1. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    OFF- ho aperto una discussione apposta per il meeting segreto tra socialisti e junta. Spero non ve la prendiate se accelero i tempi, volevo solo evitare che la riunione andasse a ingolfare un topic ministeriale. :shy:

    RICORDO CHE QUESTA DISCUSSIONE E' APERTA SOLO PER COLORO CHE PARTECIPANO ALLA RIUNIONE, astenersi democratici :)mvk:), perditempo e chiunque non invitato :contratto:! Per onestà gli assenti dovranno fare finta di non sapere quello che si è detto durante la riunione. :approved:

    Mikhail guardava con aria assente la strada attraverso il finestrino dell'auto ufficiale. Nonostante l'apparente indifferenza, stava cercando agenti in incognito. Ne vide due che sicuramente erano dei Servizi Segreti, e un paio che non aveva mai visto che sorvegliavano l'Hotel.

    Questo dimostrava quattro cose:
    - era ancora in gamba: non aveva perso la capacità di accorgersi dei potenziali pericoli
    - Silenziario aveva organizzato le cose per bene, e anche i suoi uomini erano posizionati
    - la Junta conservatrice aveva accettato l'invito
    - la Junta conservatrice era arrivata in forze

    I presupposti erano incerti: sarebbe bastato poco per scatenare una guerriglia in pieno centro. E questo era male.

    Finalmente l'auto accostò di fronte all'ingresso. Mikhail scese e scambiò un occhiata d'intesa col portiere. Era un membro scelto dell'USC. I suoi uomini erano dentro l'Hotel. Un'occhiata di troppo da parte di un cameriere di passaggio lo avvisò che anche i conservatori avevano infiltrato i loro uomini tra il personale. Beh, niente di cui stupirsi, era tutta gente molto seria, altrimenti non sarebbero stati una minaccia.

    Entrò nella grande sala riunioni, piantonata da due guardie che "stranamente" sembravano sorvegliarsi a vicenda. La situazione era quasi comica. Una risata sommessa risuonò nella sala.

    Si sedette pesantemente su una delle poltrone e attese l'arrivo dei suoi colleghi. Nel frattempo, ripassò mentalmente la disposizione e l'entità delle truppe delle due fazioni all'interno e all'esterno della città. Giunse alla conclusione che nessuno avrebbe fatto mosse false, c'era abbastanza gente armata da far scoppiare una vera guerra. E questo i conservatori non lo volevano di certo.

    No, il meeting sarebbe filato liscio. La guerra sarebbe stata combattuta a parole.


    PS- il titolo idiota è dovuto al fatto che volevo riscriverlo alla fine e l'ho dimenticato... :facepalm:
     
  2. hulkhogan

    hulkhogan

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    Finardi si avviò a piedi dal ministero alla riunione. Gli era sempre piaciuto camminare. Stasera avrebbe potuto parlare a nome e per conto del ministero. non doveva sbagliare, non poteva. Non voleva. Mille pensieri su come condurre la riunione percorrevano la sua testa. forse conveniva mediare con il maresciallo Mengsk e con Silenziario, puntando ad escludere i democratici, ritrattando quanto aveva detto alla riunione al ministero dell'aviazione. Oppure, conveniva cercare di porre tutti alla stessa condizione. Non sapeva come comportarsi. Era sicuro soltanto che una guerra intestina alla Junta avrebbe avuto un solo sconfitto: l'Argentina. Non si accorse neanche del gorilla che gli chiedeva nome e cognome. Mostrò il tesserino del ministero e la delega firmata dal ministro Veltro. entrò nell'Hotel.

    "Salve, maresciallo. siamo i primi a quanto vedo"

    Si gettò su una poltroncina.
     
  3. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Mikhail squadrò il giovane viceministro del Progresso. Un giovane capace, senza dubbio, ma avrebbe preferito parlare direttamente con Veltro. Mah, fa niente. Se Veltro si è fidato a mandarlo qua, significa che è all'altezza.

    I nostri colleghi se la prendono comoda, a quanto pare. Nell'attesa, le consiglio di approfittare del buffet e delle bevande.

    Aspettiamo che siano tutti presenti prima di iniziare.

    L'attesa era snervante. Lui era un uomo d'azione, detestava aspettare!
     
