Vi pongo una domanda che mi è venuta in mente di recente, più politica che militare: quanto di quello che sta succedendo in Somalia adesso (guerra, anarchia totale, penso sia il paese messo peggio al mondo da molti o tutti i punti di vista) è colpa del colonialismo italiano? Se in Somalia ci fossero stati francesi e inglesi invece che italiani, adesso si starebbe meglio da quelle parti? Perchè la decolonizzazione in Somalia è fallita? E' stata colpa di quello che ha fatto il regime fascista durante gli anni di occupazione o la situazione socio-politica della Somalia era comunque destinata a finire in un disastro?
Mio personale parere: NO. Dopo 60+ anni, attribuire le colpe della tua arretratezza alla colonizzazione mi sembra solo un alibi per coprire l'incapacità della classe dirigente somala per uscire dallo stato di arretratezza in cui il Paese versa. Analogo discorso si potrebbe fare tra nord e sud italia.
La Somalia, come un mucchio di altri Stati afrcani, non esiste: è una invenzione occidentale. In quelle terre convivono vari gruppi che si riconoscono simili, ed altri che non si riconoscono tali; inoltre gli stessi che si riconoscono simili hanno, per una serie di motivi, forti divisioni interne. Finita l'epoca coloniale (1960: l'Italia aveva un mandato Onu) sulla base dell'allora divisione bipolare del mondo, uscì uno Stato più o meno dittatoriale in cui uno dei gruppi (ma la cosa andrebbe discussa: qui sto semplificando parecchio) finì per utilizzare quella singolare invenzione europea, lo Stato, come strumento di supremazia. Ciò ha retto sino a che dovva reggere. Dopodiché lo Stato è crollato, come è crollato in una quantità di altri posti in Africa e non solo. Allo Stato è subentrata una situazione di anarchia (dal nostro punto di vista) nella quale vari gruppi, appoggiandosi a gruppi occidentali, cercano il controllo del territorio. Non è accaduto solo in Somalia. Il Guaio della Somalia è che non ha nulla di interessante e infatti dopo che, a seguito di una ben orchestrata campagna mass mediatica, gli occidentali sono andati lì, una volta compreso che non c'era molto da spartirsi che valesse un intervento diretto, se ne sono tutti andati. Mi vengono in mente vari casi simili (Costa d'Avorio, Ruanda, ... in fondo persino l'Afganistan, se non ci fosse il pericolo di basi di terroristi internazionali, sarebbe da tempo stato abbandonato a se stesso). Colpa del colonialismo italiano? Direi: colpa del colonialismo come fenomeno generale. Per ora gli occidentali realizzano missioni di pace solo ove ciò risponde ai loro interessi (il che mi sembra giusto: avere degli interessi può esser motivo di guerra, piaccia o no; ma fare una guerra senza interessi diretti è solo fanatismo). D'altra parte bisognerà scegliere: se esportare la democrazia con i cannoni (Bush) non è accettabile allora occorrerà accettare che i "non democratici" abbiano situazioni "anarchiche" o (Irak di Saddham) comunque estremamente violente.
Non sarà il caso della Somalia visto che c'era poco da cavarci ma attenzione che la colonizzazione in africa in realtà è durata e dura tuttora, anche se sotto altre forme.
quoto in toto. Quando arrivarono gli europei in Africa tracciarono i confini delle colonie senza tenere conto della reale situazione politico-tribale del Continente Nero.
Perchè in realtà l'Africa non è dominata economicamente dai paesi occidentali/Cina? e non è il potere economico a tenere per le palle il potere politico?
Vero, ma se in 60 anni non ti sviluppi è perché i tuoi governanti non ti vogliono far sviluppare. Che siano poi siano collusi con industrie/governi occidentali (ma non solo) è in molti casi un dato di fatto (ma in Somalia? uno dei paesi più poveri del mondo), ma non si può perpetuare all'infinito la storia del colonialismo per giustificare il malgoverno. Ci sono stati africani che si stanno sviluppando e pure velocemente. Basta puntare su quello che hai (manodopera a costo bassissimo - i cinesi stanno delocalizzando in africa alcune lavorazioni poco specializzate - oppure risorse turistiche o naturali) e e garantire un minimo di stabilità politica per permettere alle aziende di insediarsi. Se invece preferisci fare la guerra per il controllo di sterili pezzi di terra (ma i soldi per le armi si trovano sempre?) o per sostenere dittature che del loro popolo - come quasi tutte - se ne fregano, vabbé... Un saluto
Per la Somalia? Dai un'occhiata alle statistiche sul PIL pro capite di quel paese, poi ne riparliamo. All'economia interessa la stabilità politica, e un clima favorevole per fare investimenti. Nessuno si mette a costruire una fabbrica se piovono bombe o c'é il pericolo che domani il dittatore di turno te la nazionalizzi. PS Strano che per la somalia non sia stato già tirato fuori il solito "oleodotto"... Un saluto
No, intendevo in generale...in Somalia non c'è nulla di interessante economicamente, tra l'altro. Poi, intendevo con la mia seconda frase dire più che altro che chi controlla il potere economico di un paese ne controlla gran parte del destino, e la politica, se vuole fare gli interessi del proprio paese, deve scendere a compromessi. Anche perchè poi, come dici te, i governi africani non si sono generalmente distinti per la bontà del loro governo, o per la loro incorruttibilità...
