. Anche in presenza di un debito pubblico alto? Anche qui, in termini di numeri sì, si potrebbe fare.
    Perché non si farà?
    In linea pratica non si farà perché nessuno è disposto a pagare i costi di un simile servizio rimanendo all'interno del sistema attuale (non si trovano i soldi per la sanità, figuriamoci per gli affitti sociali o addirittura per dare denaro a chi non lavora!).
    In linea teorica perché nessuno è davvero interessato a cambiare il sistema, il reddito minimo imponendo, naturalmente, forme di pianificazione assai più rigide.
    Significherebbe passare da una forma di assistenzialismo al momento della necessità (che è la linea attualmente in uso nei paesi capitalisti avanzati, anche se gli americani, che ne sono stati i portabandiera, stanno ripensandoci) a una forma di coinvolgimento basata sul principio che è interesse di tutti (e non ad esempio dei giovani/poveri) a che tutti stiano bene e possano valorizzare se stessi.
    Questa seconda forma, che in Europa si poggiava su un misto di concezioni socialisteggianti, cattoliche e anche fastisteggianti, è stata a lungo una sorta di modello ideale (e dunque non effettivo) sino agli anni '80. Messa in crisi dalla coda dei problemi petroliferi, dalla morte del comunismo, dall'efficacia del tatcherismo.
     
  4. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Potrà pure non essere stato simpatico, ma se la maggioranza dei "giovani" in italia, rimane a casa dai genitori, dopo i 30 anni, non è di sicuro per un problema di reddito o lavoro.
    E' pieno di 30-40enni che un reddito sicuro ce l'hanno e per i quali prendersi un appartamento in affitto è tabu... Poi vabbé, se lo standard in certi posti è laurearsi a 35 anni in scienze politiche, oppure vivere con un reddito minimo di 2.000 euro per vivere dignitosamente da soli, ok, cambiamo subito discorso.

    1. Opportunità: in un paese come il nostro? Dove imperano falsi invalidi, finti ciechi, sussidi di disoccupazione per gente che nel frattempo lavora in nero?
    Ma non scherziamo...
    In questo paese sono per l'abolizione di ogni forma di privilegio e sussidio che non sia soggetto a controlli rigorosi e non sia accompagnato da prestazioni verificabili da chi lo percepisce. Puntiamo a creare un sistema serio di controlli per il nostro welfar state già esistente (e generoso), poi ne riparliamo.

    2. No anche qui, gravoso per l'economia, con molti dubbi sull'efficacia dello stesso? Perché dovrei far uscire i giovani fuori di casa (a carico della collettività) senza dargli prospettive? Ma a che serve? Molto meglio pagargli l'università allora...

    Il problema dei bamboccioni cui si riferiva il ministro Schioppa, non sono certo i giovani precari, ma ben altri. E alzi la mano il 30-40 che non ha in gruppo o non conosce uno così.

    Un saluto
     
  5. Basileus Romaion

    Basileus Romaion

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    Loro hanno il reddito minimo garantito, noi le pensioni di (falsa) invalidita' come sistema per far sopravvivere una parte della popolazione. L'obiettivo ed il risultato sono simili, solo il nostro sistema e' piu' fumoso e corrotto (e premia furbi e disonesti, quindi e' piu' adatto all'Italia).

    PS: in certi paesi chi studia all'universita' e' sovvenzionato dallo stato. Non solo nei paesi scandinavi, ma ho appena scoperto che qualche forma di sovvenzione esiste pure in Australia (ricevono un tot ad esame superato!).
     
  6. Blueberry

    Blueberry

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    in teoria è più che ovvio approvare il sistema vigente all'estero. e che all'estero fosse così lo sanno tutti, spero!

    le regole rigide anche. il sussidio di disoccupazione lo percepisci, certo. e ci sono persone che ti procurano anche colloqui di lavoro. tu ci vai e se ne rifiuti un paio poi...addio sussidio.

    pensare "la collettività ha più valore dell'individualità" nonostante possa sembrare "comunista" come affermazione è da considerarla solo come buon senso, secondo me. io non sono per i regimi sia chiaro. e comunismo e fascismo sappiamo tutti cosa sono stati. ed evitiamo il tifo da stadio.

    secondo me in italia non si può adottare un simile sistema perchè sennò la gente non lavorerebbe più.
    e se già oggi uno si laurea a 35 anni figurarsi in questo modo.. si laureerà a 50.

    come dice invernomuto sì è vero esistono persone così: gente che grazie ai soldi di mamma e papà può permettersi il lusso di pascere all'università quasi vent'anni. e una volta fuori si pavoneggiano (in genere perchè una donna fiuta l'affare e li accalappia. allora si trasformano in freddi calcolatori e non più fumatori di cannabis perditempo) come dei geni assoluti.

    in italia si dovrebbe abolire lo stato assistenziale. è una triste esagerazione la mia. io sono un convinto assertore dello stato assistenziale. se io non ho i mezzi perchè non sono nato nella famiglia giusta devo poter essere curato!
    eppure l'italia, paese inventore della banca, è piena di tanti furbi
     
  7. huirttps

    huirttps

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    o_O ma sul serio??
    per quello che riguarda i miei amici [età 28-30]e la mia esperienza diretta [25] solo ora cominciamo a vedere qualche soldo per il lavoro, ma siamo tutti stati studenti universitari fuori sede (al soldo di mamma e papà, of course). Quindi l'idea di tornare con i miei dopo anni di vita universitaria è un incubo, lo farei solo se costretto dalle circostanze. Se avessi un reddito minimo garantito certamente resterei in affitto fuori casa!!!


    un saluto anche a te :approved:

    p.s.
    http://www.portalavoro.regione.lazio.it/portalavoro/sezione/?id=Le-procedure-per-il-2009_57

    sembra che qualcosa si muova!
    però mi sembra che sia nella direzione sbagliata.
    Il dare denaro per un anno a chi non lavora è un pagliativo, non un soluzione.
    Per me si dovrebbe dare una piccola quantità a TUTTI , SEMPRE (utopia, forse) in modo da evitare la trappola dell'assistenzialismo ed incentivare a trovare un lavoro che rappresenti un DI PIU' rispetto al reddito minimo, non un'alternativa.

    Rileggendo questo post mi sembra di parlare di una favoletta ..
    pensare che appena aldilà delle alpi è realtà mi fa inca****e per come è gestito da schifo questo Paese...
    scusate lo sfogo
     
  8. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Dare tot euro "in bianco" e sostenere gli affitti sono due cose diverse. Finanziando soldi per l'affitto incentiverebbe a trovarsi un affitto regolare invece di trovarne uno in nero (in questo caso ovviamente non risulta --> niente soldi), con conseguente colpo alle gambe al sistema degli affitti vergognosi e pure in nero. Ovvero più tasse per lo stato, che recupera parte dei finanziamenti agli affitti.

    Se poi fosse applicabile anche ai mutui per la prima casa...

    In questo modo non ci sarebbe neanche il problema "non vanno più a lavorare", un affitto non lo paghi certo solo col sussidio, quindi o lavori o sei mantenuto (ma in quel caso non cambia niente: eri mantenuto pure senza sussidio). Se non lavori non vai in affitto --> niente sussidio --> niente spreco di soldi ai bamboccioni veri.

    In Svizzera funziona così e IMHO è un provvedimento estremamente sensato.
     

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