  4. Ryoga84

    Ryoga84

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    Il Grand'Ammiraglio scese dall'auto governativa ed entrò nell'Hotel a passi lenti e misurati, abbastanza lenti da far venire il nervoso a una delle guardie ai lati della porta... "Bene" pensò, "allora quello è uno degli uomini di Mengsk e Silenziario", l'altro dev'essere nostro...
    Entrò con passo calmo, dando un paio di occhiate in giro... lì attorno aveva dispiegato tanti di quegli uomini da armarci un incrociatore ed era sicuro che gli altri convenuti avevano agito similmente. Aggiustò una mostrina dell'alta uniforme che aveva indossato e che, sufficientemente larga gli aveva dato l'opportunità di prendere un paio di precauzioni per la propria incolumità... vediamo due Desert Eagle, maschera antigas e spadino da parata che in realtà è uno sciabolotto da arrembaggio, un paio di garze mediche e qualcosa che gli avevano fatto passare per giubbotto antiproiettili... a giudicare dal peso doveva essere una lastra di metallo...
    Approfittando dello sferragliare di medaglie e mostrine, arrivò alla porta della sala destinata alla 'Riunione amichevole' proposta da Silenziario, pregò che chi di dovere avesse ricevuto i suoi messaggi e quindi, messo su il ghigno più sfacciato che aveva, entrò.
    Dentro vi erano solo Finardi con la sua immancabile segretaria (
    'perché diavolo le segretarie dell'Aviazione vestono in minigonna?!?') e il Generale Mengsk con il solito giaccone di pelle da Armata Rossa sotto il quale, presumibilmente, nascondeva le solite pistole e altro armamentario di svariata origine. Non che il presupposto fosse quello di scatenare una guerra civile... ma non si potevano predirre le intenzioni dell'orso russo, quindi meglio andarci con i piedi (e la camicia) di piombo.
    Entrato quindi nella stanza salutò con un cenno del capo il vice-ministro Finardi e si diresse quindi verso la poltrona su cui sedeva Mengsk... estrasse una scatolina e la puntò verso il naso del Generale...



    "Un buon sigaro cubano, collega?"
     
  5. zodd86

    zodd86

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    il rombo di una alfetta 158 appena importata accompagnò l'arrvivo del ministro dell'economia,che sulle auto di economia proprio non ne faceva..
    parcheggiatala di fronte all'hotel assicurò la pistola alla fondina nascosta sulla gamba.
    Questa sera ci sarà almeno il quadruplo del personale..

    Ryoga,Mikhail,Finardi buona sera..vedo che non abbiamo badato a spese

    il che era tutto un dire dato l'abito appena preparato da un noto stilista e l'orologio indiamantato..

    Prendo volentieri un sigaro..
    dopo di che si sedette sulla poltrona sorseggiando un bicchiere di rhum
    scusate il ritardo ma la nuova auto necessitava di un giretto di porva..mai provata un'alfa?lo so,di importazione normalmente non arrivano ma Enzo Ferrari mi doveva un favore e così me en sono fatto fare una su misura.
    finito di gongolarsi per il nuovo acquisto..
    ma dove sono gli altri?
     
  6. Ryoga84

    Ryoga84

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    "Marina, Esercito, Economia e Progresso... direi che mancano solo Aviazione e Servizi Segreti e poi siamo al completo"
    si voltò un attimo verso una finestra...
    "Ministro Silenziario, potrebbe cortesemente uscire da dietro la tenda?"
    poi si avvicinò al tavolo del buffet con un grosso ghigno e si versò da bere...
    -se c'è del veleno sono fottuto- pensò buttando giù un sorso di Martini -ma questo da quale cantina l'hanno tirato fuori?-
     
