Ierinotte ci siamo visti "la Valle di Elah" con la mia Signora (ok, l'ho costretta a vederlo, ma sorvoliamo...), finito il film, davvero bello, mi ha chiesto se davvero in iraq esiste la regola del "non fermarti mai, per nessun motivo" quando si è in convoglio, ho googlato un po' e sfogliato l'archivio ma questa "regola" non l'ho trovata scritta da nessuna parte, a meno che non si riferisca ad una qualche regola non scritta imparata con l'esperienza...
Più che di una regola credo si tratti di buon senso. Se un mezzo della tua colonna salta in aria è probabile che nei dintorni ci sia qualcuno pronto a fare la pelle a chi gli va in soccorso. Tutto molto IMHO....e anche molto triste.
secondo me la regola del "non fermarti mai" ha una sua logica, è stata violata dai carristi cinesi a piazza Tien an Men quando furono bloccati dal ragazzo con la camicia bianca;
Se non avete visto il film ho paura di rovinarvelo parlando delle circostanze, però il film in questione prende sotto esame i postumi psicologici di una simile regola d'ingaggio (ufficiale o meno che sia) che va ben oltre le fatidiche 4 S... Certo che portare la democrazia con comportamenti simili è più da criminali che combattenti...
Che sarebbero? Ps: il non fermarti mai era inteso come:" non fermarti mai anche se spiattelli qualcuno sotto le ruote oppure nel senso di "fregatene se capita qualcosa ai tuoi compagni"..o tutte e due le cose? Non c'è molta differenza...ma giusto per capire..
Perchè...c'è un modo serio di definire questa boutade made in USA? Eddai Solctis..non cercare la "pugna" a tutti i costi!!
Shout, Show, showe, shot. il "non fermarti mai" era inteso come "non fermarti mai anche se spiattelli qualcuno sotto le ruote", esattamente... @Solctis, boh, mi rimetto alle parole di Rumsfeld e di Bush e Powell e di Condirisa... Loro dicono "esportare la democrazia" io lo ripeto a mo' di pappagallo senziente per i miei fini
Come faceva notare sua bresciosità Ange ero leggermente triste per vedere accostate democrazia, america ed esportare nella stessa frase o nello stesso concetto. Io smpmlicemente la chiamerei politica di contenimento degli avversari (Iran, Siria, compagni martiti) e protezione di interessi propri ed alleati (Iraq ed allegati, sauditi, giordani e kuwaitiani). Il problema è che non si ha l'onesta per dirlo e ci si nasconde dietro al ditino, che poi, CASUALMENTE, è lo stesso che preme il grilletto. L'ho sempre saputo che eri una spia della CIA!
Giusto per essere cattivissimo e cinico all'inverosimile...ma sembra che questa dottrina stia salendo in auge anche sulle civilissime strade italiche.... Ricordo comunque che questo modo di fare non è nuovo e non è solo prerogativa USA. Nella 2°WW molto spesso a finire sotto i cingoli erano anche i propri compatrioti, durante le ritirate...solo che non ne facevano dei film. Mi sembra che in "Roma città aperta" ci sia una scena dove un poveraccio italiano finisce sotto uno Sherman mentre festeggia l'avvenuta liberazione di un piccolo paesino..non sono sicuro del film...se sbaglio..perdonatemi.
Sì, episodi del genere sono avvenuti altre volte... D'altronde nel pieno del combattimento può purtroppo accadere...
mi sbaglio o anche i camionisti russi che attraversavano il Ladoga ghiacciato per arrivare a Leningrado ,avevano l'ordine di non fermarsi per nessun motivo ? a parte se venivano centrati dall'artiglieria crucca.
Non credo che durante il combattimento la gente cammina per le strade... è tutta una questione di stress mentale secondo me
era riferito al fatto che i civili spesso vengono ignorati durante la navigazione dei convogli (i blindati si possono permettere di urtare ogni cosa).. proprio perchè lo stress della campagna è alto e la puara di finire in un imboscata è molta