Quando Napoleone entrò a Jena , Hegel scrisse ad un amico : "Ho visto l' Imperatore, quest' anima del mondo, uscire dalla città per andare in ricognizione. E' una sensazione meravigliosa vedere un tale individuo che qui, concentrato in un punto, seduto su un cavallo, si irradia sul mondo e lo domina" . Nella sua mente di allora , poi ritratterà, c'era l'idea che la storia fosse guidata dallo Zeitgeist , lo spirito del tempo , e quel giorno, quello spirito gli sembrò incarnarsi proprio in Napoleone. Nello specifico: "I filosofi materialisti in genere fanno risalire lo spirito del tempo a sovrastrutture come quelle politiche, gli ordinamenti costituzionali, le istituzioni, mentre gli spiritualisti legano lo sviluppo e la qualificazione dello spirito del tempo a fenomeni più sottili, come per esempio le attività culturali o in generale le pratiche quotidiane e della vita domestica." Come se qualcosa di sotterraneo , di invisibile conducesse gli uomini e le loro istituzioni, verso una direzione specifica. Questa è la cartina europea dell'europa Napoleonica: Questa è la cartina Europea dell'europa Hitleriana si consideri la spagna Franchista Questa è la cartina dell'attuale EU da cui sta uscendo la GB. E' possibile che sia lo spirito del tempo che tende incessantemente verso il medesimo obbiettivo ? Con stili diversi s'intende, modi diversi, ognuno calato nel suo presente. E se accettiamo questa tesi, dove nasce questo spirito ? Io credo che la sua origine sia nell'illuminismo , e che sia stata quella fase a predisporre il domino di causa effetto tale da creare i presupposti perchè lo Zeitgeist si muova in questa direzione.
Lo spirito del tempo non è un fantasma o qualcosa che ha a che fare con l'occulto e la magia, non è Dio che ci spinge ad unirci o a fare una determinata/stessa cosa ogni tot di anni/secoli/decenni. Lo spirito del tempo è il medesimo comportamento di tutti in una determinata zona geografica e ben circoscritta (l'europa geografica) data dalla diffusione delle idee da un luogo centrale (la Germania o il Regno unito nel nostro caso) e che si irradia per forza di cose nel resto dei paesi che, per colpe non loro, ma per ragioni geografiche, sono sempre culturalmente passivi (l'europa del Sud) e quindi accettano senza fare resistenza. Prendi i caffè del periodo illuminista o la diffusione di un certo prodotto, seguono tutti lo stesso modello. Il super stato europeo non è una fatalità e non lo sarà mai. Ci provò Napoleone, ma anche se aveva praticamente vinto, c'era sempre qualcuno che resisteva, il Regno unito, poi fu la volta dei nazisti e anche lì la medesima cosa, il Regno unito resisteva, adesso è la volta delle banche e dei sistemi sovranazionali guidati dall'asse franco-tedesco e anche qui il Regno unito resiste. Ho sempre visto il tentativo di europa unita come una continuazione della decadenza dell'europa stessa, dopo il 1945. Ce lo dicono le teorie dei cicli. Per 500 anni gli stati europei hanno dominato il mondo, ciclicamente una ha sempre preso il posto dell'altra, non un unione, ma i singoli stati europei. Poi ci sono volute due spallate colossali (le due guerre mondiali) per fare finire questo dominio, ma anche quello non era fatalismo, era solo l'asse del mondo culturale/economico e produttivo che si spostava ad Ovest, se Hitler non fosse mai nato il risultato sarebbe stato medesimo, la fine del dominio europeo sul mondo.
Intervista a Boris Johnson : Boris Johnson: The EU wants a superstate, just as Hitler did https://www.telegraph.co.uk/news/2016/05/14/boris-johnson-the-eu-wants-a-superstate-just-as-hitler-did/?fbclid=IwAR1PVZlbC75IAefdz7xr1W82nSes_5uS9Y_oqIgzA6N6YhjtZOePQMU15YA "Napoleon, Hitler, various people tried this out, and it ends tragically. The EU is an attempt to do this by different methods." Boris Johnson