  7. silenziario

    silenziario

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    Silenziario alloggiava in una delle suite del primo piano. Mentre i primi convitati iniziavano ad affluire, si ritoccava la barba e versava copiosa acqua di colonia. Era impegnato nella delicatissima rifinitura delle basette quando vide un bagliore sullo specchio. Istintivamente, gettò lo sguardo oltre la finestra aperta: era l'auto del Maresciallo Mengsk che si fermava all'inizio del vialetto che portava alla grande residenza di campagna. Fu felice dell'arrivo dell'amico e, con un sorriso affettuoso, lo immaginò già passare qualche brutto quarto d'ora combattendo coi braccioli, lui abituato all'azione e al "fuoco della rivoluzione". Ma non era ancora tempo di scendere giù; avrebbe dato tempo ai conservatori di arrivare e capire che non c'era nulla da temere. La sera prima, dopo aver passato tutta la giornata ad organizzare l'incontro, aveva deciso di trascorrere la notte nel Grand Hotel. Prima aveva giocato a carte con gli ufficiali dell'USC e con gli uomini che i conservatori avevano mandato: era andato a letto e aveva dormito come un bambino nel fresco della campagna. Lo spiegamento di forze era tale e così esageratamente palese che era impensabile qualcuno alzasse un dito. Silenziario aveva insistito perché si evitassero le scorte armate con armi in pugno: questo avrebbe rovinato tutta l'atmosfera che aveva accuratamente creato e trasformato il tutto in un volgare scambio d'opinioni pistole alla mano. Invece: cocktail sul prato, pranzo di gala, il luogo del meeting individuato accuratamente in uno splendido scorcio del giardino (immenso), dove il Comandante aveva fatto montare un enorme gazebo. Dolce compagnia scelta tra le donne più belle e più altolocate di Buenos Aires; ma Silenziario era stato chiaro con tutte: nemmeno il minimo ammiccamento, solo urbana conversazione. Del resto la maggior parte di quelle rampolle lavorava per i Servizi in pianta stabile, erano gli occhi di Silenziario sull'alta società della capitale. Certo ciascuno aveva i suoi uomini di fiducia; marina, avizione, USC, qualcuno si era pure armato, per non parlare ovviamente delle Makarov del Maresciallo Mengsk. Mentre si infilava il lungo giaccone militare cui non avrebbe rinunciato, pensava a cosa gli avrebbe riservato la giornata, e a come sarebbe andata a finire.
     
  8. edox

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    Edox frenò di colpo davanti all'hotel.Come al suo solito era in ritardo.Raggiunse la sala della riunione nascondendo la sua Luger sotto la giacca.Si sedette e disse:"Sono invitato anche io no?scusate per il ritardo"
     
  9. Ryoga84

    Ryoga84

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    "Non ne ho idea ministro, la festa l'ha organizzata il suo collega dei Servizi Segreti, ma se non le hanno chiesto il pass all'ingresso, immagino possa restare..."
    poi si girò di nuovo verso Mengsk sorseggiando il suo Martini
     
  10. hulkhogan

    hulkhogan

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    Finardi si guardò in giro. c'erano tutti, tranne Silenziario. Si girò verso un cameriere, presumibilmente un uomo dell'USC, e chiese dov'era Silenziario. Questo gli disse che era in hotel.

    Ebbene, colleghi, che ne direste d'iniziare? ho saputo che Silenziario sta per raggiungerci. oggi si fa il futuro dell'argentina, d'altronde.
     
  11. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Mengsk squadrò Edox con stupore: secondo le informazioni di Sinziario non era presente al vertice all'Aviazione. Chi gli aveva detto del vertice?

    Manca ancora il Maesciallo Maglor... Sono restio ad iniziare senza di lui. In fondo, è lui che ha organizzato la vostra prima riunione no?

    Si volta verso Ryoga, palesemente più armato di una corazzata della sua flotta. Da come si muoveva doveva avere addosso anche una lastra antiproiettile. Che esagerato. E che idea buffa: in uno scontro a fuoco in spazi ristretti un giubbotto offriva scarsa protezione: molti qua dentro sono capaci di mirare alla testa... Sperò che non ce ne fosse bisogno.

    Grazie, ammiraglio Ryoga, ma non fumo sigari. Funo solo le mie personali sigarette vegetariane, ma non è questo il momento.

    Vedo che siamo tutti armati, o quasi. Voglio sperare tuttavia che questo sarà un incontro civile. Vorrei chiarire fin da subito che qui tutti remiamo nella stessa direzione per il bene dell'Argentina.

    OFF_ Silenziario è già arrivato, no?
     
