Truppe italiane al confine russo dal 2018

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Carlos V, 14 Ottobre 2016.

  1. Carlos V

    Carlos V

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    L'Italia invierà in Lettonia le sue truppe, nell'ambito di un non meglio specificato progetto NATO di "difesa dei confini" (perché? la Russia è una potenziale minaccia?).

    L'Italia invierà 140 soldati soldati in Lettonia con la NATO al confine con la Russia
    Corriere della Sera, 14 Ottobre 2016

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    Estratto dall'articolo:

    La reazione di Mosca
    «La politica della Nato è distruttiva. L’Alleanza è impegnata nella costruzione di nuove linee di divisione in Europa invece che di profonde e solide relazioni di buon vicinato», ha dichiarato all’Ansa la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. [...] Quando le è stato chiesto se un eventuale dispiegamento di forze italiane vicino ai confini con la Russia potrebbe avere un impatto negativo sulle relazioni tra Mosca e Roma, la portavoce del ministero degli Esteri russo ha replicato: «Sia Roma a rispondere a Stoltenberg». Sostanzialmente un no comment ma in Russia il clima di scontro con l'Occidente cresce dopo che Putin ha annullato il suo viaggio a Parigi e la Cancelliera Merkel ha parlato di possibili nuove sanzioni contro Mosca per il suo comportamento in Siria e nell’Europa del Nord.

    La replica di Gentiloni
    «Non è una politica di aggressione nei confronti della Russia, ma di rassicurazione e difesa dei nostri confini come Alleanza», (?) ha poi commentato il ministro Gentiloni (incommentabile), «questa decisione non influisce minimamente nella linea di dialogo che l’Italia ha sempre proposto e condiviso con la Nato e che può e deve andare in parallelo con le rassicurazioni ai nostri alleati che si sentono a rischio».

    Stoltenberg, "Anche gli Italiani schierati al confine con la Russia"
    La Stampa

    Nel 2018 un contingente di soldati italiani sarà inviato al confine europeo con la Russia. «Sarete parte di uno dei quattro battaglioni dell’Alleanza schierati nei Paesi baltici», precisa Jens Stoltenberg, da due anni segretario della Nato. Pochi uomini, presenza «simbolica» in una forza «simbolica» da quattromila unità.
    Non solo. «Sempre nel 2018 - aggiunge il norvegese - l’Italia sarà nazione guida nel Vjtf», la Task Force di azione ultrarapida, la «punta di lancia» in grado di intervenire in cinque giorni in caso di emergenza. Schierata, e non è un caso, sulla frontiera Est. Davanti a Putin che, ammette l’ex premier di Oslo, «ha dimostrato la volontà di usare la forza militare contro i vicini».
     
  2. ivaldi79

    ivaldi79

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    Nel 2018 naturalmente ... hanno più di un anno di tempo per spendere soldi dei contribuenti per preparare sulla carta il tutto , che sicuramente costerà milioni...
     
  3. metalupo

    metalupo

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    C'è anche più di un anno per fare marcia indietro.
     
  4. Mappo

    Mappo

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  5. Maxim Hakim

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