Riflessioni

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Dohor, 8 Aprile 2012.

  1. Dohor

    Dohor

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    Mi trovo sempre più spesso davanti ad un bivio, che poi penso che sia quello di tutti. E' meglio investire su noi stessi o sul futuro? Investire sul futuro può sembrare il discorso a priori dell'investire su noi stessi. La linea di demarcazione è sottile. Su noi stessi, intendo lasciare tutto, scoprire il mondo. Viaggiare senza mai rimanere fermo. Cioè, che senso ha studiare, trovare un buon lavoro, mettere da parte dei soldi, lasciare beni mobili e immobili ai propri figli? Vita perfetta, quella che sognano tutti. E se invece si lasciasse tutto, e la vita perfetta si ricercasse in un viaggio senza fine, senza meta, dove non esiste un punto d'arrivo ma si conosce benissimo quale sia il punto di partenza? L'esistenza è una. Morire (che poi la morte può sopraggiungere da un momento all'altro, cestinando progetti, sogni e futuro) senza aver conosciuto popoli diversi, posti che nessuno ha mai visto e neanche ha l'interesse di conoscere è qualcosa che mi fa mancare il respiro. Che poi il viaggio non è esso stesso un sogno, un progetto? E' solo un discorso di scelte, di strade da percorrere. Ho paura che siamo sempre più ingabbiati in schemi mentali che ora come ora, vista la situazione odierna, non hanno la possibilità di sbocciare. Penso che la vita stessa stia cambiando, che ciò che prima era sicuro ora è sullo stesso piano di un viaggio senza meta. La voglia di lottare dov'è laddove chi ci governa non ci da le possibilità di fare nulla di concreto? E non è un discorso di rivoluzione, il divario di chi sta sotto e chi sta sopra è smisurato. Ormai ce l'hanno messo nel culo, e a fatica questi escono. Sono dei sadomaso omosessuali. Quanto staremo ancora in questa situazione? Io non riesco a vedere la vita perfetta con un cazzo nel culo. La voglia di evadere non è mai stata così forte. Che evadano tutti, si ritroveranno senza culi da inculare e saremo tutti più felici. Il mio non è un discorso di governanti, ma di persone. L'idea che qualcuno non investa sulla propria felicità è qualcosa che mi manda al manicomio. Chi sogna il proprio futuro ed è felice in ciò che fa ormai è una minima parte. Tutti gli altri, me compreso, è solo una massa di automi in cerca di una vita perfetta che ormai non c'è più.
     
  2. GyJeX

    GyJeX

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    ma l'agnello che hai mangiato era Ucraino ? :asd::asd: O hai corretto troppo il caffè ? :asd::asd:
     
  3. nohant

    nohant

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    io concordo con Dohor, e sono nel punto più importante di questa scelta.
    Ho davanti a me entrambi i sentieri, devo scegliere quale.
     
  4. MrBrightside

    MrBrightside

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    Solo una domanda: come penseresti di sopravvivere nell'immediato se una notte di settembre, il vento sulla pelle, sul tuo corpo il chiarore delle stelle, facessi come cantava Augusto mille anni fa e te ne andassi lasciando tutto? O parlavi esclusivamente in senso metaforico? Se qualcuno non investe sulla propria felicità più che di andare al manocomio ha bisogno di andare da uno psicologo. Uno psicologo bravo. Comunque sei più avanti di quello che probabilmente pensi: a questo mondo c'è un sacco di gente che, deliberatamente o meno, non ha interesse o non vuole essere felice. Già avere in mente il proprio obiettivo è qualcosa che pone la persona sulla buona strada.
     
  5. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Penso che sia un pensiero relativamente diffuso di questi tempi, almeno tra le persone dotate di un minimo di sensibilità e facoltà intellettive residue... io mi chiedo: e se la soluzione fosse non un viaggio infinito, ma una vita semplice e tranquilla, lontano dal caos, lontano dall'insensato stress di questo mondo insulso, controllato da ladri e golosi? Abbandonare tutto e andare via, dunque, in cerca dei piccoli e semplici piaceri della vita, non di quelli, falsi, artificiali, che si possono comprare a caro prezzo in un centro commerciale o in un qualsiasi altro santuario del consumo.

    Ma, che tu scelga di andare, di stare, di emigrare... credo che l'unica cosa importante sia non farlo da solo, perché la solitudine è in grado di corroderci dall'interno e lasciarci in briciole poco a poco...
     

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