  12. Alias

    Alias

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    Dopo essersi fatto accompagnare in prossimità dell'hotel da Otto Grunf decise di continuare a piedi, non era una macchina governativa e non aveva intenzione che la vedessero. Congedò l'autista inviandolo in ricognizione esterna.
    Arrivato all'entrata dell'hotel salutò i vari agenti travestiti da personale alberghiero con un sarcastico sorriso, gli piaceva sapere che i suoi colleghi agissero in segreto, ma sopratutto gli piaceva sapere che un paio di agenti erano suoi...Alan Ford e Bob Rock avevano fatto un ottimo lavoro.

    Fece il suo ingresso nella sala riunioni con passo lento, sapeva che l'etichetta imponeva un giro di saluti e lui la rispettò.
    Mentre si avviava verso il centro della sala il suo agente gli porse un drink, l'ordine era che i marescialli dell'Aereonautica fossero serviti solo da loro...
    La sua attenzione si rivolse a favore della segretaria del Ministro Finardi, una bellissima donna...
    Alias era soddisfatto di lei, scaltra e letale,
    il nuovo acquisto dell'O.S.A.si chiamava Eva Kant...

    Tutto era pronto, era ora di dare il via a questa "riunione"...
    Sorseggiando il suo rum si avvicinò all'ospite del meeting...

    Maresciallo Mikhail a cosa devo l'onore?
    Prego voglia scusare il ritardo del Maresciallo Maglor, sono sicuro che sarà qui a breve...
     
  13. Alias

    Alias

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    //OFF

    Pensavo di farli agire veramente questi agenti, ossia fare in modo che facessero il loro lavoro...:D

    Finardi (ossia hulkhogan): ti ho affibbiato Eva Kant (colto al volo l'occasione della segretaria :p), l'idea e che se hai voglia metti un riassunto del tuo personaggio: descrizione fisica, abitudini, residenza/ufficio, modo di fare, ecc...magari qualche notizia segreta/indiscreta...:contratto:
    Il post mettilo nella sezione aereonautica visto che sono notizie riservate...:xxx:

    Se l'idea piace pensavo di fare un giro delle junta, così che l'ufficio dell'O.S.A. abbia un suo perchè :D

    Ovviamente solo se avete voglia o vi aggrada ;)

    OFF\\
     
  14. edox

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    //OFFil meeting dell'aviazione lo ho solo letto e pensavo che essendo un ministro fossi stato invitato scusate se sono un intruso:( se volete abbandono la discussioneOFF//
     
  15. Ryoga84

    Ryoga84

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    //OFF: in realtà lo scopo di tutta questa riunione è esautorarti :cautious:









    :D
     
  16. silenziario

    silenziario

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    Si era fatto tardi e fare aspettare oltre gli invitati sarebbe stato maleducato. Dunque, nonostante il Maresciallo Maglor non fosse ancora giunto, Silenziario decise di scendere. Sulla rampa delle scale si accorse che il Grand'Ammiraglio Ryoga guardava verso la finestra e lo chiamava; a voce alta il Comandante disse "No mio caro amico, si sbaglia, quello è la mia controfigura; sa, ne ho almeno 5, vanno di moda". Sorridendo scese in fretta gli ultimi gradini e notò che il clima era tutto sommato rilassato. Fece un giro di saluti con annessi convenevoli. C'erano tutti: Maglor in ritardo, Veltro assente giustificato, Edox autoinvitato. "Ah bene Ministro Edox, anche lei sarà dei nostri, benissimo" fece Silenziario pensando "Azz dovrò aggiungere un altro posto a tavola; ho passato tutto il pomeriggio a rifinire la disposizione degli invitati al banchetto! ARGH!". Il cocktail procedeva tra banalità e improvvisi accaloramenti. Si sfiorò la tragedia quando Ryoga gettò un urlo; calò un silenzio irreale e tutti si guardarono negli occhi non sapendo cosa fare. Ma quando, un attimo dopo, il nodo in gola del Grand'Ammiraglio si sciolse in una fragorosa risata, tutti tirarono un sospiro di sollievo. Una delle barzellette di Mengsk con protagonisti preti e donne non proprio timorate di Dio aveva colpito ancora.

    Silenziario passò accanto a Mengsk con in mano un bicchiere di rum; gli fece scivolare un biglietto, che il Maresciallo accortamente non fece notare (era ormai abituato alla monomania dell'amico per questi piccoli pezzi di carta). Sopra c'era scritto:

    Compagno, la metto in guardia dalle olive, non ne mangi: sono andate a male.
    PS.Ha guardato bene il portiere dell'Hotel? Non le assomiglia al Generalissimo Nilo?!
     
