Ok...Ok...sento già dalle vostre labbra il ribrezzo ed i vostri occhi grondare commiserazione , ma aspettate, prima di gettare su di me una colata di veli pietosi, quello che ho da chiedere.:humm: Ho letto, in passato "maledetti da dio" e, devo dire che, essendo completamente digiuno di romanzi di guerra, lo avevo trovato bellino (non bellissimo, ma godibile e inconsueto). Nel tempo ho sentito parlare molto di questo Hassel, e non spesso in modo lusinghiero. Anche i vari siti in rete sono divisi sul giudizio. Ora...sapendo di essere al cospetto di veri "supermen" (è plurale!!) della letteratura militare , volevo sapere se questo Willy Arberg oppure Sven Hassel è un lurido millantatore oppure è stato realmente ciò che ha detto di essere stato . Ps: Ho letto, molto più recentemente, "all'inferno e ritorno" di non sò più quale autore (la mia memoria per i nomi è famosa su tutto l'emisfero boreale) ed ho trovato curiose similitudini tra alcuni personaggi di questo libro e quelli di Hassel (mi è rimasto impresso un certo "faccia di cavallo" che potrebbe essere il corrispettivo americano di un certo Porta). E' possibile che qualcuno dei due abbia copiato l'altro? A voi...l'ardua o le ardue risposte.
A me Sven Hassel piace, non a livelli di eccellenza: uso lo stesso aggettico che hai usato tu, ossia "bellino" e credo che le storie siano vere.
Metà e metà, il primo libro comunque pare basato su verità fondate, il resto è via via diventato mito più che storia, comunque per sua stessa ammissione "scrivere è un lavoro"
Io ho letto quasi tutti i suoi libri, e devo dire che sono piuttosto interessanti, anche se spaventosamente crudi... Inoltre ricreano bene l'atmosfera di quel periodo cupo... Comunque ciò che scrive ricalca le sue esperienze personali nel battaglione di disciplina, riadattate naturalmente in chiave romanzesca. Solo la sua prima opera infatti (Maledetti da Dio) narra esattemente le proprie vicende in guerra. Le restanti invece sono di fantasia o quasi, pur rimanendo in un contesto storico ben preciso...
QUesta discussione capita a fagiolo. Ho 3 libri di sven hassel mai letti ora vediamo se mi convincete Nessuno ha il film la croce di ferro in dvd???
Leggendo (minchia, sempre a leggere, ma non faccio altro? ) il libro "terra bruciata" di Carell mi soffermato sull'episodio della battaglia sulla diga del Dnepr. Carell non ha giudizi molto lusinghieri sul battaglione di disciplina posto a difesa della diga, descrivendo queste unità come gli scarti degli scarti dell'esercito. Ora, Carell, già mi sta un pò sulle pa... per via del suo passato come membro dello staff Ribbentrop, ma non è che queste unità di "disciplina" fossero poi così impegnatissime sul fronte orientale come scrive Hassel? Ne "maledetti da dio" in pratica il reggimento corazzato del protagonista (cioè lui) viene riformato una marea di volte a causa delle perdite subite ed è continuamente impiegato in azione. Quindi, da una parte Carell dice che queste unità non sono fidate, sono imboscate nele retrovie a fare guarnigione (a guardia di una diga..sigh!!), mentre dall'altra Hassel le descrive come, letteralmente carne da cannone. Insomma...vogliamo deciderci?!
Penso sia più veritiera la versione di Hassel... Con la sempre maggiore pressione dei russi ad est, i tedeschi gettarono nella mischia anche i battaglioni di disciplina, che come hai fatto notare tu, erano praticamente carne da cannone...
Mettere i battaglioni di disciplina nelle retrovie aveva una funzione antipartigiano molto violenta proprio per via della "qualità" dei battaglioni, più i partigiani erano attivi e più cruenta doveva essere la repressione, quali migliori elementi sacrificabili da lanciare in zone partigiane ??
Non ci avevo pensato...mm...ormai sto fondendo.. fftopic: Ma non c'è una grossa informazione sulle unità di disciplina vero? Nel senso..non è che se ne sia parlato poi molto. E probabilmente ce n'erano in antrambe gli schieramenti.
beh su "Stalingrado" di Anthony Beevor si parla dei battaglioni di disciplina sovietici.. che erano molti e venivano usati in compiti simpatici tipo sminamento sotto il fuoco o prima ondata.. chi si faceva onore poteva essere reintegrato nelle unità "normali" sempre che la burocrazia espletasse le sue funzioni prima della morte dell'uomo. (l'aspettativa di vita in un battaglione di disciplina sovietico era molto bassa, dati i compiti da svolgere...)
Un po come i battaglioni italiani dotati di corazzata Farina nella WWI. Quei ragazzi non avevano prospettive longeve di vita...
Per stessa ammissione di Hassel, tutte le sue storie sono assolutamente inventate. I personaggi, cosi dice lui, sono realmente esistiti ed erano amici suoi, ma tutto il resto è puramente inventato, a partire dal Reggimento Panzer di disciplina.
In effetti mi pareva strano che a dei reggimenti di displina affidassero i carri Tiger, di solito invece assegnati a reparti delle SS...:humm: Comunque i suoi amici sono esistiti davvero...
ho tutti i libri di Hassel, ed in effetti l'unico che sembra "reale" è "Maledetti da Dio". il resto sono "carini" con un sacco di errori e strafalcioni, copiature, e ripetizioni. carri Tigre a bizzeffe, Panther in tempi sospetti, ecc.ecc. ho visto pure il film tratto dai libri "wheels of therror" in inglese, ma è meglio nn parlarne. Quello ke attrae, secondo me, nei suoi libri, sono i personaggi, Porta, Fratellino, Il Vecchio Unno, si dividono fino all'ultimo pezzo di pane, ma son pronti a darsela di santa ragione se cerchi di fregarli, ma pronti a tornare indietro a riprenderti se sei ferito. ki nn vorrebbe averli per amici?
Bhe a me è piaciuto molto ghestapo e general ss, e anche se i personaggi sono inventati uno fa dispiacere che muoiano, come il tenente Olshen.......... per il resto è asai improbabile che un' intera armata andasse a vedere un incontro di pugilato (prigione GPU se non ricordo male), con una pantera ce scorrazza allegramente per la sala.....
