Io, Raimondo IV di Saint Gilles, Conte di Tolosa, Provenza e Auvergne, proclamo: La lingua comunemente parlata in Occitania è stata elevata a lingua d'arte dalla maestria dei nostri bardi e dei nostri poeti. Come già fu per il germanico e per il franco, a Verdun 250 anni fa, è tempo che la lingua d'oc sia considerata una lingua al pari del latino e non una sua figlia bastarda, una lingua degna di trattati e alleanze, una lingua con cui forgiare la Storia! Pertanto da oggi la lingua ufficiale di Tolosa diventa la lingua d'Oc, l'Occitano! Non è proibito usare la lingua d'Oil e la lingua di Si, ma saranno ritenuti nulli i documenti ufficiali scritti in qualsiasi lingua che non sia l'Occitano Tutti i documenti di pertinenza della Chiesa, Bibbia in primis, sono esentati dall'editto in questione.
La nobiltà occitana plaude alla decisione, ma mette in guardia sul possibile inasprirsi delle relazioni con i francesi del nord