  17. edox

    edox

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    //OFF:D :D :D autoinvitato è un termine duro, diciamo intruso che è meglio:D (cmq se volete me ne vado)OFF//
     
  18. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Mikhail era stufo di aspettare, come lo era di sentire discorsi futili in un momento di grave emergenza. Sbatté una mano sul tavolo inducendo i convitati ad una buona approssimazione di silenzio.

    Signori, bando ai convenevoli. E' ora di arrivare al dunque. Il maresciallo maglor arriverà quando vorrà, intanto cominciamo.

    Per prima cosa vorrei che i signori qui presenti dicessero come mai si sono preossupati così tanto per la collaborazione in atto tra il mio comando e i Servizi Segreti.

    Mikhail si appoggia allo schienale, passando lo sguardo da uno all'altro.

    Analizziamo i fatti. Un cinegiornale democratico sovversivo inizia a circolare tra la gente. La gente inizia a mormorare, le idee democratiche rischiano di espandersi. E' un momento di crisi.

    Il Presidente, e non solo lui, chiedono a gran voce vendetta.

    E cosa facciamo io e Silenziario?

    Allarga le braccia esibendo un'espressione allo stesso tempo sbalordita e innocente.

    Formiamo una squadra speciale che si occupa della crisi. Cosa c'è di strano? Chi era più indicato di noi per questo compito? Certo, non vi abbiamo preventivamente avvertito, ma il momento era grave. Questo Lenfil rischiava di diventare un tgrascinatore di folle.

    Non potevamo permettere che una così grave minaccia avesse il tempo di ingrandirsi. Bisognava agire subito, e così è stato.

    Il tono della voce diventa amareggiato, l'espressione è quella di un uomo accusato ingiustamente.

    E invece di applaudire la nostra prontezza ecco che ci investite di sospetti al limite del folle. Come se l'USC servisse a qualcosa che non fosse il contenimento della minaccia democratica!

    Io dico che i democratici, se sapessero queste cose, festeggerebbero. Una Junta divisa è il loro sogno. Se non lo sapete, il leader dei Democratici è andato a colloquio col Presidente Nilo! Un democratico a palazzo! Hanno approfittato delle nostre divisioni e hanno colpito!

    Il tono si fa urgente, gesticola animatamente verso i conservatori.

    Dobbiamo mettere fine a queste stupide schermaglie: i democratici sono il nemico, e mentre lottiamo fra noi diventano sempre più forti! Il vostro timore di una rivoluzione rossa è ridicolo: avete mai sentito parlare di scioperi di operai e manifestazioni socialiste in Argentina? Non esiste un sentimento socialista ergo sarebbe stupido da parte mia e di Silenziario dare vita ad una rivolta!

    Sogghigna sarcasticamente.

    Senza contare che se ci fosse una rivoluzione saremmo proprio io e lui a finire impiccati sulla pubblica piazza! L'Esercito e i Servizi Segreti! La spada e lo scudo del potere statale che scendono in piazza a fianco del popolo, che idea grottesca!

    Termina scuotendo ironicamente la testa.

    No, signori miei, io ci tengo alla mia testa, e potete stare sicuri che non tenteremo nulla del genere. Noi lavoriamo e lavoreremo sempre per la Grande Argentina. Vi sfido a dimostrare il contrario. Abbiamo sempre e solo fatto il nostro dovere.
     
  19. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Mentre aspettava la risposta, rifletté velocemente sul bigliettino di Silenziario. Forse era stato un errore non invitare il Presidente, ma questa è una questione di rapporti interni alla Junta, era meglio non turbare il Presidente. E poi, le conclusioni sarebbero sicuramente state rese note, l'intento non era certamente cospirativo. No, era solo uno scambio di vedute. Speriamo...
     
  20. zodd86

    zodd86

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    RIVOLUZIONE?!?
    all'affermazione del maresciallo sputò un'oliva,dal pessimo gusto,dall'altra parte del tavolo
    e io che credevo steste facendo comunella per aggiudicarvi fondi e farvi belli davanti al presidente..spero che nel suo caso non sia gallina che canta ha fatto l'uovo,ha la vaga idea del COSTO di una rivoluzione?!
     

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