Sr 2030 - mini AAR - Bisanzio

L'anno è il 2030, il livello di tensione mondiale ha raggiunto livelli altissimi. La Russia ha attaccato e annesso Finlandia, Estonia e Norvegia. L'Algeria ha annesso il Marocco ed avanza in Libia. Mentre l'UE dorme, abbiamo attaccato ed annesso Bulgaria ed Albania, dopo uno sconfinamento delle loro truppe nel nostro territorio.

La Grecia non ha petrolio. L'economia è debole, ma abbiamo raggiunto un buon livello di autonomia in campo prodotti industriali e commerciali. Mentre cerchiamo di trasformare il paese in una nazione esportatrice di questi prodotti e rafforziamo la produzione di munizioni, ci stiamo riarmando. Grazie all'acquisto di licenze usa ed uk, riusciamo a produrre gli FV510 Warrior 2010, i MI-204 Meads, gli M110A2 203mm. Abbiamo però disperatamente bisogno di produrre qualcosa lato aviazione e missili, la cui produzione è a zero. E non sapremo nemmeno come lanciare questi missili. Non abbiamo blueprint di aerei, e la nostra R&D in questi settori è ferma alla WW2.



la nostra ambizione è conquistare la Turchia. l'esercito turco è tra i più potenti al mondo. Il loro esercito è 3 volte il nostro: 600.000 uomini contro i nostri 179.000. Riescono a produrre caccia e missili.

Dobbiamo trovare un modo per distruggere il loro esercito. Dite che Edorgan cadrà nella trappola?





Abbiamo schierato al fronte:

- 7 AA MIM - 204 MEDEAS. capacità di colpire a 240 km.
- 10 AA varie tra vecchi stinger, patriot PAC 3
- 79 unità di artiglieria: 18 TRF2 155mm Hotwitzer (10km); 17 2S1 Gvozdika 122mm (69 km); 13 M110A2 203 mm (licenza USA) - 84 km; 29 M1064 120 mm mortar (29 km) e varie;
- 16 vetuste unità AT (Carl Gustaf, M901);
- 15 Tank: 4 vecchi PAtton M60A3; 8 Leopard 2A3; 3 nuovi Abrams M1A2C
- 61 unità di fanteria varia, tra BMP-1, M113A2 Apc, Leonidas Steyr 4k 7FA, MArder 1A3, Kentaurus AIFV, nuovi FV510C Warrior 2010
varie unità recon.

il piano è il seguente:
- le unità che seguiranno la strada diretta da Istanbul, verso sud, troveranno 3 fortificazioni presidiate con Gun emplacement, ovvero bunker di artiglieria fissa stile WW2 maginot



i nemici che punteranno a nord, troveranno una sorpresa: trincee stile WW1, decine di unità di artiglieria e tank dietro le linee, pronti ad una sortita



cosa manca? un supporto aereo per distruggere le unità in ritirata. Abbiamo solo 5 F-16 Falcon Bloc 60, un ACX Rafaele C ACT, un Mirage 2000-5. Non abbiamo missili di precisione. L'unica possibilità è tenere al sicuro lo squadrone aereo nella base di Plovdid e decimare prima gli F16 turchi con l'AA prima di uscire allo scoperto.

Ma non siamo ancora pronti. Abbiamo uno scudo, ma ci manca la lancia per colpirli.

Dobbiamo acquistare altri multiruolo, produrre altre unità, installare postazioni AA e Bunker prima di provocare Erdogan. ed aspettare il momento giusto..

 

Mi sembra prematuro attaccare la Turchia, non sarebbe stato meglio prima espandersi nei Balcani o attaccare la Romania? Chiedo per un amico..

 

Si, è prematuro. Come può un paese che conta poco più di 10 milioni di abitanti conquistarne uno che ne ha più di 90? Serve un piano perfetto, ed un occasione irripetibile. Nel frattempo, abbiamo messo una bella "zeppa" tra noi e loro e possiamo permetterci di sviluppare la nostra nazione. I turchi ci odiano, sostengono di avere il 100% di ragioni per attaccarci e basterebbe un niente per annientarci. Per questo abbiamo costruito la linea di difesa sopra descritta. È solo questione di tempo, l attacco Turco arriverà.

