XXI secolo: cinese, statunitense o multipolare?

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Pandrea, 27 Marzo 2013.

  1. Pandrea

    Pandrea Guest

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    Chi dominerà il mondo negli anni 2001-2100? Gli Stati Uniti manterranno la loro egemonia globale? La Cina li scalzerà dal ruolo di superpotenza mondiale? Instaureranno un regime bipolare come la guerra fredda? Oppure nessuno dei due potrà davvero definirsi superpotenza e si ritornerà ad un mondo multipolare come nel XIX secolo, con al posto delle potenze europee i cosiddetti BRICS (Brasile-Russia-India-Cina-Stati Uniti*)?

    *so che la S di BRICS spetterebbe al Sudafrica, ma non lo ritengo al livello degli altri, pertanto ho messo Stati Uniti per avere una panoramica di tutte le potenze future.
     
  2. Armilio

    Armilio

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    Il mondo tende da una parte a globalizzarsi, e dall'altra ad avere una società frantumata ed a riscoprire vecchi localismi/nazionalismi/interessi particolari che intaccano il potere degli stato-nazione attuali. Per cui mi sembra che si vada verso un sistema multipolare dove però i confini tra le sfere di influenza sono così labili che in realtà queste sfere di influenza non esistono più. Per ragioni culturali Europa-India-Brasile-Stati Uniti potrebbero avere connessioni maggiori tra di loro rispetto a Cina e Russia, ma alla fine il confronto tra le varie potenze sarà per lo più economico all'interno di un libero mercato, in cui un governo ha potere ma fino ad un certo punto. Proprio in questi mesi vediamo le difficoltà dei governi che lentamente stanno perdendo il loro status privilegiato all'interno del mercato, che gli permetteva di indebitarsi tanto più di quanto possa fare un azienda e mantenendo tassi di interesse bassi. Proprio questa evoluzione ha fatto nascere tutte quelle ucronie cyber-punk in cui anche gli stato-nazioni più forti (come gli USA) sono in balia di multinazionali e corporazioni che formano una specie di oligarchia illuminata che domina il mondo. :asd: (c'è poco da ridere)

    In conclusione: forse lo schema ottocentesco delle grandi potenze con le loro sfere di influenza potrebbe diventare una semplificazione troppo semplificante.
     
  3. bacca

    bacca

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    bRics come da te descritti con spiccato accento sulla Russia, vera superpotenza di domani.
     
  4. Carlos V

    Carlos V

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    Una nazione acquisisce lo status di superpotenza (o lo spirito del mondo secondo il buon Hegel) esclusivamente per via militare, che poi la forza delle armi derivi anche dal potere economico questo è un altro discorso. Quindi non so fino a che punto la pura competizione economica possa determinare il ruolo di leadership sul palcoscenico mondiale.

    Penso che nel XXI secolo il mondo potrebbe tornare ad essere multipolare, ma senza che questo implichi necessariamente un'uscita di scena degli Stati Uniti (come l'acronimo BRICS sembrerebbe invece indicare), ma solo un loro "livellamento" con nuovi protagonisti, in primis Cina e Russia e poi a seguire India e Brasile, sul Sud Africa mi sento di condividere i tuoi dubbi, Pandrea. Questo fenomeno è già in parte in moto, con la Cina che inizia ad acquisire preziose risorse nel continente africano in concorrenza a Europa e USA.
    Dovremmo anche chiederci che ruolo giocherà l'Europa, ed in particolare l'Italia, in un contesto mondiale differente: gli europei proveranno ad unirsi in un unico organismo politico? Che l'Europa non voglia perdere la sua importanza (che tutto sommato ancora possiede, seppure di molto ridimensionata) è un fatto assodato, resta da vedere come intende realizzarlo.

    P.S. Ovviamente se i BRICS continueranno a crescere, l'Italia e forse anche la Francia potrebbero uscire dal G8, di cui oggi facciamo parte.
     
  5. Armilio

    Armilio

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    Eh, ma non per forza questo deve rimanere immutato. Non per forza ci devono essere superpotenze, potenze, o cose del genere. Già ora la Cina è un attore importante geopoliticamente, ha mani in pasta fino in Africa, eppure il suo esercito è ancora mediocre, se non per il numero e qualche eccellenza. Se si guarda l'esercito sarebbe più importante e "superpotenza" la Russia. E' la prima volta della storia, del resto, che i soldi di uno stato finiscono solo in minima parte agli eserciti (il massimo che si vede è il 4-5% del PIL), quando l'organizzazione statale è nata e si è rafforzata prima di tutto per quello.
     

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