in Somalia spadroneggiano le fazioni integraliste islamiche e pare che più volte hanno minacciato la capitale e quanto sembra il governo ha consentito ai paesi confinanti ( Kenia, Gibuti, Etiopia e Yemen ) l'ingresso delle loro truppe che probabilmente non servono solo per sedare i ribelli ma anche insediare un controllo di qualcosa che possa interessare i governi chiamati all'intervento :humm:
Anche a me sembra strano che pochi anni di dominio italiano (la Somalia da quando esattamente, un pò prima del '36?) possano aver causato i disastri che abbiamo davanti agli occhi. Resta il fatto che alcuni problemi che citate per spiegare il collasso attuale della Somalia siano comuni a molti altri paesi africani (mancanza di risorse, confini inventati a tavolino, frammischiamento di popolazioni e religioni) ma allora perchè gli altri paesi stanno meglio della Somalia, non sarà che il processo di decolonizzazione ha funzionato meglio da altre parti? Non lo so è solo un'ipotesi, cosa abbiamo combinato in Somalia dalla fine della guerra fino agli anni '60?
Questo se vuoi costruire lì qualcosa. Ma ai fabbricanti di armi e ai governi che li spalleggiano non credo che interessi costruire le fabbriche e fare gli investimenti. Se guardi una semplice cartina ti accorgi che è una zona strategicamente importante per il controllo di tutto ciò che parte dal Golfo Persico (e non sò solo datteri e cammelli) e arriva in occidente.
Beh... diciamo che quello che gli occidentali chiamano "governo" in realtà non controllava manco Mogadiscio per intera. Il paese era quasi nel caos più completo. Ci mancò poco che le milizie islamiche riuscissero a riunificare il paese, ma fu l'intervento etiopico (caldeggiato dagli americani) a far ripiombare il paese nei casini. Intervento etiopico che si è risolto in pratica in un nulla di fatto e con un ritiro delle truppe se non erro nel 2008. Ricordo che pochi mesi fa le milizie islamiche riuscirono a riprendere il controllo di vaste zone e addirittura a distruggere una base di pirati, se non mi sbaglio nella località di Haradhere.
A memoria, la penetrazione e dominazione italiana parte dal 1890 e termina praticamente nel 1941. Poi ci sarà una specie di protettorato dagli anni '50 agli anni '60. Sotto Zyad Barre, che di sicuro non era un angelo, la Somalia era sostanzialmente sotto controllo. A estrometterlo dal potere ci pensarono i clan tribali con l'appoggio militare etiopico, degli anni '90. Da lì sono cominciati i casini. Beh, i casini veri e propri sono iniziati, come detto, dagli anni '90 in poi. Non so dirti quanto c'entriamo noi e quanto i somali stessi. Fatto sta che noi, in quanto Italia, abbiamo spesso e volentieri venduto armi lì, (ricordo che un paio di anni fa saltò fuori una fornitura di un paio di camion italiani ad alcune milizie somale, sui quali era stato montato qualche piccolo cannone, tanto per fare un esempio) e questa è una realtà di fatto. Come fanno tutti.
LA storia della colonizzazione italiana della Somalia è abbastanza complessa. Anzitutto c'è da chiedersi perché l'italia colonizzò la Somalia. Perché i colonizzatori mangiatutto ce la lasciarono? perché non produceva redditi, perché i somali erano prontissimi a combattere e non volevano farsi comnadare da nessuno. Gli italiani comprarorno le prime basi in Somalia dal Sultano di Zanzibar che in realtà non aveva alcun controllo della Somalia. Lo stesso accadde per gli italiani: mantennero il controllo di Mogadisho e di un paio di porti fortificati oltre ad alcune "residenze". Il resto della Somalia era gestito dalle tribù somale che accettavano la bandiera italiana. Ci furono le guerre contro il Mullah pazzo: durante quel periodo il controllo della Somalia venne ancora meno. Solo negli anni '20 quando De Vecchi divenne governatore la situazione cambiò. De Vecchi invece di continuare con l'indirect rule mosse delle campagne al fine di assumere il controllo effettivo dell'intera Somalia. Sempre negli anni '20 ci fu il "compenso coloniale" all'italia costituito dalla cessione dell'Oltregiuba.
LA somalia fu persa nel 41, ma tra il 50 ed il 60 L'ONU diede il mandato all'Italia per costituire lo stato Somalo. In quel periodo l'italia inviò una missione militare armata in Somalia. Dopo il 60 fu costituito lo stato Somalo comprendente anche l'ex somaliland britsannico. L'italia fu il primo partner della Somalia finché questa non si allineò "a sinistra" anche in opposizione all'Etiopia di Hailé selassié che era yankee friendly. Guerra dell'Ogaden, Menghistu, salti quaglieschi vari, la Somalia perde la guerra e l'appoggio sovietico senza gadagnare quello USA.
In molti se non tutti i paesi colonizzati da Francia e Gran Bretagna, queste potenze si sono impegnate a formare un ceto dirigente di burocrati e quadri più istruito del resto della popolazione e con capacità di amministrare (bene o male, corrotti più o meno). Nelle colonie inglesi questo sistema si chiamava delle "Native administrations". Si può dire che l'Italia durante l'epoca fascista e prima non abbia fatto niente del genere in Somalia e che in ciò si nasconda uno dei motivi dell'attuale scatafascio somalo?
Non faceva parte della logica coloniale italiana l'indirect rule ne in epoca fassista ne prima. nel decennio del mandato in Somalia invece fu creato il ceto politico e intellettuale che avrebbe dovuto guidare la Somalia, tra cui: Said Barre Abdirashid Ali Shermarke Farrah Aidid