Nel frattempo è passato un anno. Il problema dell' espansione dei balcani è che non sempre le provocazioni portano il nemico a cadere nel tranello, e specialmente gli stati più piccoli, che sanno di non potersi permettere passi falsi. E noi non possiamo permetterci di attaccare per primi e passare dalla parte dei cattivi. Dipendiamo pesantemente dalle esportazioni, verso Usa e Ue, per far quadrare i conti: la Grecia ha un debito pregresso di quasi 500 miliardi. E già un pezzo di mondo comincia ad odiarci, dopo l annessione della Bulgaria, ex nostra colonia.
In effetti la Romania ci darebbe petrolio e sarebbe un bel battesimo del fuoco, per testare le nostre capacità offensive e le nuove armi.

Domani vi aggiorno, ho giocato sino a settembre 2031. Ed ok, cerchiamo di provocare un casus belli con la Romania.

 

Situazione economica.

E' piena occupazione, con un tasso di disoccupazione al 3%. E' un problema, perché non abbiamo più lavoratori e non possiamo più espandere l'apparato bellico. Decidiamo quindi di chiudere tutte le fattorie attive e gli impianti di estrazione di minerale metallico. Importeremo questi beni da qualche altro paese, la Grecia è un paese industrializzato. Contadini e minatori trovano subito un nuovo impiego nelle nuove fabbriche di produzione di munizioni. Stringiamo inoltre accordi con la Tailandia per incentivare il flusso di lavoratori da questo paese e diamo incarico al nostro ministro di incentivare l'arrivo di nuovi lavoratori.

Come la Germania pre ww2, tamponiamo l'import di petrolio grazie ad impianti per la produzione di combustibile sintetico da carbone, di cui abbiamo numerose miniere, e produciamo sempre da centrali a carbone l'energia elettrica necessaria al nostro paese per produrre beni di consumo, componenti per l'industria e munizioni. L'export verso Usa, Messico e Uk è fondamentale per finanziare il riarmo, la costruzione di nuove fabbriche ed evitare il default. Prima o poi dovremo affrontare il tema dei 500 miliardi di debito, i cui interessi impongono ai nostri cittadini un'aliquota fiscale altissima e zavorrano il nostro futuro.

Ricerca. Abbiamo costruito un altro centro di ricerca, ora possiamo portare avanti 5 progetti. Siamo vicinissimi a poter ricercare o acquistare i blueprint di aerei moderni quali caccia multiruolo F-35A o C o Eurofighter. Manca solo un componente: il radar Aesa. I nostri scienziati contano di poter completarne la ricerca e collaudo in un anno. Nel frattempo, stiamo ricercando il primo aereo da trasporto/rifornimento, il boeing 747-400ER, che può trasportare più di 800 tonnellate di rifornimenti con un buon range di volo.

Ma ora pensiamo all'impero.

Installiamo una nuova postazione lanciamissili fissa per la difesa aerea vicino ad Alexandropoli. Costa ben 1,3 miliardi, speriamo che ne valga la pena.

Piazziamo i nostri AA MIM - 204 MEDEAS al confine con la Romania (sotto in cerchio verde). Ognuno di questi giocattoli costa 362 milioni e quasi mezzo miliardo all'anno di manutenzione e costi operativi, consumando più di 3,2 tonnellate di ricambi e munizioni. Il progetto è del 2006, ha più di 20 anni ma a il suo lavoro.



creando di fatto una no-fly-zone del raggio di oltre 200km sino alle alpi della Transilvania (linea blu), capace di coprire Bucarest, Costanza ed i loro aeroporti (in rosso). Qualsiasi aereo che entrerà nel raggio, sarà bersagliato da missili: o sarà abbattuto, o dovrà riparare nell'aeroporto più vicino, anch'esso nell'area coperta.



A breve update con lo schieramento tattico e dettaglio dell'operazione nome in codice: Van Helsing

 

Il Danubio segna il confine tra l'impero ed i nostri nemici. Il fiume è facilmente attraversabile in due punti: ad ovest di Costanza ed a sud di Bucarest grazie a due ponti. Uno è già sul nostro territorio, l'altro va conquistato. La Romania è un paese immenso, forse troppo grande per noi?
Romania vs Impero Greco
- estensione: 193.000 km'2 vs 238.000;
- Total army staff: 329k , 319k.
Abbiamo un esercito numericamente inferiore. Ma contiamo su armi moderne, loro avranno mezzi ex sovietici insieme a qualche apparato francese. Inoltre le nostre fabbriche hanno prodotto numerosi nuovi carri ed abbiamo nuove divisioni.

