W. L. Shirer - Storia del Terzo Reich

Discussione in 'Media' iniziata da andy, 14 Agosto 2013.

  1. andy

    andy

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    Salve, ho comprato questo libro in due volumi basato sui documenti catturati alla fine della guerra e sono arrivato più o meno alle trattative per l'ingresso in guerra dell'Italia e all'Operazione Weseruebung.
    Ben sapendo che è piuttosto vecchio (l'autore ripetutamente menziona come lui abbia assistito a discorsi di Hitler e abbia vissuto durante il Terzo Reich), mi sembra alquanto ben strutturato e senza grossi sbilanciamenti (anche se va detto che non sono ancora arrivato a parti ove gli USA abbiano un ruolo effettivo), a chi di voi l'ha letto cosa ve n'è sembrato?
     
  2. rob.bragg

    rob.bragg

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    'The Rise and Fall of the Third Reich' di Shirer (1960 fu praticamente il primo libro a trattare in modo sistematico il nazismo dall'ascesa alla drammatica fine.

    Inizialmente ebbe un grandissimo successo, perchè scritto in stile giornalistico e basato su una notevole massa di documenti e fonti allora pubblicate per la prima volta. Nel tempo, a livello accademico, è stato via via criticato, superato, e, ad oggi non è più considerato un libro 'fondamentale'. In particolare la teoria della Sonderweg è stata rigettata dalla maggior parte degli storici tedeschi. Nel frattempo, da quell'ormai lontano 1960, sono state pubblicate moltissime opere più complete, bilanciate, 'storiche', anche in funzione di una enorme massa di documenti che allora non erano disponibili.

    Io lo lessi una ventina di anni fa. ne ho ricordo un pò vago, ma non mi fece una gran impressione, dal punto di vista 'storico'. Troppo 'giornalistico', troppe tesi non sufficientemente supportate ed una conoscenza molto superficiale della storia tedesca (nonostante Shirer abbia vissuto in Germania gli anni dell'ascesa di Hitler) ...

    In ogni caso, leggere un libro non è mai inutile :)

    ciao
     
  3. andy

    andy

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    Grazie Rob.Bragg, in effetti ho riscontrato anch'io questi dubbi e perplessità dovuti,penso, in massima parte alla datata epoca di pubblicazione del libro che comunque rimane interessante e pertanto lo leggerò fino alla fine(sono arrivato all'incirca alla preparazione contro l'URSS cioè Aufbau Ost e Unternehmen Otto).
    Scusa se te lo chiedo, ma ricordo solo vagamente la teoria della Sonderweg e mi pare parli dell'idea che la Germania abbia avuto un percorso politico "unico" (da cui Sonder che vuol dire "speciale" e "weg" percorso),ma nel particolare cosa significa e perché/come è stata rigettata?
     
  4. rob.bragg

    rob.bragg

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    Sonderweg : una teoria storiografica molto in voga negli anni '60 / '70 (Fischer, ecc.) secondo la quale c'era una specie di 'predestinazione' nella storia tedesca, che avrebbe avuto un percorso culturale e democratico 'anomalo' (a causa della Prussia e del suo 'innato militarismo', degli Junkers, del 'particolare' processo di unificazione, di una struttura altrettanto anomala del suo capitalismo, ecc.ecc.), a causa del quale il nazismo divenne quasi l'epilogo naturale, inevitabile ...
     
  5. GyJeX

    GyJeX

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    una nazione nata appositamente per sviluppare il nazismo ? sembra una specie di principio antropico su piccolissima scala :lol:
     
  6. generalkleber

    generalkleber

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    é il libro di un giornalista. Datatissimo sotto vari aspetti e, appunto, di un giornalista. E abbiamo chiarito i demeriti. Però ha dei meriti notevoli per cui, mentre non lo citerei in una bibliografia scientifica, inviterei uno studente a leggerlo: a) è scritto benissimo; b) segue i personaggi in dettagli minuziosi (come accade proprio ai giornalisti) che appassionano e rendono "vero" l'ambiente; c) è una introduzione che non contiene grossolani errori per quanto riguarda la narrazione degli eventi.
    Leggerlo può far male? Proprio no. E' anzi un buon inizio. Basta per conoscere il nazismo? No, certo...ma quale libro basta mai?
     
  7. Amadeus

    Amadeus

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    A proposito di libri scritti da giornalisti, suggerisco Russia at war di Alexander Werth. Ha molti dei pregi e dei difetti di Shirer ma, nel complesso, lo ritengo un libro meglio organizzato.
    In entrambi i casi, libri utilissimi per avere idea di come potesse vivere e leggere gli eventi un contemporaneo.
     

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