Prendo spunto dalla recensione di "For Liberty" fatta da McGerm per porre due domande su "Napoleon in Italy" riguardanti la gestione e simulazione delle battaglie tattiche (considerando il fatto che deriva da "For Liberty"). In For Liberty McGerm espone due problematiche: 1) << ...Il problema sta nel fatto che la simulazione tattica è fatta – a mio parere – molto male, e tende ad essere penalizzante per il giocatore umano. Infatti, la stessa battaglia giocata in modalità tattica dal giocatore viene vinta molto più frequentemente. Questo è un problema rilevante, dato che per una grande battaglia giocata direttamente da voi il tempo necessario sarà almeno di un paio d’ore, allungando a dismisura la durata di una grande campagna, che è fatta di decine di scontri grandi e piccoli. Giocare in modalità tattica deve essere un piacere, un diversivo rispetto alla conduzione strategica della campagna, ma se invece siete costretti a giocare direttamente per non vedere sfumare i vostri sforzi alla lunga diventa frustrante, facendo perdere appeal al gioco... >> 2) << ...Il fattore che più mi ha infastidito di questi scontri tattici è la generazione casuale del campo di battaglia e quindi l’inutilità di cercare di acquisire posizioni strategiche prima di accettare battaglia. Capita di combattere tre o quattro volte nella stessa sezione di mappa strategica, ogni volta con una mappa differente. Altro aspetto critico è la scarsa rilevanza delle mura cittadine (voi in realtà le città non le vedrete mai, poiché non esistono nella mappa tattica): le mura disposte a poligono rallentano leggermente le unità avanzanti, ma non rappresentano certo un baluardo inespugnabile; molte volte la vostra linea correrà indipendentemente dalla presenza o meno delle mura, facendo perdere un aspetto tattico di non poco conto... >> Volevo chiedere se queste limitazioni si trovano anche in "Napoleon in Italy" oppure se sono state in parte risolte.
Quello che vale per For Liberty! vale anche per Nap in Italy, sono state migliorate alcune cose a livello di AI durante lo scontro tattico, sono stati conferiti dei bonus per la linea di battaglia e l'opzione di attivazione dei generali conferisce una realisticità migliore. Di fatto il sistema è il medesimo, a mio avviso è un discreto (non perfetto) sistema di battaglie tattiche a patto di giocarne poche durante una campagna, lasciando gestire le altre a livello strategico dalla AI; altrimenti diventa il tutto molto ripetitivo. Di buono c'è che la AI esegue buone tattiche durante la battaglia, la quale però si risolve spesso e volentieri in uno scontro di una lunga linea contro un'altra lunga linea... non molto napoleonico a dire il vero e nemmeno molto 1700 (pare quasi più un combattimento antico-oplitico). I programmatori hanno sviluppato il sistema di 1848 e For Liberty! ma il nocciolo rimane quello.
secondo me questo è un punto fondamentale per scegliere o meno di comprare il gioco. l'AI a cui tu dai delega a combattere in tua vece è in grado di vincere gli scontri quando è in pareggio come uomini e mezzi oppure perde? in For liberty era tremendo, 50 mila uomini perdevano contro 30 mila uomini in un forte se giocava l'AI, se invece il giocatore gestiva direttamente vinceva.
Beh, ecco la mia idea. Quando gioco (poco) a Crown of Glory (che ha le stesse caratteristiche di questi giochi), io mi immedesimo in un generale. Orbene se nel combattimento è presente gioco io, se no delego all'AI.
il problema è che l'AI di for liberty non è in grado di prendere il comando di nulla più di un tamburino, quindi se non prendi il comando direttamente puoi buttare via ore e ore di campagna
Anche io seguo la linea di Antigono, e quoto McGerm perchè il problema rimane, si ha qualche volta la sensazione che la AI parteggi per se stessa quando risolve gli scontri