Schieriamo praticamente l'intero esercito in 3 gruppi: Heeresgruppe..ah no, ehm, Gruppo d'armate A, B e C.

Gruppo A: 107 divisioni - 41 fanteria meccanizzata; 24 carri armati (prevalentemente Abrams); 6 AT; 31 Artiglieria; 5 unità di supporto per rifornimento. Qui c'è il meglio del nostro esercito: Abrams, i Warrior, i 203 mm. Qui sarà scontro in campo aperto tra i due eserciti. Il Danubio a ovest ed il Mar nero ad est non consentiranno ad entrambi ritirate.

Gruppo B: 102 divisioni - 39 fanteria; 9 recon; 2 Tank; 4 AT; 37 Arti; 5 AA; 5 Trasporto rifornimento. L'obiettivo è temporeggiare bombardare, difendendo il ponte ed aspettare che il Gruppo A abbia fatto il suo lavoro.

Gruppo C: 28 divisioni prevalentemente di artiglieria. Anche qui, contenimento ed evitare teste di ponte.

oltre al gruppo AA - in giallo sotto.



Il cielo è sereno, è estate. Come gli antichi romani, preferiamo le campagne estive. Il 31 maggio 2031, un vecchio Mirage sconfina e punta verso Bucarest. I rumeni inviano F16, il Mirage rientra, ma loro sconfinano a loro volta. E nel frattempo una nostra unità scout si avvicina al Danubio. L'F16 rumeno (almeno così mi pare) lancia un missile e la colpisce. è guerra.



dettaglio del Gruppo A. Notare come sia saltato qualche trattato, ma niente di grave. Gli inglese ci informano che il trattato di mutua difesa per loro è carta straccia. Pazienza. Si intravedono a nord le unità nemiche.



è no-fly-zone! la nostra AA fa a pezzi gli aerei nemici. Nessuna unità si muove, prima l'aviazione rumena va spazzata via.



Il Gruppo A avanza. Come previsto, il grosso delle forze rumene si sposta verso Costanza. Lo scontro è devastante, prediamo unità su unità. Non capiamo cosa stia succedendo. Le cose non vanno come previsto. Non avanziamo, anzi, i rumeni contrattaccano ed iniziano a colpire la nostra artiglieria nelle retrovie. Stiamo per essere travolti, mentre l'esercito rumeno continua ad inviare divisioni. ps: ecco cosa significava quel "military difficulty: Very Hard" nelle regole dello scenario, noted.



Ordiniamo subito al Gruppo B di avanzare. La nostra arti fa il suo lavoro, le divisioni rumene si ritirano. Riusciamo ad attraversare il ponte, inizia la battaglia di Bucarest!



le forze rumene ripiegano verso la capitale, il gruppo A è salvo e può riorganizzarsi. Il tempo è dalla nostra parte, perché la nostra superiorità in termini di artiglieria si fa sentire. Veniamo però continuamente bombardati da unità tipo Grad. Hanno una gittata importante. A ovest solo scambi di artiglieria.


A est i nostri tank riescono ad aggirare Costanza.


Bucarest è conquistata. Mentre controlliamo la città, la nostra artiglieria bombarda. Conquistiamo aeroporto e base a ovest. Riusciamo a spostare divisioni ad ovest, chiudendo l'esercito rumeno in una sacca.



non resta che avanzare e conquistare ad una ad una città e basi nemiche. Solo qualche Grad e poco più. E' fatta. La questione Grad andrebbe però approfondita meglio...




le nostre unità sono in grave crisi di rifornimenti, ma riusciamo ad avanzare lentamente.



abbiamo vinto, ma a che costo? Abbiamo perso un terzo delle nostre divisioni, più di 100 sono state distrutte. Il nostro esercito ha dimostrato carenze enormi: nella logistica, in primis. Non abbiamo sufficienti unità per rifornire le nostre divisioni nell'avanzata. La mancanza di supporto aereo si è fatta sentire davvero molto. Francamente i nostri tank e le nuove unità hanno deluso, soprattutto in fase offensiva. Abbiamo bruciato tutta la liquidità e rischiamo il default. Speriamo che la Turchia non attacchi, sarebbe la fine.

che cosa fare della Romania? colonia o annessione? Abbiamo un'idea a riguardo...

 

Avessi attaccato la Turchia le avresti prese di santa ragione

Per la Romania, escluderei l'annessione, non mi sembra appropriato.

 

Le varie città rumene vengono conquistate. La pace viene firmata a Iași alle seguenti condizioni:
- cessione territoriale della regione di Dobrogea;
- assoggettamento a colonia dell'impero.

Ecco i giacimenti di petrolio su cui mettiamo le mani (in rosso), insieme a Costanza, porto, basi.


in rosso la regione annessa.



In qualità di colonia possiamo controllarla, decidere tutto. Per far ripartire il paese le doniamo un miliardo, 24k ton di prodotti alimentari, 38 di legna e 300k barili di petrolio. Si, perché abbiamo messo le mani sulle loro riserve.

In cambio, razziamo tutto ciò che ci interessa. Iniziamo con i blueprint dei 9k62, erano loro i Grad che ci bersagliavano!
Sono capaci di lanciare missili di precisione livello 8, quasi missili balistici. Hanno una gittata importante, di 112 km. Sotto il confronto con i mezzi che oggi compongono il grosso del nostro esercito, gli M110A2. Non c'è paragone!





Gasatissimi mettiamo subito in produzione 5 dei nuovi 9k62 e bussiamo alla porta dei nostri amici U.S.A. per acquistare il blueprint del missile M48 ATACMS 2BP: costa poco, si assembla in poco tempo - 4 giorni - e non è niente male sia verso hard che soft attack. Può far danni anche ad installazioni. Dimensione: 3. Possono essere lanciati dai nuovi mezzi 9k62 senza problemi.

Mettiamo subito in cantiere un nuovo impianto per la produzione di missili. il tutto per 6 miliardi. Lanceremo sulla Turchia una pioggia di missili!



ci giriamo anche questi blueprint per future valutazioni. Non sono un gran che, ma costano un terzo degli Abrams.



Rimettiamo in pari la tesoreria esportando petrolio, munizioni, beni industriali e di consumo. I nostri magazzini sono sempre in surplus. Vendiamo anche vecchi mezzi e qualche Abrams agli svedesi, che resistono ad un attacco russo, per far cassa.
mettiamo in cantiere nuovi pozzi nell'area di Costanza ed una miniera di uranio nell'area di Sofia.

Dopo le nostre operazioni di politica estera, questa è la situazione: in rosso i paesi che ci odiano, in verde quelli amici.



siamo un'isola in un mare di rosso. Anche i nostri cittadini sono contrariati. Diamo ordine al ministro di recuperare: abbasserà le tasse, aumenterà la spesa sociale. Non possiamo perdere la fiducia del popolo.

Non possiamo più aspettare i tempi della R&D, ci servono subito aerei. Con un deal da 10 mld portiamo i progetti degli F-15I Strike Eagle a casa. Ne mettiamo subito in produzione due. E' un progetto di oltre 30 anni fa, ma non possiamo fare altrimenti.



E ora di uscire allo scoperto e dire al mondo chi siamo, da dove veniamo, e dove vogliamo andare.

E' il 15 agosto 2031, con un referendum il popolo decide: noi siamo Byzantium, questo è il nome del nostro impero, e questa è la nostra bandiera.

 

Ci avrebbero asfaltato

 

La bandiera italiana?

 

è assolutamente una priorità. Non hanno risorse di valore, quali petrolio o uranio. Ma insieme hanno una buona capacità industriale bellica - c.a. 10 fabbriche - e non possiamo sopportare di avere tutti questi nemici praticamente in casa, che sfornano divisioni su divisioni. Siamo completamente circondati, va eliminato qualche paese ostile. Anche la nostra colonia sta tramando qualcosa.



questa mappa rappresenta una visione delle arre di terreno che hanno particolari aspetti che lo rendono ideale per chi difende, ovvero malus per chi attacca. Se annettessimo questi paesi, potremmo contare su un territorio si esteso ma abbastanza difendibile, con la barriera naturale offerta dal Danubio e dalle varie catene.



La Russia ha annesso Norvegia, Finlandia, Estonia e Lettonia. A breve attaccherà anche la Lituania, è già in guerra con Polonia. Dilagherà in Europa?

 

Anche se siamo una democrazia (per ora...), ci siamo autoproclamati nuovo impero Bizantino.

 

che affare! qualche paese decide di mettere in vendita, sul mercato mondiale, 4 Thunderbold 2 al prezzo di 500 milioni l'uno. Li acquistiamo subito.



Acquistiamo anche dagli Usa licenze per camion da trasporto rifornimenti da 500 tons, speriamo aiutino.



Diamo ordine al nostro ministro degli esteri di dichiarare guerra alla prima invasione territoriale da parte dei paesi ex Jugoslavia. Ma commettiamo un errore, poiché sottostimiamo l'aggressività serba: dopo pochi giorni ci ritroviamo in guerra a causa dello sconfinamento di un loro elicottero da combattimento. Il tutto è il risultato di una pianificata operazione ostile, hanno schierato l'intero esercito in direzione Sofia!



il loro obiettivo è liberare la Bulgaria.

Mobilitiamo immediatamente tutte le riserve, mentre i nostri nuovi 9k62, sotto cerchiati in rosso, lanciano razzi da km di distanza. La risposta immediata dell'artiglieria aiuta molto le manovre di contenimento.



La nostra superiorità generale è 2 a 1. I serbi hanno comunque 100.000 soldati che marciano contro di noi.



In pochi giorni abbiamo accerchiato le divisioni nemiche, che sono costantemente martellate dall'artiglieria.



mentre la nostra AA fa a pezzi i J.22 nemici, i Thunerbolt distruggono le divisioni in ritirata





Belgrado è accerchiata e cade in pochi giorni. i combattimenti però non sono per niente semplici e veloci.



Siamo di nuovo impantanati a causa dei rifornimenti.. speriamo che appena entreranno in campo i nuovi mezzi USa la situazione migliori.

La Serbia si arrende. Anche qui, facciamo razzia di blueprint: J-22, G-4, M87 Hurricane e Lazar 3. Saranno rivenduti a caro prezzo a qualche paese.



I Lazar 3 però ci interessano. Hanno un range di autonomia di oltre 1000 km e buone capacità offensive. Potrebbero aiutare molto a risolvere il problema delle supplies ed in caso di invasione di paesi molto estesi. I nostri attuali mezzi hanno autonomia praticamente dimezzata! Sono inoltre molto veloci, oltre 110 km/h.

Stiamo cercando di sfruttare elementi della dottrina russa nell'uso dell'artiglieria - dispiegando decine di lanciamissili dietro le prime linee - ma al contempo tentiamo di ottenere maggiore capacità di manovra, usando mezzi veloci e con maggior autonomia. Come noto stiamo cercando di dotarci di un'aviazione di caccia multiruolo così da attivare una maggiore interoperabilità tra aviazione e esercito. Tutto in teoria, perché in pratica il nostro esercito è decimato da due campagne devastanti (abbiamo comunque perso 15 divisioni nell'ultima), siamo circondati da nemici ed abbiamo un territorio vasto da difendere. L'impero è in pericolo.

 

Ragazzi grazie di seguirmi in questa partita, mi fa molto piacere

 

I Lazar III sono delle Centauro, praticamente

 

Ah ok. Sto cercando di studiare un po' le varie opzioni, ci servirebbe anche uno scout o un aereo spia

 

Droni?

 

anche, così da poter spottare e passare le coordinate delle unità nemiche all'artiglieria

 

I dati dell'intelligence sono chiari: siamo deboli. La seguente mappa da un'idea della dimensione del rischio. Il primo dato riguarda il numero di personale militare. il secondo la capacità di produrre nuove divisioni, il terzo la capacità di produrre arei mentre il quarto numero è la popolazione del paese, che usiamo per stimare le riserve dello stesso. Ad esempio, il nostro impero ha un esercito di 279k uomini, può costruire 22 divisioni contemporaneamente, 3 unità aree ed ha una popolazione di 27 mln di abitanti. Siamo ancora il più piccolo tra i paesi che contano.

Sull'Europa incombe la minaccia russa, con 2 mln di soldati ed un'industria bellica formidabile. Un'Europa unita può comunque vincere contro la Russia, che al momento comunque ha altre priorità in Asia ed è impantanata sia in Svezia che in Bielorussia.
Della Turchia si sapeva. Ma anche l'Ucraina ha un esercito fortissimo. Noi rispondiamo con una maggior capacità produttiva, che nel lungo periodo potrebbe fare la differenza. In uno scontro aperto con uno di questi paesi, non ci sarebbe speranza. A est, possiamo vincere contro Ungheria qualche staterello, ma L'Italia è troppo forte per noi. L'Italia può assemblare o riparare 8 caccia contro 3 delle nostre fabbriche. Ci troviamo nel mezzo tra questi due blocchi, ma manteniamo buoni rapporti con Germania e Francia.



Per liberare staff militare, disattiviamo tutte le basi, aeroporti militari e quant'altro non necessario sulle isole greche e nell'entroterra. Una ad una, le trincee al confine con la Turchia sono sostituite con postazioni di due unità di bunker armati di cannoni. Cerchiamo di provocare uno scontro con i paesi ex Jug a est, senza esito, non cadono nella trappola. L'enorme debito pubblico e la dipendenza dalle esportazioni condizionano enormemente la nostra possibilità di aggredire stati confinanti. è davvero un problema.

Mettiamo in costruzione 3 miniere di uranio nell'area di Sofia e le prime due centrali nucleari, vicino ad Atene, con l'obiettivo di rispondere ad una crescente crisi energetica. A costo di perdere l'appoggio del popolo, alziamo le tasse su imprese e tutti i ceti sociali fino a raggiungere il pareggio di bilancio. Le riserve accumulate, unite all'export aggressivo, permettono di finanziare la costruzione delle opere (una centrale nucleare costa 8 mld) e finanziare nuove divisioni.

I primi due F15 completano la fase di test di volo.



Mettiamo in cantiere un'altra linea per l'assemblaggio di arei militari. è qui che dobbiamo investire. Contiamo di costruirne altre ed iniziamo a riflettere su come armare i nostri bombardieri di missili anti nave e tattici.

Non abbiamo satelliti. Alla modica cifra di un miliardo e mezzo, strapaghiamo dagli USA il nostro primo mezzo spia. Si tratta di un aereo a pilotaggio remoto con un ottimo profilo stealth, capace di operazioni di sorveglianza e ricognizione fino ad oltre 5000 km di distanza.



L'Arabia Saudita inaspettatamente attacca L'IRAQ.



Con la presa di Bagdad e la disfatta Irachena, i Turchi decidono di intervenire dichiarando guerra all'Arabia Saudita. Può essere l'occasione che aspettavamo. Non potendo perdere lo sviluppo delle operazioni, posizioniamo il nostro drone spia nella base di Creta e diamo inizio a voli di ricognizione.



L'operazione ha successo, il drone non viene intercettato e si muove libero sui cieli Siriani, Turchi ed Arabi.

L'esercito Turco si sposta in massa ad Est.



una valanga di divisioni si rovesciano sui sauditi che vengono completamente accerchiati ed annientati.






L'attacco Turco è veramente devastante. ha una potenza di fuoco impressionante. La battaglia si sposta verso Bagdad, che viene conquistata in pochi giorni.





nell'immagine sopra si intravede il nostro drone che quasi incrocia un F16 turco. Stringiamo un accordo con gli inglesi e spostiamo il nostro aereo spia nella loro base di Cipro, così da accorciare le operazioni di recon. Ormai i combattimenti si spostano nella penisola Araba. Davvero non ci capacitiamo come l'Arabia Saudita abbia perso più di 400 divisioni rispetto alle 50 dei Turchi. Non ci voleva, contavamo su maggiori perdite Turche. Ma come è stata possibile una disfatta del genere?



Ma la situazione inizia a complicarsi per i Turchi. le divisioni corazzate iniziano ad avere seri problemi di rifornimento, la logistica non riesce a rifornire così tante divisioni in un'area desertica, caratterizzata da poche infrastrutture e città. Decine di divisioni turche sembrano in difficoltà lungo la strada che conduce alle ex città giordane sul Mar Morto, annesse tempo fa dai sauditi.



Stiamo che il 70% dell'esercito Turco sia coinvolto nelle operazioni, ovvero che stia attraversando un deserto a 2000 km da Istanbul



è questa l'occasione che aspettavamo?

mentre riflettiamo sul da farsi, mobilitiamo tutte le riserve che organizziamo in 7 gruppi di armata lungo il confine. Il sesto, è composto da 30 9k62 armati di 30 missili tattici. Non sono molti (i missili), ma ci sono. Alle spalle, lo stormo di 9 caccia multiruolo ed i 4 Thunderbolt. Al momento aspettiamo.

 

Ma mireresti ai Dardanelli o più in profondità? Perché forse con un "operazione speciale" Istanbul magari la prendi, ma poi la vedo dura proseguire